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Municipio VII, Scurria (FdI): “Tempestivo intervento delle forze dell’ordine contro il degrado al tuscolano”

Municipio VII, Scurria (FdI): “Tempestivo intervento delle forze dell’ordine contro il degrado al tuscolano”. “ Le forze dell’ordine nelle ultime ore hanno effettuato uno straordinario servizio di controllo del territorio, con bonifica e messa in sicurezza nell’area del Municipio VII di Roma. Da tempo ormai la situazione era diventata preoccupante a causa di abusivi che ogni giorno alimentavano sempre più l’allarmante degrado che aveva sviluppato un clima di insicurezza e paura”, lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia Marco Scurria. Il senatore continua: “ Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, con al seguito unità cinofile antidroga, con l’ausilio di personale dell’Ama, del Dipartimento Tutela Ambientale, dell’Ufficio N.a.e., della Sala Operativa Sociale, dell’ASL Roma 2, di R.F.I. e del VII Municipio, è stato frutto delle numerose segnalazioni da parte dei cittadini stessi, ormai esasperati, e da parte delle istituzioni. Infatti, con un’interrogazione parlamentare il Vice Presidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, ai ministri Piantedosi e Fratin ha voluto porre l’attenzione sul degrado e la non sicurezza in particolare delle periferie, come il quartiere Tuscolano nel VII Municipio della Capitale”. “Voglio ringraziare il Prefetto di Roma Dr. Lamberto Giannini, che ho incontrato, quattro giorni fa, unitamente al Corresponsabile del Dipartimento Pensionati d’Italia in FdI per il Municipio IX Dr. Massimo Blandini, alla consigliera Municipio VII Dr.ssa Cristina De Simone, e l’avv. Cassazionista Dr.ssa Tiziana Siano, il quale ha preso immediatamente in considerazione la situazione, per ripristinare l’equilibrio e la sicurezza nel quartiere. È necessario mantenere ancora alta l’attenzione, per continuare a tutelare il quartiere e i suoi cittadini”, conclude il senatore. A cura di Massimo Blandini

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Lega e FdI chiedono la revoca degli spazi concessi al Lambretta senza bando

“Dopo i vergognosi fatti di via Padova il Comune di Milano deve assolutamente revocare la concessione dell’immobile di via Rizzoli al centro sociale Lambretta”  lo chiede Silvia Sardone Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega,  Secondo cui “il limite è stato ben oltrepassato” e “Gli scontri con la polizia non possono essere compatibili con una legittimazione istituzionale”. “Già è stato molto grave sedersi attorno a un tavolo insieme agli allora abusivi, ma ora basta – continua la Sardone – Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico” .Il sindaco Sala, “non vuole urtare la sensibilità dei suoi amichetti del Lambretta? Deve continuare a proteggerli e coccolarli?” si chiede quindi la Sardone, concludendo “Le trame tra Comune e centri sociali devono essere spezzate al più presto”. Dello stesso avviso l’Europarlamentare Carlo Fidanza e il Consigliere Comunale Francesco Rocca, entrambi di FdI, che affermano “solo nella Milano governata dal centrosinistra può capitare di vedere i centri sociali che si rendono protagonisti di scontri come quelli di domenica in via Padova ottengano dal Comune spazi comunali senza passare per alcun bando”. Anche secondo i due meloniani “per gli ‘amici’ dei collettivi, le regole non esistono”  per poi elencare alcuni degli spazi occupati abusivamente dove in barba a tutte le regole vengono organizzati  “ristoranti, cinema, mercatini, corsi, manifestazioni e molto altro. Tutto senza un briciolo di permesso e senza che nessuno dica loro niente”. “In seguito agli scontri di domenica, generati dal centro sociale Lambretta, è necessaria una riflessione sul e trattamento che il Comune ha riservato all’associazione Mutuo Soccorso Milano Aps, creatura del collettivo Lambretta” concludono Fidanza e Rocca “Sala e la sua Giunta dovrebbero prendere una posizione chiara, togliendo la concessione”.

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Depuratore del Garda, Paola Pollini (M5S): “La risposta del Governo a FdI è la pietra tombale sulla possibilità di correggere la rotta”

Il Governo, attraverso il Sottosegretario al ministero dell’Ambiente, ha risposto ad un’interrogazione parlamentare di Fratelli d’Italia, in merito al depuratore del Garda. Paola Pollini (Consigliera regionale M5S Lombardia): “Affermare che lo studio eco fluviale, commissionato da Regione Lombardia sul fiume Chiese, sarà decisivo ai fini dell’ubicazione dei nuovi depuratori del Garda, significa prendere in giro i cittadini e i molti che ancora speravano in una soluzione giusta e sostenibile della vicenda. Cosa ha detto in realtà il Governo? In merito agli studi sullo stato ecologico, idrologico e morfologico del fiume chiese – che ricordiamo sono il frutto di un emendamento del M5S in Regione Lombardia – il Governo ha affermato che essi saranno sì fondamentali e propedeutici alla progettazione, ma non del nuovo sistema di collettamento e depurazione dei comuni del Lago, ma solo ad un “eventuale progetto integrato di riqualificazione del bacino del fiume Chiese”. In altre parole, gli studi non serviranno, come da noi richiesto, a stabilire se il Chiese è idoneo ad accogliere le acque depurate dei comuni gardesani, ma solo a mettere in atto le misure compensative per sopperire all’eventuale danno arrecato dagli stessi. Quello che afferma la deputata Almici, con fare compiaciuto e soddisfatto, è un’errata interpretazione della realtà. Le parole del sottosegretario sono state chiare: nessun passo indietro, si prosegue con l’attuale progetto e al più, ai Sindaci dell’asta del Chiese, si fornirà un contentino per attenuare o compensare eventuali e non certe noie che i depuratori potrebbero generare. Se a questo aggiungiamo il fatto che il Governo continui a non prendere posizione in merito alla rimozione del Commissario Straordinario, e alla stortura istituzionale creatasi con il commissariamento di fatto della Provincia, si chiude il cerchio attorno alle reali intenzioni del centrodestra: proseguire con il disegno originario sostenuto da tutti i partiti, tranne che dal M5S. Cade così definitivamente la maschera di chi in questi primi dodici mesi di governo ha solo preso in giro i cittadini» conclude Pollini.

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M4, Marcora (FdI): “Dopo la festa mettiamo la testa sui conti”

M4, Marcora (FdI): “Dopo la festa mettiamo la testa sui conti”. Il Consigliere comunale di Milano di Fratelli d’Italia Enrico Marcora nel partecipare oggi, insieme ad altri consiglieri comunali, all’inaugurazione della metropolitana milanese quattro fino a Piazza S. Babila, ha commentato “Sarà la metropolitana con più inaugurazioni visto che siamo già al secondo taglio del nastro e probabilmente ce ne saranno almeno altri due. “ Marcora ha poi dichiarato “Si metta quanto prima attenzione alla situazione economica di quest’opera: quasi dieci anni di ritardo; un aumento di più del 50% dei costi il cui peso economico graverà sulle tasche dei cittadini milanesi. Credo sia doveroso” incalza Marcora “che vengano forniti quanto prima i conti di quanto sia costata ad oggi e di quanto costerà completare i lavori di questa linea 4 della metropolitana milanese e, se ci fossero gli estremi, che la Corte dei Conti se ne occupi, rimettendo ad ognuno le dovute responsabilità.

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Wish for a baby, FdI Lombardia: “No al marketing dei figli”

Wish for a baby, FdI Lombardia: “No al marketing dei figli”.  Un chiaro, convinto e deciso NO a “Wish For a Baby”, manifestazione in programma a Milano sabato 20 e domenica 21 maggio. Lo esprime Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale della Lombardia attraverso un’interrogazione proposta dal Consigliere Giacomo Zamperini e sostenuta dal gruppo. La netta contrarietà del gruppo al Pirellone si basa sul chiaro indirizzo della manifestazione, che sovverte la distinzione tra cose e persone, tra la procreazione e la produzione, ma che soprattutto trasforma i bambini alla stregua di una merce e le donne e il loro corpo in una sorta di infrastruttura. Peraltro, la pratica dell’utero in affitto è illegale in Italia, il che rende ancora più decisa l’opposizione di FdI. Siamo di fronte a un evento che non solo stravolge i canoni della natalità e della genitorialità, ma che rischia di diventare una sorta di traffico che coinvolge i nascituri. Inaccettabile in una Nazione come l’Italia, con l’aggravante che tutto ciò avvenga mediante una fiera che utilizza modalità affini al marketing di chiara impronta commerciale, Ma anziché di profumi, abiti od oggetti di vario tipo, tratti esseri umani. «Oggi, giornata internazionale della famiglia, vogliamo rimarcare la nostra opposizione a tutti coloro che vorrebbero legalizzare anche in Italia la pratica aberrante dell’utero in affitto. Invece, sosteniamo e vogliamo dare voce a chi, con chiarezza, contrasta la maternità surrogata, come ad esempio l’associazione ProVita e Famiglia e le molte altre realtà che quotidianamente testimoniano la difesa della vita e che, come noi, portano avanti questa battaglia dettata dal buon senso, al di là dell’appartenenza politica. Per questo, sabato 20 maggio saremo presenti con un gazebo di Fratelli d’Italia in via Mecenate a Milano, per farci portatori di questo no, senza se e senza ma, all’utero in affitto. Non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo rassegnarci alla mercificazione del corpo della donna. I diritti non andrebbero mai confusi con i capricci e, soprattutto, i bambini debbono essere amati e non comprati, come fossero angurie al mercato», così il Consigliere Regionale lecchese Giacomo Zamperini. «Il gruppo di Fratelli d’Italia che presiedo, non può che prendere le distanze da Wish for a Baby. Siamo contrari a pratiche come utero in affitto e maternità surrogata. Siamo di fronte a uno stravolgimento dei canoni della natalità e della genitorialità e a una preoccupante deriva che intende trattare i bambini come merce. Il Governo di Giorgia Meloni, tramite il Ministro Eugenia Roccella, ha espresso parole inequivocabili: già oggi è reato l’utero in affitto e la relativa propaganda, ma non sono mai stati perseguiti. Noi chiediamo che lo siano e che pertanto Milano e l’Italia non diventino una sorta di zona franca», aggiunge il capogruppo di FdI in Regione Lombardia, Christian Garavaglia.

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Marcora (FdI): “Ed ora si facciano gli Stati Generali del PNRR in città”

Marcora (FdI): “Ed ora si facciano gli Stati Generali del PNRR in città”. Il Consigliere di Fratelli d’Italia Enrico Marcora ha commentato “Bene la proposta della UIL di creare un incontro con gli stati generali del PNRR di Milano e della Città Metropolitana. È l’occasione per vedere pubblicamente i progetti di Milano e città Metropolitana. Siccome questi progetti hanno un’importante implicazione occupazionale è giusto il coinvolgimento di tutti i sindacati.” Il Consigliere Marcora ha poi aggiunto “Al prossimo Consiglio Comunale di Milano chiederò pubblicamente che il Sindaco Sala e l’Assessore competente si attivino in questa iniziativa”.

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