due milioni

Sequestrati due milioni a Turi Mammino e alla maga dei Rolex

Inammissibilità del ricorso e condanna alle spese: è questa la formula con cui la Corte di Cassazione ha respinto in ultima istanza il tentativo di Salvatore “Turi” Mammino e di Mariapiera Pesce – noti pregiudicati della scena criminale milanese – di contestare i provvedimenti di confisca adottati nei loro confronti nel 2019, a seguito delle indagini patrimoniali svolte dai poliziotti dalla Divisione Anticrimine della Questura di Milano. Confermati in ogni grado di giudizio, i due provvedimenti di confisca sono ora divenuti definitivi, consentendo la restituzione alla collettività di beni del valore complessivo di quasi due milioni di euro, comprensivi di tre ville di rilevanti dimensioni – con le relative pertinenze – di quattro terreni, di beni preziosi, dei saldi di tre diversi conti correnti. Mariapiera Pesce è nota per aver consumato numerosi furti in diverse gioiellerie del “Quadrilatero della Moda” – per i quali ha guadagnato l’appellativo di “maga dei Rolex” – sottraendo orologi e monili preziosi del valore di decine di migliaia di euro. Salvatore Mammino, conosciuto anche con il soprannome di “Turi”, annovera plurimi precedenti per gravi reati tra cui omicidio, lesioni, droga, minacce, incendio doloso, esplosioni pericolose, evasione, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi da guerra. L’uomo ha intessuto in passato legami con esponenti criminali di Quarto Oggiaro, partecipando a diverse rapine a mano armata in danno di istituti bancari.

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Piano cultura: due milioni di euro per sostenere le attività culturali

È stato approvato oggi dalla Giunta il “Piano Cultura”, che definisce le linee guida per l’assegnazione di contributi a sostegno degli operatori che offrono servizi culturali nella città. Il budget di 2 milioni di euro, che proviene del Fondo di mutuo soccorso per l’emergenza sanitaria del Comune di Milano, è stato destinato al comparto Cultura. La delibera di approvazione prevede che la quota destinata alla cultura possa essere incrementata da eventuali ulteriori donazioni. Gli obiettivi strategici e operativi contenuti nel “Piano Cultura” hanno la finalità di raggiungere chi opera nel campo della produzione, della divulgazione e della diffusione culturale, e si articolano attraverso diverse linee di azione: le case della cultura: contributo alle spese di mantenimento durante l’emergenza delle sedi destinate ad attività e servizi culturali che esprimano funzione pubblica (teatri, cinema, musei e spazi espositivi, librerie, associazioni culturali, istituti di formazione in discipline artistiche e performative, sedi archivistiche, spazi ibridi a vocazione culturale, ecc.); cultura e lavoro: contributo alla copertura dei danni subìti in relazione alla sospensione forzata dell’attività; obiettivo FOCUS – Fondo per la cultura sostenibile: sostegno a progetti pilota basati su principi di sostenibilità nell’utilizzo delle risorse, costruzione di reti di collaborazione, coinvolgimento delle diverse filiere culturali, eccetera. A questo ambito è destinata una quota fino a 200mila euro e potranno essere finanziati progetti con un contributo fino a 40mila euro ciascuno. Nei prossimi giorni sarà pubblicato un avviso pubblico e sarà nominata una commissione tecnica che valuterà le richieste e le proposte progettuali pervenute in base agli indirizzi sopra elencati e ai criteri di assegnazione dettagliati nel bando. Una volta uscito l’avviso, ogni operatore potrà presentare una sola domanda di contributo relativamente ai punti 1) o 2), ed esclusivamente attraverso l’utilizzo della piattaforma online che sarà attivata sul sito del Comune di Milano; le domande inoltre dovranno essere presentate in modalità singola e non in forma associata tra più operatori. Per quanto riguarda il punto 3) invece il progetto potrà essere proposto anche in forma associata tra più operatori, anche tra quelli che hanno presentato domanda relativamente agli ambiti 1 o 2. “La situazione critica che cittadini e imprese hanno dovuto fronteggiare in questi mesi di lockdown si riverbera, in ambito culturale, in un fortissimo danno a tutti soggetti che operano nella nostra città – dichiara l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. In questi giorni gli operatori culturali, che costituiscono la rete di pensiero, presenza e progetto che nutre la vitalità e la pluralità della comunità cittadina, non solo si trovano nella condizione di dover ripianare le perdite dovute ai mancati incassi, ma devono anche essere in grado di affrontare la ripresa delle attività in un quadro profondamente diverso, e decisamente più complicato. Nel quadro delle linee approvate da questa Giunta per la gestione dell’emergenza, vogliamo quindi dare il maggior sostegno possibile a questi soggetti, e in particolare a quelli che si trovano in una situazione di maggiore fragilità, attivando la quota del Fondo di mutuo soccorso riservata al comparto Cultura, in modo da assegnare velocemente risorse, nella forma di contribuzione a fondo perduto, a sostegno della loro attività. Un particolare ringraziamento a Fondazione Bolton Hope ONLUS che ha voluto indirizzare la propria consistente donazione al Fondo di mutuo soccorso del Comune proprio al sostegno del mondo culturale milanese”. La Fondazione Bolton Hope ONLUS ha infatti donato un milione di euro al Fondo di mutuo soccorso del Comune di Milano vincolandone l’utilizzo al supporto delle piccole realtà culturali milanesi, messe a dura prova dall’emergenza sanitaria.  

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Sequestrati oltre due milioni di Euro al re dei truffatori rip-deal

A seguito delle accurate indagini patrimoniali svolte dagli agenti della Divisione Anticrimine, il Questore di Milano ha proposto un sequestro antimafia a carico di JOVANOVIC Nenad di anni 46, accolto dal Tribunale, Sezione Misure di Prevenzione. La Divisione Anticrimine ha ricostruito l’excursus criminale del pluripregiudicato di origine croata con diversi alias: quest’ultimo fin da minorenne si è reso responsabile di reati contro il patrimonio, specializzandosi nelle truffe con il metodo c.d. Rip Deal. Proprio in questo tipo di reato è emersa la particolare abilità di JOVANOVIC il quale è riuscito a carpire la fiducia dei malcapitati, ai quali ha sottratto svariati milioni di euro, presentandosi talvolta come facoltoso commerciante d’arte, altre volte come un importante immobiliarista e addirittura come un diplomatico. Con sofisticati ed articolati raggiri preparatori ha conquistato la fiducia dei facoltosi proprietari di beni per poi realizzare, contestualmente alla pretestuosa compravendita, operazioni fraudolente nelle quali, promettendo un favorevole cambio di valuta, ha sottratto alle vittime considerevoli importi di somme di danaro ovvero beni mobili di elevato valore. L’ultimo episodio in ordine di tempo è avvenuto lo scorso dicembre, quando è stato indagato in stato di libertà dalla Squadra Mobile della Questura di Milano per truffa aggravata in concorso: JOVANOVIC, spacciandosi per un facoltoso acquirente, si è impossessato di un grosso diamante del valore di 3.100.000,00 Euro presso la Hall di un Hotel, dietro dazione di denaro contante contenuto in un borsone e rivelatosi composto da banconote false da 200 Euro. Nel corso di questi anni JOVANOVIC ha mantenuto un elevatissimo tenore di vita, con abiti griffati, gioielli ed autovetture di grossa cilindrata, come una Ferrari 360 Modena Spider e un Audi A6, anche per rendersi credibile nelle sue false identità di uomo d’affari o di facoltoso collezionista di opere d’arte. Le indagini patrimoniali svolte dalla Divisione Anticrimine hanno consentito di sequestrare beni per un valore superiore a due milioni di Euro, del tutto ingiustificati rispetto alle capacità reddituali dell’interessato e del suo nucleo familiare. In particolare: Appartamento di 8 vani con annesso box auto ubicato in Trezzano sul Naviglio (MI). Appartamento di 4 locali con annesso box auto ubicato a Sedriano (MI). Autovettura Mercedes Classe A AMG. Gioielli rinvenuti presso la sua abitazione, tra cui 3 bracciali rigidi in oro, 1 anello trilogy con 21 diamanti a fiori, 2 anelli oro bianco con 5 diamanti, 1 anello fedina oro bianco, 1 braccialetto tennis con 210 diamanti, n. 1 braccialetto tennis con 52 diamanti, 1 braccialetto tennis con 56 diamanti, 1 bracciale rigido in oro giallo Saldi di rapporti bancari in via di quantificazione. A conferma della sua capacità di generare profitti illeciti, si riportano alcuni episodi dei numerosi episodi che hanno caratterizzato il suo profilo criminale. Nel 2002, fingendosi un professionista italiano ed utilizzando un fax intestato ad una società di investimenti, trae in inganno un cittadino austriaco simulando di essere interessato ad acquistare un immobile ubicato in Austria; dopo avergli consegnato a titolo di caparra la somma di 500.000 Franchi svizzeri composta da biglietti da 1000 risultati tutti contraffatti, JOVANOVIC si è fatto consegnare dalla vittima 90.000,00 Euro in contanti, anche in questo caso mai recuperati. Nel 2007 JOVANOVIC è stato segnalato dall’INTERPOL per quattro truffe rip-deal commesse in Germania, Svizzera e in Austria, utilizzando l’identità “Claudio Moro”. Nel 2018 JOVANOVIC è stato arrestato per furto aggravato e sostituzione di persona per aver sottratto due importantissime opere d’arte (olio su tavola raffigurante la “Sacra famiglia” di Peter Paul Rubens e olio su tela raffigurante “La Fanciulla Sul Prato” di Pierre Auguste Renoir), valutate 26 milioni di euro. Il predetto questa volta si è spacciato per un rabbino israeliano rappresentante della comunità ebraica milanese, incontrando i venditori presso alcuni locali adiacenti un Consolato Generale in uso ad un’agenzia immobiliare, facendo credere alle controparti che si trovassero nell’ente diplomatico e, dopo aver fatto depositare i quadri in un locale del presunto consolato, ha condotto le vittime in un’altra stanza e con una scusa si è allontanato sottraendo le opere d’arte, poi recuperate all’interno di un campo nomadi del Nord Italia.  

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