Alla prova della fiducia

Alla prova della fiducia. Nei prossimi giorni le maglie dei controlli si allargheranno sempre di più perché il pressing di partiti e forze sociali ha obbligato il governo nazionale ad adeguarsi: si apre. Non c’è storia. E allora si va alla prova della della fiducia perché solo i comportamenti responsabili possono aiutare a evitare un’altra impennata di contagiati e di morti. Il governo si è arreso, dunque ora tocca ai cittadini: dopo un anno infatti gli amministratori pubblici hanno dimostrato di non saper gestire una pandemia. L’unica cosa a cui sembra sia servita è mettere in difficoltà questa o quella forza politica. Perché per il resto siamo nella stessa situazione di un anno fa. Nessun piano preciso se non indicazioni vaghe di affidarsi ai dati. Ma se i dati sono confusi, sono confuse anche le regole. Ecco allora che resta solo la fiducia. Magari è poco, ma è qualcosa da cui ripartire perché il Paese era messo già male prima, ora è socialmente un caso umano. I risparmi sono saltati così come la solidarietà tra generazioni o componenti sociali. Niente più medici eroi, ma molotov contro i centri vaccinali. In un anno si è ribaltato tutto. Eppure eccoci qui, con l’eterno ritorno del presente: per quanto la situazione sia dura, è lì e in qualche modo bisogna viverla. Allora speriamo che ci sia ancora fiducia e capacità di meritarla.

Alla prova della fiducia Leggi tutto »