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Crisi nera Forza Italia: Celestino e Silva passano a FdI

Crisi nera Forza Italia: Celestino e Silva passano a FdI. La fuga dall’ormai relitto del partito che fu continua. Altri due pezzi vengono persi e potrebbero non essere gli ultimi, perché ormai su Arcore contano sempre in meno. Ci sono ancora le tv, ma anche quelle nel mondo di internet hanno una rilevanza diversa. E poi con le percentuali a cui viaggia oggi Forza Italia non saranno in tanti a ottenere un poso sicuro. Anzi. Fratelli d’Italia invece continua la sua crescita all’ombra di Giorgia Meloni. Infatti il gruppo di Fratelli d’Italia nel parlamentino del Municipio 4 di Milano si consolida con l’adesione dell’Assessore Pietro Celestino, a cui sono però state ritirate le deleghe, e del Vicepresidente della Commissione Educazione Sport e Tempo Libero Vidal Silva. Celestino, storico esponente del centro destra della zona 4, oggi Municipio 4, quarantenne conosciuto a Milano per l’attività di Manager nel campo Assicurativo, si dedica al servizio della politica già dal 2006 militando in Forza Italia per ben 22 anni. “la mia decisione è dettata dalla voglia di affrontare nuove sfide, riportare saldamente il governo della città nelle mani del centro destra. E’ necessario aprirsi alla città con rinnovato entusiasmo ed in questo, Forza Italia mi appare oggi più protesa ad interrogarsi al proprio interno, con una linea politica in cui non mi riconosco più. La Milano del futuro passa dalla cura delle periferie, da un rinnovato sistema di socialità, dalle opportunità per il lavoro e per l’impresa. Oggi i milanesi, le famiglie, i lavoratori, le partite iva, le aziende devono trovare nella politica un interlocutore esperto ed autorevole che conosca la realtà della nostra città. Bisogna quindi interrogarsi, confrontarsi con la città per lavorare alla definizione di un programma ambizioso che rilanci la nostra Milano come punto di riferimento internazionale con un profondo sguardo sulla nostra identità nazionale che sia argine ad un dissacrante mondialismo. Per far questo ho deciso di aderire a Fratelli D’Italia, creando in Municipio 4, con il capogruppo Francesco Rocca e con Vidal Silva, un gruppo di giovani composto da persone che partono dal lavoro e dall’impresa per guardare all’attività politica come attività di servizio alla collettività”. Al gruppo aderisce anche Vidal Silva, di origine peruviana, cittadino Italiano dal 2006; eletto in Municipio 4 nel 2016. In questi anni ha portato avanti un intenso lavoro nel territorio con particolare attenzione ai problemi delle periferie della nostra città e anche sostenendo le molteplici nuove realtà cittadine che vogliono sempre più integrarsi e che fanno già parte della nostra società. “E’ necessario che Milano sia esempio di integrazione positiva per le operose comunità che arrivando da lontano e che condividono con noi i valori della famiglia, del lavoro, del rispetto e della solidarietà. Dobbiamo creare le condizioni per le quali sia evidente che le opportunità passano dal rispetto delle regole e dal lavoro. I diritti implicano in maniera intrinseca i doveri; non possono esserci alternative. Aderisco al gruppo di Fratelli D’Italia con l’obiettivo di portare avanti un modello di città che sia inclusivo e guardi al merito con una vera propensione internazionale. Forza Italia in questo momento è troppo impegnata nel guardare al suo interno e alle varie correnti, condizione politica che non condivido. Milano è un punto di riferimento in tutto il mondo; la città che abbiamo in mente, non ha nulla da imparare da nessuno, tanto meno da un Europa miope ed egoista, lontana dai popoli ed orfana della identità dei popoli europei. La mia è una scelta doverosa per dare continuità alla fiducia che mi hanno dato i cittadini e continuare con gran determinazione un’azione politica contro una amministrazione oggi di sinistra della nostra Milano che ha una visione corta di città, centralista, demagogica e terzo mondista”.  

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Fratelli d’Italia presenta patriotidigitali.it

Si è svolto oggi nella Sala Alessi di Palazzo Marino un evento dedicato agli amministratori di Fratelli d’Italia e alla trasformazione digitale, che offre una nuova sfida per tutti i rappresentati del partito. Si chiama ‘Res Publica 4.0’ l’iniziativa presentata oggi a Palazzo Marino, alla presenza di eletti, militanti e simpatizzanti di FdI in Lombardia. Al centro dell’evento il lancio del nuovo portale web www.patriotidigitali.it, per permettere la messa in rete dei rappresentanti negli enti locali e la condivisione delle best practices amministrative che Fratelli d’Italia esprime sul territorio. A fare gli onori di casa, il. Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Andrea Mascaretti e l’organizzatrice, la senatrice Daniela Santanchè. “Oggi Fratelli d’Italia presenta il suo portale per mettere in rete tutti gli amministratori lombardi, i sindaci, i consiglieri e gli assessori. – spiega Santanchè – La tecnologia ci offre nuove possibilità e anche noi dobbiamo saperle sfruttare al meglio. Gli amministratori potranno vedere attraverso questo portale tutte le iniziative di sindaci, assessori e consiglieri e le migliori che verranno promosse“. “Moltissimi gli amministratori locali riuniti oggi in sala Alessi per condividere le buone pratiche nella pubblica amministrazione“. Ha aggiunto Andrea Mascaretti, “Un’ottima iniziativa – ha aggiunto – che coniugando innovazione e buona amministrazione ci consentirà di replicare le migliori soluzioni a vantaggio dei cittadini. Con Res Publica 4.0 sfrutteremo una potente piattaforma digitale per migliorare le prestazioni dei nostri amministratori“. “Il nostro intento – ha concluso la senatrice Santanchè – è quello di replicarle in tutti i comuni della Regione Lombardia. Ecco perché abbiamo invitato gli amministratori, i nostri responsabili nazionali, come Giovanni Donzelli, responsabile nazionale organizzazione FdI, Mauro Rotelli, responsabile nazionale comunicazione FdI, e Guido Castelli, già sindaco di Ascoli Piceno e oggi responsabile nazionale enti locali del partito. E’ un progetto pilota che possiamo pensare di estendere perché il vero patrimonio di qualsiasi partito politico sono gli amministratori e noi vogliamo curarli nel migliore dei modi“. All’evento, aperto sulle note dell’Inno di Mameli, erano presenti più di un centinaio di persone, presenti per ascoltare i vari oratori che si sono succeduti sul palco, oltre ai già citati, fra gli altri, hanno preso la parola: il Senatore Riccardo De Corato, l’Eurodeputato Carlo Fidanza, l’Onorevole Marco Osnato, gli assessori regionali Lara Magoni e Riccardo De Corato, il Consigliere Regionale Franco Lucente.  

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Fratelli d’Italia, celebra la caduta del muro sancendo il proprio successo

Ieri, Fratelli d’Italia ha celebrato il trentennale della Caduta del Muro di Berlino al Teatro Nuovo di Piazza San Babila, riempiendolo ben oltre i posti a sedere disponibili. Un successo impensabile fino a poco più di un anno fa, quando gli eventi milanesi del partito guidato da Giorgia Meloni  si tenevano in piccole sale, ora destinate ad altri. In mattinata, agli interventi  di consiglieri Comunali, Municipali, Regionali, Parlamentari, scrittori e quadri del partito era stato destinato il salone d’ingresso del teatro allestito per l’occasione, ma si è fin da subito capito che era insufficiente, visto che già dalle 10:30 era completamente occupato dal pubblico. Terminata questa prima fase intorno alle 13:00, l’evento si è interrotto per circa un’ora per dare il tempo a tutti di rifocillarsi al buffet allestito all’interno o nei locali dei dintorni. Dalle 14:30 in poi il pubblico ha cominciato nuovamente ad affluire andando via via a riempire la platea del teatro in modo così capillare che a un certo punto è stato necessario togliere il grande tricolore con cui era stato coperto un settore per rendere disponibili altre sedute. A fare gli onori di casa Ignazio La Russa, che fra una battuta e l’altra ha scandito ordine e tempi degli interventi, anche se in alcuni casi non è riuscito a contenere la voglia di dire degli oratori. Primo ad essere chiamato sul palco il Sociologo Francesco Alberoni, che ha spiegato i motivi della sua adesione al Partito di Giorgia Meloni e fatto un excursus storico e culturale sui motivi della nascita e caduta del Muro di Berlino. Dopo di lui l’economista Gulio Tremonti che, al netto delle tematiche che gli sono proprie, ha dimostrato una buona dimestichezza anche con le argomentazioni politiche. Un intervento che potrebbe essere riassunto nella frase: “per sconfiggere il nazismo è servita una guerra mondiale, per far cadere il comunismo è bastato aprire un supermercato”. Sono quindi seguiti i collegamenti con il cantautore Enrico Ruggeri, che ha salutato la sala e ricordato insieme a La Russa quando le polemiche giornalistiche fomentate dalla sinistra lo costrinsero a rinunciare ad esibirsi in occasione del decennale della caduta del muro. Da Berlino Isabella Rauti, che ha ricordato quando suo padre riunì la segreteria del MSI sotto il muro dieci giorni dopo la caduta, una delegazione dei ragazzi di Gioventù Nazionale e Marco Osnato, che ha causa della ricezione non sempre ottimale è risultato a tratti incomprensibile, strappando comunque un sorriso alla sala con il racconto di una piccola contestazione di cui erano stati fatti segno sul posto. Dopo di loro la Senatrice Daniela Santanchè, con un intervento sentito e appassionato incentrato sulla figura dell’Italiano Benito Corghi, autotrasportatore e militante del Partito Comunista, ucciso dalle guardie di frontiera dell’Est perché si era dimenticato di portare con se la bolla di consegna. “Ha fatto la cosa peggiore che si può fare davanti a dei comunisti: voltò loro le spalle” e li gli spararono, ha sottolineato la Coordinatrice Regionale. Infine, prima del turno di Giorgia Meloni, è toccato parlare all’Europarlamentare Carlo Fidanza che, con una verve piaciuta molto al pubblico, ha ricordato di come in questi ultimi trent’anni la destra italiana, spesso da sola a farlo, abbia saputo tenere vivo il ricordo di quell’evento, ribadendo che FdI non è contro l’Europa, ma per l’Europa dei popoli e delle nazioni. Alle 16.30 circa è salita sul palco Giorgia Meloni, accolta con calore dai presenti che le hanno tributato un lungo applauso. La Presidente di Fratelli d’Italia ha parlato per circa quaranta minuti, dimostrando non solo la sua preparazione storica e sui temi di attualità politica, ma anche una straordinaria prontezza di spirito che le ha consentito di duettare con il pubblico a ogni sollecitazione che le arrivava dalla platea. Molti gli argomenti affrontati , da quelli storici legati alle conseguenze politiche della caduta del muro, a quelli di attualità politica, passando dall’Ilva di Taranto fino al redito di cittadinanza concesso anche a ex brigatisti mai pentiti. La Meloni ha sottolineato con orgoglio come sia stata la coerenza nell’essere sempre se stessi a favorire il successo del partito, definendo eventi come quello di ieri dei “rifugi” dove fermarsi periodicamente lungo il tragitto, per ricordarsi “da dove si viene e dove si sta andando”. Un intervento concluso fra gli applausi, che ha sancito il successo della manifestazione. Un successo sia personale della Meloni che del partito, ormai accreditato di più del 10% a livello nazionale, traguardo cui ambisce anche il coordinamento milanese sempre più convinto che nel 2021 sarà possibile ottenere un risultato mai raggiunto dalla destra nella nostra città. Nel corso della manifestazione è continuata anche la raccolta di firme per il referendum sul Presidenzialismo promosso da Fratelli d’Italia, sono state circa 400 quelle raccolte e certificate dal Capogruppo in Consiglio comunale Andrea Mascaretti.  

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Fratelli d’Italia festeggia l’Umbria

Fratelli d’Italia festeggia l’Umbria. Il coordinamento cittadino dei Meloniani ha infatti organizzato una serata in pizzeria per i circoli milanesi di FdI che si è trasformata nell’occasione per celebrare l’ottimo risultato dell’Umbria per le destre: insieme al trionfo di Matteo Salvini, si è registrato il grande successo del partito di Giorgia Meloni che ha doppiato Forza Italia. Ulteriore segno che Arcore può contare ormai su più giornalisti che elettori. La festa a base di pizza è stata dunque molto gioiosa. Ignazio La Russa ha ricordato quanto sia stato lungimirante puntare su “una ragazza” in tempi non sospetti, oggi Meloni è di fatto l’unico leader di partito donna e tra i più amati d’Italia. Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia, ha elogiato il lavoro svolto dal coordinatore cittadino Enrico Turato, trovatosi senza co-coordinato perché Riccardo Truppo è convalescente per un incidente. E il lavoro si è visto: ad Affori si sono riuniti centocinquanta delegati dei circoli milanesi. Cifre impensabili fino a pochi anni fa, quando il partito viaggiava su percentuali minime. Oggi invece Fratelli d’Italia ha saputo crearsi una credibilità e una solidità che sta attirando molte persone e molti nomi. Andrea Mascaretti è uno di questi: il neo capogruppo di FdI a Palazzo Marino, anche lui presenta alla pizzata di Affori, ha da poco abbracciato le bandiere dei meloniani e sta già lavorando sul territorio in visione della sfida per le prossime elezioni comunali. Fratelli d’Italia festeggia l’Umbria e vive dunque un momento magico, ma forse proprio per questo rischia di imbarcare anche soggetti che potrebbero rappresentare più una zavorra che una risorsa. Con una presa sempre maggiore sulla società, si avvicinano molte mosche e api. E’ però bene che i suoi vertici si ricordino che seppure volino entrambi e siano entrambi insetti, una è una specie operaia e produttiva. L’altra vive di sterco.

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Fratelli d’Italia: parliamo di moschee, ma per tutelare i milanesi dall’islam

“Con le osservazioni che ho scritto e il mio intervento in articolo 21, proverò a inserire nel PGT il tema delle moschee, sapendo di farlo mentre cerco un improbabile equilibrio, fra la mia ferma volontà di difendere la libertà di professare la propria religione concessa a tutti dalla nostra Costituzione e il proposito di pretendere reciprocità da quel mondo musulmano che difficilmente ce la concederà“. Ha spiegato Andrea Mascaretti, Capogruppo di Fratelli d’Italia, dopo il suo intervento in Consiglio Comunale. “Secondo il rapporto annuale dell’ONG Porte Aperte – ha elencato Mascaretti – sono 245 milioni i cristiani perseguitati per la propria fede nei 150 paesi posti sotto osservazioni, in 73 dei quali a un livello definito: molto alto o estremo. Famiglia cristiana scrive che tra i cristiani nel mondo c’è una vittima ogni 5 minuti e la libertà religiosa è a rischio nel 60% del pianeta, compresa l’Europa dove gli esempi di violenza legati all’interpretazione intollerante dell’Islam sono frequenti, come lo sono stati i casi di attentati in cui fanatici islamisti hanno seminato morte e panico nelle nostre città“. “Un atteggiamento : violento, illiberale, oppressivo e intollerante verso chi professa una religione diversa, o è laico, che si manifesta frequentemente in buona parte del mondo – ha continuato Mascaretti – imponendoci il dovere di tutelare i nostri concittadini dalla volontà del Sindaco Sala e la giunta milanese di far costruire delle Moschee a Milano, senza prima avere chiarito con quale Islam dialogano e vogliono riconoscere concedendo terreni e strutture che appartengono ai cittadini milanesi. Che garanzie possono darci che non stiano aprendo le porte e riconoscendo chi altrove perseguita, tortura e uccide coloro che professano religioni diverse dall’Islam? Quali controlli intendono attuare per evitare che queste moschee diventino il catalizzatore e l’icona di enclave musulmane in terra italiana, dove si applica la legge della sharia come sta accadendo in altri paesi europei?“, si chiede Mascaretti. “Parliamone allora, ma prima di tutto per tutelare i cittadini milanesi – conclude Mascaretti – perché fino a quando non avremo di fronte un Islam che possa garantire in maniera durevole il rispetto delle altre religioni, delle istituzioni laiche e democratiche sulle quali è costruito il mondo occidentale in cui viviamo, non potremo considerare la concessione di spazi per le moschee prive di rischi le libertà e la sicurezza dei nostri concittadini”.

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Fratelli d’Italia si prende la città

Per la prima volta da quando la sinistra, prima con Pisapia e oggi con Sala, è al governo della città, Fratelli d’Italia ha superato per numero e qualità di iniziative svolte in un solo fine settimana gli altri partiti del centrodestra. Un evidente segnale del cambio di passo attuato a Milano dal partito di Giorgia Meloni, che è stato apprezzato dai milanesi visto l’entusiasmo con cui hanno accolto i militanti impegnati nei molti gazebo svolti in città. A fare da apripista alla presenza nelle strade sono stati i due eventi su sicurezza (ieri al Circolo Salvadané) e Area B (venerdì a Villa Litta) organizzati dal coordinamento milanese, entrambi premiati dalla presenza di un numeroso pubblico vista l’attualità e l’interesse che rivestono i due temi per chi abita a Milano. Nei gazebo di Piazza Medaglie d’Oro, Corso Vercelli, Corso Buenos Aires, Piazza Argentina e via De Amicis (oltre a quelli sparsi per tutta la provincia) si raccoglievano invece firme contro la proposta di legge per introdurre lo “Ius Soli” e la risposta dei cittadini è stata chiara: migliaia di firme raccolte, fila davanti ai banchetti e nessuna contestazione. A compendio del tutto la bella manifestazione in memoria di Norma Cossetto tenuta in mattinata in Piazza Martiri delle Foibe.  

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