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Rifugiato in Famiglia. Sardone (Lega): solo 27 immigrati accolti in 4 anni

“Dal 2016 al 2019, in quattro anni, appena 27 migranti sono stati accolti da famiglie milanesi nell’ambito del progetto “Rifugiato in famiglia” tanto caro all’ex assessore Majorino. In totale, solo 22 famiglie hanno accolto nelle proprie case richiedenti asilo provenienti dagli Sprar, altre 5 famiglie sono in attesa e 3 hanno sperimentato l’accoglienza due volte”, lo rende noto Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega. “Dove sono finiti gli ultras dell’accoglienza indiscriminata? Come mai non si offre quasi nessuno per ospitare i migranti? Il modello Milano sventolato dal Pd che fine ha fatto? – si chiede la leghista –  Troppo facile riempirsi la bocca con l’integrazione, fare marce pro accoglienza e tavolate multietniche senza poi agire concretamente. Questi numeri che certificano oggettivamente l’ennesimo flop della sinistra sulle politiche sociali: fino a quando i compagni penseranno solo agli extracomunitari i risultati non potranno che essere questi, ovvero uno spreco di denaro pubblico (53.000 euro statali a rimborso dei 350 euro mensili erogati alle famiglie)”. “Mi chiedo perché il Comune di Milano continui su questa strada senza vie d’uscita, dimostrando di non avere minimamente il polso della città. – aggiunge –  Progetti di facciata come questo, solo per millantare attenzione verso gli immigrati quando la stragrande maggioranza di loro è lasciata allo sbando più totale (vedi stazione Centrale e periferie), non servono a nulla, anzi non fanno che accrescere la disparità di trattamento tra stranieri e italiani. Questo sì che è razzismo”, conclude la Sardone.

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Comazzi: Area B flop colossale, i dati lo confermano

“Dopo la mia denuncia a mezzo stampa, oggi l’assessore Granelli è corso goffamente ai ripari, pubblicando quei dati su Area B che da tempo si rifiutava di divulgare. Resta l’amarezza per l’atteggiamento scorretto dell’assessore, che pur disponendo di tali informazioni si e’ rifiutato di rispondere a ben due interrogazioni presentate da un consigliere comunale. Un comportamento a dir poco vergognoso“. E’ stato il commento di Gianluca Comazzi, Consigliere Comunale e Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, in merito ai dati diffusi dal Comune su Area B ieri pomeriggio. “Leggendo il documento – prosegue Comazzi – si capisce che la mancata trasparenza della Giunta era dovuta a un forte timore per gli esiti disastrosi del primo semestre di Area B: a fronte di un esiguo calo degli ingressi in citta’, circa 3000 automobilisti rischiano di incorrere in una sanzione, con un picco mostruoso del 40% nel mese di settembre. Sconfortante anche l’esito dei bandi comunali: a oggi sono solo 18 i veicoli rottamati grazie agli incentivi di Palazzo Marino. La sinistra milanese – ha concluso l’azzurro – ha penalizzato migliaia di cittadini con l’attivazione della ztl piu’ grande d’Italia, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nessun beneficio per la qualita’ dell’aria, migliaia di multe e scarsi incentivi. Un flop colossale“ I dati Forniti dal Comune Con l’attivazione di “Area B” cala del 13% in sei mesi il transito di auto inquinanti a Milano. In concreto sono 12.000 le vetture in meno che ogni giorno entrano in città. Al momento, dei 186 varchi di accesso previsti complessivamente nel capoluogo lombardo, 15 sono controllati con le telecamere ed è su questi che si è concentrato il monitoraggio dei transiti. Il calo del 13% di passaggi in ingresso in città, che si traduce in circa -12.000 transiti gionalieri di vetture, è un primo risultato considerando che durante l’ultima settimana di gennaio 2019, utilizzata come campione, erano circa 89.000 i transiti al giorno). Dall’elaborazione emerge, fra l’altro, che i transiti effettuati in probabile violazione di Area B sono stati circa 2.800, dei quali il 40% nel mese di settembre (precedentemente i veicoli hanno beneficiato dei 50 ingressi liberi). Le prime sanzioni per i divieti ambientali si riferiscono a ingressi avvenuti nella seconda parte dello scorso giugno; i transiti complessivi effettuati dai veicoli in contrasto con le norme di area B (derogati piu’ sanzioni) costituiscono circa l’1,2% del totale dei transiti. Soddisfatto Marco Granelli assessore alla Mobilità del Comune di Milano, secondo il quale “questi primi sei mesi rappresentano un primo deciso passo nell’attuazione di Area B che dimostra con questi numeri di essere una misura potenzialmente efficace“. Certamente, continua, “siamo ai primi passi e il vero bilancio potraà essere definito solamente quando tutte le telecamere saranno posate e quindi fra circa un anno“. Dopo sei mesi però, aggiunge Granelli, “i segnali concreti ci sono, e siamo certi che Area B, Area C, i potenziamenti del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile, insieme ai comportamenti dei cittadini ci aiuteranno nell’obiettivo di diminuire la congestione e l’inquinamento dell’aria e di procedere decisi verso una citta’ che vuole combattere urgentemente e concretamente l’alterazione climatica del pianeta“.  

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