Il crollo delle due torri di via Tofano

Stenta a contenere la gioia Rita Perissinotto, di fronte all’apertura del cantiere che porterà all’abbattimento delle torri A e B di via Tofano: “Dopo vent’anni finalmente si procede a quell’intervento radicale di cui avevamo bisogno: abbattere e ricostruire. È dal fallito tentativo di restauro del 1999 che sognavamo questo momento. Adesso possiamo sperare che la riqualificazione avvenga in maniera completa e profonda. Peccato solo per la torre C, che proveranno a restaurare. Di nuovo. Con i prevedibili risultati…” A festeggiare l’insolita giornata di primavera con la signora Perissinotto c’è il Consigliere di Municipio 7, delegato alla Casa, Franco Vassallo: “Dopo anni di impegno finalmente ci siamo, questo è un passo avanti decisivo per l’intera comunità. Questi palazzi, infatti, erano continuamente soggetti a danni: dagli ascensori inservibili, alle crepe generalizzate. Che si dovesse procedere con l’abbattimento era chiaro da almeno 15 anni, vista l’instabilità. Purtroppo non si è voluta seguire la via più ragionevole ed il costo di questa operazione è lievitato di oltre 4 milioni di euro. E, purtroppo, ne dovremo contare altrettanti se non di più per l’ennesimo tentativo di salvataggio della Torre C. oggi, comunque, resta un giorno di festa: è il primo giorno del resto della vita di questo angolo di Milano, che vedrà sorgere un caseggiato moderno, salubre e finalmente all’altezza della capitale morale d’Italia. Le case del patrimonio ERP, infatti, soffrono moltissimo l’invecchiamento. Milano è una pessima immobiliare, con un patrimonio immenso che negli ultimi dieci anni è stato gestito, purtroppo, con sciatteria. Cedendo all’ideologia e alle pressioni. Come quelle di alcuni inquilini della torre C, che stanno impedendo la rigenerazione della torre. Insomma, in definitiva, oggi facciamo un grande passo avanti verso il futuro. Troppo denaro è andato sprecato finora, da domani, speriamo, cambia la musica!”.

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