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Gallera: cinesi affetti dal coronavirus non si sono fermati a Milano

I due cinesi affetti dal coronavirus ricoverati all’Ospedale Spallanzani di Roma non si sono fermati a Milano dopo essere atterrati a Malpensa il 23 gennaio scorso. Lo ha comunicato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, precisando che i controlli a Malpensa sono gestiti direttamente dal Ministero. Gallera ha poi reso noto che per sospetti casi di coronavirus sono stati effettuati “33 controlli, di cui 28 sono certamente negativi e 5 in via di valutazione“, assicurando che “le valutazioni hanno un tempo abbastanza rapido, con test particolari che sono disponibili nei centri di riferimento: abbiamo tre laboratori, l’Università statale, quella di Pavia e il Sacco, nell’arco di 3-5 ore fanno test e ce li comunicano”. “Abbiamo individuato 15 reparti di malattie infettive nei nostri ospedali – ha aggiunto Gallera -, e le persone con i sintomi in questione attraverso un percorso separato dalle altre, vengono messe in isolamento e si verifica se si tratta di coronavirus o di un altro ceppo di influenza, e magari è previsto anche il ricovero per una notte prima del ritorno a casa: le procedure sono testate nel tempo, solide, con professionisti capaci e reattivi. Poi – ha concluso l’assessore – vedremo l’evoluzione che cambia di ora in ora ma siamo pronti a gestire qualunque tipo di situazione“.  

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Gallera: pronta la task force per affrontare il Coronavirus

“La task force per riconoscere e affrontare eventuali casi di Coronavirus in Lombardia è al completo, con tre laboratori dove trasmettere i campioni da analizzare e 17 reparti di malattie infettive di riferimento. Abbiamo nelle scorse ore emanato alcune indicazioni procedurali importanti per i medici di base e per gli specialisti ospedalieri, in costante raccordo con il Ministero della Salute”. Lo ha fatto sapere l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “È fondamentale porre attenzione ai tempi di riferimento dei viaggi e alle frequentazioni a rischio di contagio – ha spiegato Gallera – prendendo in considerazione gli ultimi 14 giorni dall’esordio dei sintomi”. “I medici (di Asst, Irccs, case di cura accreditate, ospedali classificati, medici di famiglia, etc) per i pazienti che rientrano nella definizione di caso sospetto – aggiunge l’assessore – devono segnalare il caso all’Ats di competenza e attraverso procedure informatiche specifiche, gestendo il paziente in stretto raccordo con i referenti delle ‘malattie infettive“. A sua volta, Regione Lombardia inserisce i flussi di dati nel sistema nazionale con particolare attenzione su: – data di partenza del caso sospetto dalla Cina secondo gli aggiornamenti epidemiologici più recenti; – volo di ritorno in Italia (o compagnia aerea e itinerario) e aeroporto arrivo; – contatto telefonico del paziente o del medico curante; – laboratorio di riferimento a cui è stato inviato il campione biologico. I Laboratori di Riferimento regionali indicati per la ricezione dei campioni biologici provvedono a raccordarsi con il laboratorio dell’Istituto superiore di sanità e a informare contestualmente la UO Prevenzione di Regione Lombardia e la struttura di ricovero del paziente. Ecco i laboratori: – Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università di Milano; ‐ S.S. Virologia Molecolare, S.C. Microbiologia e Virologia Fondazione Irccs Policlinico San Matteo; – U.O.C Microbiologia Clinica, Virologia e diagnostica delle Bioemergenze, Asst FBF-Sacco; La rete delle malattie infettive ospedaliere della Regione Lombardia che fa da riferimento per la gestione ed il ricovero dei casi è composta da: Irccs San Matteo Pavia Raffaele Bruno (Pavia) Asst Milano Ovest Paolo Vigano (Legnano) Asst Sette Laghi Paolo Grossi (Varese) Asst FBF Sacco Giuliano Rizzardini – Massimo Galli (Sacco – Milano) Asst Valle Olona Fabio Franzetti (Busto) Asst Lecco Paolo Bonfanti (Lecco) Asst Cremona Angelo Pan (Cremona) Asst Lariana Luigi Pusterla (Como) Asst Mantova Salvatore Casari (Mantova) Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo Marco Rizzi (Bergamo) Asst Spedali Civili di Brescia Francesco Castelli (Brescia) Asst Niguarda Massimo Puoti (Milano) Irccs San Raffaele Adriano Lazzarin (Milano) Asst Santi Paolo e Carlo Antonella d’Arminio (San Paolo – Milano) Asst Monza Marco Migliorino (Monza) Asst Lodi Angelo Regazzetti (Lodi) Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Andrea Gori (Milano) Si segnala che per i passeggeri provenienti dalla Cina: – nell’aeroporto intercontinentale di Malpensa (VA), è attivo il protocollo di monitoraggio con misurazione a bordo della temperatura corporea di passeggeri ed equipaggio; – in caso di assenza di sintomi e in assenza di iperpiressia sono fornite indicazioni generiche comportamentali come da allegato comprensivo anche di indicazione sul numero unico 1500 del Ministero della Salute. Se un utente telefona al numero verde 1500 riceverà l’indicazione di contattare il proprio medico curante oppure se impossibilitato il numero unico emergenza 112, evitando di andare autonomamente in Pronto Soccorso. Nel caso in cui il MMG / PLS / Medico di Continuità Assistenziale venga contattato da un paziente che riferisce sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) è importante indagare la presenza di viaggi in Cina negli ultimi 14 giorni (periodo di incubazione del virus) o contatto con caso accertato come da definizione di caso sospetto allegato. In caso di riscontro positivo è necessario: – sincerarsi, anche assistendo alla chiamata, che il paziente contatti il numero unico 112 che organizzerà il trasporto presso una delle strutture ospedaliere con un reparto di malattie infettive; – avvisare il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats per segnalare il caso. Per i casi che non rispondono al criterio di caso sospetto ma ancora da indagare, qualora il MMG / PLS / Medico di Continuità Assistenziale venga contattato telefonicamente e non ritenga di effettuare visita domiciliare, ma di invitare il paziente a recarsi presso lo studio, è opportuno un accesso separato, anche semplicemente con un appuntamento a fine giornata, per ridurre eventuali contatti in sala di attesa. Ci si riserva di integrare la presente per eventuali aggiornamenti. La richiesta di soccorso proveniente da un cittadino o dal medico curante, attraverso il Numero Unico Regionale 112, verrà processata dalla Sala operativa regionale di Emergenza e Urgenza (SOREU) di Areu, che organizzerà il trasporto presso l’ospedale dotato di U.O. di Malattie infettive (vedi elenco) ritenuto più idoneo, avendo cura di: – far indossare al paziente la mascherina chirurgica, salvo la necessità di somministrare ossigeno; – informare il Pronto Soccorso dell’ospedale individuato dell’invio di un caso sospetto di ‘nuovo coronavirus’, per consentire di far predisporre il percorso clinico e logistico ritenuto più opportuno anche al fine di ridurre il rischio di esposizione potenziale per gli operatori sanitari e gli utenti. Nel caso, invece, di trasporti che si rendessero necessari all’interno dello stesso ospedale o tra ospedali differenti, l’Asst di riferimento avrà cura gestire attraverso i propri mezzi il medesimo, avendo cura di informare il Pronto soccorso e/o le Unità specialistiche di destinazione dell’invio di un caso sospetto di ‘nuovo coronavirus’, attenendosi alle indicazioni suggerite dal reparto di malattie infettive ricevente.

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Gallera:controlli su passeggeri e equipaggi provenienti dalla Cina

Operativo il piano d’intervento messo a punto dalla Regione Lombardia e ministero della Salute per affrontare eventuali casi di contagio da ‘coronavirus‘ e per gestire le operazioni preventive e di sicurezza. “L’apparato di sicurezza sanitaria messo a punto dalla Regione Lombardia in stretto raccordo con il Ministero della Salute – spiega l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera – è operativo: si effettuano controlli su passeggeri direttamente in aereo, sono stati attivati percorsi specifici con i Medici di Base e attraverso l’azienda regionale per l’emergenza urgenza. Niente allarmismi, in caso di necessità è opportuno rivolgersi direttamente al 112 o al numero del Ministero 1500. Da ieri mattina – aggiunge l’assessore Gallera – anche nell’aeroporto di Malpensa, in accordo con il Ministero della Salute, è attivo il protocollo di monitoraggio per i passeggeri dei voli dalla Cina, con misurazione a bordo della temperatura di passeggeri ed equipaggio. A seguito di esito negativo dei controlli di temperatura, i passeggeri potranno sbarcare: a loro viene consegnata un’informativa multilingue. Se invece qualche passeggero/operatore dovesse presentare febbre, il personale medico procede  alla sua valutazione secondo i criteri di caso sospetto definiti da OMS/Ministero della salute,  procedendo all’invio in ospedale, reparto di Malattie Infettive, per effettuare tutti gli approfondimenti diagnostici necessari”. “Stiamo inoltre avviando la gestione di eventuali casi con sintomatologia sospetta insorta dopo il rientro in Italia – spiega l’assessore Gallera – per portare in ospedale eventuali casi sospetti con procedure dedicate e sicure d’intesa con AREU. Condivideremo in questi giorni le indicazioni operative con i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Famiglia e medici di continuità assistenziale qualora venissero contattati da loro assistiti rientrati dalle zone interessate. In queste ore è stata attivata la rete delle Unità Operative Ospedaliere di Malattie Infettive e sono stati individuati i laboratori di riferimento regionale a cui gli ospedali fanno riferimento per effettuare la ricerca del virus”. “Vorrei rassicurare tutti i cittadini lombardi – conclude Gallera – perchè il sistema di sorveglianza regionale è operativo. Questo è anche il periodo con il picco di influenza ed è importante non farsi prendere da infondate paure. Per ogni dubbio occorre rivolgersi al proprio medico curante, NON andare autonomamente in un pronto soccorso, ma se necessario, chiamare il Numero 112, attraverso il quale saranno attivati i percorsi necessari”. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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Coronavirus cinese, Gallera: attivato il sistema di prevenzione

“Il sistema di prevenzione e di sicurezza sanitaria è stato attivato ed è pronto ad intervenire. In Lombardia e in Italia, però, non c’è nessun allarme e non è stato segnalato alcun caso di contagio da Coronavirus”. Lo afferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, illustrando il piano d’azione messo in atto in applicazione delle indicazioni internazionali di salute pubblica. “Siamo in stretto e costante raccordo con il Ministero della Salute – spiega Gallera – per le azioni da attivare a cura delle Regioni. Si è svolto a Palazzo Lombardia un incontro fra i rappresentanti dell’Unita operativa Prevenzione della Direzione generale Welfare e i responsabili delle Unità di Malattie Infettive delle Asst, i responsabili della rete di Sorveglianza delle Malattie Infettive di Ats. Sono stati condivisi con tutti gli operatori sanitari i criteri per l’individuazione di casi sospetti. Vengono da oggi attivate negli ospedali le procedure per la presa in carico dei pazienti sospetti (percorso dedicato e presidi per ridurre la trasmissione per via aerea), in coerenza con le indicazioni Ministeriali. È prevista inoltre la definizione di un raccordo operativo con i Medici di Base e i Pediatri a cura delle Ats”. “Negli aeroporti lombardi e attraverso le compagnie aeree stiamo diffondendo informazioni utili per i viaggiatori – continua l’assessore – anche se non vi sono voli diretti dal nostro Hub di Malpensa diretti e provenienti dalle aree a rischio della Cina. Teniamo alta l’attenzione. Il sistema di sorveglianza e controllo delle malattie infettive di Regione Lombardia è di assoluta qualità e complessivamente capace di identificare l’insorgenza di casi sospetti; è quindi importante per tutti i cittadini mantenere la giusta serenità, rivolgendosi sempre per ogni necessità o segnalazione ai riferimenti autorevoli in campo sanitario, in primis il proprio medico curante”. “Lo sviluppo dell’epidemia da Coronavirus in Cina è una emergenza internazionale – conclude Gallera – pertanto le azioni sono coordinate dall’Organizzazione Mondale della Sanità che si raccorda con le Nazioni anche tramite il supporto del ECDC per le nazioni europee“. Il Ministero della Salute italiano, a sua volta, coordina le azioni di competenza delle Regioni e fornisce gli indirizzi per la sanità di frontiera (USMAF). Fermo restando che, a oggi, non sono presenti casi, in Italia, di riferimento per l’aggiornamento delle informazioni è il sito del Ministero della Salute. http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4015 Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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Gallera: trenta milioni per abbattere le liste di attesa

“Trenta milioni di euro per abbattere le liste d’attesa, azioni innovative sui temi della cronicità e delle fragilità, interventi specifici nei settori della prevenzione, dell’autismo e della neuropsichiatria infantile, rafforzando altresì i percorsi strutturati contro le dipendenze“. Sono questi alcuni dei temi illustrati oggi dall’assessore al Welfare, Giulio Gallera, in commissione parlando delle Regole 2020 per il funzionamento del servizio socio sanitario regionale; provvedimento che andrà all’esame della Giunta regionale la prossima settimana. “Alla luce dei risultati incoraggianti sulla riduzione dei tempi d’attesa – ha spiegato Gallera – ottenuti a seguito della sperimentazione nei territori delle Ats di Milano e Brescia attraverso l’investimento di 15 milioni e l’acquisto di prestazione aggiuntive rispetto a quelle erogate l’anno precedente, abbiamo deciso di estendere le misure a tutto il territorio regionale raddoppiando la cifra. I tetti di spesa sulle assunzioni e sul budget da assegnare agli erogatori privati accreditati hanno finora impedito alle Regioni, e alla Lombardia in particolare, di intraprendere azioni piu’ incisive”. Ci sono poi due milioni aggiuntivi per l’assistenza domiciliare integrata, tre milioni in più le cure palliative domiciliari, e altri due milioni per l’autismo. “Mi preme focalizzare l’attenzione sull’istituzione della Comunità sperimentale per minori con disturbi psicopatologici e con problemi di abuso di sostanze. Sul tema delle dipendenze, punteremo molto sulla diagnosi precoce in scuole e luoghi di aggregazione al fine di intercettare i giovani nelle prime fasi del consumo, prima che la situazione sia troppo compromessa“. Il ruolo dei medici di base “in stretta connessione con le strutture ospedaliere rimane il pilastro del nostro modello – ha continuato Gallera – per la presa in carico dei pazienti cronici. Fra questi, per chi sottoscrive il Piano di assistenza individuale, pacchetti prestazionali per l’esecuzione nella medesima giornata delle prescrizioni previste nel singolo percorso di cura. Inoltre, il medico di medicina generale potra’ registrare in formato elettronico tutte le ricette dematerializzate per i farmaci previsti, come da normativa vigente, ed il paziente potra’ recarsi direttamente nella farmacia prescelta per l’acquisto dei farmaci”. In tema di telemedicina, l’assessore evidenzia la possibilità di erogare prestazioni negli studi delle cooperative dei medici di medicina generale ed effettuare la refertazione a distanza da parte degli specialisti delle strutture accreditate (Ecg, Holter, Fundus oculi). “Dopo quasi otto anni con le mani legate, continueremo ad attuare il piano delle assunzioni – ha concluso Gallera – sfruttando fino all’ultimo centesimo le possibilita’ finanziarie garantite dalle normative nazionali. Nel 2020 investiremo altri 200 milioni per interventi di rinnovamento strutturale e tecnologico negli ospedali e Irccs pubblici”.  

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Gallera: non lasceremo Rogoredo senza medico di base

“Stiamo lavorando con il massimo impegno, in modo concreto, per garantire un’adeguata copertura dei servizi di medicina generale” a Rogoredo “per non penalizzare i cittadini, soprattutto quelli più fragili”. Lo ha dichiarato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, dopo l’addio del medico di base che contava 923 assistiti a Rogoredo. Insieme alla direzione di Ats di Milano, “abbiamo da subito monitorato la situazione e valutato alcuni percorsi alternativi” per “limitare i disagi per i cittadini“. Si è “deciso di mettere a disposizione gratuitamente” al pomeriggio i locali di via Monte Palombino, utilizzati la mattina dal Poliambulatorio specialistico della Asst Nord Milano e la sera dal servizio di Continuità assistenziale, proponendoli ai medici già presenti nel Municipio 4 per aprire un secondo ambulatorio a Rogoredo, ma “nessuno si è dichiarato disponibile“. Si sta quindi valutando di derogare al numero di assistiti per i medici del quartiere in via provvisoria. Tuttavia, “secondo le norme nazionali che regolano la ‘medicina convenzionata“, dice Gallera, Rogoredo “non risulta attualmente come carente” dato che nella stessa zona, “anche se non esattamente all’interno del quartiere“, ci sono tre medici con posti liberi e con ambulatori in viale Umbria (1.400 posti disponibili), in viale Lucania (700 posti) e via E.Martini (1.300 posti). Il che impedirebbe di “aumentare nello stesso ambito territoriale il numero dei medici di base salvo in casi di assoluta necessità e straordinarietà. Tuttavia, data la densità abitativa della zona, con Ats “si sta valutando la possibilità di individuare un sostituto temporaneo“. Piu’ avanti, dopo aver definito l’ambito ‘carente’, usciràa’ un nuovo bando per un medico di base con vincolo, “motivato” su Rogoredo.  

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