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A Greco Milanese l’immobiliare che trova case gratis per medici e infermieri

A Greco Milanese l’immobiliare che trova case gratis per medici e infermieri. Quella che si sta realizzando nel quartiere di Greco Milanese, una bella storia di solidarietà disinteressata. I ragazzi che con il loro impegno hanno reso la  Greco Immobili una delle società leader nel settore degli affitti e vendite immobiliari a Milano, da quando è iniziata “l’emergenza coronavirus”, hanno messo da parte gli utili e si stanno impegnando nella ricerca di alloggi gratuiti per il personale medico distaccato in città. Un’impresa non facile: molti proprietari di appartamenti, che arrotondavano le entrate mensili affittandoli a studenti, professori universitari  e turisti si sono trovati improvvisamente senza questa fonte di reddito, pur dovendo continuare a pagare tasse e a sostenere le spese di mantenimento e manutenzione. Una condizione che non li predispone alla beneficenza trovandosi in molti casi loro stessi in condizioni di bisogno. I componenti dello staff dell’Agenzia non si sono però dati per vinti, hanno preso in mano il telefono e, ognuno da casa propria, hanno cominciato a chiamare tutti i nominativi inseriti nel voluminoso database di clienti a loro disposizione, convinti che sarebbero riusciti a trovarne alcuni disposti a supportare gratuitamente lo sforzo del personale medico/infermieristico  venuto ad aiutare Milano e i milanesi in questo momento di difficoltà. Un impegno premiato dal successo. Mercoledì scorso hanno consegnato il primo appartamento messo a disposizione da un loro generoso cliente e per dopodomani è prevista la consegna del secondo. Notizia che hanno annunciato senza troppa enfasi con un post sulla pagina Facebook dell’agenzia scrivendo “Oggi abbiamo consegnato il primo appartamento in Viale delle Rimembranze di Greco 39 ed è stato stupendo e commovente. Un grazie speciale al primo proprietario che ha aderito a questo progetto e al nostro staff che sta lavorando senza pause per riuscire entro settimana prossima a consegnare il secondo”. L’obiettivo che si pongono è di arrivare ad almeno cinque case date gratuitamente a personale medico. Possono  sembrare poche, ma in tempi di sciacalli e speculatori è molto più di una goccia nell’oceano.

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Covid19: anche il Corriere pubblica fake news

Covid19: anche il Corriere pubblica fake news. E su un uomo morto. Alcuni giorni fa è apparso l’articolo che vedete nell’immagine che accompagna questo articolo. Peccato che la vicenda non si sia affatto sviluppata così, almeno a sentire la furibonda famiglia grechese che ha trovato sulle pagine del Corriere una versione della storia molto diversa da quella reale. L’uomo di cui si parla sarebbe morto secondo l’articolo del Corriere strozzato nel suo letto a causa di una crisi da Covid19 non curata dalla società intesa come personale medico. F.B. sarebbe morto senza tamponi nonostante i sintomi e dunque senza cure adeguate. Invece, racconta la famiglia dell’uomo, anche in questo caso il sistema sanitario italiano ha funzionato svolgendo il suo compito come previsto. F.B. è mancato all’affetto dei suoi cari per un infarto dovuto ad altre cause. Dunque sul Covid19 anche il Corriere pubblica fake news.   Ora il fatto è molto grave in sé: il Corriere, nonostante le prevedibili eccezioni, è sempre rimasto un punto di riferimento per la correttezza e l’imparzialità dei giornalisti che ci lavorano. Con questa azione ha dunque commesso un grave errore e non solo perché la famiglia di F.B. si è poi recata in commissariato per presentare una denuncia, ma anche per la credibilità del Corriere in un momento come questo. Si spera che almeno il giornalista in questione sia solo stato superficiale, prendendo per oro colato il racconto di qualche agente di polizia o membro del 118 troppo ambizioso. Se fosse un semplice peccato di approssimazione, i reati li contesteranno le denunce, almeno non ci sarebbe dolo eccessivo. Sempre che sia stato un errore. In ogni caso ora si può scrivere che sul Covid19 anche il Corriere pubblica fake news. Un pessimo passo verso il basso di quella che una volta era un’istituzione italiana su cui poter contare. Già crollano i siti Inps, almeno salviamo il Corriere.

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Greco Milanese, aggressore seriale preso grazie alla collaborazione fra cittadini e PS

La prima aggressione è avvenuta una quindicina di giorni fa nel sentiero che congiunge via Comune Antico con i prati dietro al cimitero. Ad esserne vittima una donna di mezza età: mentre portava a passeggio i cani, è stata immotivatamente colpita con un pugno allo zigomo da un senzatetto. Sentito il trambusto, madre e figlia che abitano in una casa cantoniera li vicino sono accorse in suo aiuto e hanno allontanato l’aggressore minacciandolo con un manico di scopa. Sempre nello stesso luogo, dopo un paio di giorni, è stato un anziano ortista ad essere spintonato e gettato a terra dalla stessa persona e anche in questo caso ad andare in suo soccorso è stata la coraggiosa signora della casa cantoniera. Saputo quanto accaduto, il figlio della seconda vittima ha chiesto aiuto a un amico con qualche conoscenza nelle Forze dell’Ordine. Dopo essersi fatti un giro nel quartiere per raccogliere qualche informazione in più (senza volersi atteggiare giustizieri), hanno scoperto che, la prima vittima aveva anche riferito di essere al corrente di una precedente aggressione perpetrata nei confronti di un’anziana che aveva redarguito il balordo perché si era messo a dormire nel cortile di casa sua. Dopo aver raccolto una descrizione abbastanza accurata dell’aggressore, hanno riferito tutto al dirigente del Commissariato Greco Turro, Angelo De Simone. Per maggiore chiarezza, hanno raccolto tutte le loro informazione in una mail e l’hanno inviata al funzionario di Polizia. Questi l’ha ricevuta poco prima di raccogliere la denuncia per una quarta aggressione avvenuta in Maggiolina, a danno di una donna colpita con un pugno che l’ha fatta cadere a terra, procurandole lesioni refertate in ospedale con 25 giorni di prognosi. De Simone, temendo che potessero verificarsi nuovi episodi, magari con conseguenze più gravi, ha immediatamente inviato i suoi uomini a setacciare la zona per fermare l’agressore. Non essendo un dirigente che ama scaldare una poltrona, è sceso anche lui in strada, passando il fine settimana a incontrare vittime e testimoni con cui ha intessuto una fitta rete di contatti che alla fine ha portato all’arresto del criminale. Criminale che poi tale non era. Almeno non di professione. Si tratterebbe infatti di un’uomo di mezza età con problemi psichici che aveva smesso di curarsi in modo adeguato. Ora che la giustizia l’ha preso in carico per lui probabilmente non si apriranno le porte del carcere, ma quelle di una clinica dove si prenderanno cura di lui, come Angelo De Simone, i suoi uomini e alcuni cittadini si sono presi cura del quartiere che amano.  

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Natale Sotto i Portici: nella Milano del futuro nasce una tradizione dal sapore antico

Pur essendo sempre più proiettata verso il futuro, Milano è ancora capace di generare tradizioni dal sapore antico. Lo dimostra quanto sta accadendo a Greco Milanese, dove, grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani imprenditori, quella che doveva essere un’occasione per scambiarsi gli auguri di buone feste fra colleghi e amici, si è trasformata nel tempo in una manifestazione che coinvolge tutto il quartiere. Si chiama “Natale Sotto i Portici”, in onore di quelli che congiungono Piazza Greco con il Borgo di manzoniana memoria di Cascina Conti e dove ha sede l’attività dei ragazzi che, cinque anni fa, approfittando del riparo dalle intemperie che offrono, pensarono di organizzare il brindisi natalizio invitando amici parenti e clienti, senza rifiutare un calice a chi passava di li per caso. E quando c’è l’occasione di bere un bicchiere gratis in buona compagnia a passare per caso sono sempre in molti. Visto l’inatteso successo di quella prima edizione, i giovani imprenditori pensarono di replicare anche l’anno successivo e quelli seguenti, allargando gli inviti a tutto il quartiere, fino ai residenti dell’intero Municipio, che ha consentito loro di realizzarsi sul piano lavorativo. Con il passare degli anni si è passati da qualche panettone e bottiglia di spumante consumate fra pochi intimi, alle centinaia di persone intervenute l’anno scorso, quando sono state consumate 200 bottiglie di spumante e 900 salamelle cucinate sul sagrato della Chiesa di San Martino, mentre sotto i portici si teneva un edizione speciale del “Mercatel su la Martesana” e si esibiva una banda musicale. Quest’anno, per celebrare il primo lustro di questa iniziativa, gli organizzatori hanno deciso di dedicarla alla beneficenza e per ognuna delle mille salamelle offerte gratuitamente, che sarà consumata dai convenuti, doneranno 50 centesimi all’Associazione Sportiva Greco San Martino per aiutare le famiglie degli atleti più bisognosi. A fare da contorno alla manifestazione ci sarà anche la “Run and gnam”, una gara podistica non competitiva che terminerà sotto i portici, dove gli atleti potranno rifocillarsi e dissetarsi insieme a tutti i partecipanti alla festa e un’esibizione di “edilizia acrobatica” nel corso della quale alcuni operatori si caleranno dal settimo piano vestiti da Babbi Natale, regalando ai più piccini alcuni pensierini! Gli organizzatori ci hanno chiesto di estendere l’invito anche a tutti i nostri lettori, cosa che facciamo con piacere, invitandovi tutti a partecipare alla manifestazione “Natale Sotto i Portici” che si svolgerà venerdi 20 dicembre dalle 19:00 in poi in Piazza Greco.  

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Prostituzione, case sequestrate e arresti fra Greco, Bicocca e Testi

L’obiettivo dell’azione svolta dagli uomini del Commissariato Greco-Turro, sotto la guida del dirigente Angelo De Simone, nella notte a cavallo fra mercoledì e giovedì, era quello di scoraggiare la prostituzione lungo viale Fulvio Testi. Pur sapendo che si tratta di un’attività legale, anche se praticata sulla pubblica via, l’intenzione delle Forze dell’Ordine era quella di colpire tutto il corollario di attività illecite che le fanno da contorno quali: lo sfruttamento economico, il  favoreggiamento,  gli spacciatori che riforniscono alcune prostitute, gli autisti che le accompagnano sul luogo di lavoro o a casa e chi affitta loro appartamenti in nero. Il risultato del blitz è stato di tre appartamenti sequestrati, un arresto per droga e 66 persone controllate di cui 44 straniere (39 pregiudicate) 15 delle quali irregolari in Italia, che probabilmente saranno espulse. Il pattugliamento utile sia per fare sentire la presenza dello Stato ai numerosi cittadini  che si lamentano per il degrado, gli schiamazzi notturni e la sporcizia lasciata lungo i marciapiedi, sia per mappare nuovamente il territorio, ha portato all’allontanamento da via Chiese di un baracchino per la vendita di panini il cui proprietario aveva un permesso temporaneo e invece era sempre in quel punto, all’identificazione numerose trans che si prostituiscono e all’individuazione dei tre appartamenti affittati in nero, localizzati in viale Fulvio Testi 182, dove i residenti si sono spesso lamentati del via vai di clienti, in via Felice Romani 3, dove uno scantinato malandatissimo serviva da luogo di consumo del sesso a pagamento, e in via Pulci 13, dove è stato sorpreso e arrestato l’italiano, che oltre alla trans che ospitava aveva in casa anche 5 grammi di cocaina.

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