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Voucher per corse taxi scontate per anziani, medici e disabili

Attraverso il ricorso a voucher, l’Amministrazione ha deciso di facilitare l’utilizzo del taxi per medici e infermieri, persone anziane sopra i 65 anni con particolari fragilità, persone con più di 70 anni, persone con disabilità del 100% e donne che debbano spostarsi la sera tra le ore 21 e le 6 del mattino. Il provvedimento risponde anche alla necessità di individuare misure funzionali a fronteggiare l’emergenza sanitaria e le criticità derivanti dall’incremento del traffico, in termini ambientali e di congestione, sostenendo e potenziando l’utilizzo di tutte le forme di trasporto alternative al mezzo privato. I taxi, con particolare riferimento a determinate categorie di utenti che richiedono attenzioni maggiori, rispondono perfettamente a questo bisogno e per incentivarne l’utilizzo, a partire da agosto e fino a novembre prossimo, saranno introdotti dei voucher per un valore totale di 700 mila euro che hanno anche la finalità di rilanciare e sostenere questo servizio, particolarmente colpito dalla crisi determinata dall’emergenza Covid-19. “Vogliamo venire in aiuto a particolari categorie di persone – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità -, che abbiano bisogno di spostarsi in modo agevole. Oggi dobbiamo potenziare tutte le modalità di trasporto alternative alle automobili private che occupano molto spazio e spesso sono inquinanti, per contrastare la congestione da traffico privato e venire incontro alle difficoltà che hanno oggi i taxi in una città che ha minore afflusso di turisti. Per questo abbiamo messo a disposizione questo contributo grazie anche alla decisione del Consiglio comunale di destinare una parte del Fondo di mutuo soccorso proprio a questo scopo”. In particolare sono beneficiari dei voucher soggetti privati maggiorenni residenti a Milano, rientranti in una delle seguenti categorie, tra loro eventualmente cumulabili: over 70 residenti, persone con disabilità (invalidità al 100%), donne per spostamenti nella fascia oraria notturna (21 – 06), medici e infermieri operanti in strutture ospedaliere sul territorio del Comune di Milano oltre che presso gli ospedali San Raffaele e Humanitas unicamente per il tragitto casa/lavoro o viceversa, over 65 in situazione di fragilità, sulla base della valutazione della direzione Politiche sociali. Il voucher corrisponde a un contributo all’acquisto di una corsa in taxi fino a un massimo di 10 euro con pagamento effettuato con carta di credito, carta di debito (bancomat) o carta prepagata intestata al soggetto che ne ha fatta richiesta, nel limite massimo di 10 corse complessive per le persone disabili con invalidità al 100% e i medici e gli infermieri. Il contributo sarà pari al costo complessivo della corsa in taxi per le persone over 65 e disabili al 100% in situazione di particolare fragilità, secondo la valutazione della direzione Politiche sociali. Per quanto riguarda invece il contributo a favore di maggiori di 70 anni e donne che si spostano tra le ore 21 e le ore 6 il contributo è sempre di 10 euro massimo per ciascuna corsa in taxi – effettuata con carta di credito, carta di debito (bancomat) o carta prepagata intestata al soggetto richiedente – con un limite massimo di 8 corse complessive per il periodo di validità del beneficio, tra agosto e novembre. Il voucher viene erogato in modalità elettronica a tutti soggetti che ne faranno richiesta purché attestino mediante la compilazione di un form on line, disponibile nei prossimi giorni sul portale del Comune, il possesso dei requisiti necessari. I voucher saranno rilasciati in base all’ordine cronologico di richiesta e fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Il contributo a copertura del voucher verrà poi erogato direttamente ai tassisti a seguito di rendicontazione della corsa effettuata. Le richieste verranno accolte in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

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Regione: garantito contributo mensile da 600 euro per i disabili

Sarà presentata martedì 18 febbraio in Commissione consiliare la delibera sui disabili. “Non c’è nessuna volontà di scappare o perdere tempo. La delibera relativa ai contributi per l’assistenza ai disabili gravi e gravissimi martedì mattina andrà in Commissione Sanità. Successivamente sarà sottoposta all’approvazione della Giunta. Poiché le risorse del fondo sanitario regionale sono state liberate in queste ore, abbiamo preferito rimandare a martedì la Commissione per dare un quadro certo alle famiglie, che aspettano e devono ottenere, giustamente, notizie chiare e definite. Lasciamo all’opposizione le polemiche di essenza puramente politica, che dovrebbero essere risparmiate per temi delicati come questo”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, annunciando la nuova delibera che martedì prossimo sarà portata prima all’attenzione della Commissione Sanità del Consiglio regionale e successivamente all’approvazione della Giunta regionale. “Dopo aver incontrato e raccolto le istanze delle associazioni – ha spiegato l’assessore – in questa settimana abbiamo individuato, in collaborazione con l’assessorato al Welfare, ulteriori 12 milioni. Somma che ci permetterà di garantire il contributo fisso di 600 euro, come l’anno scorso, e di implementarlo ulteriormente, anche attraverso voucher sanitari. In determinate condizioni si arriverà a un importo massimo di 1.700 euro. Quindi, con un incremento di ulteriori 100 euro rispetto al passato. Ricordo infatti – ha aggiunto Bolognini – che all’ampliamento della platea degli aventi diritto, disposta dal Governo nazionale, non ha fatto seguito un coerente aumento degli stanziamenti. In Lombardia quest’anno il numero dei beneficiari è cresciuto di quasi 2.000 unità. Abbiamo quindi dovuto compiere un grande sforzo per garantire a tutti il contributo e sostenere anche il ‘care giver’ familiare nella sua attività quotidiana, senza creare liste d’attesa, come invece accade in altre regioni italiane”.  

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Tagli sui disabili, protesta sotto la Regione

“Sui disabili niente tagli, già ci pensa la vita“: è lo striscione che i rappresentanti di diverse associazioni hanno esposto davanti all’ingresso di Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia, per contestare la delibera di giunta del 23 dicembre con cui la Regione ha rivisto le modalità di assegnazione dei fondi per i minori con disabilità gravi e gravissime. Sulla questione l’assemblea lombarda discuterà oggi due mozioni, una di maggioranza sottoscritta dai capigruppo di Forza Italia e Lega, e una del Pd che chiede alla Giunta di rivedere la delibera in questione, “ripristinando criteri ed entità del contributo“. Rispetto al 2019, infatti, il contributo mensile garantito per le famiglie scende da 600 a 400 euro mentre quello integrativo (fino a 600 euro) sarà subordinato all’assunzione formale di un assistente (che potrà essere anche un parente) per i figli non autosufficienti. ANSA  

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Disabili prigionieri dell’ascensore bloccato in via Comacchio

Disabili prigionieri dell’ascensore bloccato in via Comacchio. Prigionieri in casa propria. Prigionieri di qualcosa così semplice come una scala. E’ la storia di due persone che vivono in via Comacchio, Municipio 4 di Milano: gli ascensori non funzionano. Da mesi. E da due mesi queste persone non possono uscire di casa. E il problema a quanto pare è la burocrazia lenta, si parla infatti di case Aler: la risposta delle istituzioni è che non possono mandare nessuno ad aggiustare l’ascensore perché il bando per la manutenzione è scaduto e quello nuovo non è completamento operativo. Quindi la civiltà rappresentata da un regolare appalto pubblico causa l’inciviltà di persone in carrozzina che non possono uscire di casa. Un controsenso che ha causato la reazione di Graziella Biondino, Forza Italia: “La prima email mandata da me risale al 3/09/2019 al Presidente Sala, e per conoscenza anche a Bolognini in Regione che si occupa delle politiche Abitative: gli ascensori sono 2, uno e nella scala A. in via Comacchio n.4 – spiega Biondino – ci sono persone Disabili in Carrozzina che vivono da sole, e sono 2 mesi chiusi in casa, a niente sono servite le mie email e tutte le mie telefonate: la scusa che dicono è che è terminato l’appalto e la ditta nuova non è ancora attiva, gli ho chiesto di mandare un manutentore che sistemasse l’ascensore, ma niente le persone in oggetto pagano un affitto”. La storia dei disabili prigionieri dell’ascensore bloccato in via Comacchio ricorda un problema vero e proprio con gli appalti pubblici: qualche anno fa una ditta si aggiudicò la cura del verde pubblico, peccato che al momento dell’assegnazione non aveva nemmeno una motosega o un tagliaerba. Avevano vinto sulla carta, cioè sapevano come muoversi nei meandri della burocrazia, ma non avevano davvero i mezzi per curare il verde. Ecco, forse la stessa questione si è verificata in via Comacchio. Forse la ditta ha vinto l’appalto, ma non ha tecnici che possano aggiustare l’ascensore. O forse è la solita vecchia burocrazia che non serve se non a distribuire stipendi pubblici.

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Un aperitivo speciale alla scuola Toscanini

Un aperitivo speciale alla scuola Toscanini. L’Aperiteacch è un’aperitivo realizzato da ragazzi autistici di 11-13 anni frequentanti una scuola media pubblica in zona 5. In questa occasioni ragazzi e ragazze autistici servono ai tavoli il cibo preparato da loro stessi. Completano il tutto decorazioni e disegni prodotti nei laboratori didattici attivati nella scuola portati da insegnanti ed educatori professionali. Ciò che distingue questa esperienza da altre è la sua sistematicità che coinvolge la scuola elementare, media e superiore della zona 4 e 5. Un’iniziativa che coinvolge e che, pensano in molti, va ripetuta e valorizzata sempre di più come sottolineato da Graziella Biondino, Fi: “Sono rimasta sorpresa entrando nella scuola dalla serenità del ambiente, dagli insegnanti, dalle dirigente, tutto in perfetta armonia, e poi loro i Ragazzi Speciali, sono 11, che preparano l’aperitivo, naturalmente con la super visione dei loro insegnanti , e non solo!!”. Questa iniziativa segna ancora una volta uno dei campi in cui Milano è all’avanguardia come la cura dei disabili: a maggio si è tenuto un festival delle associazioni di settore Break Down Barriers o RI.ABI.LA. (Riabilito Abito e Lavoro), il progetto di recupero e riqualificazione dell’ex centro parrocchiale Vittoria a Milano, nel quartiere Gratosoglio. L’aperitivo speciale organizzato dalla scuola Toscanini si inserisce dunque in un contesto molto vivo di attenzione ai più deboli.  

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Palazzo di Giustizia uno sportello legale gratuito per i disabili

Uno sportello all’interno del Palazzo di Giustizia dedicato all’orientamento legale gratuito per le persone con grave disabilità e per le loro famiglie e legato alle tematiche del “Dopo di noi”. Si tratta di un’iniziativa del Comune di Milano e dell’Ordine degli Avvocati di Milano che stipuleranno una convenzione per la realizzazione di questo servizio gratuito. A questo scopo la Giunta ha approvato una delibera che definisce le linee guida per la stesura del documento. L’Ordine degli Avvocati, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, metterà a disposizione un gruppo di almeno 20 professionisti selezionati e formati per prestare questo tipo di servizio che prevederà colloqui di orientamento legale per tutti gli utenti inviati dal Comune. In caso di necessità, inoltre, i legali indicati dall’Ordine (che non potranno mai assumere la difesa e ricevere incarichi professionali) indicheranno il nominativo di un avvocato della cui assistenza gli utenti potranno decidere di avvalersi anche davanti alle autorità giudiziarie. Il protocollo rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2019, con la possibilità di prorogare tale termine. “Il tema del Dopo di Noi – ha l’assessore alle Politiche Sociali, Salute e Diritti Pierfrancesco Majorino – ha come fine quello di progettare percorsi che rendano le persone con disabilità autonome rispetto alla famiglia. Si tratta di una questione complessa che implica anche aspetti di tipo legale. Ecco perché la collaborazione con l’Ordine degli Avvocati diventa fondamentale per aiutare i cittadini disabili a godere appieno del loro diritto di vivere una vita serena. Andremo avanti su questa strada e ci impegneremo affinché nessuno in questa città si senta mai un cittadino di serie B“

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