edilizia

De Chirico (FI): edilizia svilita dalle scelte di Sala

“Con le ultime due determine dirigenziali il Comune di Milano, per la paura di far ricevere avvisi di garanzia a dirigenti e assessori, ha preferito cedere alle teorie della Procura mortificando la credibilità di Milano e dell’intera cittadinanza” con scrive in una nota, Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia in Comunale. “Il PGT in vigore ha dato spazio a libertà interpretative che hanno portato alle indagini in corso. – spiega l’azzurro – Servono regole chiare e uniformi, ma anche lo snellimento della burocrazia per realizzare interventi immobiliari che permettono la crescita della città e, di conseguenza, forza lavoro qualificata da impiegare in un momento così importante per il rilancio della città. Da sempre l’edilizia ha sostenuto Milano nei momenti di uscita da periodi di contrazione economica. Per realizzare un piano attuativo servono almeno 4 anni. Dobbiamo sfruttare la grande opportunità generata dalle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali che richiameranno milioni di turisti”. “Tuttavia – continua l’azzurro – è impensabile, come sostiene Majorino, che si scriva oggi il nuovo PGT quando non sappiamo nemmeno quanti possano essere i progetti a rischio – avevo presentato un’interrogazione per sapere quali fossero i 150 menzionati da Sala, ma ho ricevuto una risposta evasiva e insoddisfacente -. Come al solito, l’esponente DEM, la butta sull’ideologia non sapendo, o facendo finta di non sapere, che le regole urbanistiche attuali prevedono già la quota di edilizia convenzionata”. “All’ideologo stalinista Monguzzi – conclude De Chirico – sottolineo che il modello Milano è apprezzato nel mondo: il modello che lui vorrebbe è quello Medievale. I funzionari del Settore Rigenerazione Urbana hanno tutta la nostra solidarietà, ma penso che le responsabilità siano da ricercare in qualcun’altro”.

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Sala e Tancredi corrono ai ripari. Monguzzi soddisfatto

In seguito alle inchieste avviate dalla Procura di Milano relative ad alcune operazioni immobiliari, il Comune ha deciso di cautelarsi approvando una delibera le linee di indirizzo per lo sviluppo delle attività amministrative in materia urbanistico-edilizia che, in attesa di chiarimenti normativi, si adegua a quanto stabilito dai giudici. Nella nota emessa, l’Amministrazione ribadisce “di avere sempre agito nella convinzione della regolarità e correttezza del proprio operato. Non potendosi però escludere ulteriori future indagini su fattispecie analoghe, il suo orientamento, con natura di mero indirizzo, muove dalla considerazione dell’interesse pubblico generale. L’obiettivo è quindi evitare effetti negativi di rilevanza pubblica sull’attività degli uffici amministrativi, delle imprese di costruzione, nonché sul mercato immobiliare della città e sulla stessa vita delle persone che contano sulla possibilità di utilizzare gli immobili come luoghi di vita, residenza e occupazione”. In particolare, “viene avviato – una volta individuate le pratiche relative a interventi in corso o già ultimati per le quali l’Amministrazione ha evidenza di indagini aperte o per le quali gli operatori coinvolti chiedano verifiche – un percorso di lavoro finalizzato ad esaminare le possibili ricadute delle interpretazioni normative desumibili dal decreto del Giudice per le Indagini Preliminari di Milano dello scorso gennaio relativo all’intervento di via Crescenzago 105, e ad individuare eventuali atti da assumere. Quanto agli interventi per i quali non sia ancora stato rilasciato il titolo edilizio e che presentano fattispecie analoghe a quelle oggetto di procedimenti penali, l’attività amministrativa verrà temporaneamente orientata tenendo conto delle indicazioni desumibili dallo stesso decreto del GIP”. Da parte sua, l’Assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi sottolinea che “i profili di illegittimità prospettati sono frutto di interpretazioni normative controverse e che le prassi operative degli uffici sono state applicate in modo generalizzato agli interventi con analoghe caratteristiche, nella motivata convinzione della loro correttezza” sollecitando  “un chiarimento definitivo, che non lasci margini di incertezza rispetto alle linee da seguire” aggiungendo “il nostro obiettivo dev’essere innanzitutto la tutela dei dipendenti comunali” morivo per il quale il Comune si è impegnato a non costituirsi parte civile nei confronti dei tecnici indagati. Soddisfatto per il cambio di rotta Carlo Monguzzi, Presidente Commissione Mobilità Ambiente, che precisando “Al di là della questione giudiziaria per me è soprattutto un formidabile problema urbanistico e ambientale” aggiunge “Non possono essere considerate come ristrutturazioni enormi costruzioni fatte dove prima c’erano piccoli manufatti e autorizzate con una semplice segnalazione di inizio attività e senza un piano attuativo che tenga conto dell’aumentato impatto sul territorio che può causare l’insediamento di tanti nuovi cittadini” per poi concludere “Quindi bene lo stop temporaneo del comune a queste pratiche semplificate ma ora serve una normativa chiara e inequivoca”.

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Piscina (Lega): indagini e dipendenti in rivolta, l’edilizia milanese è in stallo

“Siamo fortemente preoccupati per la situazione di stallo sull’edilizia che si sta delineando a Milano a causa di indagini, mancanza di tutele per i funzionari comunali, regole imprecise e Piani di Governo del Territorio troppo restrittivi”, scrive in una nota Samuele Piscina, Segretario milanese della Lega e Consigliere Comunale. “Le 2 lettere inviate in questi giorni da 130 dipendenti del settore urbanistica del Comune di Milano, che chiedono il trasferimento ad altri settori, – spiega Piscina –manifestano una mancanza di tutele importante che mette in difficoltà chi ogni giorno deve firmare provvedimenti senza avere certezza delle regole e rischiando di finire a processo nonché l’intero settore dell’edilizia. Di casi simili che hanno coinvolto il Comune di Milano ne abbiamo già visti parecchi, purtroppo, ma nessuno di questa portata. Il caso del Direttore Zinna, ad esempio, prosciolto poi da ogni accusa, ma lasciato solo dal Comune di Milano, è quello più significativo che mette in luce come l’Amministrazione non tuteli adeguatamente i suoi dipendenti”. “Dopo le inchieste della Procura sugli edifici, per le quali possiamo nutrire qualche perplessità, ma la magistratura farà il suo corso, è dovere del Sindaco e dell’Assessore competente ascoltare le preoccupazioni, dare adeguate direttive e assicurare ai propri dipendenti le giuste tutele sul lavoro. Allo stesso modo, non possiamo assolutamente permetterci di avere una situazione di stallo nell’edilizia milanese. Gli imprenditori, a causa delle ultime indagini,ma soprattutto in prospettiva del nuovo PGT considerato a oggi insostenibile sulla base delle informazioni a disposizione delle categorie di costruttori, stanno già fuggendo da Milano, investendo in altre località come Roma. Ciò porterà, purtroppo, a un ulteriore calo di offerta e a un conseguente nuovo innalzamento dei prezzi delle case. Quella che si prevede è una situazione catastrofica per il mercato delle case nella nostra città”. “È assolutamente necessario – conclude il leghista – che il Sindaco venga a riferire in aula, tuteli i suoi dipendenti e riprenda una trattativa costruttiva con gli imprenditori del settore edile, oggi bloccata dalle assurde proposte comunali, al fine di salvare l’edilizia milanese. Per questo presento una richiesta di convocazione urgente sul tema”.

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“Milano: L’importanza di preservare il territorio nel contesto dei cambiamenti climatici”

“Milano: L’importanza di preservare il territorio nel contesto dei cambiamenti climatici” Introduzione: Negli ultimi decenni, Milano ha subito un’intensa crescita urbana, caratterizzata da un proliferare di nuovi palazzi e grattacieli che si innalzano nel cielo. Tuttavia, mentre la città si sviluppa e si trasforma, è fondamentale riflettere sull’importanza di non costruire troppi palazzi e di preservare il territorio. In un’epoca di cambiamenti climatici sempre più evidenti, l’espansione incontrollata e l’eco di cemento rischiano di mettere a repentaglio l’ecosistema e la qualità della vita dei cittadini. Il pericolo di un eco di cemento: L’eccessiva densificazione urbana può portare a un fenomeno noto come “eco di cemento”, in cui la natura viene soppiantata da superfici impermeabili e inutilizzabili dal punto di vista ecologico. Questa tendenza porta a un aumento dell’impermeabilizzazione del suolo, che comporta una maggiore esposizione agli effetti delle alluvioni e delle inondazioni. Inoltre, le aree urbane con una copertura prevalente di cemento e asfalto tendono ad assorbire e trattenere il calore, creando le cosiddette “isole di calore” che aggravano ulteriormente gli effetti del cambiamento climatico. I rischi di un’edilizia senza considerare i servizi per il territorio: Nel corso dello sviluppo urbano, spesso si dimentica di considerare l’importanza dei servizi per il territorio. Questi includono parchi, aree verdi, spazi aperti, sistemi di drenaggio, reti di trasporto pubblico efficienti e infrastrutture per la gestione sostenibile dell’acqua e dei rifiuti. Senza tali servizi, le città si trovano ad affrontare problemi come l’inquinamento atmosferico, l’accumulo di rifiuti, la carenza di aree ricreative e di svago, e l’inefficienza nel movimento delle persone. Preservare il territorio nel contesto dei cambiamenti climatici: I cambiamenti climatici rappresentano una minaccia concreta per le città di tutto il mondo, e Milano non fa eccezione. La costruzione sconsiderata di palazzi senza tener conto degli impatti ambientali può esacerbare i problemi legati ai cambiamenti climatici e aumentare la vulnerabilità della città. Pertanto, è cruciale adottare un’approccio olistico nell’edilizia urbana, che consideri attentamente l’equilibrio tra lo sviluppo urbano, la conservazione del territorio e la sostenibilità ambientale. Un approccio sostenibile all’edilizia: Per affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici e preservare la qualità della vita nelle città, è necessario adottare un approccio sostenibile all’edilizia. Ciò significa promuovere la densificazione intelligente, incentrata sulla riqualificazione di aree già urbanizzate anziché sulla continua espansione urbana. Inoltre, bisogna favorire la progettazione urbana che preveda la creazione di spazi verdi accessibili, parchi pubblici, giardini verticali e sistemi di drenaggio sostenibili per ridurre l’impermeabilizzazione del suolo e mitigare gli effetti delle inondazioni. Conclusioni: La città di Milano affronta sfide significative nel contesto dei cambiamenti climatici, e la costruzione sconsiderata di palazzi può aggravare ulteriormente la situazione. Preservare il territorio, promuovere l’edilizia sostenibile e considerare i servizi per il territorio sono elementi fondamentali per creare città resilienti e in grado di adattarsi ai mutamenti climatici. Solo attraverso un approccio bilanciato e consapevole si potranno garantire un futuro sostenibile e una qualità della vita elevata per i cittadini milanesi.

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Edilizia: gestione di rifiuti e di terre e rocce da scavo: due webinar gratuiti giovedì 1° e mercoledì 14 dicembre

Edilizia: gestione di rifiuti e di terre e rocce da scavo: due webinar gratuiti giovedì 1° e mercoledì 14 dicembre. I rifiuti provenienti dall’attività di demolizione e costruzione rappresentano quasi un terzo dei rifiuti prodotti in Europa. Quali sono gli adempimenti e gli strumenti a disposizione delle imprese edili per gestire al meglio gli scarti delle loro attività in un’ottica di transizione ecologica? Se ne parlerà, grazie alla presenza di esperti, durante due webinar gratuiti, organizzati dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Rifiuti in edilizia: gli obiettivi della transizione ecologica”, giovedì 1° dicembre 2022, ore 10-12.15 e “Terre e rocce da scavo: la gestione in ambito edilizio”, mercoledì 14 dicembre, ore 10-13. I webinar rientrano nel servizio di assistenza specialistica rivolto alle imprese con sede legale o operativa nelle province di competenza della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Enti e Amministrazioni pubbliche operanti nel territorio di competenza. Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.milomb.camcom.it/ambiente, ambiente@mi.camcom.it. http://servizionline.milomb.camcom.it/eventi/assistenza-specialistica-ambiente-ed-ecosostenibilita/25 I webinar in dettaglio “Rifiuti in edilizia: gli obiettivi della transizione ecologica” – giovedì, 1° dicembre, ore 10-12.15 L’obiettivo del webinar è fornire informazioni complete ed armonizzate, nonché esempi utili agli operatori, sulle principali novità normative in materia di rifiuti da attività edilizia. I rifiuti provenienti dall’attività di demolizione e costruzione rappresentano quasi un terzo dei rifiuti prodotti in Europa, con ciò rendendo l’edilizia una delle attività più impattanti e meno sostenibili dal punto di vista ambientale. Il recente decreto MITE n.278 del 15 luglio 2022 stabilisce le condizioni alle quali gli scarti inerti dell’edilizia cessano di essere un rifiuto. L’incontro si propone quindi di illustrare i passaggi normativi ed evolutivi del concetto di rifiuto edile, partendo dalla sua definizione, ponendo particolare attenzione all’individuazione del soggetto responsabile, agli adempimenti gravanti su di esso, per toccare infine il tema del reimpiego del prodotto dell’attività edilizia nel medesimo settore, nell’ottica di un’economia circolare. Programma Introduzione normativa Definizione di rifiuto edile e “end of waste” Individuazione del soggetto responsabile, aspetti problematici Adempimenti gravanti sul responsabile Iscrizioni al webinar entro il 29 novembre 2022   “Terre e rocce da scavo: la gestione in ambito edilizio” – mercoledì, 14 dicembre, ore 10-13 L’obiettivo del webinar è fornire a coloro che lavorano nel campo degli scavi edili e nella gestione delle terre non rifiuto uno strumento base per operare correttamente e non incorrere nelle sanzioni. Negli scavi edili, ma anche in campo agricolo e di realizzazione giardini, un fattore importante è la corretta gestione delle Terre da Scavo non rifiuto ai sensi del DPR 120/17 e s.m.e.i. Lo stesso DPR 120/17 contempla anche l’ipotesi delle terre e rocce da scavo qualificate come rifiuti. Diviene dunque di fondamentale importanza possedere una corretta conoscenza dei diversi istituti per evitare che una gestione superficiale da parte degli operatori possa far incorrere nelle sanzioni amministrative e penali dovute alla non corretta gestione delle terre e rocce da scavo. Nel corso dell’incontro verranno forniti gli strumenti tecnici di base per poter operare correttamente al fine di evitare rischi ambientali ed aziendali, ma anche per cogliere alcune opportunità offerte dai CAM Edilizia, nonché per porre rimedio ad eventuali inosservanze della disciplina nazionale.   Programma Il DPR 120/17 – Introduzione Il DPR 120/17 – I Piccoli Cantieri Il DPR 120/17 – I Grandi cantieri Il DPR 120/17 – I Cantieri in VIA Il DPR 120/17 – riutilizzo interno al cantiere Il DPR 120/17 – Il numero di campioni e di analisi da fare Il rapporto con gli Enti Le opportunità ai fini CAM Edilizia come recentemente novellati Gli aspetti sanzionatori ed i rimedi offerti dall’Ordinamento Iscrizioni al webinar entro il 12 dicembre 2022

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