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Sardone (Lega): un evento per difendere la Polizia dalla sinistra

“Nelle ultime settimane l’odio anti-divise tipico della sinistra si è riversato con ancora più decisione sulle nostre forze dell’ordine, riconosciute tra le migliori al mondo a livello di preparazione e dedizione, con l’obiettivo di screditare il loro lavoro e attaccare il Governo” lo scrive in una nota Silvia Sardone, Eurodeputata della Lega. “Dopo i fatti di Pisa – spiega la Sardone – quando il solito corteo non autorizzato antagonista ha tentato di sfondare un cordone di sicurezza tra calci, pugni e sputi, la Polizia è stata riempita di fango e qualcuno è arrivato a proporre addirittura di disarmare gli agenti solamente perché ‘colpevoli’ di aver fatto il proprio lavoro, ovvero garantire il rispetto delle leggi. Pd e compagni, però, sono spesso allergici ai temi della sicurezza, ordine e legalità e nel dubbio stanno sempre dalla parte di chi non rispetta le regole”. “Non più tardi di due settimane fa – continua la leghista –  i soliti ‘bravi ragazzi democratici’ dei centri sociali, sempre coccolati dalla sinistra, si sono scagliati contro polizia e carabinieri, prendendoli a bastonate a Milano per impedire la presentazione del mio libro sull’islamizzazione: nessuno ha ancora espresso solidarietà agli agenti. La verità è che ogni tre ore una divisa viene aggredita fisicamente da balordi e violenti, di cui oltre un terzo è immigrato. Chi attacca un uomo o una donna in divisa sta attaccando lo Stato ed è compito nostro, della politica, difendere senza esitazioni chi lavora h24 per garantire la nostra sicurezza, anche mettendo a rischio la propria vita. “Noi sappiamo da che parte stare, a differenza della sinistra. Per questo voglio esprimere il nostro sostegno agli uomini della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale con un confronto con i loro rappresentanti” conclude la Sardone.

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Massimiliano Salini risveglia l’animo originario di Forza Italia

Si è svolto nella mattinata di ieri l’evento “Immagina” presso il teatro Martinitt di Milano, organizzato dall’europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini. Un momento di confronto collettivo, a cui hanno partecipato amministratori, consiglieri e parlamentari del partito coinvolgendo anche esponenti dell’area cattolico-liberale, per discutere e stimolare nuove idee anche in vista delle imminenti amministrative di Milano nel 2021. Salini annuncia che ci sono in serbo tante nuove energie e risorse, aprendo anche a possibili primarie di coalizione nel centrodestra. Punto di forza del discorso di Salini è il ricorso a personalità provenienti dal mondo delle imprese e delle professioni, non tecnocrati, consulenti e burocrati. Il candidato vincente per Milano, secondo l’europarlamentare, è qualcuno che “rischiando del proprio e con i piedi per terra, ha sempre creato valore. Questo è quello che chiedono i milanesi”. Tanta la voglia di riscatto e di ritorno ad un’era in cui i valori tradizionali dell’Occidente, della libertà, del sostegno alle imprese, della lotta ad uno Stato inefficiente e all’oppressione fiscale, erano i capi saldi primari del centro-destra, rispetto al contesto attuale in cui la politica sovranista di Salvini e Meloni indubbiamente primeggia. Ma per recuperare lo spirito di un tempo, dice Massimiliano Salini, bisogna ripartire da quei valori in cui si è creduto e che sono stati il perno della politica moderata, laica e riformista degli ultimi vent’anni, senza essere disposti a cambiare ideali solo per attirare voti. Sulla stessa linea Marco Bestetti, commissario di Forza Italia Giovani, che afferma: “Non credo in un partito politico che si faccia condizionare dai cittadini solo per accaparrare voti, ma un partito ha il ruolo, con la propria forza e visione, di guidare il popolo e di realizzare il modello di società in cui crede”. Il deputato Andrea Ruggieri non usa mezzi termini e afferma che in Italia è diventato di moda bersagliare chi, con il proprio lavoro e con fatica, ottiene dei successi. L’ambizione di Forza Italia è quella di prendere a modello chi diventa ricco, chi consegue dei risultati impegnandosi. Tra gli altri relatori è presente Maurizio Lupi, leader di “Noi con l’Italia”. L’ex Ministro dei Trasporti rimarca il concetto secondo cui “non può esistere una coalizione di centro-destra senza un centro, ovvero una componente di riferimento per il riformismo e il mondo cattolico. Andrea Curcio – L’Informatore

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Jack Cambria: Il Negoziatore, essenziale nella vita come nel lavoro

Forse non tutti conoscono la figura del Negoziatore, o forse quelli che la conoscono hanno in mente ciò che vedono nelle rappresentazionei cinematografiche dei tanti film e serie TV sulla criminalità. Probabilmente tanti di noi un pò più grandicelli pensando ad un negoziatore ricorderanno il film, “Il Negoziatore” del 1998 di Smanuel L. Jackson, in cui il miglior negoziatore di Chicago si ritrova dall’altro lato della barricata; non certo una situazione semplice per qualsiasi altro negoziatore che ha dovuto aver a che fare con chi è altamente addestrato a confrontarsi in situazioni anche di enorme criticità. I più giovani avranno invece sicuramenete in mente “La Casa di Carta”, in cui molte delle scene sono proprio incentrate sulle negoziazioni, una complessa partita a scacchi tra fazioni opposte. Ebbene i negoziatori sono tra di noi, forse ognuno di noi lo è un pò, magari innatamente o perchè nel suo ambito professionale ha dovuto acquisire o semplicemente migliorare questa abilità. L’abilità di negoziare è fondamentale in ogni ambito della nostra vita, pensate al confronto in famiglia, con la propria moglie, con i propri figli, senza contare quanto sia necessaria questa attitudine o meglio quest’arte nel mondo del lavoro. Ma nella vita reale? Beh, per quello c’è Jack Cambria, per trentatré anni in servizio nella polizia di New York e per quattordici comandate dell’Elite Hostage Negotiation Team. Siamo di fronte ad un uomo che negli Stati Uniti è una vera istituzione, che dopo aver dedicato la sua vita conducendo missioni estreme, negoziaziando in presenza di ostaggi o durante tentativi di suicidio, ora pubblica un libro in anteprima mondiale in Italia, “Parliamone”, e fa da relatore in convegni di formazioni per professionisti. Il comandante Jack Cambria è stata da poco ospite a Milano proprio per un corso sulla “Scienza della Negoziazione”, per conto di Performance Strategies specializzata nella formazione per il business, in cui ha condiviso la sua esperienza e le linee guida per intavolare negoziazioni efficaci. Il messaggio chiaro che ha lanciato a chi si vuole avvicinare a questa arte: “bisogna saper ascoltare” e “bisogna contrallare le emozioni o loro controlleranno te”. In relazione al saper asscoltare, Jack ha raccontato, supportato da alcune foto di quei momenti, la storia di un salvataggio di un uomo che voleva suicidarsi a New York dal tredicesimo piano del museo Madame Tussaud. L’uomo era convinto di volersi lanciare nel vuoto, al suo arrivo sul posto il comandante Cambria rivolgendosi all’uomo si offre di parlargli, ma l’altro senza mezzi termini gli dice di essere stufo della gente che vuole parlargli. É qui che Jack realizza di essere partito con il piede sbagliato e corregge il tiro offrendosi di “Ascoltare”, mossa che determinerà il successo di questa e di altre centinaia di azioni di cui il comandante è stato protagonista. La formula da ricordare, ascoltare per l’80% del tempo e parlare per il 20%. Come non essere d’accordo con il comandante Jack Cambria. Speriamo torni presto in Italia! Dimenticavo, per chi non crede che l’arte della negoziazione sia utile in ogni frangente della nostra vita, guardate questo divertente video spot girato dal comandante: https://adage.com/creativity/work/dinnertime-negotiator/53969

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