Il Comune istituisce la Giornata del Gioco
Il prossimo 28 maggio sarà la prima Giornata del Gioco nella città di Milano. L’ha istituita Palazzo Marino accogliendo una esplicita richiesta del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze del Municipio 8. La decisione fa riferimento alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che riconosce ai bambini e alle bambine il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica e al titolo ottenuto da Milano da parte dell’Unicef nel 2016 quale “Città amica delle bambine e dei bambini”. L’iniziativa è nata dal gemellaggio fra il Consiglio dei ragazzi e delle ragazze del Municipio 8 e quello della città di San Giorgio a Cremano, dove la “Giornata del Gioco” è stata istituita nel 2006. Entusiasti dell’iniziativa campana, il Consiglio dei ragazzi e delle ragazze del Municipio 8 ha deliberato di impegnarsi a presentare agli organi competenti la proposta di istituire, anche nella città di Milano, la Giornata del Gioco cittadina. A sostegno della richiesta, è arrivato il sostegno del Garante dei Diritti per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Milano, Silvio Premoli, e di diverse organizzazioni che in città operano sui temi dell’infanzia. La Giornata Mondiale del Gioco, promossa nel 1997 dall’International Toy Library Association, è stata fissata dall’Onu nella data del 28 maggio e oggi è celebrata in oltre 40 Paesi, per affermare il diritto al gioco per le bambine e i bambini, ma anche per gli adulti e i nonni. Tutte le persone attraverso il gioco possono recuperare e riscoprire tempi e spazi di qualità, spesso dimenticati nella vita di tutti i giorni. In Italia l’iniziativa è stata raccolta dal Centro Internazionale di Documentazione Ludoteche di Firenze, dall’Associazione Italiana dei Ludobus e dall’Associazione Nazionale delle Città in Gioco. Si è dotata persino di una Bandiera del gioco (su progetto dei ragazzi di una scuola di Arzano) e di un Inno del gioco (composto dai ragazzi dell’istituto Umberto I di Macerata). Lo scorso anno si sono realizzate iniziative a Napoli, Genova, Firenze, Bergamo, Udine, Lecce, Messina, Moncalieri, Pioltello e Roma, per richiamare l’attenzione sul diritto allo spazio urbano e al gioco di un’infanzia duramente colpita dal lockdown. Proprio ritenendo che “nel corso della pandemia il diritto al gioco sia stato tra quelli più trascurati e disattesi”, si legge in delibera, è “opportuno sensibilizzare l’intera cittadinanza rispetto a questo tema” e favorire “il coinvolgimento nel gioco non solo di bambini e di ragazzi, attraverso le istituzioni scolastiche, ma anche degli adulti”.
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