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Bertolaso: a giorni apriamo in fiera. Gallera: #vinciamonoi

Potrebbero aprire “entro la fine della prossima settimana” i primi moduli del grande hub di rianimazione dedicato ai pazienti Covid in via di allestimento all’interno dei padiglioni della Fiera di Milano. Lo ha spiegato Guido Bertolaso, consulente del governatore lombardo Attilio Fontana, mostrando in un video su Facebook il progetto del nuovo ospedale. “Le maestranze sono già all’opera, si lavora 24 ore su 24, giorno e notte, ventre a terra. Le attrezzature le stiamo reperendo in giro per il mondo. È un grande gioco di squadra che sta funzionando e che ci fa dire che, entro la fine della prossima settimana, siamo ottimisti nell’immaginare l’apertura dei primi quattro moduli di questo grande centro di rianimazione” ha spiegato Bertolaso. Giulio Gallera che ha partecipato all’odierno sopralluogo nei padiglioni dove si sta allestendo la struttura, ha invece scritto: “Dal 20 febbraio non esiste più il sabato o la domenica. Anche oggi si lavora in modo incessante per rafforzare il nostro sistema sanitario nella lotta contro il coronavirus. Poco fa, con il Presidente Attilio Fontana e Guido Bertolaso, abbiamo effettuato un sopralluogo in FieraMilano dove si sta costruendo il grande ospedale con centinaia di posti letto per la terapia intensiva #vinciamonoi“.  

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Gallera: come previsto dagli esperti oggi e domani i giorni più difficili, ma per ora Milano tiene

“Ci avevano detto i nostri esperti che i giorni più duri sarebbero stati sabato e domenica” ha esordito l’Assessore Gallera, nel suo quotidiano aggiornamento sull’emergenza coronavirus, “il tredicesimo e quattordicesimo giorno da quando sono state introdotte le prime restrizioni” e  ahimè avevano ragione, tutti i dati che proponiamo oggi sono in forte crescita“. “Sono infatti saliti a”  25.515 (+3.251) i casi positivi, 8.258 (+523) i ricoverati non in terapia intensiva, “anche questa una crescita significativa“, in terapia intensiva 1.093 (+43), e qui per fortuna la crescita è contenuta, inoltre “abbiamo allestito 1250 posti in terapia intensiva“, quindi c’è ancora margine,  13.069 i dimessi e in isolamento domiciliare, “anche questi in continua crescita, ed è un dato positivo perché sono sempre più le persone dimesse, inoltre sono già il 20% i pazienti ricoverati  in terapia intensiva che sono in seguito guariti“, 3.095 (+546) i deceduti, “e questo è sicuramente il dato che ci fa più male“. I tamponi effettuati sono stati 66.730. Milano e provincia 4.672 (+868) casi di cui 1.829 in città (+279), “che è un dato alto, ma inferiore a quello degli ultimi giorni, – ha sottolineato Gallera – cosa evidenziata anche dai nostri pronto soccorso meno impegnati e io confido che fra domani e lunedì i dati su Milano comincino a ridursi”. “Speriamo veramente che quello che stiamo mettendo in campo, anche come responsabilità personale, ci possa portare a vedere presto un rallentamento dell’epidemia, che gli esperti ci prospettano per lunedì, per questo vi raccomando di essere estremamente diligenti”, ha aggiunto l’Assessore che nonostante il momento difficile, non ha perso ne la calma ne la volontà di continuare a incoraggiare i milanesi. Gallera ha quindi ricordato come, ogni giorno, il “mondo produttivo si stia stringendo intorno alla Regione. C’è chi può donare solo pochi euro e lo fa, chi offre cifre più consistenti, chi mette a disposizione la propria professionalità e chi fa gesti ancora più significativi”. “La bella notizia di oggi – ha spiegato Gallera – è che Huawei, in partnership con Fastweb, ha donato 250 fra tablet e smartphone, dotati di sim, alle strutture ospedaliere della Lombardia. Saranno a disposizione dei malati che, in questo modo, potranno supplire, seppur virtualmente, alla mancanza dei propri cari. Uno degli aspetti più tristi di questa malattia è proprio la solitudine: i pazienti vengono isolati perché sono infettivi, non hanno il conforto dei parenti e quando muoiono, sono da soli”. Gallera ha quindi concluso dicendo, “i dati sono quelli che sono, non ci devono buttare nello sconforto, ma ci devono portare a una ancora più forte determinazione” perché “quello che più fare ogni cittadino è importante quanto ogni ordinanza o decreto. Questa è una battaglia che possiamo vincere e sta ognuno di voi non mettersi nella condizione di contagiare o non essere contagiato, quindi mi raccomando: restiamo a casa, usiamo tutti i mezzi di protezione necessari e dimostriamo che siamo più forti del virus“.  

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Gallera: dato odierno fotografa di ciò che accadeva quindici giorni fa

L’Assessore Gallera ha iniziato la conferenza stampa di oggi ricordando come un mese fa, il 20 febbraio alle ore 21, gli arrivò la telefonata che avrebbe cambiato la nostra regione e il nostro modo di vivere: quella che gli annunciava il primo caso di covid-19, cui “il sistema sanitario (lombardo) reagì immediatamente, con una forza incredibile“. “I medici e gli infermieri sono grandi eroi che si sono immediatamente messi al lavoro sempre più bardati. Abbiamo imparato a conoscerli e a vedere la loro forza e la loro sofferenza” ha aggiunto Gallera,  “Tanti cittadini stanno combattendo questa battaglia, lo dobbiamo fare sempre di più. Il virus si nutre del corpo dell’uomo, se lo trova si nutre di questo, altrimenti muore. Questa è la battaglia degli italiani, questa è la battaglia dei lombardi. La vinciamo se ognuno di noi la combatte e la vive con grande determinazione, insistendo con l’isolamento sociale”. “La notizia bella – ha proseguito – è che stiamo assumendo molti specializzandi e che stanno rispondendo all’appello i medici pensionati. Anche questo è il segno che quando c’è un’emergenza e il Paese chiama, la parte migliore del Paese si mobilita e risponde inoltre, oggi, per alleggerire gli ospedali più in difficoltà, sono state trasferite 27 persone, portando a oltre 200 i trasferimenti totale”. “Anche oggi i numeri confermano che c’è una crescita costante, con aumenti giornalieri sempre nello stesso ordine di grandezza, ma continuiamo a crescere”: casi positivi 22.264 (+2.380), ricoverati non in terapia intensiva: 7.735 (+348), in terapia intensiva 1.050 (+44), 2.549 (+381) i deceduti, che “purtroppo aumentano in maniera importante” e “fortunatamente molti”  i dimessi e in isolamento domiciliare 10.930, ed è “questo il segnale che possiamo vincere“. Tamponi effettuati, 57.174. Provincia di Milano, 3.804 (+526) di cui 1.550 a Milano città (+172), molti meno di ieri, un dato incoraggiante quindi, che comunque ancora “fotografa ciò che succedeva fra i dieci e dodici giorni fa e guarda caso torniamo a quel fine settimana in cui tutti erano per strada e non c’era nessuna consapevolezza di quello che stava accadendo“, con i conseguenti provvedimenti del Governo, “da allora è cambiato tutto e confidiamo che già da sabato o domenica anche su Milano si possa notare un rallentamento“. Gallera ha quindi come sempre concluso con un incoraggiamento dicendo “quindi, ancora una volta oggi, ci ripetiamo che questa battaglia la vinceremo non con la forza e la determinazione dei lombardi“.

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Gallera: 634 nuovi casi nel Milanese, dato che preoccupa

“Il vero tema, oggi, è quello del personale. Più volte abbiamo parlato della possibilità di collocare fuori dalle città strutture che possano aiutare la ricettività delle persone che hanno bisogno di essere curate, ma per poter offrire cure adeguate abbiamo bisogno di personale”, ha esordito oggi l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, durante la quotidiana conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza Coronavirus. “Stiamo esplorando tutte le strade – ha spiegato – e le attiviamo concretamente solo quando siamo in grado di portarle a termine, non lanciamo proposte per poi smentirle nei giorni successivi. Questa serietàci ha portato ieri a chiedere di differire l’attivazione del Punto Medico Avanzato (PMA) a Bergamo perchénon avevamo la certezza di reperire il personale”. L’assessore ha quindi annunciato che sono in arrivo “53 medici e infermieri cubani molto qualificati, che hanno combattuto l’Ebola. Saranno a Crema per alleggerire il lavoro”. Domani, inoltre, sarà inaugurato a Cremona l’ospedale da campo donato da Samaritan’s Purse. Il vice presidente della Croce Rossa cinese, poi, arrivato ieri a Milano, ha confermato che la Cina vuole sostenere la battaglia della Lombardia con un contingente di medici e infermieri la cui attività sarà coordinata di Areu. Gallera ha anche fatto sapere di aver incontrato, insieme al sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, Alan Rizzi, i 68 consoli presenti a Milano “ai quali ho chiesto di farsi portatori di un messaggio nei loro Paesi. Oggi la Lombardia ha bisogno, ma domani potremo aiutare noi. Tutti mi hanno confermato che ne parleranno con i loro Governi”. Ad oggi in Lombardia sono operativi 1250 i posti nelle terapie intensive (si partiva da 724) e quotidianamente arrivano 25 respiratori grazie alla collaborazione del Dipartimento nazionale della Protezione civile. I dati: casi positivi 19.884 (+2.171), ricoverati 7.387 (+102), in terapia intensiva 1.006 (+82), i dimessi e in isolamento domiciliare: 9.332, i deceduti 2.168.  I tamponi effettuati: 52.244. Milano e provincia 3.278 positivi (+634) di cui 1378 a Milano città (+287), “un dato che preoccupa“, ha detto l’Assessore Gallera, perché se cade Milano, cade tutto il paese.  

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Gallera: oggi rallenta la crescita, dato positivo, ma i milanesi siano più responsabili

L’assessore Gallera ha iniziato con il ringraziare per il “straordinario e vitale lavoro svolto” Davide Caparini, che lo ha introdotto, anticipando il resoconto su come stiano procedendo le attività per allestire l’ospedale in fiera e recuperare i presidi di sicurezza per il personale medico infermieristico poi, è passato ai numeri definendoli quelli di una “continua battaglia“, che oggi crescono tutti “in maniera inferiore rispetto a ieri” cosa di cui “prendiamo atto in maniera positiva“, ma quello che conta non è la valutazione giornaliera ma il trend: “oggi abbiamo 17.713 positivi, 7.285 ospedalizzati, più 332, ieri era più 772,  924 persone in terapia intensiva, più 45, ieri era più 56, sono saliti 1.959 i decessi“. Anche nelle province più in crisi come Bergamo e Brescia la crescita dei contagi si è ridotta “un dato sicuramente positivo“, mentre “Milano 2.644, con una crescita di 318, significativa anche se non altissima rispetto alla popolazione, ma che deve portare tutti i milanesi ad un maggiore responsabilità“. “Ancora oggi“, spiega Gallera, “sono troppe le foto e i video, di cittadini che corrono e vanno in bicicletta… non va bene così!“. “Siamo consapevoli della fatica che costa stare in casa un periodo così lungo” ha aggiunto quindi l’Assessore, “ma è l’unica strada che possiamo percorrere, è un sacrificio necessario, perché anche se i dati danno un risultato più positivo rispetto a ieri, i nostri ospedali sono ancora in difficoltà” quindi, “è fondamentale che ognuno continui questa sua azione di determinazione nello sconfiggere il virus” riducendo la socialità. Buone notizie sul tema delle persone assunte, è in corso la distribuzione di 180 infermieri neo laureati nelle aziende ospedaliere, “una bella boccata d’ossigeno“, sono stati assunti anche “40 medici e qualche pensionato in più si sta presentando” negli ospedali. Continuano anche i trasferimenti dei malati in via di guarigione per alleggerire le strutture più sotto stress, “oggi ne sono stati effettuatu 30“, arrivando a 200, riuscendo così anche a rendere disponibili dei posti letto in quelle aziende dove erano pochi o esauriti, “una strategia che sta consentendo al sistema di reggere“. Infine, Gallera ha concluso “anche in risposta al Sindaco Sala“, chiarendo la questione dei “ai tamponi al personale medico“, sottolineando che “la Regione Lombardia si è sempre mossa rispettando le linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità… facendo, a oggi 49.000 tamponi“. Inizialmente venivano fatti a tutti, ma, “a un certo punto l’Istituto ha detto: i tamponi si fanno solo a coloro che sono sintomatici… e noi abbiamo seguito questa strada. Gli operatori dei nostri ospedali non fanno tutti il tampone, lo fanno solo se hanno avuto contatti diretti con un paziente positivo”. Così è previsto per quanto li riguarda, come è anche previsto continuino a lavorare se non hanno sintomi al contrario dei normali pazienti che vengono messi in quarantena, perché “non possiamo permetterci il lusso di stare a casa” se sono in grado di curare le persone. Ora, “anche grazie all’estro e all’ingegno di Davide Camparini le mascherine stanno arrivando“, quindi se ce ne saranno a disposizione in grande quantità saranno distribuite a tutto il personale medico – infermieristico e a tutti i cittadini, quindi “stiamo facendo il meglio nelle condizioni che stiamo vivendo“. Gallera a quindi concluso con “ancora un richiamo a stare a casa, è dura, è una sfida, ma noi dobbiamo resistere, perché dobbiamo dimostrare di essere più forti della diffusione del virus. Lo dobbiamo ai tanti medici e infermieri che stanno facendo un lavoro pazzesco negli ospedali, ma continuano a reggere e a stringere le mani ai nostri cari, facciamolo anche per loro, stiamo in casa, perché se lo facciamo, vinciamo noi!“. Dati Lombardia: positivi 17.713 (+1.493), ricoverati 7.285 (+332),  in terapia intensiva 924 (+45), in isolamento domiciliare: 4.057, dimessi: 3.488 (+1.003), deceduti 1.959 (+319). Tamponi effettuati: 48.983. Provincia di Milano: 2.644 (+318) di cui 1091 in città (+127)  

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Gallera: se la curva non scende entro domenica serviranno misure più severe

“Domenica o la curva scende o probabilmente bisognerà valutare l’assunzione di misure un po’ più rigide“. Lo ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera su 7 Gold parlando dell’andamento dei contagi da Coronavirus. “Io spero che i sacrifici di molti e l’atteggiamento consapevole dei lombardi possa essere sufficiente“, ha aggiunto. “Io penso che da un lato o si cerca di aumentare le corse nelle ore di punte o magari chiuderlo in altre momenti, o se questo non è possibile va contingentato, cioè dovrebbero essere consentito di entrare nei vagoni solo un numero ridotto di persone e gli altri aspetteranno. Non vedo alternative“.  

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