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Trivulzio svende per sanare debito, Mammì (M5S): “Il centrodestra non sa fare i conti e si vende la casa”

Trivulzio svende per sanare debito, Mammì (M5S): “Il centrodestra non sa fare i conti e si vende la casa”. Gregorio Mammì (M5S): “Apprendiamo con stupore che il Pio Albergo Trivulzio sta progettando di mettere all’asta 200 milioni di immobili di pregio in centro città, il motivo sarebbe il rosso da 10 milioni di euro diventato ormai strutturale nel bilancio dell’ente controllato da Regione Lombardia, che ne nomina il direttore generale. Vorrei capire secondo quale logica per coprire un buco da 10 milioni si cerca di vendere immobili che valgono 20 volte tanto è che generano profitti per 11 milioni. Intanto i lombardi hanno sotto gli occhi i risultati del buon governo del centrodestra: sono riusciti a doversi svendere un patrimonio immobiliare accumulato grazie a cinque secoli di donazioni dei milanesi. Speriamo che il messaggio sia arrivato: questo centrodestra non merita la fiducia dei lombardi né tanto meno il loro voto, è il momento di una Lombardia più attenta all’amministrazione dei beni comuni” conclude il Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle e candidato alle prossime elezioni regionali.

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Maugeri, Mammì (M5S): “La sentenza non basta a rifondere i cittadini”

Maugeri, Mammì (M5S): “La sentenza non basta a rifondere i cittadini”. “La sentenza della Cassazione, che difficilmente sarà rispettata dai condannati per l’ingente somma, non sarebbe comunque bastata a rifondere i cittadini lombardi del danno subito in termini di diritto di accesso alle cure e di un sistema sanitario volto più al profitto che alla tutela della salute. In questi anni la politica di centrodestra ha fatto quadrato intorno a Formigoni, ora tocca ai cittadini punire alle urne quel sistema e chi ha continuato a perseguire lo stesso modello” commenta Gregorio Mammì, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.

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A Opera il centrosinistra punta su Mammì

A Opera il centrosinistra punta su Mammì. La campagna elettorale entra nel vivo e sono molti gli esponenti politici che in questi giorni utilizzano i loro territori per raccontare le proposte politiche. Gli avvenimenti nazionali e le questioni politiche accendono gli scontri tra candidati, e se parlando dell’arresto di Matteo Messina Denaro si trova il modo per screditare il ministro Carlo Nordio sul tema intercettazioni, il caso Panzeri infiamma le fantasie del centrodestra contro il Partito democratico. Vecchie glorie e grandi rancori tengono accesa la sfida politica sul territorio del Sud Milano dove nei fatti si è accesa la sfida per regionali del 12-12 febbraio tra il candidato della Lega Ettore Fusco e il consigliere regionale Gregorio Mammì candidato per i 5 stelle nella coalizione di centrosinistra. L’ultimo intervento di Ettore Fusco, ex vicensindaco della giunta Nucera, sulla stampa a proposito della vicenda che ha coinvolto la commercialista di Opera Monica Bellini (arrestata dalla Finanza nell’ambito del Qatargate), ha causato un’immediata replica della sindaca Barbara Barbieri che con la lista Futura ha strappato la città alla destra nel 2021. La Sindaca ha parlato di “sguardo misero della Politica” che non riesce a rilevare le enormi differenze tra i due casi. Fusco dal canto suo ha affermato di aver “ricordato che alle elezioni il Pd di Opera ha sponsorizzato proprio Panzeri”: insomma, la sfida elettorale è aperta e se da un lato un grande consenso per Fusco alle prossime elezioni regionali potrebbe impensierire l’Amministrazione Barbieri, dall’altro potrebbe vedere la coalizione Futura stringersi attorno a Mammì, confermando che a Opera la coalizione non ha intenzione di lasciare spazio al centrodestra. Mancano pochi giorni e la sfida è aperta.

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Delibera liste d’attesa, Mammì (M5S): «Accanimento terapeutico elettorale, su di una sanità lombarda lasciata agonizzante dal centrodestra»

Delibera liste d’attesa, Mammì (M5S): «Accanimento terapeutico elettorale, su di una sanità lombarda lasciata agonizzante dal centrodestra». Gregorio Mammì (M5S Lombardia): «Questa delibera è un atto di accanimento terapeutico su di una sanità lombarda agonizzante dopo quasi trent’anni di cattiva amministrazione da parte del centrodestra lombardo. Con una disperata iniezione di risorse somministrata in piena campagna elettorale, si cerca di cancellare dal ricordo di quanti più lombardi possibili il disastro compiuto da Fontana e Gallera. Finendo però per evidenziarne ancor più le responsabilità. Di fatti se erano in grado di mettere in campo un simile sforzo, perché aspettare due settimane dal voto? Per trent’anni hanno favorito il privato e dimenticato il pubblico e la medicina territoriale, con i risultati sotto gli occhi di tutti. Motivo per cui pensiamo sia arrivato il momento di interrompere l’accanimento terapeutico. È il momento che i cittadini stacchino la spina a questo centrodestra» così il Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Gregorio Mammì, in merito alla delibera approvata oggi in Giunta che chiede alle Asst, agli Irccs e ai soggetti privati accreditati di aumentare le prestazioni di specialistica ambulatoriale.

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Mammì (M5S): “Bertolaso invece di ringraziare i medici a scopo elettorale chieda scusa”

Mammì (M5S): “Bertolaso invece di ringraziare i medici a scopo elettorale chieda scusa”. “Oggi l’assessore al Welfare Guido Bertolaso ringrazia pubblicamente il personale sanitario per gli sforzi nella lotta al Covid, un ringraziamento doveroso se non fosse stato proprio il rappresentante dell’Amministrazione regionale a promuoverlo – contesta Gregorio Mammì, segretario della Commissione Sanità e consigliere regionale del Movimento 5 Stelle – perché noi ci ricordiamo del Bertolaso precedente, quello che quando costruì l’ospedale in Fiera parlava di un’astronave e di medici pigri che non volevano imparare a usarla. Ci ricordiamo di quando lui e Fontana mandavano in giro comunicati parlando dei record dell’ospedale in Fiera senza specificare che, come gli era stato detto, un nosocomio staccato dagli altri poli sanitari era inutile per i malati gravi: infatti la Regione dovette ammettere che all’ospedale in Fiera c’era la selezione all’ingresso, cioè prendevano solo i malati lievi. Ci ricordiamo anche del Bertolaso che se la prendeva con i giovani medici perché non volevano vaccinare gratis. Ora il nuovo Bertolaso dimentica in un attimo il vecchio, ma ha lo stesso stile: usa chi si è impegnato davvero per la salute delle persone per fare uno spot elettorale alla giunta leghista. Il personale sanitario va ringraziato davvero perché ha tutelato la salute di tutti i lombardi nonostante la politica” questo il commento del Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Gregorio Mammì, a margine della tappa milanese della serie di incontri “Semplicemente Grazie” organizzati dall’Assessore al Welfare per ringraziare i professionisti della sanità lombarda per lo sforzo prodotto durante la pandemia.

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Case Aler e medici e specializzandi, Mammì (M5S): «I medici devono essere pagati, non sottopagati in case popolari che non spetterebbero a loro»

Case Aler e medici e specializzandi, Mammì (M5S): «I medici devono essere pagati, non sottopagati in case popolari che non spetterebbero a loro». Gregorio Mammì: «La proposta presentata dall’Assessore Rizzi, ovvero cercare un’intesa con Aler per garantire alloggi ai professionisti della sanità che vengono a lavorare a Milano, assomiglia più al gioco delle tre carte che ad una soluzione concreta. Con decine di migliaia di cittadini aventi diritto in attesa di un alloggio popolare, che senso avrebbe permettere al personale sanitario di saltare la graduatoria? I medici devono essere pagati il giusto, non sottopagati ma con una casa popolare sottratta peraltro a chi ne avrebbe maggior diritto. Il personale sanitario è vessato ogni giorno da gestioni politicizzate delle strutture, sottopagato, costretto a doppi e tripli turni, ma le risposte che arrivano da Regione Lombardia sono: “assunzione di medico tramite cooperative” e ipotetiche “case popolari per sanitari”. Mi chiedo se questi benefici saranno estesi anche per i sanitari delle strutture private? Basta con la campagna elettorale a spese di medici, infermieri e pazienti, basta con l’inaugurazione di “Case della comunità” vuote, il centrodestra prenda atto del proprio fallimento» così il Consigliere regionale Gregorio Mammì, in merito alla delibera di Giunta per effetto della quale si propone di sviluppare le politiche abitative per il personale sanitario, tramite la messa a disposizione di alloggi a canone calmierato, e valorizzare il patrimonio ad uso non abitativo delle Aler per la sanità territoriale, attraverso l’erogazione dei servizi sociosanitari e, per i presidi territoriali, attraverso l’erogazione di servizi di prossimità.

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