Francesco Paolo Figliuolo

Bulgaria: avvicendamento al comando del Multinational Battle Group

Bulgaria: avvicendamento al comando del Multinational Battle Group. Il formale passaggio di consegne tra il Colonnello Alaimo e il parigrado Fraticelli alla presenza del Comandante Operativo di Vertice Interforze . Si è svolta presso la Novo Selo Training Area (NSTA) la cerimonia di avvicendamento al comando del Multinational Battle Group della NATO tra il Colonnello Francesco Alaimo, comandante cedente, e il parigrado Andrea Fraticelli. La Transfer of Autority (ToA) ceremony è stata presieduta dal Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. Presenti numerose autorità civili e militari, tra le quali l’Ambasciatrice d’Italia in Bulgaria, Giuseppina Zarra, il Comandante del Joint Force Command bulgaro, Major General Valeri Konstantinov Tsolov e il Comandante della Multinational Division South East, Generale di Divisione Dorin Toma. “Essere qui con voi è motivo di grande soddisfazione per me”, ha detto il Generale Figliuolo rivolgendosi al contingente italiano schierato, “ancor di più perché oggi terminate una missione di assoluta importanza, avviata sei mesi fa con lo scopo di contribuire al rafforzamento della postura di difesa e deterrenza della NATO sul fianco orientale dell’Alleanza”. Il Comandante del COVI si è complimentato per i risultati conseguiti dal contingente in area di operazioni. I militari italiani, in gran parte provenienti dalla Brigata Pinerolo dell’Esercito Italiano, hanno preso parte a diverse esercitazioni multinazionali: dalla Strike Back, che ha sancito la “piena capacità operativa” del Battlegroup, alla Iron Strike o alla Free Town, addestrandosi fianco a fianco con i colleghi dei Paesi Alleati. Il simbolico passaggio della drappella tra il Colonnello Alaimo, comandante in Italia dell’82° Reggimento Fanteria di Barletta, e il parigrado Andrea Fraticelli, alla guida del 7° Reggimento Bersaglieri di Altamura, ha sancito il passaggio di responsabilità dell’unità multinazionale che in Bulgaria opera nell’ambito della Enhanced Vigilance Activity (eVA). IL CONTRIBUTO NAZIONALE ALLA MISSIONE NATO IN BULGARIA Dal 17 ottobre 2022 l’Italia ha assunto il ruolo di nazione guida del Battle Group della NATO schierato in Bulgaria, uno dei 4 neo costituiti nell’ambito dell’iniziativa enhanced Vigilance Activity volta a incrementare la capacità di deterrenza dell’Alleanza lungo il fianco est europeo, che si aggiungono agli altri già operativi nei Paesi Baltici. Il Battle Group a guida italiana conta 740 tra donne e uomini dell’Esercito cui si aggiungono i contributi forniti da U.S.A., Bulgaria, Albania, Grecia, Montenegro, Macedonia del Nord. L’impiego di unità dell’Esercito Italiano, in territorio bulgaro per la prima volta, è stato possibile grazie alla stesura di specifici accordi tecnico-logistico-amministrativi tra gli Alleati e la Bulgaria, Nazione ospitante. Con l’adesione all’iniziativa “eVA”, l’Italia si conferma tra i principali Paesi contributori, in termini di uomini, mezzi e risorse, al rafforzamento della postura di deterrenza e difesa della NATO sul fianco est. In Bulgaria l’Italia impiegherà circa 740 unità tra uomini e donne. Le attività di addestramento del Multinational Battle Group Bulgaria, sono svolte congiuntamente ai gruppi tattici NATO già esistenti in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Romania e Slovacchia e si estendono lungo il fianco orientale della NATO, dal Mar Baltico al Mar Nero. I Battle Group, sono stati istituiti dall’Alleanza in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia in concerto con i piani di difesa della NATO. Oltre al contingente in Bulgaria, l’Italia è presente nei Battle Group in Lettonia e in Ungheria. LA MISSIONE DELLA NATO IN BULGARIA L’Operazione “eVA” in Bulgaria è una misura di natura difensiva, proporzionata e pienamente in linea con l’impegno internazionale della NATO che intende rafforzare il principio di deterrenza e difesa dell’alleanza. Deterrenza nei confronti di potenziali minacce e difesa degli spazi euro-atlantici. Lo schieramento dei battle group è la concreta dimostrazione della solidarietà e coesione esistente tra i Paesi membri della NATO, nonché della capacità e della determinazione di difendere i territori e le popolazioni dell’alleanza.

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MISIN, nuovo Comandante della Missione Italiana di Supporto in Niger

MISIN, nuovo Comandante della Missione Italiana di Supporto in Niger. In Niger il Generale di Divisione Liberato Amadio cede il comando della MISIN al Generale di Brigata Nadir Ruzzon. All’interno della Base Aerienne 101 dell’Aeronautica Militare del Niger, si è tenuta la cerimonia di avvicendamento al comando della Missione Italiana Bilaterale di Supporto nella Repubblica del Niger (MISIN), tra il Generale di Divisione Liberato Amadio e il Generale di Brigata Aerea Nadir Ruzzon, che assume la guida del contingente italiano. La cerimonia è stata presieduta dal Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, alla presenza dall’Ambasciatrice d’Italia a Niamey Emilia Gatto. Hanno inoltre preso parte molte autorità civili e militari del Niger, tra le quali il Ministro dell’Interno e del Decentramento, il Presidente del Consiglio della città di Niamey, il Segretario Generale della Difesa, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e l’Alto Comandante della Guardia Nazionale. L’Ambasciatrice Gatto, nel ringraziare il Comandante cedente, ha ricordato che in un contesto di lotta globale al terrorismo e al banditismo, gli sforzi di tutti – militari ma anche civili – non sono limitati ai confini del Mediterraneo e all’Italia. Il contingente della MISIN, in particolare, opera al servizio in uno spirito di solidarietà, di collaborazione e di sostegno nei confronti del popolo nigerino. La MISIN svolge un ruolo fondamentale, affrontando sfide complesse comuni all’intera regione del Sahel. Un impegno necessario – ha aggiunto – perché “non si può rimanere inermi di fronte alla violazione dei più profondi valori etici morali di giustizia e di pace, dove i più elementari diritti di umanità sono calpestati”. Il Generale Figliuolo, nel corso del suo intervento, ha ricordato che le Forze Armate italiane sono impegnate per incrementare le capacità delle Forze di Difesa e di Sicurezza nigerine, che ogni giorno sono sul terreno per contrastare la minaccia alla stabilità e alla convivenza civile di questo Paese. “Soldati nigerini e italiani, insieme, rappresentano un baluardo saldo della sicurezza regionale ed europea. Un baluardo che vede operare i militari italiani in una missione formativa e addestrativa delicata e complessa ma che procede senza intoppi e con sempre maggiore slancio”. Ha infine ringraziato il Generale Amadio per l’impegno con il quale ha assolto il suo mandato, esprimendo soddisfazione per il lavoro svolto in particolare della Task Force Genio, su base 6° Reggimento Pionieri, impegnata nei lavori di realizzazione della nuova Base italiana quale hub logistico delle attività operative in Niger. Negli ultimi sette mesi la MISIN ha portato avanti in Niger la formazione di circa 8.200 militari nigerini condotta nei centri di addestramento di Niamey, Agadez e Arlit. Nel campo della sanità e dell’educazione, la MISIN ha avviato e finalizzato molteplici progetti con le istituzioni civili, per un totale di oltre 560mila Euro. Tra questi, la costruzione del Centre d’Expertise de Médecine Aéronautique du Niger (CEMEDAN), centro deputato agli accertamenti sanitari volti al rilascio delle idoneità medico-legali per il personale pilota e tecnico dell’Armée de l’Air. Si tratta di una capacità che potrà essere rivolta anche alle nazioni partner del Niger, rendendo il Paese un centro di riferimento internazionale. La consegna del “drappo” della missione dal Generale Amadio al Generale Ruzzon ha sancito di fatto il passaggio di responsabilità tra i due Comandanti. La MISIN è stata avviata nel 2018 con gli accordi di cooperazione temporanea tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica del Niger. Il contingente è composto dal comando missione, dalle unità di supporto logistico e operativo, dalle squadre mobili di addestramento (i cosiddetti Mobile Training Team o MTT) e dalle unità di Cooperazione Civile-Militare (CIMIC). Il motto latino della MISIN, “NON NOBIS SOLUM” significa “siamo qui per voi, non solo per noi”, a significare il profondo impegno dei militari italiani a fianco del popolo nigerino.

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