Il 22 settembre riparte Varese Re-live

Il 22 settembre riparte Varese Re-live. Otto spettacoli per tre mesi: l’autunno culturale di Varese riparte con la seconda edizione di Varese RE-Live! Si apre il 22 settembre per chiudersi il 16 dicembre la rassegna promossa da Filmstudio 90 e Giorni Dispari Teatro, in collaborazione con l’associazione Ma.Ni e l’Orchestra Canova. Realizzata in partenariato con il Comune di Varese, con il contributo di Regione Lombardia e grazie al supporto di Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Fondazione Comunitaria del Varesotto e Fondazione Cariplo, Varese RE-Live! riporta al centro lo spettacolo dal vivo con una proposta ampia e diversificata dove la contaminazione di generi differenti e il coinvolgimento del pubblico diventano protagonisti. Dalla prosa all’opera, passando attraverso rock, poesia e racconti in musica, il programma di Varese RE-Live! allarga gli orizzonti con la volontà di riportare la cultura al centro, spinto da una sana e costruttiva curiosità. «È nella parola “live” che questa rassegna trova il suo fulcro. Lo spettacolo dal vivo ha una magia del tutto unica. È occasione di incontro e di relazione, tra il palco e il pubblico, ma anche tra il pubblico stesso. È motivo di confronto aperto e di crescita, di riflessione ma anche di socialità», premette Giulio Rossini, direttore artistico di Varese Re-Live! «Per questo, novità di quest’anno, le serate di spettacolo al Cinema Teatro Nuovo saranno aperte da un momento conviviale dove potersi incontrare, parlare e fare anche un piccolo “aperispritz”, come lo abbiamo chiamato, nel foyer del teatro». Dopo una prima edizione di grande successo, andata in scena nei primi mesi del 2022, «la programmazione di questa seconda edizione è caratterizzata da una parola: apertura», prosegue Serena Nardi, direttrice artistica di Varese RE-Live! «Apertura a generi diversi, ma anche a spazi diversi. Il Teatro Nuovo resta il cuore pulsante della rassegna ospitando sei spettacoli che ci faranno esplorare il mondo dei Pink Floyd, la poesia di Alda Merini, l’atmosfera delle Big Band d’oltreoceano con un progetto orchestrale fatto da giovanissimi e l’ironia di Riondino; con l’opera della Tosca di Puccini andiamo al Teatro di Varese, recuperando così una messa in scena che attende da due anni e mezzo a causa della pandemia; mentre con il concerto di Natale, che chiude questa prima parte della rassegna, siamo ospiti nella chiesa di Biumo Inferiore a Varese. Apertura significa anche possibilità per il pubblico di partecipare liberamente: due gli spettacoli, quello di apertura e quello di chiusura, che sono previsti a ingresso gratuito». «Il Cinema Teatro Nuovo è uno dei luoghi vitali della cultura della nostra città – dichiara l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia – uno spazio di produzione artistica e socialità che con questa rassegna apre alla contaminazione tra generi e allo spettacolo dal vivo, che torna di nuovo ad essere protagonista dopo due anni di pandemia». «Varese RE-Live! rappresenta la voglia della cultura varesina di esserci e la volontà di fare cultura in modo aperto», afferma Diego Trogher, vicepresidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. «La collaborazione tra realtà diverse è oggi l’elemento vincente di ogni iniziativa perché permette di avere uno sguardo più aperto e di offrire al pubblico una programmazione ampia. Come Bcc confermiamo il supporto a Varese RE-Live perché crediamo fortemente nel valore della cultura. È elemento di crescita per un territorio ed è motivo di lavoro. Sostenere la cultura è guardare al futuro con la forza data sia dalla condivisione di un obiettivo sia dall’operare insieme».   PROGRAMMA Il programma di Varese RE-Live! si apre al Teatro Nuovo giovedì 22 settembre con “Sembrava Inverno – Viaggio poetico nella malattia oncologica”, ideato e diretto da Elisa Carnelli e messo in scena dal gruppo “500 Gialla”. Nato dal progetto di Drammaterapia, lo spettacolo è stato realizzato all’interno del percorso di cure integrate dell’Oncologia dell’ospedale S. Anna di Como che ospita il gruppo di auto-mutuo-aiuto “La 500 Gialla” guidato dalla dottoressa Paola Zavagnin. Ingresso libero a offerta.   Giovedì 6 ottobre, al Teatro di Varese, viene presentata la Tosca di Giacomo Puccini, opera che attende la messa in scena da due anni e mezzo. La messa in scena, prevista già nel marzo del 2020, fu sospesa a causa dell’esplosione della pandemia. Biglietti: Teatro di Varese, in piazza Repubblica.   Giovedì 13 ottobre è il turno della Erios Junior Jazz Orchestra, una formazione davvero unica nel suo genere. È formata da 30 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 7 e i 20 anni che si alternano sul palco per rispettare il classico organico delle Big Band d’oltreoceano. Il concerto è proposto in collaborazione con Renato Bertossi e 67 Jazz Club. Biglietti: Teatro Nuovo.   Venerdì 21 ottobre viene proposto “Indagine su Alda Merini – non fu mai una donna addomesticabile” con testi e regia di Antonio Nobili. Giorgia Trasselli e Margherita Caravello conducono in un viaggio con parole e video per indagare la vita di una donna che è diventata icona della femminilità più complessa e preziosa. Biglietti: www.indaginesualdamerini.it. Giovedì 3 novembre, sono in scena i “Floyd Animals” che presentano un tributo ai Pink Floyd. Uno spettacolo fatto di fedele interpretazione musicale, immagini e giochi di luci con Antonio Cordaro chitarra e voce principale, Christian Moro alle tastiere e seconda voce, Claudio Sannoner al basso, Dario Grassi alla batteria, Ralph Salati alle chitarre, Marcella Casciaro e Valentina Monica ai cori e Valentino Finoli al sax. Biglietti: Teatro Nuovo Giovedì 17 novembre, David Riondino e Claudio Farinone presentano “Il Bolero come terapia”. Leggendo e traducendo i testi che caratterizzano questo genere di musica cantata, ci si immerge in un vasto campionario di acute analisi psicanalitiche riguardanti le più svariate tematiche amorose, raccontate con ironia, raffinatezza, sagacia e un po’ di nostalgia. Biglietti: Teatro Nuovo Giovedì 1 dicembre, viene presentato “Antropocene, il racconto in suoni della modernità”. Paolo Paliaga alle tastiere, Luca Pedroni alle chitarre e Patrizio Balzarini alla batteria e percussioni danno vita a uno spettacolo concepito sul “suonare i suoni” e che, partendo da una rilettura in chiave laica del quadro di Hieronymus Bosch, “Il giardino delle delizie”, propone un percorso dallo stato di natura all’inferno dei cambiamenti climatici e sociali. Le immagini del regista varesino Eugenio Manghi saranno il filo conduttore della proiezione del progetto. Biglietti: Teatro Nuovo. Venerdì 17

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