Figliuolo

Romania, avvicendamento al vertice della Task Force Air Gladiator tra il Colonnello Morelli e il parigrado Massara

Romania, avvicendamento al vertice della Task Force Air Gladiator tra il Colonnello Morelli e il parigrado Massara. Oltre 500 ore di volo e più di 300 sortite per i caccia Typhoon “Eurofighter” italiani. Generale Figliuolo: “Dimostrata competenza e valore delle Forze Armate Italiane”. Costanza, 8 aprile 2023. Questa settimana, presso l’aeroporto Mihail Kogălniceanu di Costanza, ha avuto luogo l’avvicendamento al comando della Task Force Air “Gladiator”, impegnata in Romania nel quadro della missione NATO di enhanced Air Policing (eAP). Il Colonnello Michele Morelli ha ceduto il comando al parigrado Antonino Massara. La cerimonia si è svolta alla presenza del Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, dell’Ambasciatore d’Italia a Bucarest Alfredo Maria Durante Mangoni, del Comandante del Comando Operazioni Aerospaziali (COA), Generale di Squadra Aerea Claudio Gabellini. In rappresentanza delle autorità romene, erano presenti il Segretario di Stato Bachide, il Joint Force Commander Lieutenant General Ionita e l’Air Component Commander General Vrajescu. “Avete assolto in modo impeccabile il compito che è stato affidato all’Italia dall’Alleanza Atlantica”, ha detto il Generale Figliuolo, “un compito fondamentale per il rispetto della sovranità e per la difesa degli spazi aerei della Romania e della NATO. Siete stati un modello vincente, sotto tutti i punti vista e i numeri parlano chiaro: oltre 500 ore di volo per più di 300 sortite. Quando le operazioni sono di successo vuol dire che a monte c’è stato tanto addestramento, un’accurata pianificazione e una fase condotta degna di questo nome. Avete dimostrato la competenza e il valore degli uomini e delle donne dell’Aeronautica Militare e delle Forze Armate italiane”. Successivamente, il Comandante del COVI ha presenziato al formale passaggio di testimone alla guida della TFA tra il comandante cedente e il subentrante. Il Generale Ionita ha rivolto parole di ringraziamento all’Italia, che tramite le sue Forze Armate, anche con l’operazione in Romania, si conferma tra le principali Nazioni contributrici per il rafforzamento della postura di deterrenza dell’Alleanza Atlantica sul fianco orientale. La cerimonia si è conclusa con il conferimento dell’onorificenza romena “Defence staff” al Colonnello Morelli e della “Emblem of Honor” dell’Aeronautica Militare della Romania a sei uomini e donne della TFA italiana. A margine della cerimonia, il Comandante del COVI ha assistito a un briefing di aggiornamento informativo sulla situazione in atto e sulle correlate dinamiche operative. APPROFONDIMENTO L’Air Policing (AP) è una missione a scopo difensivo che la NATO conduce da 61 anni, allo scopo di assicurare l’integrità e la sicurezza dello spazio aereo di tutti i Paesi membri. Si tratta di una capacità attraverso la quale si realizza l’integrazione dei sistemi nazionali di difesa aerea dei singoli Paesi alleati in un unico sistema difensivo dei nostri cieli, che prevede l’uso congiunto di sistemi di sorveglianza, di comando e controllo, sino all’impiego dei caccia intercettori. In questo modo, gli alleati condividono l’impiego di piattaforme, personale e professionalità, riducendo i costi e massimizzando la capacità di intervento nella terza dimensione. Dopo l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, la missione è stata implementata con attività di enhanced Air Policing (eAP) a favore dei Paesi NATO dell’Europa orientale. Questo complesso di operazioni è svolto sotto il comando e controllo dei Combined Air Operations Centre (CAOC) e sotto la supervisione dall’Allied Air Command (AIRCOM).

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Fai il bravo Figliuolo

Fai il bravo Figliuolo. Perché se fino a ora sei stato avvolto dall’aura di chi ci sta salvando da gente come Arcuri e i suoi fiorellini da mezzo milione al colpo, ora devi dimostrare di essere bravo veramente. Hai assicurato che la media di 500mila dosi al giorno si può tenere anche se arrivano meno vaccini. Bene. Ma ora devi ascoltare l’appello dei medici come Anelli della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo): “Se finora poteva essere anche accettato un atteggiamento di prudenza riguardo al vaccino facendo un rapporto costo-beneficio, e si poteva in qualche maniera pensare di aspettare e vedere l’evoluzione, il quadro epidemiologico, con la variante Delta, che abbiamo di fronte porta in qualche maniera come consiglio di affrettarsi a fare la vaccinazione prima dell’inizio della scuola”. Già perché ora tutti pensano a quando si spalmeranno sotto l’ombrellone, ma c’è anche chi riesce a pensare al domani e vede il prossimo obbiettivo: la scuola riaprirà con le ovvie conseguenze di ambienti promiscui dentro e fuori dagli edifici dove convergono tutti i giorni milioni di studenti e relative famiglie. Sono quelle abitudini semplici come la scuola o la sua mancanza ad aver sconvolto la vita di molti ancora più delle quarantene, perché di fatto la scuola serve a tenere impegnati i figli in una società dove le famiglie sono state smantellate in nome dell’efficienza fordista che in una persona senza lavoro vede soltanto qualcuno di socialmente non realizzato. Ma soprattutto checché ne dicano le informatissime “mamme di Rimini” di turno, la scuola è uno dei vettori principali del virus perché se fai frequentare centinaia di persone, l’effetto è che si scambiano idee, sensazioni e virus. Dai pidocchi in poi, con i compagni di classe ci si scambia di tutto nel lungo percorso scolastico italiano. Allora caro generale fai il bravo Figliuolo e pensaci bene a come arrivare con tutti in sicurezza prima del suono della campanella. Perché l’effetto “ci hai salvato da Arcuri” non durerà per sempre. Nemmeno con tutta l’orchestra mediatica genuflessa per voi del governo dei migliori.

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Decisamente prima il vaccino, poi le vacanze

Decisamente prima il vaccino, poi le vacanze. Siamo assolutamente d’accordo con il generale Figliuolo: in questa situazione l’idea di posporre la vaccinazione alle ferie è un’idiozia. Di fronte al virus bisogna essere pratici, mettendo in secondo piano questa sorta di diritto alle vacanze che pensiamo di avere. Il contratto di lavoro che comprende le vacanze non è la Costituzione e le ferie in agosto devono essere una possibilità, non un obbligo. Anteporre il cazzeggio estivo alla sicurezza sanitaria è quantomeno da superficiali, da persone che al massimo dovrebbero avere la responsabilità della vita di criceto. Con tutto il rispetto per i criceti. Le vacanze si possono organizzare in tanti modi, in tanti tempi diversi. La fissazione per trovarsi tutti insieme nella stessa spiaggia nella stessa settimana sembra quasi una psicosi collettiva data dalla società industriale novecentesca. In tutto il mondo si lavora e si va in vacanza in tanti modi diversi, in posti diversi, perché se da una parte fa freddo, dall’alta fa caldo. E tra l’idea di morire attaccati a un respiratore e la settimana agostana in riviera la scelta sembrerebbe facile, ma forse l’errore di comunicazione generale ha illuso la popolazione che adesso “il problema non c’è”. Cioè il virus non esisterebbe più. Continuano a morire persone, nel mondo si vedono stragi come in India e Brasile (sulla Russia è calato il silenzio) ma il pensiero medio sembra quello di Maccio Capatonda “che me ne frega a me, mica vivo in Brasile o India”. Esatto, proprio per questo dobbiamo essere felici che nonostante tutti i difetti viviamo in un Paese molto diverso da certi fenomeni tipo Bolsonaro. Perché là si salveranno solo i ricchi, mentre tra i poveri ci saranno morte e disperazione. Qui abbiamo tutta la fortuna, o forse il paradosso, che invece possono morire entrambi. Basta essere scemi. Perché l’idiozia è trasversale alle classi sociali. Quindi decisamente prima il vaccino, poi le vacanze. Oppure mettersi in fila tra i selezionabili per incapacità mentali.

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Visita della vicesindaco Scavuzzo con Curcio e Figliuolo al drive through di Trenno

Questa mattina la Vicesindaco e assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo ha partecipato alla visita del Generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid, e del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio a Trenno, dove si trova il presidio per le vaccinazioni anti Covid in modalità drive through più grande d’Italia. Lo spazio, già attivo da novembre per i tamponi riservati al mondo scolastico, è stato messo a disposizione dal Comune di Milano ed è gestito dall’Esercito Italiano e dall’Asst Santi Paolo e Carlo e qui sono impegnati ogni giorno quattordici tra operatori della Protezione Civile comunale e agenti della Polizia locale. Al parcheggio di via Novara si aggiunge anche l’altro grande spazio dedicato dall’Amministrazione comunale alle vaccinazioni (prima antinfluenzale e ora anti Covid): la Fabbrica del Vapore. Sono inoltre stati messi a disposizione diversi altri spazi comunali come i CAM e i Centri socio ricreativi al momento inutilizzati, specialmente nelle zone della città dove vive il maggior numero di anziani: Lambrate, Argonne, Forlanini, Baggio, Lorenteggio e Barona. In questi giorni, infine, il Comune di Milano sta contattando, a supporto di Regione Lombardia e Ats Milano Città metropolitana, le persone over 80 che non hanno ancora ricevuto il vaccino pur avendo aderito alla campagna per capire se hanno difficoltà a raggiungere le sedi vaccinali, per mettere a loro disposizione taxi gratuiti ed eventualmente un accompagnatore oppure, qualora non possano muoversi, per attivare il percorso delle Usca per il vaccino a domicilio.

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