disagi

Corteo per l’8 Marzo: imbrattamenti e occupazione di un McDonald

Poco meno di 2.000 persone hanno partecipato al corteo studentesco per l’8 Marzo, partito alle 9.30 da largo Cairoli. Studenti, docenti e personale scolastico hanno percorso le vie del centro preceduti da due striscioni con scritto “Contro la guerra e il patriarcato” e “Lotto tutto l’anno”, non senza lasciare segno del proprio passaggio. Infatti, partendo dal  dal monumento a Garibaldi cui è stato appeso uno striscione rosa con la scritta “Stop patriarchy, stop genocide”, i manifestanti hanno poi lasciato la loro impronta sul cartellone pubblicitario di Emporio Armani affisso in via Broletto all’angolo con via Cusani imbrattandolo con vernice rosa, stessa sorte toccata a una vetrina di Zara in via Torino dove sono anche stati appesi dei cartelli con la scritta “Boycott Zara. 100% complici di un genocidio”. Mentre intonavano canzoni di Myss Keta e l’immancabile “Bella ciao” alcune ragazze con un foulard rosa sul viso, giunte in Piazza Duomo, si sono scritte sulla pancia con il pennarello rosso “Ni una meno”. Il corteo è quindi giunto in via Larga, dove alla manifestazione si uniti gli studenti che avevano occupato l’UniversitàSstatale, giusto in tempo per partecipare all’invasione del cantiere davanti ad Assolombarda dove a terra è stata tracciata la scritta “Vivas y libres” e all’imbrattamento di un altro manifesto di Armani. Infine, giunti in porta venezia, i manifestanti, hanno occupato McDnald’s portando con sé striscioni e un megafono dal quale hanno scandito i loro slogan nell’indifferenza del personale del locale. Ulteriori disagi sono stati causati ai milanesi per via della necessità di deviare alcuni mezzi dal loro percorso.

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Maltempo: Milano sott’acqua, esonda il Seveso

Il maltempo continua a colpire le Regioni del nord Italia. Un violento temporale che si è abbattuto la scorsa notte su Milano e sulla Brianza ha provocato intorno alle ore 6 l’esondazione del fiume Seveso che ha riguardato l’area nord a Niguarda con l’allagamento di viale Fulvio Testi, arteria di accesso alla città. L’esondazione, spiega l’assessore alla sicurezza Marco Granelli, durerà per qualche ora. Allagati anche i sottopassi Negrotto e Rubicone. Evacuate a scopo precauzionale le comunità che si trovano nel parco Lambro per l’innalzamento delle acque dell’omonimo fiume. Le forti piogge della notte, con molti fulmini, sono state accompagnate, stamani, da intense raffiche di vento che sferzavano alberi e impalcature e strappavano ombrelli fino a far cadere alcuni passanti. Al momento, però, non risultano crolli di impalcature o cedimenti importanti. Il Seveso ha superato gli argini in via Valfurva, a Ca’ Granda. Il centralino dei Vigili del fuoco è stato preso d’assalto per una miriade di problemi inerenti tetti, tegole, rami e cantine allagate. Al momento il 118 non segnala feriti. Come informa l’assessore Granelli il sottopasso Rubicone dovrebbe riaprire in poco tempo ma è consigliabile evitare i locali posti sotto il manto stradale. Un blackout si è verificato stamani nella zona tra Maggiolina e Niguarda, dove, dopo l’esondazione del Seveso, la circolazione è spesso interrotta per la presenza di acqua alta. Ora a complicare le cose manca l’erogazione di corrente in via Lario, parte di viale Zara, piazzale Lagosta. Nei filmati e nelle foto scattate dai cittadini si vede l’acqua uscire a fiotti dai tombini e in alcune vie arrivare a metà delle portiere delle auto parcheggiate. “Noi abitiamo in viale Sarca – scrive una condomina – è impossibile uscire di casa”. Acqua molto alta anche in piazzale Farina, in piazzale Istria e alla fine di viale Suzzani. Circolazione bloccata in viale Fulvio Testi, importantissima arteria di ingresso e uscita dalla metropoli. Problemi anche per il 118 e il personale che si sta recando all’ospedale di Niguarda. Le strade dove i livelli dell’acqua fuoriuscita dal Seveso, stamani intorno alle 6, rendono quasi impossibile salire in auto e transitare sono principalmente quelle intorno a viale Ca’ Granda, viale Zara, viale Fulvio Testi, viale Suzzani, tutte importanti direttrici da e verso il Nord Milano e l’hinterland. La Polizia Locale ha riferito che la circolazione è molto rallentata, ma non del tutto bloccata: le pattuglie riescono a far defluire le macchine verso vie con pendenze tali per cui l’acqua risulta meno alta. I disagi si stanno comunque ripercuotendo sul traffico di tutto il capoluogo lombardo. A Mediglia, in provincia di Milano, i vigili del Fuoco di Gorgonzola hanno soccorso una donna rimasta bloccata in auto con i suoi due bambini a causa di un albero caduto per il forte vento. Una trentina gli interventi effettuati che hanno riguardato principalmente la caduta di rami, allagamenti di cantine e per il forte vento di alcuni cartelloni pubblicitari. Gli interventi sono a macchia di leopardo, tuttavia non si registrano grosse criticità e soprattutto non si segnalano al momento interventi relativi al soccorso di persone. “Ovviamente la zona più monitorata è quella tra Viale Fulvio Testi e Ca’ Granda per la quale le squadre di soccorso hanno chiesto ausilio alla Polizia Locale al fine di interdire – precisano i Vdf – il traffico proprio in quel punto per evitare disagi e criticità agli automobilisti”.

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Ambientalisti creano disagi sulla Tangenziale est

Momenti di tensione si sono verificati, ieri mattina poco dopo le 8.30, a Cascina Gobba (Milano) dove un gruppo di attivisti di un’associazione ambientalista ha temporaneamente interrotto la circolazione sulla Tangenziale Est. Poi all’arrivo della Polizia stradale, una decina di minuti dopo, sono stati fatti allontanare. E’ accaduto alle 8.40 quando 5 manifestanti che si sono dichiarati appartenenti al gruppo ‘Ultima generazione’, nell’ambito di una mobilitazione nazionale, sono entrati nella carreggiata mostrando striscioni e sedendosi sulla sede stradale interrompendo quindi il traffico. Ne sono seguiti alcuni minuti concitati con gli automobilisti inferociti, anche per l’ora estremamente delicata dell’ingresso nella metropoli, ma il tutto non è durato più di dieci minuti, il tempo di arrivo della prima pattuglia della Stradale che li ha spostati di peso, identificandoli. Ora rischiano una denuncia. Sul posto si sono recate anche due pattuglie della Polizia Locale per regolarizzare il traffico, ora tornato alla normalità. ANSA

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Cantieri M4: 550mila euro a 62 imprese per i disagi

Sono 62 le micro e piccole imprese di Milano, come bar, negozi, ristoranti, artigiani, agenzie, che riceveranno dal Comune contributi per 550 mila euro per i disagi subiti a causa dei cantieri per la realizzazione della linea 4 della metropolitana. Il contributo massimo che ognuna di loro potrà percepire è di 8.870 euro. Avranno tempo fino al 30 aprile prossimo per presentare il rendiconto delle spese di gestione sostenute tra cui inserire affitto, utenze, stipendi per il personale e di promozione dell’attività. “Conosciamo le difficoltà economiche che la categoria degli esercenti sta attraversando in questo momento – ha commentato in una nota l’assessore allo Sviluppo economico e Politiche del Lavoro, Alessia Cappello – per la prossimità al cantiere della linea metropolitana e per la crisi creata dalla pandemia. Stiamo lavorando per poter arrivare entro l’anno a dare nuovi sostegni a chi sta subendo i maggiori disagi”. Dal 2016 ad oggi sono 337 le micro e piccole imprese che hanno beneficiato dei contributi del Comune per oltre 6 milioni di euro tra sostegno per la spesa corrente e in conto capitale. ANSA

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L’urbanistica tattica agita la città

L’urbanistica tattica agita la città. Se da un lato, il Sindaco, l’amministrazione di sinistra e i loro sostenitori gioiscono per l’inaugurazione dell’intervento realizzato in via Venini, dall’altro, opposizione, cittadini e commercianti che sono contrari a queste iniziative, protestano per i disagi e si preoccupano davanti alla prospettiva che presto ne sopravvengano altri a rendere più difficoltoso muoversi e sostare in tutta la città. Una prospettiva per niente remota visto l’annuncio fatto ieri dal Comune dell’avvio di un “avviso pubblico per coinvolgere cittadini e associazioni nella realizzazione dei nuovi interventi” di urbanistica tattica, per un totale di 54 località, che subiranno la stessa sorte di Piazza Dergano, Piazza Angilberto, Via Rovereto, Porta Genova… dando probabilmente il colpo di grazia definitivo alla circolazione in città. Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, che in mattinata aveva definito l’intervento di via Venini degno di “Bogotà”, realizzato “nonostante le proteste di un intero quartiere“, appreso del bando è nuovamente intervenuto rincarando la dose. Secondo l’azzurro infatti “la divulgazione del bando pubblico per la realizzazione di Piazze Aperte” è il frutto del “delirio di chi non fa altro che gettare fumo negli occhi ai milanesi“. L’azzurro sottolinea il passaggio in cui l’Amministrazione Comunale s’impegna a valutare “le proposte, che potranno contenere obiettivi e suggerimenti per rendere le piazze più vivibili, verdi e decorose, e dovranno dimostrare di offrire supporto sul territorio per poi procedere alla fase di co-progettazione, cui seguirà la firma di un patto di collaborazione”, definendolo risibile visto che secondo lui la Giunta Sala spererà “come al solito nella complicità di gruppi di cittadini politicizzati che useranno come alibi per non ascoltare i molti di più che saranno contrari”. A testimoniare i disagi che questo genere di interventi realizzati senza studiare i flussi del traffico per motivi meramente ideologici in mattinata c’era stato anche un post di Salvatore Basile, animatore del comitato che si batte contro l’intervento di urbanistica tattica realizzato in via Rovereto, per discutere del quale ha organizzato un incontro pubblico alcune settimane fa: “Qualcuno continua a non capire il disagio che provocano in via Rovereto ogni santo giorno, – spiega Basile su Facebook, allegando le foto che o testimoniano – non solo il venerdì, però abbiamo quattro foglie di basilico e due bancali,un paio di striscie colorate per terra, chiedo a chi si erge a pseudo ecologista tutto questo inquina di più o di meno, il nostro caro assessore Marco Granelli ha detto in politichese che non gli interessa di tutto quello che subiamo anche proponendogli di piantumare i marciapiedi (e li avrebbe un senso) e di riportare la viabilità come era, caro assessore il 2021 – conclude Basile – è molto vicino, continua così andrai lontano senza i voti di Rovereto vie limitrofe e da oggi anche Spoleto Popoli Uniti e commercianti di Venini, politiche fascistoidi di gente travestiti da comunisti“. Quello che però dovrebbe preoccupare di più tutti quelli che sperano nella provvisorietà di questi interventi è quanto scritto nel post sulla pagina Facebook del Comune di Milano: “Dergano e Angilberto II diventano più verdi con tanti nuovi alberi: per queste due piazze è pronto il progetto definitivo che renderà permanente il restyling avviato un anno fa“. Come al solito, quando non piace, nulla è più definitivo del provvisorio, soprattutto se si definisce “tattico” ciò che in realtà è “strategico”, che poi per molti si tratti di “strategia del degrado” evidentemente a Palazzo Marino non interessa.    

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Piazza Firenze disagi per il rifacimento dei binari

Si svolgeranno dall’1 al 9 settembre i lavori per il rifacimento dei binari  e dell’armamento tranviario, da parte di Atm per conto del Comune, tra piazzale Accursio e piazza Firenze. Per l’occasione sarà anche risistemato il manto stradale. “Si tratta di un cantiere certamente impattante – commenta l’assessore alla Mobilità e Lavori pubblici Marco Granelli –, ma che avrà una durata di pochi giorni e che, soprattutto, consentirà di riqualificare e rendere più sicuro uno snodo davvero importante della viabilità milanese“. Saranno 54 i metri di binari che verranno sostituiti così da migliorare la circolazione dei tram che corrono lungo viale Certosa e diminuire drasticamente il rumore da sferragliamento, soprattutto dei tratti in curva. Grazie alla riasfaltatura, che consentirà di risistemare buche e avvallamenti, sarà inoltre resa molto più sicura anche la circolazione di auto, moto e bici. Per consentire uno svolgimento rapido e sicuro dei lavori, sarà chiusa al traffico la corsia centrale da piazzale Accursio fino a piazza Firenze. Sul luogo sarà sistemata la cartellonistica con i percorsi alternativi temporanei per il traffico privato e saranno sempre presenti pattuglie della Polizia locale per monitorare la situazione e valutare eventuali ulteriori deviazioni in corso d’opera. Il cantiere sarà segnalato sia sui pannelli variabili in città sia su quelli di Autostrade prossimi agli ingressi a Milano dalla A8, A9 e A4. Le modifiche al trasporto pubblico riguarderanno i tram 1 e 19. In particolare il tram 1, in entrambe le direzioni, devierà tra le fermate Procaccini/Sempione e piazza Firenze, passando per via Procaccini, via Messina e via Cenisio (facendo tutte le fermate che si trovano lungo il percorso alternativo). Per quel che riguarda il tram 19 ci saranno bus sostitutivi tra il capolinea Castelli e piazza 6 Febbraio. In entrambe le direzioni i bus sostitutivi percorreranno viale Boezio, largo Domodossola, corso Sempione, piazza Firenze, via Bartolini, via da Panicale e via Mac Mahon. I tram faranno invece regolare servizio tra Lambrate FS M2 e piazza 6 Febbraio.  

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