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CDX Città Metropolitana: Sala nega la discussione sui divieti ai diesel Euro 4 e 5

“Area B. Quest’oggi in Consiglio Metropolitano il centrodestra ha presentato una mozione per impegnare il Sindaco Sala a sospendere l’entrata in vigore di Area B, misura che inibisce l’accesso in città ai veicoli benzina fino a euro 2 e diesel fino euro 5. Peccato che il Sindaco sia stato molto chiaro sul non voler discutere il documento, negando l’ìapertura del dibattito in Consiglio Metropolitano”. “Nella difficile situazione economica che attraversa il paese, e che forse non si è ancora manifestata in tutta la sua pienezza, rendere ancora più difficile la vita a milioni di cittadini, nella fattispecie per le fasce più deboli, che non hanno i mezzi per sostituire gli autoveicoli più datati, è incomprensibile”. “I cittadini metropolitani residenti nei comuni limitrofi, specie quelli più lontani dal capoluogo, sono ulteriormente penalizzati dalla carenza di mezzi pubblici per l’accesso in città, situazione che si aggrava ulteriormente in determinate fasce orarie. Sala, parlando da Sindaco di Milano e anticipando i Consiglieri, ha spiegato di essere stato votato dai propri cittadini per perseguire questo obiettivo, dimenticandosi che lo stesso dovrebbe rappresentare anche tutti coloro che vivono in Provincia”. Così facendo ha messo in difficoltà gli stessi consiglieri di maggioranza, costretti così a negare persino la discussione su un argomento tanto sensibile. Così il centrodestra all’unisono, preso quindi atto che Palazzo Isimbardi non è più rappresentativo dell’area metropolitana milanese, ma solo dei cittadini residenti nel capoluogo, ha deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta.” Per Samuele Piscina, Capogruppo Lega: “A farne le apese sono sia i cittadini dell’hinterland che i milanesi stessi, poiché non tutti possono permettersi la sostituzione dell’automobile cambiata pochi anni prima. Pensate che chi abita in Area C, tra i quali anche diversi residenti delle case popolari, non potrà più accedere nella cerchia neanche per portare la propria vettura nel garage. A fronte di una politica scellerata, contraria a ogni logica soprattutto in questo difficile momento economico, le giunte di sinistra degli ultimi 12 anni hanno aumentato i ticket e gli abbonamenti dei mezzi pubblici a fronte di nessuna nuova progettazione di ulteriori tratte metropolitane. Non è cosí che si fa una seria campagna per promuovere l’utilizzo di mezzi alternativi” Per Pino Pozzoli, capogruppo Fdi, “oggi si è palesata la necessità di tornare a votare il sindaco metropolitano con suffragio universale. Un sindaco che risponde solo ai milanesi ignorando le istanze e gli appelli che arrivano dall’hinterland, non può rappresentare l’area vasta della provincia. Rincorre politiche “Gretine” che non hanno effetto sull’inquinamento, ma peggiorano solamente la qualità della vita dei cittadini che vivono intorno al capoluogo.” Per Vera Cocucci Capogruppo Forza Italia: “In provincia non abbiamo i mezzi di trasporto pubblico che hanno in città, ci sono orari di “morta” in cui non passa nemmeno un autobus o un treno a volte per ore e i capolinea delle linee metropolitane o i principali accessi al sistema di trasporto cittadino sono all’interno dei confini comunali. Confini che dovrebbero essere membrane permeabili e che invece con provvedimenti come questo rischiano di diventare muri che separano cittadini di serie A e cittadini di serie B. Ben venga la tutela dell’ambiente ma solo con un vero sistema di trasporto pubblico integrato ed efficiente tra città e provincia come in tutte le metropoli europee! Diventiamo una vera Grande Milano anziché chiudere la piccola Milano.”

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A palazzo Marino inizia la discussione sullo Stadio, Sala: non ridurre i posti

Si è svolto ieri una riunione dei Capigruppo congiunta con l’Ufficio di presidenza con le società Milan e Inter che, spiega il presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolè  “dà il via a un percorso di trasparenza che ha l’obiettivo di consentire al Consiglio comunale di conoscere e approfondire il progetto San Siro per esprimersi in merito. Nei prossimi giorni convocheremo le Commissioni Demanio, Sport e Urbanistica e in quelle sedi le società illustreranno il progetto. Successivamente il tema sarà portato in aula e il Consiglio comunale si esprimerà con un ordine del giorno di indirizzo alla Giunta, come richiesto dal sindaco. Il percorso politico si affiancherà a quello tecnico nell’interesse della città e nei tempi previsti dalla legge“. In seguito il Sindaco Sala è nuovamente intervenuto sul tema dichiarando: “Se il nuovo San Siro a capienza ridotta sarà uno stadio per soli ricchi? Mi pare che i posti del nuovo stadio, se ci sarà un nuovo stadio, saranno 60mila, quindi la riduzione sarebbe limitata, non sarà uno stadio come quello della Juventus. Se così fosse, certamente lo vedrei come un problema, perché il calcio è uno sport popolare“. “So – ha proseguito Sala – che una parte dei rappresentanti del Consiglio comunale ha chiesto garanzie su questo punto. Non è semplice, perché l’economia di mercato detta le regole. Certamente  la vedrei come un problema, il calcio è uno sport popolare e Milano ha due grandi squadre, quindi certamente non auspico una via per aumentare significativamente il prezzo dei biglietti, ma non credo che sia questo il punto per cui le squadre vogliono lo stadio“. Pur ribandendo il suo “legame con San Siro” e la “volontà di ristrutturarlo“, il sindaco ha concluso: “Ma se le squadre ritengono che la via sia un’altra, vanno ascoltate nel rispetto di tutte le regole“.

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