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Gli scontri di Selinunte e le periferie da rifare

I fatti di San Siro riaccendono i riflettori sulla periferia, un termine abusato fino al punto della banalizzazione, dello scontato. Nessuno è colpevole ne assolto dai fatti perché c’è una sospensione che dura da anni, che parte proprio da quell’abuso della parola periferia che man mano è diventata letteraria, più spesso musicale, una chiave di volta della protesta sociale, delle rivendicazioni ma anche dell’abuso politico, dello scudo ideologico, mai di un vero progetto di cambiamento, perché secondo noi, Le periferie non vanno riqualificate, vanno ridisegnate da zero tout court, a partire da l’architettura, dalla cultura, dalle scuole, dal rivedere i modelli sociali d’integrazione dei tanti cittadini che non esistono se non nel loro quartiere (ecco il grido: fuori dal nostro quartiere) che rischia di essere l’unico elemento in cui c’è il riconoscimento del proprio status, in una Milano lontana. Milano Concreta pensa che occorra intraprendere un progetto molto ambizioso di rigenerazione delle periferie, attraverso un processo di destrutturazione e ricostruzione.      

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Raccolta fondi per progetti rivolti a famiglie, giovani e cultura del riciclo

Bambini e famiglie, arte e sport, lavoro giovanile, inclusione sociale, agricoltura urbana,  artigianato e riuso. Queste le tematiche al centro degli ultimi 5 dei 19 progetti selezionati nell’ambito della seconda edizione del Crowdfunding Civico, promossa dall’Assessorato alle Politiche del Lavoro, Attività produttive e Commercio del Comune di Milano, cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del PON Metro Milano 2014-2020 e realizzata in collaborazione con Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation – e Ginger Crowdfunding. I progetti, molto diversi tra loro, perseguono il medesimo obiettivo: offrire a Milano e ai suoi abitanti nuove opportunità per reinventare la città in un’ottica più partecipativa, favorendo l’inclusione sociale e la sensibilizzazione su argomenti di grande importanza sociale e culturale. Se i progetti raggiungeranno il 40% del budget stabilito tramite la raccolta fondi, inoltre, saranno cofinanziati dal Comune di Milano per il restante 60%, sino a un massimo di 60mila euro. “Il crowdfunding è uno strumento straordinario per suscitare il protagonismo dei cittadini e coinvolgerli nella realizzazione di progetti concreti volti al miglioramento della qualità della vita di molte persone in diversi quartieri – commenta così l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani  -. In questo periodo tutti siamo chiamati a riscrivere e vivere una nuova socialità fatta di distanza fisica che non può trasformarsi in povertà di relazioni. Ed è proprio sulla costruzione di relazione e solidarietà tra abitanti dei quartieri, famiglie e cittadini che lavorano le idee che abbiamo raccolto”. L’iniziativa è stata accolta con molto entusiasmo: sono infatti oltre 3.400 le persone hanno scelto di sostenere le campagne del Crowdfunding Civico, per un totale di oltre 277mila euro di fondi già raccolti attraverso le microdonazioni che hanno permesso a 11 progetti di raggiungere già l’obiettivo di raccolta. Gli ultimi 5 progetti ad andare in piattaforma sono: Un, Due, Tre Sport…Per bimbi e Mamme. È un progetto che coinvolge tutta l’area del Municipio 5, che include i quartieri Ticinese, Chiesa Rossa, Porta Lodovica, San Gottardo, Zona Bocconi e Vigentino. Promosso dall’associazione Donna&Madre Onlus, si propone di favorire le attività sportive attraverso il miglioramento degli spazi dell’associazione, rendendoli più sicuri e “a misura” di mamme e bambini. REstart: ripartire insieme… con babysitter e compiti. È una campagna di Fondazione Arché che si rivolge alle famiglie più vulnerabili del quartiere di Quarto Oggiaro, offrendo un supporto concreto tramite un servizio di babysitting e aiuto compiti. Riselda partecipa: fai un bilancio dei tuoi rifiuti! È la campagna da BiPart Impresa Sociale Srl per promuovere la cultura del riuso: grazie al crowdfunding si potrà avviare un’innovativa sperimentazione di tracciamento dei rifiuti e collocare il primo dumpster in un condominio del quartiere di Giambellino. Agrihousing – abitare la campagna in città. È un progetto di Agrivis Società Cooperativa Sociale Agricola nato con l’obiettivo di coniugare agricoltura sociale urbana, lavoro e comunità. Nel cuore del Parco Agricolo Sud, dove ha sede la cooperativa, verrà costruita una cascina che ospiterà alloggi di housing sociale, ma anche aule per la formazione professionale delle persone più fragili, un laboratorio per la trasformazione dei piccoli frutti coltivati all’interno dei 4 ettari di terreno circostante e un magazzino per gli attrezzi. Falegnameria Cuccagna. È il titolo della campagna promossa da Società Cooperativa Sociale_Comunità Progetto a.r.l, che si svilupperà all’interno della storica Cascina Cuccagna. Il progetto prevede la realizzazione di un laboratorio di falegnameria per favorire l’inserimento lavorativo di ragazzi stranieri. Per maggiori informazioni e contribuire ai progetti: https://www.comune.milano.it/web/crowdfunding-civico

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Rissa tra giovani nelle vie del centro

Una prolungata rissa tra gruppi di giovani, prevalentemente di diverse origini straniere divisi forse in due o più fazioni, si è verificata sabato sera intorno alle 21, in pieno centro a due passi dal Duomo. La notizia è stata resa nota oggi da alcuni cittadini che hanno postato delle immagini su Facebook. L’assembramento e la rissa (decine i ragazzi e le ragazze, quasi tutti senza mascherina) si è prolungata per molti minuti, con i giovani che si picchiavano a più riprese lungo tutta la via Orefici, dal Duomo verso piazza Cordusio, davanti agli attoniti passanti. I ragazzi e le ragazze a più riprese hanno dato la caccia ad altri loro coetanei, picchiandone alcuni e suscitando la risposta degli amici di questi ultimi. In particolare, davanti al fast food Kentucky Fried Chicken in via Orefici sono intervenuti anche i vigilanti perché nelle colluttazioni è stata sfondata una vetrina dell’ingresso. All’arrivo dei carabinieri, che si trovavano a poche centinaia di metri, in piazza del Duomo, tutti sono fuggiti facendo perdere le tracce. Nessuno è stato, al momento, identificato. Non risultano feriti gravi. “Le immagini di questo weekend riprese in un video poi pubblicato sui social sono davvero assurde, soprattutto se si considera di essere in pieno centro a Milano e in piena pandemia. La prima cosa che ci si domanda, vedendo queste bande di ragazzi, molti dei quali stranieri, che si affrontano con violenza, distruggendo persino una vetrina, è: ma dove sono i controlli?”, ha commentato l’assessore alla sicurezza di Regione Lombardia e consigliere comunale di FDI a Milano, Riccardo De Corato. ANSA  

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Sala: due giovani guideranno la mia lista civica

Martina Riva, 27 anni, “praticante avvocato in uno studio legale internazionale e Consigliera del Municipio 7 di Milano” ed Emmanuel Conte, 41 anni, “papà di Enrico, dopo la laurea in Economia Politica ha iniziato la sua carriera professionale nel sistema bancario. È presidente della commissione bilancio del Comune di Milano”. Il sindaco Sala, su Instagram, ha presentato così i capilista della lista “Beppe Sala Sindaco” per le prossime comunali. “Sono entrati in politica cinque anni fa con me, li ho sempre seguiti e ora ritengo siano maturi per guidare la mia lista (che si chiamerà semplicemente “Beppe Sala Sindaco”) per le prossime elezioni – ha aggiunto Sala -. Avranno totale autonomia, ho solo espresso loro il mio desiderio di costruire una lista giovane, che guardi ai giovani. E che rispetti i valori fondamentali che caratterizzano la mia proposta politica per il prossimo quinquennio: equità sociale, attenzione all’ambiente, innovazione nei modi e nelle azioni con cui il sistema pubblico si mette al servizio della comunità”.

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Online bandi per contributo superaffitto a giovani e famiglie

Nuove misure di sostegno al canone concordato. Il Comune continua a spingere sull’affitto a costi accessibili, e pubblica due avvisi per l’attuazione di misure sperimentali a favore dei nuovi contratti a canone concordato per famiglie e per giovani under 35. Misure di per sé importanti rispetto alle specificità del mercato delle locazioni a Milano, caratterizzato da canoni d’affitto alti e molto alti, ma che in questa fase emergenziale prodotta dalla crisi sanitaria da Covid-19 risultano particolarmente urgenti e necessarie. Entrambi i bandi prevedono che gli inquilini abbiano un Isee pari o inferiore a 30.000 euro l’anno e che le domande vengano presentate online dal proprietario dell’alloggio per cui si richiede il contributo. Con il primo Avviso, denominato “Superaffitto”, verranno erogati contributi a copertura dei canoni pari a 5 mensilità per ogni anno del periodo di durata contrattuale (3 più 2 anni), fino a un massimo di 2.000 euro l’anno: 10.000 euro complessivi, dunque. Il contributo sarà versato direttamente al proprietario in un’unica rata negli ultimi 5 mesi di ogni anno tramite bonifico bancario. A copertura del “Superaffitto” sono stanziati 1,2 milioni di euro: di questi, 800.000 sono riservati al sostegno di nuclei familiari genericamente intesi, e 400.000 dedicati specificamente a giovaniOK inquilini di età inferiore ai 35 anni. In entrambi i casi, si dovrà trattare della sottoscrizione di nuovi contratti (che dovranno essere presentati entro tre mesi dal riconoscimento del contributo, pena l’esclusione), con importo non superiore a 9.600 euro annui: non potranno accedere, quindi, proprietari con locazioni già avviate, nemmeno nel caso intendessero modificarle adeguandole al canone concordato. Il contributo verrà assegnato, previa verifica dei requisiti e delle condizioni d’accesso, fino ad esaurimento delle risorse. Il secondo avviso, denominato “Superaffitto breve”, con una copertura economica di 100.000 euro è un primo esperimento di incentivo per le locazioni brevi rivolto esclusivamente a giovani, studenti e lavoratori, di età compresa tra i 20 e i 35 anni che intendono risiedere in case o stanze in affitto sempre a canone concordato, ma con contratti brevi, della durata massima di 18 mesi. I contributi arriveranno fino ad un massimo di 800 euro in caso di contratti di locazione di alloggi per una durata pari a 18 mesi, oppure di 400 euro nel caso si tratti di stanze. Se il contratto ha una durata inferiore ai 18 mesi, il contributo verrà ridotto proporzionalmente ed erogato con le stesse modalità. Sarà in ogni caso versato al proprietario in un’unica data tramite bonifico bancario, una volta superati i 2/3 del periodo di locazione previsto nel contratto. Questo secondo bando scadrà il 31 gennaio 2021, e varrà per appartamenti e stanze il cui contratto potrà essere sottoscritto fino al 30 settembre 2021. Stiamo insistendo sull’affitto a canoni accessibili per costruire nella nostra città una maggiore articolazione dell’offerta di case in locazione capace così di intercettare la nuova domanda – spiega l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. In questa fase così delicata per Milano il Superaffitto si propone di favorire l’utilizzo degli appartamenti vuoti e non utilizzati che, proprio a causa della pandemia, sono aumentati. In particolare le misure rivolte ai giovani guardano agli studenti e ai lavoratori che per periodi più o meno lunghi cercano di trovare soluzioni alla domanda di casa a costi per loro sostenibili. In questo Milano ha bisogno di lavorare su se stessa e di superare la forte polarizzazione che segna il mercato abitativo nella città: canoni pubblici bassi e molto bassi, canoni privati alti e molto alti. In mezzo il nulla e di quel “mezzo” la nostra città, oggi più di ieri, ha molto bisogno”. Per entrambi i bandi sarà l’Agenzia sociale per la locazione Milano Abitare convenzionata con il Comune a veicolare i versamenti destinati ai beneficiari, ovvero direttamente i proprietari degli alloggi. Per consultare i bandi: Contributo Superaffitto giovani e famiglie; Contributo Superaffitto breve giovani.

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Tornano in piazza i giovani di Fridays for Future

Distanziati, dotati di mascherina ma ben intenzionati a far sentire la loro voce: sono tornati in piazza a Milano, i giovani di Fridays for Future per il sesto sciopero globale per il clima. ‘Recovery Fund for Climate Justice’, ‘Se non ascoltate ora, non avremo più tempo per cambiare’ sono alcuni dei cartelli con cui da largo Cairoli si sono diretti, per lo più ordinatamente in fila e distanziati grazie a un nastro a cui si sono attaccati, in piazza Duomo. “Abbiamo deciso di scendere in piazza oggi, nonostante il Covid-19 – hanno spiegato -, perché è necessario far sentire la voce degli attivisti in un momento fondamentale in cui i governi stanno decidendo come spendere gli enormi fondi del Recovery Fund e le compagnie fossili stanno facendo di tutto per continuare col loro modello di business”. “Stiamo dimostrando a tutta Milano e alla città intera – hanno sottolineato – che siamo capaci di far sentire la nostra voce rispettando le misure di contenimento del Coronavirus!”. ANSA

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