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Furto in diretta al videomaker Erkole

Non essere immuni dal subire un furto nemmeno quando si sta conducendo una diretta streaming sul canale Twitch in piazza Duomo a Milano: è capitato a Marco Ghino, conosciuto sui social col nome di Erkole. Due persone, tra cui un algerino che è stato arrestato quasi in tempo reale, gli hanno rubato lo zaino. Sono stati gli stessi spettatori a dare l’allarme. Verso la mezzanotte e 40 minuti il videomaker stava intrattenendo i suoi follower. L’uomo gli si è avvicinato alle spalle, insieme a un complice, con la scusa di chiedergli un’informazione. In realtà i due gli hanno preso lo zaino con dentro l’attrezzatura da lavoro. Avvisato da chi lo stava seguendo Erkole, 35 anni, lo ha bloccato per il tempo necessario all’arrivo della polizia. Lo straniero, 24 anni, deve rispondere di furto con destrezza in concorso. Il complice che era con lui è riuscito ad allontanarsi con la refurtiva. ANSA

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Scala: in febbraio Salomè in diretta su RAI 5

La Scala sta preparando uno spettacolo assolutamente nuovo. O meglio, uno spettacolo di cui aveva iniziato le prove ma che il lockdown dello scorso febbraio ha impedito di mettere in scena. Si tratta di Salome con al regia di Damiano Michieletto che nelle intenzioni sarebbe dovuto essere uno degli spettacoli di punta della scorsa stagione. L’opera non sarà diretta dal direttore musicale del teatro Riccardo Chailly, come era previsto inizialmente, ma da Zubin Mehta e sarà trasmessa in diretta su Rai 5 il 20 febbraio. La prima di Salome era prevista per l’8 marzo, dopo la chiusura del teatro, ma le scenografie erano già pronte e le prove iniziate e a buon punto. Poi c’è stata la chiusura e il 20 febbraio – notte in cui si scoprì a Codogno il primo caso italiano di Coronavirus – andrà finalmente in scena seppure senza il pubblico in sala ma in diretta Tv. L’allestimento conta sulle scene di Paolo Fantin, sui costumi di Carla Teti, sulle luci di Alessandro Carletti e sulla coreografia di Thomas Wilhelm. ANSA

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FdI, entro 2019 le firme per l’elezione diretta del Capo dello Stato

Si è svolto ieri a Palazzo Marino un covegno organizzato da Fratelli d’Italia per presentare la proposta di una legge d’iniziativa popolare per l’elezione diretta del Capo dello Stato. Davanti a un numeroso pubblico, hanno preso la parola il sociologo Francesco Alberoni, il Capogruppo in Consiglio Comunale, Andrea Mascaretti, che faceva gli onori di casa,il Senatore Ignazio la Russa, la Senatrice Daniela Santanchè e il capogruppo alla Camera dei Deputati Francesco Lollobrigida. Presenti anche Riccardo De Corato, Stefano Maullu, i due Coordinatori milanesi Riccardo Truppo e Enrico Turato e vari esponenti e simpatizzanti del partito di Giorgia Meloni. “Entro la fine dell’anno contiamo di portare in Parlamento la proposta di legge d’iniziativa popolare per l’elezione diretta del Capo dello Stato“. Ha dichiarato, Ignazio La Russa, al termine dell’evento. Dopo aver presentato in Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare, “speriamo proprio che sia la volta buona per introdurre in Italia l’elezione diretta del Capo dello Stato, una battaglia storica della destra italiana“, ha ricordato l’ex ministro della Difesa. “Abbiamo approntato tutto – ha continuato La Russa – per iniziare la raccolta delle firme e contiamo di arrivare alle 50 mile firme autenticate al massimo entro la fine dell’anno, per poi depositare il tutto alla Camera e iniziare così il percorso parlamentare, che in questo caso prevederebbe un iter agevolato“. La Russa ha quindi sottolineato come i sondaggi certifichino che l’80% degli italiani siano a favore dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica, ma anche il fatto che ormai “anche la Lega si sta muovendo in questa direzione: ci fa piacere che una nostra iniziativa storica faccia breccia tra gli alleati e speriamo che accada anche tra gli avversari politici“. Infine, La Russa ha concluso spiegando che la proposta di legge non prevede affatto una modifica della durata del mandato, o dei poteri e delle prerogative del presidente della Repubblica, ma appunto solo la sua elezione diretta, che, nella pratica, “ne rafforzerebbe il ruolo attraverso l’investitura popolare“.  

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