Hub

Il Comune cerca proposte per il nuovo hub dedicato all’innovazione

Milano pronta ad accogliere “Smart City lab”, la nuova casa dell’innovazione per far ripartire la città nel segno della manifattura digitale, della mobilità sostenibile e dell’attenzione all’ambiente e all’energia. In vista della conclusione dei lavori, previsti per settembre, l’assessora alle Politiche per il lavoro, Attività produttive Cristina Tajani ha presentato la nuova struttura e contemporaneamente lanciato un avviso esplorativo per la ricerca del gestore della nuova realtà, che sarà protagonista di via Ripamonti 88. Uno spazio che punta a essere il primo incubatore cittadino interamente dedicato alle imprese e alle start-up che operano in ambito “Smart city”. La struttura aprirà nel 2022 e sarà un hub polifunzionale destinato a ospitare tutte quelle realtà che con i loro progetti contribuiranno al miglioramento della qualità vita in città e dei suoi abitanti. “Con questo progetto – spiega l’assessora alle Politiche del lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani – restituiamo alla città un’area che per anni è stata soggetta al degrado e all’abbandono. Milano avrà un nuovo hub, uno spazio ibrido dove creare nuova occupazione e ospitare imprese e tecnologie finalizzate al miglioramento della vivibilità, dell’accessibilità, dell’ambiente: in una parola impegnate a migliorare la qualità di vita in città e per i suoi abitanti grazie alla contaminazione tra le diverse anime creative, produttive, commerciali, tecnologiche, presenti sul territorio”. Nello specifico Smart city lab è il risultato di un Accordo di programma stipulato tra il Comune di Milano, il Ministero dello Sviluppo economico e Invitalia. Un progetto che ha potuto contare un finanziamento di 5 milioni di euro da parte del Ministero dello Sviluppo economico per la realizzazione della struttura (ai sensi della Legge 80/2005), mentre il Comune oltre alla concessione dell’area ha messo a disposizione 500.000 euro per le dotazioni informatiche e le attrezzature necessarie all’avvio dell’attività d’incubazione delle imprese. L’area riqualificata in via Ripamonti 88, al centro del nascente polo innovativo di Porta Romana, è di oltre 4.000 metri quadrati con oltre 1.000 m2 dedicati al verde con un edificio sviluppato su 2 piani, per una superficie complessiva di 1.600 m2, con più di 600 m2 di tetto giardino per ospitare piccoli eventi manifestazioni e 533 metri quadrati di parcheggio. Al suo interno ospiterà tutte le funzioni tipiche dei luoghi per l’innovazione: coworking, aule formazione, sale conferenze, uffici e showroom per startup e servizi di incubazione oltre ad una caffetteria e spazi esterni aperti al quartiere. Entro la fine del mese di settembre verranno completati tutti i lavori di realizzazione della struttura. Alla manifestazione di interesse possono partecipare soggetti pubblici, privati o del privato sociale interessati a sviluppare progettualità in linea con la nuova vocazione dello spazio. Soggetti che dovranno essere in possesso dell’esperienza, della competenza e della capacità tecnico economico finanziaria per realizzare il progetto Smart city lab. La concessione dell’intera struttura avrà durata di 12 anni. Le manifestazioni d’interesse e le proposte progettuali dovranno essere inviate tramite via PEC all’indirizzo plo.bandi@postacert.comune.milano.it entro e non oltre il 1° settembre 2021. Tutte le informazioni e la modulistica per partecipare alla manifestazione d’interesse sono disponibili nella sezione bandi e gare del sito del Comune di Milano.

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Approvate le modifiche al PGT per l’Hub San Cristoforo-Parcheggio via Merula

Il Consiglio comunale ha approvato alcune modifiche delle destinazioni del Piano dei Servizi del Piano di Governo del Territorio vigente e l’acquisizione di un’area dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata al fine di consentire la realizzazione dell’Hub di Interscambio San Cristoforo-Parcheggio via Merula, capolinea ovest della linea della metropolitana M4. Il parcheggio di interscambio San Cristoforo-Merula sarà realizzato su aree per un totale di 20mila metri quadrati in parte comunali (la sede dell’ex scuola dell’infanzia demolita) e in parte di proprietà dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata; aree che erano inquinate. Le aree dell’Agenzia saranno concesse gratuitamente perché destinate a funzioni di pubblica utilità. Il progetto prevede un parcheggio completamente interrato con un piano dedicato alla sosta delle auto con 290 stalli senza sottrarre spazio in superficie. A livello strada sarà in parte realizzato un hub per il capolinea dei bus extraurbani che collegano a Milano a Buccinasco, Corsico e agli altri comuni di questa parte dell’area della Città metropolitana. La maggior parte della superficie del parcheggio sarà invece dedicata a verde e spazio per il quartiere, collegata con via Martinelli e l’area oggi occupata dal cantiere che connetterà via Martinelli con via Ludovico il Moro. Tale area sarà pedonale e verde e rappresenterà uno spazio per il quartiere oltre che la connessione con la passerella che collega con la stazione S. Cristoforo M4. In questa area è inoltre prevista la fermata dei bus, del prolungamento del tram 2 e il loro transito esclusivo. Sarà anche collocata una velostazione per custodire in sicurezza le biciclette. La realizzazione del parcheggio in sotterranea permetterà quindi di creare una connessione verde e di spazio pubblico tra il quartiere e il Parco Sud. L’accesso delle auto al parcheggio non avverrà dalle strade del quartiere bensì dalla nuova viabilità tra via Enna e via Chiodi, viabilità a una sola corsia per senso di marcia, completa di ciclabile e alberature. Questa nuova strada sarà raggiungibile a sud solo da via Enna, dal cavalcavia Giordani e dalla viabilità di connessione con Buccinasco; mentre a nord sarà collegato direttamente esclusivamente a via Chiodi, via Faenza e viale Famagosta. In questo modo l’intenso traffico di ingresso e uscita in città sarà dirottato dalle attuali vie Ludovico il Moro e via Martinelli, parte del quartiere, verso invece la nuova viabilità e da questa al parcheggio, lontano dalle abitazioni e separata da un corridoio verde. La sua realizzazione sarà un’occasione importante per riqualificare e moderare la velocità su via Martinelli, migliorando la sicurezza stradale del quartiere e la vivibilità degli spazi, anche secondo le indicazioni che fornirà il Municipio 6.

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Approvato l’hub del capolinea ovest della M4

La realizzazione del parcheggio di interscambio interrato nell’area San Cristoforo-Ronchetto sul Naviglio, capolinea Ovest della M4, è stata oggetto di una delibera approvata dalla Giunta e che ora dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale. Si tratta di un’area di circa 20mila metri quadri che ospiterà al piano interrato 290 auto senza sottrarre spazio in superficie e, a livello strada, costituirà un hub per il capolinea dei bus extraurbani che collegano a Milano a Buccinasco, Corsico e agli altri comuni di questa parte di Città Metropolitana e diventerà a tutti gli effetti il parcheggio di interscambio della nuova linea metropolitana. Realizzare il parcheggio in sotterraneo permetterà anche di avere in superficie un’area verde in connessione con il Parco Sud. “La realizzazione di questo progetto – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori pubblici – contribuirà ad evitare a quartieri come Giambellino e Ronchetto di essere invasi dalle auto e dalla sosta selvaggia tutelando i residenti di questa parte di città. Con la linea blu della metropolitana residenti e cittadini provenienti dagli altri comuni saranno in centro in pochi minuti senza bisogno di utilizzare l’auto e anche connessi a ciclabili e strade urbane che verranno liberate dal traffico”. Il parcheggio Merula-Chiodi risponde a nuove esigenze della città e al bisogno di muoversi più agevolmente senza portare traffico nei quartieri residenziali; con la realizzazione della nuova infrastruttura metropolitana è stato possibile ripensare tutta l’area creando nuove connessioni, valorizzando il trasporto pubblico e la mobilità alternativa ai veicoli privati, anche per chi viene da fuori città. Il progetto prevede anche sistemazioni superficiali con percorsi pedonali e ciclabili, ampie zone a verde piantumate con alberi d’alto fusto e aree gioco. L’hub, progettato da Mm, è strettamente collegato alla nuova viabilità Chiodi-Enna-Merula, che libererà dal traffico via Ludovico il Moro, i Navigli e il quartiere Ronchetto, e alla passerella ciclopedonale di piazza Tirana-San Cristoforo-Ronchetto sul Naviglio, che a sua volta collega il quartiere Giambellino-Lorenteggio ai Navigli e al Parco Sud e permette agli abitanti del quartiere Ronchetto sul Naviglio e ai cittadini di Buccinasco e Corsico di accedere velocemente alla metropolitana. Sempre connessa alla passerella ciclo pedonale sarà realizzata una velostazione a completamento dell’offerta di mobilità dell’hub. Il parcheggio di interscambio San Cristoforo-Merula sarà realizzato su aree comunali e aree di proprietà dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata concesse gratuitamente perché destinate a funzioni di pubblica utilità.

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Nasce a Lambrate un nuovo hub contro lo spreco alimentare

E’ stato firmato ieri l’accordo per la nascita di un nuovo hub di quartiere contro lo spreco alimentare, che sarà aperto entro la fine dell’anno in via Bassini 26, a Lambrate. “Lo avevamo preannunciato a gennaio, con i dati del primo anno dell’hub di via Borsieri – commenta la vicesindaco con delega alla Food policy Anna Scavuzzo –, e oggi sigliamo la partenza di questo progetto che il lockdown dei mesi scorsi ha solo rallentato. Eravamo impegnati sull’emergenza, come era giusto che fosse, ma non abbiamo dimenticato le iniziative strutturali che stiamo ora riavviando e che si accompagnano al percorso di ripresa che vede rafforzate le sinergie con gli enti nostri partner”. Dopo gli ottimi risultati dell’hub di via Borsieri (Municipio 9), che in un anno ha permesso di recuperare 77 tonnellate di cibo (154.000 pasti equivalenti) e coinvolgere 21 organizzazioni non profit, 11 supermercati e 5 mense aziendali, è dunque pronto a decollare il nuovo centro nel Municipio 3, grazie alla collaborazione tra Comune di Milano, Banca di credito cooperativo di Milano, AVIS comunale Milano e l’associazione Banco alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” ONLUS. L’accordo prevede che AVIS comunale Milano dia in concessione d’uso gratuito uno spazio di sua proprietà con una superficie di 70 metri quadrati in via Bassini, Banca di credito cooperativo di Milano un’erogazione liberale di 60.000 euro per l’allestimento dell’hub e per la gestione delle attività e che Banco alimentare della Lombardia si occupi del coordinamento e della gestione operativa tramite personale volontario e dipendente nel rispetto delle norme igienico sanitarie in vigore. Comune di Milano, Politecnico di Milano, Assolombarda e Programma QuBì – La ricetta contro la povertà infantile saranno impegnati nelle attività di governance dei processi, nelle azioni di monitoraggio e nella promozione tra i diversi attori coinvolti nel progetto (supermercati, mense aziendali, associazioni, beneficiari). La collaborazione avrà durata di 4 anni, fino dunque al giugno del 2024.  

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Hub di via Borsieri, recuperate 77 tonnellate di cibo

L’hub di quartiere di via Borsieri contro lo spreco alimentare compie un anno e festeggia con un grande successo: 77 tonnellate di cibo per 154.000 pasti equivalenti recuperati e 21 organizzazioni non profit coinvolte, 11 supermercati e 5 mense aziendali. Pronto a decollare un nuovo hub in Municipio 3, in via Bassini 26. “Possiamo decisamente parlare di un grande successo per l’hub di via Borsieri – commenta la vicesindaco con delega alla Food policy Anna Scavuzzo –, che ha così posto le basi per poter essere replicato anche in altri municipi. I numeri raggiunti dimostrano ancora una volta che se tutti gli attori collaborano per un obiettivo comune è possibile creare una rete efficace e solidale capace di rispondere ai bisogni anche di una grande città come Milano. Grazie alla partecipazione di due nuovi importanti attori come AVIS comunale di Milano e Banca di credito cooperativo di Milano siamo dunque pronti ora a partire anche nel Municipio 3”. Il progetto dell’hub di quartiere è nato all’interno delle azioni definite nel protocollo “Zero sprechi” promosso da Comune di Milano, Assolombarda, Politecnico di Milano, realizzato in collaborazione con Banco alimentare della Lombardia e sostenuto dal Programma QuBì – La ricetta contro la povertà infantile promosso da Fondazione Cariplo con il sostegno di Fondazione Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, Fondazione Fiera Milano e Fondazione Snam. “Programma QuBì – afferma Monica Villa vicedirettrice dell’area servizi alla persona della Fondazione Cariplo – ha scelto fin da subito di sostenere gli hub in quanto permettono di recuperare il fresco, in particolare frutta e verdura e quindi migliorare l’alimentazione delle persone in povertà”. Programma QuBì continuerà a sostenere  anche per il 2020 l’hub di via Borsieri e quello del Municipio 4, che lavoreranno in connessione con il nuovo hub di Lambrate. Obiettivo dell’hub di quartiere è quello di fornire risposte concrete alla domanda di riduzione degli sprechi alimentari in città e di accesso al cibo da parte delle persone bisognose, garantendo un servizio di raccolta alimentare e redistribuzione su piccola scala. Le tonnellate di cibo donato nell’hub di via Borsieri sono state 77, per un totale di circa 154.000 pasti equivalenti, con un valore economico di 308.000 euro, raggiungendo i livelli previsti dal modello studiato dal Politecnico di Milano tra i partner del progetto. Sono inoltre aumentati nel corso dell’anno gli attori sociali che usufruiscono del servizio: le organizzazioni non profit sono infatti passate da 14 a 21. “Esprimo un’enorme soddisfazione nell’aver contribuito a realizzare una soluzione di sistema per affrontare il recupero delle eccedenze piccole e diffuse, le più difficili da gestire. Questi progetti hanno un valore di educazione alla solidarietà – sia per i singoli sia per la collettività – di cui abbiamo profondo bisogno in questa epoca in cui sono alti i rischi di aumento della disuguaglianza sociale e della emarginazione” afferma Alessandro Perego, Direttore del Dipartimento di Ingegneria gestionale e Responsabile scientifico degli osservatori Digital innovation del Politecnico di Milano. “A distanza di un anno i risultati del progetto, stimolato e coordinato da Banco alimentare della Lombardia nella logistica e nel rispetto degli aspetti igienico-sanitari, confermano che è una risposta vincente al bisogno alimentare sul territorio grazie alla rete di collaborazione tra istituzioni pubbliche, profit, non profit e università – dichiara Marco Magnelli, Direttore di Banco alimentare della Lombardia. Anche molte aziende associate ad Assolombarda, attraverso le mense hanno partecipato alla donazione del cibo in avanzo favorendo la diminuzione degli sprechi. A queste si aggiungono anche quelle della grande distribuzione organizzata che recupera ogni giorno diverse tipologie di alimenti che transitano dall’hub e vengono redistribuiti ai diversi soggetti – in totale 11 supermercati e 5 mense aziendali. “Il successo dell’hub di quartiere di via Borsieri e l’apertura del  nuovo hub nel Municipio 3 sono la dimostrazione della forza del fare sistema – ha dichiarato Alessandro Scarabelli, Direttore generale di Assolombarda -.  Un traguardo che ci rende orgogliosi, reso possibile grazie anche al determinante contributo delle nostre imprese, che hanno deciso di giocare un ruolo attivo per ridurre lo spreco alimentare promuovendo un modello replicabile ed efficace. I risultati dell’iniziativa ci spingono a rafforzare il nostro impegno sul tema, con l’obiettivo di diffondere sempre di più le buone pratiche e la cultura della riduzione dello spreco in una logica di maggiore sostenibilità e responsabilità verso il nostro territorio”. La novità più importante per il 2020 è il nuovo progetto per l’apertura di un ulteriore Hub di quartiere nel Municipio 3, in via Bassini 26, zona Lambrate, grazie alla partecipazione di AVIS comunale di Milano e Banca di credito cooperativo di Milano, che hanno partecipato all’avviso pubblicato dal Comune di Milano nei mesi scorsi. “Siamo consapevoli dell’urgenza di rafforzare su tutta Milano questa rete capace di combattere la povertà alimentare e al tempo stesso lo spreco di cibo – dichiara Giuseppe Maino, Presidente di BCC Milano – perciò abbiamo deciso di sostenere il progetto, di cui condividiamo obiettivi e valori. In particolare, siamo orgogliosi dei nostri Soci che, rinunciando al consueto dono natalizio della Banca, hanno scelto di devolvere la cifra corrispondente alla realizzazione dell’hub di quartiere. Da tempo siamo impegnati a sviluppare un network virtuoso con le più importanti realtà associative e istituzionali della Città metropolitana per sostenere e potenziare le migliori energie del territorio”. “Anche AVIS Milano ha partecipato all’avviso pubblico dedicato agli hub di quartiere poiché in linea con i nostri obiettivi – afferma Sergio Casartelli Direttore generale di AVIS Milano – e attraverso la messa a disposizione dei nostri spazi nel Municipio 3, daremo il nostro contributo a questo importante progetto in città entrando a far parte della rete degli attori coinvolti nella lotta allo spreco alimentare a Milano”.  

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