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Kasia Smutniak apre Glocal DOC, il festival del documentario

A Varese dal 4 al 9 novembre è in programma la prima edizione del festival dedicato ai docufilm. Tra gli ospiti, insieme all’attrice polacca, anche Giorgio Verdelli autore del lavoro su Jannacci e l’alpinista Matteo della Bordella con “Il ragno della Patagonia”   Sarà Kasia Smutniak ad aprire la prima edizione di Glocal DOC, il festival del documentario nato a Varese nell’ambito di Festival Glocal. L’attrice porterà domenica 5 novembre il suo primo film da regista e sarà presentata dal critico cinematografico Mauro Gervasini. Il docufilm MUR racconta della sua Polonia e del muro d’acciaio che per 186 chilometri percorre il confine con la Bielorussia, creato per respingere i migranti diretti verso l’Unione Europea dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. La regista, con uno zaino in spalla, insieme alla videomaker e con l’aiuto di attivisti locali, si è spinta fino alla zona rossa per filmare quel muro. I protagonisti degli eventi speciali (fuori concorso) di Glocal Doc saranno diversi. Oltre alla Smutniak, ci saranno Giorgio Verdelli con il docufilm del momento dedicato a Enzo Jannacci e Matteo della Bordella con le sue imprese in Patagonia. Questi sono solo alcuni degli ospiti che dal 4 al 9 novembre saranno protagonisti di una serie di serate evento a Glocal DOC, il festival del documentario nato a Varese nell’ambito di Festival Glocal, manifestazione dedicata al giornalismo che si svolge da 12 anni a Varese. Glocal è organizzato da Varesenews in collaborazione con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Regione Lombardia, ANSO – Associazione Nazionale Stampa Online e la Camera di Commercio di Varese.   Glocal DOC è alla sua prima edizione e, oltre agli eventi speciali, prevede una serie di proiezioni pomeridiane dedicate ai 13 film in concorso, selezionati tra le 1.500 candidature pervenute. Una proposta tutta da scoprire, con appuntamenti gratuiti nei cinema della città di Varese (MIV e Cinema Nuovo).   Il regista Giorgio Verdelli, autore del docufilm del momento “Jannacci – Vengo anch’io”, sarà invece presente alla serata di premiazione del festival, il 9 novembre, intervistato dal giornalista Diego Pisati prima della proiezione del film. Il documentario biografico è dedicato al genio creativo musicale di Enzo Jannacci. Un ritratto inedito e appassionato che salta le mille sfumature di un mito che continua ad affascinare con la sua cifra stralunata e surreale. Attraverso un’intervista inedita rilasciata a Giorgio Verdelli nel 2005 è lo stesso Jannacci a fare da voce narrante.   Uno dei protagonisti delle serate evento sarà poi l’alpinista Matteo della Bordella che presenterà il documentario “Il ragno della Patagonia”, insieme al regista Fulvio Mariani, intervistati dal giornalista Damiano Franzetti e dal presidente del CAI Varese Antonella Ossola. L’alpinismo patagonico ha dimostrato d’essere difficile e pericoloso per la lontananza da ogni appoggio e per l’instabilità meteorologica. Il regista intreccia le gesta di uno dei suoi pionieri, il Ragno di Lecco Casimiro Ferrari, con quella del giovane Matteo della Bordella, che ne rivive le imprese in stile ultra moderno.   Altri importanti eventi speciali di Glocal DOC saranno l’incontro con la regista Cristiana Mainardi (4 novembre) che insieme a Silvio Soldini ha realizzato il documentario “Un altro domani”, un lavoro che conduce un’indagine sulle relazioni tra persone, per cercare di comprendere dove, e perché, la violenza prenda il sopravvento, dando così origine a una spirale malvagia che arriva a compromettere l’esistenza.   Sempre il 4 novembre seguirà l’incontro con il regista Francesco Cabras, coautore insieme ad Alberto Molinari, del docufilm “The big question” realizzato sul set del film La passione di Cristo di Mel Gibson, ponendo domande esistenziali a tutta la troupe del film e creando un singolare spaccato di vita. Cabras sarà intervistato da Francesco Raganato, un altro regista che lavorò proprio sul set del film di Gibson. Da segnalare anche la presentazione di “Il posto” con la presenza del regista Mattia Colombo: un docufilm che sta ottenendo diversi riconoscimenti, un’opera “on the road” che racconta di vite nomadi alla ricerca di un posto fisso.

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Glocal 2021 e l’informazione: «Siamo ciò che scegliamo di connettere»

Glocal 2021 e l’informazione: «Siamo ciò che scegliamo di connettere». Nella terza giornata, il Festival del Giornalismo Digitale ha delineato la nuova professione giornalistica rispetto a contesto, tempo di chi scrive e tempo di chi legge. Si è parlato anche di Afghanistan, acqua e gestione dei dati. È la frase di Federico Badaloni a riassumere il sabato di Glocal 21, penultimo giorno per il Festival del Giornalismo Digitale in corso a Varese, che ha visto proseguire la serie di incontri e corsi sul grande tema del tempo. E il panel che ha visto protagonista l’architetto dell’informazione, con la direttrice di Donna Moderna Annalisa Monfreda, era proprio centrato sul tema: “Il tempo del lettore”. La frase simbolo di questo appuntamento è stata: «Siamo ciò che scegliamo di connettere», cercando di rispondere alle domande sulla professione giornalistica rispetto a contesto, tempo cronologico di chi scrive ma anche di chi legge, oltre alla presenza fisica che è diventata un’incognita con la pandemia. La direttrice di Donna Moderna ha parlato anche, assieme al direttore di Menelique Giovanni Tateo, di «giornalismo veloce e giornalismo lento». Molto interessante il primo appuntamento di giornata in Sala Campiotti. I giornalisti Cecilia Sala e Lorenzo Cremonesi hanno fatto il punto sulla situazione attuale in Afghanistan, dove sono stati pochi mesi fa per raccontare il ritorno dei Talebani, vissuto in prima persona come corrispondenti. Nel pomeriggio è stato il momento dei dati e del data journalist con i giornalisti Tomaso Bassani, Riccardo Saporiti e Isaia Invernizzi. Diversi gli appuntamenti giornalieri con la storia: Pier Vittorio Buffa, Isabella Insolvibile e Nicola Maranesi hanno condotto il panel “Il tempo del giornalismo e della storia” mentre Annalisa Camilli, Andrea Franceschi e Sara Poma hanno parlato di “Giornalismo e memoria”. L’acqua è stata protagonista nel pomeriggio con il panel organizzato in collaborazione con Alfa Srl, “Una marea di cronaca: storie acquatiche fra dati, musei liquidi, strade fluide”. L’archeologa Flavia Amato, il giornalista scientifico Marco Ferrari e il presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli hanno discusso della gestione del bene più prezioso sulla Terra. «Si parla poco del fatto che di acqua ce n’è dappertutto – ha spiegato Ferrari -, ma quella che si può utilizzare per l’agricoltura e l’industria è una parte minima. Riuscire a spiegare questo discorso è complicato. È importante comunicare anche che il ciclo dell’acqua si sta modificando profondamente». La giornata di Glocal si è conclusa con le premiazioni: premio Angelo Agostini dedicato ai videomaker, quello per data journalist e infine la squadra vincitrice di Bloglab, il laboratorio di giornalismo digitale riservato a studenti di scuole superiori e università. LA GIORNATA DI DOMENICA 14 NOVEMBRE Terminati gli incontri, nella mattinata di domenica 14 novembre gli abbonati a VareseNews potranno visitare in anteprima la Fondazione Moradini. Le visite guidate sono due, una alle 10 e una alle 11.30. Ad ogni visita potranno partecipare 25 persone. L’ingresso è gratuito, ma è necessario prenotarsi scrivendo a festivalglocal@gmail.com Glocal – Festival del Giornalismo Digitale – è organizzato da Varesenews, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, ANSO Associazione Nazionale Stampa Online e Camera di Commercio di Varese. www.festivalglocal.it

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Video maker e data journalism a Glocal 2021 due premi per i giornalisti digital

Video maker e data journalism a Glocal 2021 due premi per i giornalisti digitali. La decima edizione del Festival del Giornalismo Digitale, in programma a Varese dall’11 al 14 novembre, rinnova il doppio concorso dedicato alle nuove tecniche per raccontare la realtà. Consegna dei lavori entro il 31 ottobre. Video e data journalism: il giornalismo digitale si confronta con due strumenti nuovi per raccontare la realtà. Ai videomaker e ai giornalisti che lavorano con i dati, Glocal – Festival del Giornalismo Digital, in programma a Varese dall’11 al 14 novembre, dedica anche in questa sua decima edizio-ne due premi. Il primo, intitolato ad Angelo Agostini, è riservato ai migliori video giornalistici; il secondo alle inchieste di data journalism. La partecipazione è riservata ai giornalisti (professionisti, pubblicisti, praticanti) e agli studenti e diplomati nelle scuole di giornalismo. La presentazione dei lavori deve avvenire entro il prossimo 31 ottobre; la premiazione è prevista nel pomeriggio di sabato 13 novembre. «Il Festival nasce anche per sostenere concretamente il buon giornalismo – spiega Marco Giovannelli, ideatore di Glocal e direttore di Varesenews – I premi hanno lo scopo di promuovere il gior-nalismo digitale, quello di chi usa lo strumento video e quello di chi usa i dati per raccontare ciò che avviene. Con il premio ad Angelo Agostini vogliamo poi ricordare la figura di un grande innovatore: Angelo ha collaborato con noi alla realizzazione delle prime due edizioni del Festival e questo è un modo per tenere viva la sua memoria». Per partecipare al premio Angelo Agostini dedicato ai video maker, i candidati devono proporre un video che racconti una storia sul tema “Il locale che incontra il globale”. Sono ammessi lavori pubblicati dopo il 31 ottobre 2020, realizzati individualmente o in collaborazione con altri, senza alcun limite di durata. I lavori dovranno essere stati pubblicati o trasmessi in maniera inequivocabile e dimostrabile su blog, testate giornalistiche, webtv o tv. In palio per il vincitore c’è un premio di 1.000 euro. L’ultima edizione è stata vinta da Tiziano Scolari con un video trasmesso durante la trasmissione “L’aria che tira” su La7, dedicato a Marco Rodari, in arte Pimpa, un clown che viaggia nelle zone di guerra con l’obiettivo di portare un sorriso ai bambini. Il premio data journalism invece parte dalla constatazione che dati, database, mappe e grafici sono ormai entrati ormai di diritto tra gli strumenti a disposizione per raccontare il mondo. Il giornalismo, infatti, sperimenta continuamente nuovi formati innovativi e il data journalism è oggi sempre di più un elemento imprescindibile tra le competenze di una redazione. Per partecipare, i candidati devono proporre un lavoro di data journalism pubblicato dopo il 31 ottobre 2020 su una testata giornalistica riconosciuta. Il lavoro sarà valutato per originalità della base di dati scelta, originalità dell’analisi, modalità di rappresentazione dei dati e sviluppo dell’attività giornalistica a partire dalle informazioni emerse dai dati. In palio c’è un premio da 500 euro. Glocal – Festival del Giornalismo Digitale è organizzato da Varesenews e Anso con la collaborazione dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e il sostegno di Camera di Commercio di Varese che, sin dalla prima edizione, mette a disposizione le sue location più prestigiose. Qui il programma della decima edizione del Festival https://www.festivalglocal.it/programma-festival-glocal-2021/  

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