evaso

Scappa dal nosocomio San Paolo, l’agente che lo ha inseguito è in prognosi riservata

A Milano un detenuto di 32 anni è evaso lanciandosi da una finestra, al secondo piano, dell’ospedale San Paolo. A inseguirlo un agente, Carmine De Rosa, 28 anni, che si è gettato nel tentativo di fermarlo ma, nel cadere, si è ferito ed è ricoverato in coma. Lo riferisce Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato Spp. Il 28enne ha sbattuto la testa ed ricoverato sempre al San Paolo in prognosi riservata. È stato sottoposto a un intervento chirurgico. L’agente ha subito anche lesioni alle vertebre cervicali. Dopo la caduta non sarebbe apparso inizialmente in gravi condizioni tanto da aver raggiunto da solo il pronto soccorso dell’ospedale dove poi le sue condizioni sono peggiorate. Mordjane Nazim, palestinese, era arrivato mercoledì sera nella struttura dopo essere rimasto ferito in una lite con alcuni compagni di detenzione. Il detenuto, in carcere per concorso in rapina, era stato portato d’urgenza al pronto soccorso in un reparto ordinario e non in quello destinato ai carcerati. Nazim è fuggito dalla finestra di un bagno. Quando i poliziotti che lo piantonavano, sembra che fossero due, si sono resi conto che si era chiuso dentro hanno forzato la porta. A quel punto l’agente De Rosa ha scavalcato la finestra, precipitando per una decina di metri. Secondo il sindacalista Di Giacomo sono in aumento in tutta Italia i tentativi di evasioni dagli ospedali: “Nell’ultimo mese in tutta Italia sono stati quattro, tutti sventati. C’è un fuggi fuggi dei medici penitenziari perché sarebbero oggetto sempre più di minacce da parte dei detenuti proprio per ottenere un ricovero”.

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Arrestato evaso durante un permesso premio

Venerdì la Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di 42 anni per resistenza a Pubblico Ufficiale e lo ha ricondotto in carcere in quanto gli era stato revocato un permesso premio. Verso le ore 12:00 di ieri, la volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, mentre si trovava in perlustrazione, in via Monte Grappa, ha intimato a due uomini, a bordo di uno scooter, di fermarsi per un controllo. L’uomo alla guida del motoveicolo, accortosi della presenza dei poliziotti, ha accelerato la marcia al fine di eludere l’attività di Polizia, percorrendo le vie della zona ad alta velocità, tra cui piazza XXV aprile, via Crispi per poi proseguire in via Volta e via Ceresio, mantenendo una condotta di guida particolarmente pericolosa per l’incolumità degli altri utenti della strada. L’inseguimento si è protratto in via Farini, piazza Fidia e via Porro Lambertenghi, sempre a velocità sostenuta, fino a piazzale Lagosta e via Volturno dove il passeggero dello scooter ha perso l’equilibrio cadendo a terra, mentre il conducente ha continuato la fuga facendo perdere proprie tracce. I poliziotti hanno subito cercato di bloccare il passeggero, che dopo essersi alzato da terra ha tentato anch’egli la fuga. L’uomo, infatti, si è sbracciato tentando di aggredire gli agenti, ma poco dopo è stato bloccato e assicurato all’interno della volante. Dai successivi accertamenti è emerso che l’uomo fermato si trovava in regime di detenzione, per una condanna per omicidio, rapina e porto d’armi, presso la casa circondariale di Bollate e da alcuni giorni usufruiva di un permesso premio che era stata revocato ieri, venerdì 27 novembre. Il 42enne, dopo essere stato indagato in stato di libertà per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale, è stato condotto presso il carcere di Bollate per ristabilire la misura detentiva.

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Arrestato un marocchino evaso

La Polizia ha arrestato un cittadino marocchino di 37 anni per evasione. Dopo la scarcerazione dal carcere di San Vittore, ove si trovava per una condanna per maltrattamenti in famiglia, il 2 luglio scorso gli erano stati concessi gli arresti domiciliari presso un’abitazione a Vigevano (PV) con il permesso di svolgere l’attività lavorativa presso alcuni mercati cittadini. L’Ufficio Stalking, Maltrattamenti e Minori della Divisione Anticrimine della Questura, considerata la pericolosità sociale del 37enne e ritenuto concreto il rischio di recidiva, aveva subito avvisato il Commissariato Lorenteggio per predisporre un monitoraggio della situazione e scongiurare eventuali azioni contro l’ex convivente dell’uomo, vittima del reato, residente in quel quartiere che, il giorno prima dell’arresto dell’uomo, aveva subito delle lesioni con prognosi di 30 giorni. Ieri mattina, verso le ore 9.30, gli agenti del Commissariato Lorenteggio, nel corso del controllo del territorio, hanno notato la sua auto nei pressi dell’abitazione della ex vittima e hanno proceduto al controllo dell’abitazione per accertare l’incolumità della donna. I poliziotti, appurato che la donna non si trovava in imminente pericolo, lo hanno trovato mentre cercava di nascondersi in casa e lo hanno arrestato per evasione. Dai controlli effettuati è emerso che il 37enne in mattinata aveva falsamente informato l’Autorità che dal luogo degli arresti domiciliari si stava recando al lavoro.

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Evade dai domiciliari e aggredisce la sua ex, arrestato

Avrebbe dovuto far ritorno a casa entro le 18 perché sottoposto agli arresti domiciliari da cui poteva allontanarsi solo per motivi di lavoro. Ma, ieri, quell’ora era in via san Romanello, zona Quinto Romano, nella palestra dove l’ex compagna porta di solito la figlia avuta durante la loro relazione. Lì, l’uomo, italiano di 34 anni, ha prima discusso con la ex, incinta, e poi l’ha aggredita riservando lo stesso trattamento anche al nuovo compagno che ha cercato di mettersi in mezzo. La donna non ha voluto sporgere denuncia, ma l’aggressore è stato comunque arrestato dalla Polizia per evasione dai domiciliari.

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Scappa dalla comunità e aggredisce la moglie, arrestato

Protagonista della vicenda un italiano di 39 anni che in alternativa al carcere stava scontando la pena affidato ai servizi sociali in comunità della provincia di Pavia. Vista la buona condotta tenuta fino a quel momento, in occasione delle festività gli erano stati concessi alcuni giorni di permesso per trascorrerli in famiglia, ma il giorno di San Silvestro quando doveva rientrare non si era fatto vivo, rendendosi latitante. I responsabili della comunità hanno immediatamente avvisato le autorità che, dopo avere emanato l’ordine di sospensione dell’affidamento ai servizi sociali, hanno emesso un’ordine di arresto e avviato le ricerche dell’evaso. Dopo che per alcuni giorni si erano perse le tracce dell’uomo, questi è ricomparso in via De Pretis dove si è presentato a casa della moglie che vive lì con i figli. Fra i due è quindi scattata una lite in seguito alla quale lei ha chiamato il 112. Sul posto è quasi immediatamente sopraggiunta la Polizia che, nonostante l’uomo si fosse già allontanato, è riuscita a rintracciarlo e a trarlo in arresto.

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