Baffi imbullonata alla poltrona nonostante tutto

Baffi imbullonata alla poltrona nonostante tutto. La sua elezione è stato uno smacco pesante per tutto il centrosinistra in cui ormai si può contare anche il Movimento Cinque Stelle, nonché una magistrale risposta politica del centro destra a cui sembra aver aderito Italia Viva almeno nei fatti. La mozione di sfiducia (fallita pure quella) era stato solo l’inizio di una serie di figure barbine dell’opposizione in Consiglio Regionale. Adesso un’onda d’urto potentissima ha investito Patrizia Baffi, perché non si è mai visto un presidente di una commissione d’inchiesta come quella sul Covid19 presieduta da un rappresentante della maggioranza. E di fatto è da tempo che Baffi è in appoggio esterno alla maggioranza. L’onda è stata così forte che persino i pezzi da novanta del partitino di Matteo Renzi hanno chiesto un passo indietro a Baffi. Ecco un tweet si Ettore Rosato: @PatriziaBaffi sarebbe un’ottima Presidente della Comm Inchiesta sulla sanità lombarda, per competenza e per storia personale. Vergognosa strumentalizzazione da parte del pd che impone scelte nette. Invitiamo Patrizia a dimettersi. A noi le poltrone non servono, lasciamole al Pd Ma il risultato è sempre quello: Baffi imbullonata alla poltrona nonostante tutto. Deve aver assorbito una delle lezioni fondamentali di Matteo Renzi: l’importante è stare nei posti importanti, se no puoi urlare quanto vuoi, ma nella partita a scacchi del potere non conterai mai niente. Non è un caso che pur non contando niente ai numeri Italia Viva abbia piazzato De Cesaris in ENI. Un’altra manopola da girare all’occorrenza per Renzi e i suoi.

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