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Sala: è il momento di allentare il Green Pass

“Sì è giusto allentare le misure, è il momento e ce n’è bisogno. Credo che sia il momento di allargare le maglie”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando dei provvedimenti annunciati dal governo per allentare o cancellare le misure per il contrasto al Covid, come ad esempio il Green pass. Sul fatto che anche a Milano nell’ultima settimana i contagi sono in aumento Sala ha osservato, a margine di un evento in piazza Scala, che “se ci pensiamo marzo è sempre stato un mese di picco per i contagi quindi non mi sorprende questo aumento. Semmai la cosa positiva è che i vaccini fanno questo, non riducono i contagi ma la gravità della malattia. Marzo è sempre stato un mese di grande picco”. ANSA

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Green pass: 21 multati in un ristorante

Su 120 persone che cenavano al ristorante, 21 erano sprovviste del super Green pass e tra di loro c’erano anche tre manifestanti ‘No vax’ già identificati nel corso delle manifestazioni del sabato pomeriggio a Milano. Uno di loro era stato anche denunciato. E’ questo l’esito dei controlli effettuati dalla polizia nella serata di ieri a Milano in un ristorante, il King Wok, di via Cenisio 12, nella zona di via Paolo Sarpi. Tra le persone sprovviste del super Green pass c’era anche il titolare del locale che sarà doppiamente multato, per non essere in possesso del certificato verde sul luogo di lavoro e per non avere effettuato i controlli. Per gli altri 21 clienti, che sono stati anche identificati, scatterà una sanzione a partire da 400 euro. ANSA

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Green pass. Prefetto: pattuglie miste per controlli mezzi

Il piano emerso dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza di Milano in vista delle nuove norme per contenere la diffusione del coronavirus , tra cui il Green pass rafforzato, prevede “un’estensione di controlli già in corso in un piano centrato sulla prevenzione”. “Partiremo con un piano che prevede di verificare il rispetto del controllo da parte dei datori di lavoro – ha spiegato il prefetto Renato Saccone -. Sarà un piano di controllo coordinato che non distoglie forze dal territorio e che prevede il contributo di Polizia, Carabinieri, Polizia locale e Guardia di Finanza nell’ambito delle rispettive competenze”. Per i mezzi pubblici sono previste “squadre affiancate” di incaricati di pubblico ufficio (personale delle aziende) e forze dell’ordine all’ingresso dei mezzi. Controlli – ha sottolineato Saccone – che non devono avere conseguenze sul servizio. Non è escluso vi siano controlli all’uscita e, in questo caso, se vi saranno irregolarità saranno erogate sanzioni. “Non è un rapporto controllato-controllore ma basato sulla fiducia la quale ha consentito che in questi mesi la Lombardia rimanesse in zona bianca”, ha concluso il prefetto. ANSA

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Green pass: da lunedì controlli sui mezzi pubblici

I controlli sui mezzi pubblici, dopo l’entrata in vigore del ‘super green pass’ che entrerà in vigore il prossimo 6 dicembre, saranno a campione. Lo ha confermato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine dell’inaugurazione dei mercatini di Natale in piazza Duomo a Milano, dopo averne parlato ieri con il Prefetto, Renato Saccone. “Ne abbiamo parlato con il Prefetto anche ieri e saranno controlli a campione perché di più non si potrà fare. Ci sarà un’attività mista di personale di Atm, forza pubblica e vigili – ha aggiunto -. Chiamo tutti ad un appello al buonsenso perché in questi frangenti, se dovessimo fare un controllo a tappeto, paralizzeremmo il traffico sul trasporto pubblico. Quindi tanto buonsenso però i controlli li faremo”. ANSA

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Perquisita la casa dell’ideatore dei cortei no Green Pass

La Polizia ha eseguito un decreto di perquisizione delegata da Alberto Nobili, coordinatore della sezione distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano nei confronti di un 28enne milanese, Zeno Molgora, indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico. Attraverso i social il ragazzo, fin dalla scorsa estate, era diventato il punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio. Il giovane era già stato denunciato per aver preso parte ad iniziative No Green Pass non preavvisate e dallo scorso settembre è stato sottoposto dal questore di Milano Giuseppe Petronzi a daspo urbano e non ha più partecipato alle manifestazioni del sabato. Lo scorso 20 novembre il diciannovenne ha lanciato sui social una mobilitazione nazionale per il prossimo sabato 27 novembre in piazza Duomo, sostenendo che vi avrebbe preso parte un milione di persone ed esortando i partecipanti a portare ed accendere torce da stadio. Così, per gli investigatori, avrebbe creato “una situazione di intossicazione informativa, disorientando gli stessi manifestanti talora forse non consapevoli di dare seguito ad indicazioni di un organizzatore malevolo e virtuale”. Il 19enne si chiama Gabriele Molgora, detto Zeno. Era già stato colpito da Daspo urbano in relazione alle proteste, mai preavvisate e pertanto da qualche tempo non vi partecipava. E’ indagato per istigazione a delinquere aggravata dal mezzo telematico per via delle chat in cui fomentava i cortei e per ricettazione in quanto dall’analisi del suo telefono è emerso che ha inviato via Telegram dei file contenenti circa mille green pass intestati ad altrettante persone. Dall’analisi del telefono  la Polizia ha scoperto che l’indagato ha inviato via Telegram dei file contenenti circa mille green pass intestati ad altrettante persone. Il giovane ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. E’ stato quindi denunciato anche per ricettazione, con altre due persone destinatarie dei file contenenti i Green Pass e sottoposte a perquisizione e sequestro dei telefoni. Il giovane perquisito dagli agenti della Polizia perché considerato il promotore dei cortei No Green pass del sabato a Milano per gli investigatori, ha sin dall’inizio assunto un rilievo strategico nella campagna di protesta in quanto amministratore della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook “No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2”, alle quali sono iscritti 32mila utenti. Ieri ha diffuso alcuni post in cui ha iniziato a promuovere una manifestazione internazionale, sempre contro l’obbligo del passaporto sanitario, a Ginevra (Svizzera) il prossimo 31 dicembre. Nel corso della perquisizione del 28enne, sono stati anche sequestrati un’accetta ed un coltello, all’interno di uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni. I poliziotti hanno anche ritirato, a scopo precauzionale, due armi regolarmente denunciate dal giovane che è titolare della licenza di porto d’armi ad uso sportivo. La Questura di Milano ha spiegato che, successivamente alle indagini sulla manifestazione No Green pass non preavvisata di sabato scorso – nel corso della quale sono stati denunciati due manifestanti, emessi 31 ordini di allontanamento e comminate 49 sanzioni amministrative per occupazione di aree urbane – saranno emesse ulteriori sanzioni ai 257 cittadini identificati dalla Polizia di Stato in piazza Fontana e in piazza Duomo. “L’attività di identificazione, che non è una procedura fine a sé stessa – sottolinea la Questura – è volta, infatti, ad attribuire la responsabilità di un comportamento tenuto in piazza per le relative e successive contestazioni amministrative e penali che possano essere ravvisate dalla Polizia di Stato e dall’Autorità Giudiziaria”. Molgora “è da considerarsi senza ombra di dubbio uno dei protagonisti delle proteste in atto, in grado di condizionare le scelte degli attivisti, grazie all’intensa attività di proselitismo ed incitamento allo svolgimento di iniziative illegali”, scrive Alberto Nobili, il responsabile dell’antiterrorismo milanese nel decreto di perquisizione eseguito oggi nei confronti di Molgora. ANSA

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Green pass: migliaia in piazza con Robert Kennedy Jr

Erano 4.000 le persone arrivate nella piazza dell’Arco della Pace a Milano per la manifestazione contro il vaccino che protegge dal Covid promossa da Robert Kennedy jr, terzogenito di Bob Kennedy e nipote di John Fitzgerald Kennedy, e dalla sua associazione Children’s Health Defense. I manifestanti, assembrati e senza mascherine, hanno scandito i consueti cori no green pass come “la gente come noi non molla mai” o “giù le mani dai bambini” e mostrano striscioni con la scritta “siamo arrivati liberi su questa terra e liberi torneremo a casa”. Al suo arrivo in piazza Bob Kennedy jr è stato accolto da un applauso da parte dei manifestanti. “Il Green pass è un colpo di stato, uno strumento che usano per toglierci i diritti, non è una misura sanitaria ma uno strumento di controllo della nostra vita. Uno strumento di sorveglianza”, ha detto il nipote di JFK dal palco. “In Usa ci hanno preso tutti i diritti, quello alla proprietà privata e a lavorare, e non solo lì è successo – ha aggiunto -, è stato un colpo di stato globale in soli venti mesi. Se il Green pass è una misura sanitaria perché non è emesso dal ministero della Sanità ma da quello delle Finanze? Credono che siamo stupidi”. Poi Kennedy ha parlato del vaccino spiegando che “non ferma il contagio e non ferma l’epidemia. Io non sono contro i vaccini sono contro i vaccini cattivi”. In piazza c’erano anche Gian Marco Capitani, leader del movimento “Primum non nocere” che ha insultato la senatrice a vita, Liliana Segre, e Carlo Freccero ex direttore di Rai 2 che farà un intervento dal palco. “Kennedy ha fatto un discorso magnifico a Berlino nel 2020 – ha detto Freccero parlando con la stampa – e ha spiegato che le pandemie sono come le guerre, cioè fatte per controllare la gente. Spiega benissimo cosa è il controllo, la manipolazione, la propaganda ed è un giurista, quindi sono qui per questo. C’è chi lo considera un disinformatore? Per me è il contrario. È un vero giurista a livello internazionale”. ANSA

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