falso

Voleva comprare orologi e borse di lusso con i soldi del Monopoly

Si è presentato all’appuntamento con una mazzetta di banconote. Tutte false tranne una, la prima. Voleva comprare borse e orologi di lusso, ma quando la venditrice se ne è accorta è scattata la rapina. E, poco dopo, le manette. Un cittadino serbo di 62 anni è stato arrestato dalla polizia in piazzale Cadorna a Milano nel pomeriggio di venerdì 20 ottobre. Tutto è iniziato qualche minuto prima delle 18.30 in un locale all’angolo tra via Carducci e corso Magenta quando una tedesca di 50 anni, la venditrice, ha incontrato l’uomo. I due si erano dati appuntamento attraverso una piattaforma online per finalizzare la compravendita di oggetti di lusso (alcuni orologi Rolex e borse griffate). La donna ha mostrato gli oggetti all’acquirente e quando si è trattato di pagare l’uomo ha dato una mazzetta da 100 euro alla donna. Solo una banconota era autentica: tutte le altre riportavano la scritta “facsimile” e quando la venditrice se ne è accorta si è opposta. Proprio in questo frangente il 62enne ha preso la borsa della donna (trascinandola per terra) ed è scappato. In prima battuta è stato bloccato da un passante che gli ha strappato dalle mani la borsa, contestualmente è stato allertato il 112. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Centro e quando l’uomo è arrivato in piazzale Cadorna è stato fermato dai poliziotti del reparto mobile che stavano sorvegliando la stazione. Per lui sono scattate le manette con l’accusa di rapina.

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Aumento rapine in farmacia. Prefetto: falso sono in calo

“La sequenza delle rapine nelle farmacie milanesi nell’ultimo quinquennio è: 186 nel 2016, 146 nel 2017, 111 nel 2018, 106 nel 2019, 92 nel 2021 (63 nel 2020). Sempre troppe ma sempre meno”: è quanto precisa il prefetto di Milano Renato Saccone in relazione ad alcuni articoli apparsi oggi sulle rapine in farmacia. “Fa bene Federfarma – spiega il prefetto – nel solco di una consolidata collaborazione con le Istituzioni, a richiamare l’attenzione sulla sicurezza delle farmacie, in un periodo in cui la categoria sta dando un contributo importante per il contrasto alla pandemia. Avremo modo di operare insieme per una prevenzione sempre più efficace, attenzione però ad una distorta e non voluta lettura dei dati diffusi”. Saccone ricorda che “per i reati predatori nessun raffronto è serio, in rapporto ad un anno tragicamente straordinario come il 2020. Non si borseggia in strada quando la strada è deserta”. “Ai buoni risultati del 2021 ha contribuito l’elevato livello della risposta investigativa con il 77% delle rapine già attribuite ad un autore individuato, arrestato o deferito all’Autorità Giudiziaria. Attenzione, dunque – conclude -, alla lettura dei dati ma anche a dichiarazioni precipitose da parte di chi ha responsabilità istituzionali”. ANSA

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Rubava fingendosi disabile, arrestato

Ieri pomeriggio gli agenti una pattuglia hanno arrestato un uomo italiano di 42 anni per tentato furto aggravato in concorso. L’uomo, fingendosi disabile, con la collaborazione di un complice che però è riuscito a scappare, si è fatto trasportare su una sedia a rotelle all’interno del supermercato, nascondendo diversi generi alimentari dentro la carrozzina. L’addetto alla sicurezza, vista la scena, è riuscito a bloccare l’uomo, in attesa dell’arrivo dei poliziotti che lo hanno arrestato.  

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Expo, il sindaco Sala ancora alla sbarra

Sala ancora nei guai per i processi Expo. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala non aveva la consapevolezza della retrodatazione dei verbali relativi alla commissione di gara per la Piastra di Expo. Lo ha detto lo stesso Sala in aula rispondendo alle domande e spiegando che “della data non me ne sono preoccupato” e di non ricordare il momento esatto della firma. Nel procedimento Sala è imputato per falso materiale ideologico in relazione a due verbali di nomina della Commissione di gara della cosiddetta “piastra dei servizi di Expo” (il più grande appalto dell’Esposizione universale milanese del 2015) che, nel maggio  2013, sarebbero stati retrodatati per sostituire due commissari che si erano rivelati incompatibili.

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Onlus lucra sulla merce, denunciata per truffa e falso

L’Unità Annonaria Commerciale della Polizia Locale ha denunciato per truffa e falso una onlus che operava in diverse via cittadine. Sotto sequestro anche i banchi e la merce che aveva messo in vendita. La Meta Onlus, un’associazione appartenente al terzo settore, aveva richiesto nei mesi scorsi diverse autorizzazioni temporanee per occupazione di suolo pubblico per la raccolta fondi a scopo benefico (piazza Cadorna, piazza Argentina e piazzale Corvetto). Sulla sua attività però erano arrivate diverse segnalazioni di cittadini e comitati per comportamenti non corretti. Gli agenti dell’Annonaria della Polizia Locale, sotto la direzione del comandante Marco Ciacci, hanno messo sotto controllo per diverse settimane i banchi de La Meta Onlus, a partire da fine novembre fino alla fine di gennaio scorso. Hanno potuto verificare che in tutte e tre le zone per cui era stato richiesto il permesso, La Meta Onlus effettuava in realtà la vendita di beni, nella maggior parte dei casi capi di abbigliamento, e non la raccolta fondi. Il più delle volte non veniva rilasciata alcuna ricevuta e, nei casi in cui veniva rilasciata, la vendita non era registra in libri contabili. A Milano, rispetto alle attività commerciali, le onlus che vogliono fare raccolta fondi sono agevolate nella richiesta di occupazione suolo, che è gratuita e comporta solo la comunicazione agli uffici. Il permesso è assegnato per 15 giorni ed è rinnovabile. Approfittando illecitamente di questa possibilità, La Meta Onlus ha occupato stabilmente e gratuitamente alcune piazze cittadine, tra cui anche piazza Cadorna e piazza Argentina, in cui è espressamente vietato il commercio itinerante. Nelle bancarelle erano esposti cartelli con la dicitura ‘offerte 10 euro’ ma una donazione non può essere preventivamente stabilita dalla onlus altrimenti si configura la vendita. L’utilizzo dei fondi raccolti è stato messo sotto osservazione da parte degli agenti della Polizia Locale. Mentre le finalità dichiarate avevano ‘lo scopo di favorire l’integrazione e alleviare il disagio sociale’, in realtà La Meta Onlus distribuiva solo pacchi contenenti una confezione di pasta e una di pelati una sola volta al mese a circa 30 persone. Per tutte queste ragioni, a partire dal 22 gennaio, sono stati messi sotto sequestro dalla Polizia Locale i tre banchetti di vendita e la relativa merce, e la legale rappresentante della Onlus, una cittadina italiana di 58 anni, è stata denunciate per truffa e falso. “Le onlus presenti sul nostro territorio – ha detto la vicesindaco Anna Scavuzzo – sono tante e svolgono attività preziose per il tessuto sociale milanese. Le indagini svolte dalla Polizia Locale sono essenziali per difendere i molti operatori onesti da chi si avvantaggia non rispettando le regole e si approfitta della buona fede dei cittadini”.

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