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Agnte ferito. Sala: espulsioni responsabilità del Governo

Il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha così commentato il grave ferimento dell’Agente Christian Di Martino “I delinquenti acclarati devono essere rimpatriati e intendiamoci, il punto è chi fa che cosa. Quindi anche il nostro governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere”. Sala ha quindi concluso aggiungendo “se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo. Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini” e se ciò non avviene è “chiaro di chi è la responsabilità”.

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Bestetti (FdI): Regione collabora con Comune e Governo per palestre della salute e alloggi al personale giudiziario

“Accolgo con soddisfazione l’adesione del Comune di Milano alla ‘Partnership for Healthy Cities’, la rete globale di città impegnate nel garantire e promuovere una qualità di vita più sana per i propri cittadini” lo scrive in una nota il Consigliere Regionale di fratelli d’Italia Marco Bestetti, specificando “Si tratta di un’iniziativa coerente con il grande lavoro che stiamo conducendo in Regione Lombardia con il nuovo Piano Socio Sanitario Regionale dove abbiamo inserito un cambio radicale di paradigma dalla semplice cura alla diffusa promozione della prevenzione primaria e secondaria”. “In questo contesto – spiega il meloniano – sto lavorando insieme alla DG Welfare della Regione per istituire le Palestre della Salute ul modello dell’esperienza maturata in Veneto ed Emilia-Romagna, per promuovere l’attività fisica e sportiva, anche prescritta dal proprio medico, quale valido strumento di contrasto ad alcune patologie croniche che hanno un’incidenza economica e sociale molto elevata”. Bestetti commenta anche l’intesa siglata dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per assegnare alloggi Aler a canone agevolato al personale dell’Amministrazione giudiziaria. “Anche questa volta la Lombardia, locomotiva d’Italia, è l’apripista di questa collaborazione – si compiace Bestetti –  in vista dei prossimi accordi che il Ministero della Giustizia siglerà con le altre Regioni. La Lombardia – prosegue- dimostra di essere concretamente al fianco degli operatori dei tribunali che hanno difficoltà ad accedere al mercato privato degli affitti, agevolando la permanenza del personale giudiziario nel territorio lombardo. Questa importante iniziativa risulta perfettamente in linea con il lavoro che sta svolgendo l’Assessore alla Casa, Paolo Franco, dando attuazione al Piano regionale per la Casa. È infatti fondamentale allargare le categorie dei beneficiari dei servizi abitativi garantendo il ‘mix abitativo’ nei quartieri popolari” conclude Bestetti.  

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Sala Governo: assente. De Chirico (FI): non lo diceva quando governava il PD

“Sala parla di centrosinistra, ma non da federatore come ci tiene a sottolineare, e non manca di tirare qualche stoccata al Governo Meloni che, a suo dire, trascura Milano” lo scrive in una nota Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, riferendosi alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Sala al Corriere della Sera. Sala ha infatti detto “posso dire che le dita di una mano sono anche troppe se penso quanti ministri sono venuti a Milano per ascoltare i problemi che ho ma anche le opportunità che io posso offrire” aggiungendo “E’ un Governo che vedo assente dal territorio” e “idem il presidente del Consiglio” cui “ho detto più volte di venire a Milano”. Affermazioni cui De Chirico ribatte deciso “Non mi sembra che nei sei anni precedenti quando c’erano i governi amici del PD ci fosse mai stata una grande considerazione per la nostra città e per cui più volte lo invitai a picchiare i pugni sul tavolo”. “Il primo cittadino parla del suo secondo mandato e di temi che non lo fanno dormire – aggiunge l’azzurro elencando – lo stadio, la Scala e la sicurezza. Immancabile un riferimento alle zone 30 km/h fuori dalle scuole e la pedonalizzazione del quadrilatero della moda. Nonostante abbia dichiarato che la riqualificazione delle periferie fosse la sua ossessione – attacca quindi De Chirico –  dimentica completamente di menzionarle e con esse trascura l’80 % dei nostri concittadini che lì ci vivono. Visto il degrado in cui versano certi quartieri ai margini sono i milanesi che non riescono più a chiudere occhio e a sognare, ad occhi aperti, spero – conclude il forzista –  che davvero Sala non si candidi per il terzo mandato”.

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Sardone: Sala attacca il governo perché lui i rave non li ferma

“Oggi il sindaco Sala attacca il decreto legge del governo cercando di dare lezioni di sicurezza a tutti: con quale coraggio, forse, non lo sa nemmeno lui. Parlare di “certo atteggiamento verso la musica e i giovani” significa chiudere un occhio e lasciare che si sballino con droghe sintetiche h24? Perché è questo che succede nei rave party, ovviamente abusivi. Nel settembre del 2021, tra gli edifici abbandonati di via dei Pestagalli, anche a Milano era andato in scena un rave party. L’allora ministro Lamorgese, ora per fortuna ex, e il sindaco Sala stettero con le mani in mano, fregandosene bellamente delle segnalazioni dei cittadini. Il fatto avvenne poco dopo il mega rave di Viterbo in cui ci scappò anche il morto. Sala dice che Milano farà la sua parte: ovvero tollerare spacciatori, tossici, occupazioni abusive e campi rom irregolari? Anche no… Il modello Milano che hanno in mente Sala e il Pd è quello delle città capitale del crimine in tutte le classifiche nazionali”. Così in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. [the_ad id=”36270″]

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Picina (Lega): Sala su governo parla da maschilista

“Mi preoccupano molto le parole pronunciate oggi dal Sindaco Sala sulla formazione del Governo e delle ipotetiche tensioni tra Salvini, Meloni e Berlusconi”, evidenzia Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e vicecommissario cittadino della Lega. “Secondo il Primo cittadino, Salvini e Berlusconi dovrebbero sentirsi a disagio a essere guidati nel Governo da Giorgia Meloni per il fatto che sia una donna. Un’uscita davvero infelice che solo chi non pone sullo stesso piano uomo e donna potrebbe pensare e pronunciare. Spiace davvero che il Sindaco ritenga inferiore la Meloni solo perché è donna e non si renda conto che nella formazione di un Governo esistano, come è giusto che sia, degli equilibri che in completa serenità è giusto trovare nella coalizione, indipendentemente dal sesso dei singoli, ma basato sulle competenze delle persone. Proprio mettendo sullo stesso piano uomo e donna, si potrà finalmente sconfiggere il maschilismo dimostrato oggi da Sala, al quale chiedo delle scuse formali a Salvini, Meloni e Berlusconi”, conclude Piscina. [the_ad id=”36270″]

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Muore Scalfari muore il governo

Muore Scalfari muore il governo. Come tutti i grandi uomini sembra infatti che anche Eugenio Scalfari abbia segnato la storia della Repubblica pure morendo. Con la sua dipartita si è squagliato il governo che per l’ennesima volta aveva visto collaborare forze politiche in teoria di segno opposto. Diciamo in teoria perché di fatto sui grandi temi sono tutti d’accordo. Fanno davvero simpatia, se non fosse grave per la libertà italiana, i titoli dei giornali che oggi ci dicono “PNRR a rischio”, “taglio del cuneo fiscale a rischio”, come se esistesse una singola formazione politica davvero contraria a portare avanti il Piano nazionale di ripresa e resilienza. O a tagliare le tasse sul lavoro. Prodi di cuneo fiscale ne parlava nei primi anni 2000 e a quanto pare ne stanno parlando ancora ora, quindi forse nessuno lo ha fatto. Lo Scalfari direttore di Repubblica lo avrebbe scritto. E avrebbe costretto pure le altre testate a essere più oneste intellettualmente. Magari pure più dure, ma più oneste. Ma oggi la politica e il parlamento sono stati svuotati di significato e di potere. L’avvento di persone sempre più inette ha poi svilito tanto il giornalismo quanto l’attività politica in favore di chi controlla i soldi. Ma questo è argomento per altri articoli. Oggi si parla di Scalfari: una figura che ha saputo cambiare la storia del giornalismo italiano, piaccia o meno per chi e come lo ha fatto. Tutt’oggi Repubblica è un punto di riferimento e anche se è stata venduta agli Agnelli, rimarrà nella storia come il giornale fondato da Scalfari. In uomo in grado di vivere tra i grandi del suo tempo come loro pari, diventando il vecchio saggio del giornalismo di sinistra. Oggi in tanti lo celebrano, pure ricordando che le radici della sua storia affondano nel Ventennio rifiutato della storia del Paese (la foto in copertina è presa da un libro di Bruno Vespa). Ma è questo l’effetto dei grandi uomini: di loro si comprende pure ciò che non viene ritenuto accettabile per altri. E quando scompaiono cadono persino i governi.

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