Trasporti, i sindacati prudenti sul progetto Next
I sindacati prudenti sul progetto Next. L’idea di creare un unico ecosistema dei trasporti tra Monza e Brianza, Milano e Pavia sarebbe un caso unico in Europa, ma secondo la Uil trasporti potrebbe mettere a rischio il modello Atm e i suoi storici pregi. In attesa di conoscere i dettagli del progetto, i sindacalisti esprimono le loro perplessità. Ieri si è tenuto un incontro tra la Dirigenza ATM e le OO.SS., durante il quale, il Direttore Generale ha rappresentato lo scenario che è apparso sulle testate giornalistiche dei giorni scorsi. E’ stata richiesta riservatezza rispetto al progetto “Milano Next”, di cui non se ne conoscono i contenuti. Il progetto presentato da ATM, Hitachi Rail, A2A, Busitalia, Commscon e IGPDecaux, all’Agenzia di Bacino e al Comune di Milano, ci risulta interessante dal punto di vista innovativo, però senza possibilità di paragone poiché unico in Italia e in Europa. Aspettiamo lo studio dell’analisi della proposta da parte dei tecnici e qualora gli Enti preposti daranno esito favorevole potremo esprimerci sulla validità del progetto. Ad oggi rimangono impegni e perplessità in quanto l’accordo sottoscritto con il Comune di Milano, contiene al suo interno l’unicità di ATM, la garanzia dell’attuale perimetro di servizio erogato, le garanzie occupazionali e il rispetto degli accordi contrattuali di 1° e 2° livello. ATM è prima di tutto un bene della città di Milano e non dell’azionista o di chi di volta in volta la gestisce. L’ATM che oggi conosciamo come modello assoluto di eccellenza è merito soprattutto dei tecnici, delle professionalità e di tutte le maestranze che con grande responsabilità hanno sempre accettato le sfide di modernità, e che hanno portato ATM ad essere uno dei biglietti da visita più apprezzati da chi vive e da chi arriva a Milano. Restiamo in attesa di conoscere nel merito il progetto, ricordando a tutti gli attori che il servizio di TPL su gomma non è limitato alla sola città di Milano e che altre Aziende con altrettanta storia meritano rispetto per i loro lavoratori e per gli accordi sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali.
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