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Gallera inaugura nuovo reparto di neuropsichiatria dell’adolescenza

Sono stati inaugurati oggi dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, il nuovo reparto di degenza di Neuropsichiatria dell’Adolescenza dell’Ospedale San Paolo di Milano e il Centro Giovani ‘Ponti’, una struttura innovativa che ha l’obiettivo di intercettare precocemente i problemi evolutivi e adolescenziali. “Quella di oggi – ha detto Gallera – è una giornata molto importante per Milano perché arriva una sezione con 10 posti letto di degenza di neuropsichiatria dedicata esclusivamente agli adolescenti e una struttura territoriale in grado di intercettare in maniera precoce il disagio psicologico che purtroppo sempre di più interessa i ragazzi. Con questi nuovi servizi, diamo una risposta concreta a un bisogno crescente e integriamo l’offerta affinché i giovani pazienti siano curati in un luogo adeguato“. “Rafforzare la rete di degenza delle Neuropsichiatrie per l’infanzia e l’adolescenza – ha aggiunto – è sempre stata una priorità della mia azione. Prima di oggi in Regione Lombardia erano presenti 49 posti letto di Neuropsichiatria dell’Infanzia e della Adolescenza. Un numero esiguo che costringeva i nostri ragazzi con disagi specifici a ricoveri nelle pediatrie o nei reparti di psichiatria insieme agli adulti. Uno dei nodi critici era proprio la mancanza di posti letto in questo settore a causa di un progressivo e veloce aumento del bisogno confermato dai molti esempi che purtroppo la cronaca quotidianamente ci mostra con episodi di agiti violenti da parte di minorenni. Con i 10 posti letto al San Carlo e i 12 inaugurati a ottobre a Varese abbiamo incrementato di circa il 50% i posti a disposizione“. Tra il 2008 e il 2017, gli utenti con disturbi neuropsichici seguiti sono passati da circa 65.000 (il 4% della popolazione tra 0 e 18 anni) a più di 115.000 (7% della popolazione), con un aumento del 75% in 8 anni e un aumento medio del 5-6% all’anno. In Lombardia i ricoveri ordinari per disturbi psichiatrici in età evolutiva sono aumentati in modo drammatico: nella fascia 11-17 anni sono passati dai 1.174 del 2011 ai 1.419 del 2015 (+21%), con un aumento delle giornate di degenza da 14.579 a 21.206 (+45%). In aumento anche le situazioni urgenti che devono essere collocate in pediatria o nei reparti di psichiatria che passano dal 62% al 76%. “Oggi – ha aggiunto Gallera – diamo anche una prima risposta alla ricerca di soluzioni per la presa in carico di questi ragazzi sul territorio attraverso una struttura come il Centro Giovani ‘Ponti’. Una nuova realtà multidisciplinare che si occuperà di prevenzione, individuazione e trattamento precoce dei disturbi psichici in età giovanile (dai 14 ai 24 anni) con una modalità di lavoro multidisciplinare avvalendosi della collaborazione di una rete di specialità e servizi sul territorio“. “Trovare spazi, risorse e professionisti per dare una risposta a questa necessità – ha concluso l’assessore – non è mai semplice, ma ce l’abbiamo fatta grazie ad una collaborazione tra Ats, Università di Milano e ASST Santi Paolo e Carlo che ringrazio per il lavoro svolto. Confermo anche la nostra ferma intenzione di dare sempre più sostegno e vigore ai servizi di Unità Operative di Neuro Psichiatria dell’adolescenza, pur nel nostro panorama di scarsità di risorse“.

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Rogoredo, Gallera: tavolo comune per trovare una soluzione definitiva

Oggi l’Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, accompagnato dal direttore generale dell’ATS Milano, Marco Bosio, il direttore sociosanitario dell’ASST Fatebenefratelli-Sacco, Gemma Lacaita, il Presidente del Municipio 4, Paolo Guido Bassi, il vice-capogruppo di Forza Italaia, Alessandro De Chirico e rappresentanti di associazioni che operano a livello locale. “Quello che ho visto al boschetto di Rogoredo racconta un’emergenza prima di tutto sociale oltre che sanitaria che va assolutamente governata e che deve essere al centro di un efficace progetto di prevenzione che coinvolga tutti i soggetti sul territorio: Regione tramite ATS e ASST, Comune, Prefettura, Associazioni, scuole, ma anche Ferrovie e ATM. Un progetto di recupero multidisciplinare con l’obiettivo di fermare la situazione drammatica che ho visto oggi“, ha dichiarato Gallera al termine della visita. “È necessaria innanzitutto – ha detto Gallera – un’azione forte di presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine e per questo ho già parlato con il prefetto che ha dato la sua disponibilità ad intervenire con forza affinché il controllo del territorio funga anche da deterrente“. “La volontà – ha aggiunto – è quella di dare un segnale più forte. È necessario un percorso di monitoraggio delle aree più a rischio. Si tratta di un problema certamente complesso e siamo consapevoli che il problema è molto più ampio, per questo è necessario come avvenuto in altri luoghi di degrado della città, con la collaborazione di vari attori, lavorare ad una occupazione positiva del territorio attraverso la realizzazione di iniziative e attività positive che riportino vita e luce nei luoghi di degrado“. “Il grande lavoro di riduzione del danno – ha spiegato Gallera – che dal 2013 ad oggi svolgono le due associazioni nel presidio mobile posizionato nella zona adiacente la stazione di Rogoredo e all’interno del boschetto, grazie ad un progetto e risorse regionale, è davvero molto importante. Sono una presenza preziosa su quel territorio, ma non basta“. Da parte della Regione, per quel che riguarda la parte sanitaria, c’è la massima determinazione a mettere in campo strumenti e risorse per fermare la situazione drammatica che riguarda anche ragazzi giovanissimi e sempre più donne. “Dobbiamo lavorare ad un progetto – ha detto ancora Gallera – che ci aiuti ad intercettare e agganciare i ragazzi sul posto indirizzandoli verso i Sert, Smi e comunità di recupero attraverso percorsi di inclusione creati ad hoc. Ecco perché oggi ho coinvolto nella visita a Rogoredo anche ATS Milano e le ASST”. L’obiettivo più ampio è quindi quello di rafforzare il piano di prevenzione attraverso percorsi di formazione e informazione nelle scuole, negli oratori con chiavi nuove e modalità nuove consapevoli che ci troviamo di fronte a ragazzi molto più fragili a causa anche della famiglie che sempre più si sgretolano. Una prevenzione che va fatta a 360 gradi anche con il coinvolgimento di Trenord e ATM perché i treni che portano a Rogoredo sono diventati ormai anche luogo di spaccio e organizzazione di chi è diretto al boschetto. “Ho chiesto a tutti gli attori presenti oggi – ha concluso Gallera – di fare proposte per trovare insieme soluzioni concrete. Nei prossimi giorni contatterò l’assessore Majorino, il prefetto, le ferrovie, ATM e le associazioni per un Tavolo comune dove ciascuno possa mettere in rete le proprie competenze e il proprio contributo al fine di trovare soluzioni definitive alla grave situazione di Rogoredo“.

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