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Inaugurata pista ciclabile che collega Milano all’Idroscalo

E’ stata inaugurato il primo tratto della linea 6 del Biciplan Cambio la pista ciclabile che collega Milano all’Idroscalo i cui lavori erano iniziati il 7 febbraio scorso. Oltre 400 ciclisti si sono dati appuntamento alle ore 9 presso il parcheggio tra via Tucidide e via Cavriana. Alle 9.30 il corteo a due ruote è partito alla volta dell’Idroscalo. Le campionesse di ciclismo Prisca Savi, Valentina Basilico e Giorgia Dioguardi del team BePink, hanno guidato il serpentone di cittadini che pedalando insieme ha percorso via Corelli e alle ore 11 è giunta al “mare dei milanesi”. Il percorso della nuova ciclabile è protetto, illuminato, sicuro e realizzato secondo standard di qualità sia dal punto di vista infrastrutturale che ambientale. La Linea 6 – la Rosa – una volta ultimata nella sua interezza congiungerà Milano con Caravaggio, transitando per Segrate, Pioltello, Rodano, Vignate, Liscate e Truccazzano. Così commenta la vicesindaca Michela Palestra: “Continua l’impegno della Città metropolitana di Milano a favore della mobilità sostenibile per migliorare la vita delle comunità locali, combattere l’inquinamento e promuovere attività che favoriscano la salute delle persone. Sono felice perché oggi abbiamo inaugurato il primo tratto di pista ciclabile – attesissimo dai cittadini – che collega Milano con il suo ‘Mare’. Con questa nuova e imponente infrastruttura vogliamo dare gambe alla transizione ecologica in ogni settore e la bicicletta rappresenta un mezzo ecologico e un’alternativa sostenibile anche economicamente. Da parte nostra continueremo a realizzare nuove piste ciclabili. Abbiamo molti progetti pronti e, grazie ai fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, arriveranno oltre 50 milioni di euro. Le prossime cinque piste ciclabili a essere realizzate saranno la 2, la 5, la 7, la 12 e la 15”. Aggiunge la Consigliera delegata alla mobilità e alle infrastrutture Beatrice Uguccioni: “Oggi una giornata importante per la mobilità sostenibile. Si inizia a concretizzare quanto previsto nel Biciplan “Cambio”, il progetto di rete di piste ciclabili metropolitane. Come Città metropolitana investiremo oltre 450 milioni di euro per realizzare un totale di 750 km: 4 linee circolari, 16 radiali e 4 cosiddette greenways super veloci che si integreranno alle altre modalità di spostamento esistenti. Porteremo su bici il 20% degli spostamenti totali e il 15% di quelli intercomunali, ogni linea sarà a meno di 1 km dai punti attrattivi come scuole, poli commerciali, presidi sanitari, fermate del trasporto pubblico locale. Sono convinta che questa infrastruttura nel tempo cambierà le abitudini della cittadinanza”. La Città Metropolitana di Milano ha così dato il via alla realizzazione del Biciplan “Cambio”, la rete di piste ciclabili metropolitane che punta a collegare tutto il territorio. Si tratta di un progetto di sistema e di area vasta: integra la tutela ambientale, la sicurezza, lo sviluppo economico e il benessere generale. Identifica corridoi super-ciclabili a livello metropolitano e li integra con le ciclabili comunali esistenti, per facilitarne l’uso e cambia il nostro modo di muoverci sul territorio, usando le migliori capacità e tecnologie. “Cambio” vuole incentivare lo spostamento quotidiano in bicicletta come mezzo ovvio e quotidiano, garantendo la realizzazione di piste ciclabili innovative e sicure.

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Centro polifunzionale d’emergenza e Nucleo volontari a cavallo: taglio del nastro all’Idroscalo di Milano

Centro polifunzionale d’emergenza e Nucleo volontari a cavallo: taglio del nastro all’Idroscalo di Milano. La Città metropolitana di Milano ha inaugurato il nuovo Cpe, finanziato da Regione Lombardia, col valore aggiunto dell’attività di ricerca persone scomparse a cura delle Giacche Verdi. Un nuovo Centro polifunzionale d’emergenza, con l’eccellenza del Nucleo volontari a cavallo, è stato inaugurato nel tardo pomeriggio di martedì 24 maggio, all’Idroscalo di Milano. Un’iniziativa, firmata Città metropolitana di Milano, frutto di un progetto di rete, che vede coinvolte Prefettura, Questura, l’associazione Giacche Verdi Lombardia, il Comitato di Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile, e che conta sull’importante finanziamento, da circa 1,5 milioni di euro, di regione Lombardia, per gli interventi strutturali. Un progetto importante che va a consolidare e istituzionalizzare la collaborazione già avviata da tempo all’Idroscalo, sede del CCV-MI, che, grazie ad una scelta mirata e ad un contributo economico sostanzioso, ha permesso di strutturare circa 4000 mq in zona Riviera est a disposizione dei volontari. Una vera sede operativa, articolata per rispondere a tutte le necessità del CCV-Mi che da qui coordinerà tutte le attività di prevenzione e soccorso, facendo da regia per l’attività di Protezione civile nell’area metropolitana (133 Comuni). Un progetto articolato, con nuclei dedicati e specializzati al servizio delle attività di soccorso, quali le unità cinofile, il Nucleo sommozzatori e il Nucleo volontari a cavallo. E proprio quest’ultimo è stato protagonista dell’evento di martedì 24, che ha visto protagonisti, oltre alle autorità civili della Città metropolitana di Milano, della Regione Lombardia, di Prefettura (presente il prefetto Renato Saccone) e della Procura (presente Alessandra Dolci della Direzione Distrettuale Antimafia) anche l’associazione Giacche verdi Lombardia, guidata dal presidente Giuseppe Scabioli, che da anni è presente nel Parco del “mare di Milano” e che, grazie alla nascita del Cpe, vede istituzionalizzare la sua attività. “Siamo orgogliosi di poter dare una veste istituzionale ad una importante collaborazione con le Giacche Verdi, che ringraziamo – spiegano la vicesindaca e i consiglieri delegati della Città metropolitana di Milano al’Idroscalo e alla Protezione civile – La loro attività si è rivelata spesso fondamentale per il ritrovamento di persone scomparse e, ora, è un valore aggiunto per questo Cpe, permettendo una risposta tempestiva alle chiamate di soccorso e diventando un punto di riferimento per i tanti giovani, ce lo auguriamo, che decideranno di mettersi a disposizione della Protezione civile. Mettere in rete risorse umane, mezzi e competenze, sotto la regia del CCV-Mi è fondamentale. Il nostro Idroscalo è la sede perfetta per questo ambizioso scopo”.  Soddisfazione anche per Maria Cristina Pinoschi, Vice Direttrice della Città metropolitana di Milano e Direttrice dell’Istituzione Idroscalo, che ha tenuto a battesimo il nuovo Cpe: “Grazie alla sinergia messa in atto tra istituzioni e terzo settore abbiamo potuto riorganizzare uno spazio importante dell’Idroscalo, destinandolo ad una attività fondamentale e all’avanguardia. La presenza dei volontari non solo tutela il parco stesso, ma è un vero e proprio valore aggiunto che trasforma l’Idroscalo in un punto di riferimento territoriale per la prevenzione e il soccorso. Da qui si coordineranno le attività di ricerca delle persone scomparse con volontari a cavallo perfettamente addestrati, su richiesta degli organi competenti”. Partner di questo progetto l’associazione Giacche Verdi Lombardia, che festeggia quest’anno il suo 30esimo compleanno con l’istituzionalizzazione di una sinergia che si è rivelata strategica. Sono numerose le chiamate di intervento che i volontari ricevono dalla Prefettura, in caso di persone scomparse in zone poco antropizzate o boschive. Un’ottantina i volontari che operano all’idroscalo, una ventina i cavalli a disposizione per le attività di soccorso, tutti animali sottratti a maltrattamenti o sequestrati alla criminalità organizzata. Da tempo l’associazione tiene corsi di addestramento a cavallo per imparare a condurli in ambienti boschivi, vicino ai corsi d’acqua, tutte attività che si prestano particolarmente al soccorso di persone scomparse. Grande risposta dei giovani e delle donne, che sono il 75% del gruppo volontario.

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Assegnati all’Idroscalo i Milano Mondiali di canoa del 2025

L’Idroscalo di Milano ospiterà i campionati del Mondo di canoa velocità e paracanoa del 2025. Il board dell’International Canoe Federation, riunito in via telematica, ha giudicato vincente la candidatura italiana assegnando l’organizzazione della rassegna iridata al bacino meneghino. Battuta la concorrenza delle altre tre candidate: Montemor o Velho (Portogallo), Poznan (Polonia) e Plovdiv (Bulgaria). A dieci anni di distanza dall’ultimo Mondiale ospitato nel 2015 proprio a Milano e a novant’anni dalla prima gara internazionale svoltasi all’Idroscalo, la federazione italiana canoa kayak “torna al centro della scena internazionale anche del punto di vista organizzativo”, sottolinea la Fick, aggiungendo che “hanno dato il loro prezioso sostegno alla candidatura italiana il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, il Presidente del Cip, Luca Pancalli, l’amministratore delegato di Sport e Salute, Vito Cozzoli, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, la Città Metropolitana di Milano, il sindaco di Segrate, Paolo Micheli, l’Istituzione Idroscalo e le due icone della canoa italiana e mondiale, Antonio Rossi e Josefa Idem”. Tra i punti di forza della candidatura riconosciuti dall’Icf “le caratteristiche tecniche del bacino che garantiscono condizioni di gara uguali per tutti i concorrenti e la totale assenza di onde; una collocazione logistica eccellente per trasporti e alloggio; la possibilità unica di ospitare l’evento iridato in un palcoscenico d’eccezione come Milano”. “Un successo ottenuto con un metodo di lavoro sinergico, ovvero giocare di squadra per far vincere l’Italia e il suo un patrimonio di eccellenze davvero unico”, commenta il presidente della Fick, Luciano Buonfiglio. “Sono davvero felice di essere riuscito, in fase di candidatura, a mettere insieme tutte le autorità sportive e politiche, nazionali e locali. Sicuramente i Mondiali del 2025 – conclude Buonfiglio – saranno un successo che vedrà la canoa italiana e Milano ancora una volta protagonisti. Il giusto prologo per le Olimpiadi del 2026”. ANSA

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Quei 35 tuffi vietati all’Idroscalo dai sommozzatori

Quei 35 tuffi vietati all’Idroscalo dai sommozzatori. Sono stati oltre cinquanta gli interventi del Nucleo Sommozzatori della Polizia locale all’Idroscalo di Milano durante la stagione estiva. Ben 35 sono stati per vietare la balneazione e i tuffi di ragazzi dai ponti che collegano l’isola. Un’estate senza tuffi è l’immagine della nostra società, per questo ne parliamo. Non certo per sminuire il lavoro dei sommozzatori, anzi: 4 interventi con assistenza di primo soccorso per persone infortunate, 8 recuperi di canoisti in difficoltà a causa del rovesciamento delle proprie imbarcazioni, 3 assistenze a velisti a causa del forte vento, un recupero in acqua di un cane che stava rischiando di annegare, la messa in sicurezza di un pontile non sono poca cosa. Ma quei 35 tuffi vietati all’Idroscalo dai sommozzatori sono invece l’immagine di una società in ginocchio: tutti vogliamo una vita più sicura possibile, ma arrivare a vietare i tuffi per i rischi che si corrono è un suicidio. L’unico stile di vita certo, per altro non al cento per cento, è stare seduti in poltrona. Appena si mette un piede fuori si rischia qualcosa. Anche di farsi male o di non tornare, ma è necessario per vivere. La vita stessa è un rischio. Come l’utilizzo degli spazi pubblici, ma chiuderli per preservarli è un’idiozia. Come non camminare perché se no le scarpe si consumano. Eppure siamo arrivati a questo: a vietare i tuffi ai ragazzi da un pontile. Non da un grattacielo, da un pontile o trampolini appositi. Perché poi c’è il rischio che la famiglia intenti causa contro la struttura? E non esistono assicurazioni apposite? Forse dovrebbero, perché i tuffi sono importanti. Sono un gesto semplice e liberatorio. Uno di quelli di cui abbiamo compreso l’importanza durante la quarantena. Quei 35 tuffi vietati all’Idroscalo dai sommozzatori sono una resa. Non dell’Idroscalo e basta, ma di tutti perché chi mai potrebbe sostenere il diritto al rischio? Una posizione tanto impopolare da essere al limite della legalità di questo inizio secolo.

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L’Idroscalo apre i cancelli

L’Idroscalo apre i cancelli. Un migliaio di persone lo hanno festeggiato. Runner, pattini, biciclette, monopattini, bambini, tanti pescatori. Una vera festa di suoni e colori in una splendida giornata di sole. L’Idroscalo ha riaperto. “Il sorriso e gli occhi che brillano in tutti i frequentatori di oggi dell’Idroscalo tornati a respirare aria nuova, aria di libertà sono la migliore risposta”, ha dichiarato il Presidente del Cda dell’Istituzione Idroscalo Marco Francioso. “Stiamo dando un messaggio positivo alla città e ai cittadini che tornano in sicurezza alla normalità riappropriandosi di questo spazio verde”, ha dichiarato Arianna Censi, Vicesindaca della Città metropolitana di Milano. “Si è svolto tutto in massima sicurezza. La risposta dei cittadini è stata davvero responsabile. Il Parco in questo momento è animato, ma vissuto nel rispetto delle regole. Gradualmente procederemo alla riapertura totale”, ha dichiarato la Direttrice dell’Istituzione Idroscalo di Milano Maria Cristina Pinoschi.  QUESTE LE PRIME LINEE GUIDA DELLA RIAPERTURA: • apertura del Parco dalle ore 7,30 alle ore 21,00 in modo tale da spalmare le presenze su una fascia oraria ampia, adeguata alla variegata tipologia di frequentatori (famiglie durante il giorno ma anche sportivi amanti dell’alba e tramonto); • l’apertura riguarda, in questa prima fase, l’area compresa tra la testata Nord e la zona Sud dove è presente l’attuale sede del CCV. Rimane chiusa temporaneamente la parte ovest del parco, dalla zona Sud fino alle Tribune; • obbligatorio l’uso della mascherina ad esclusione dei bambini al di sotto dei 6 anni; • l’accesso al Parco avviene da un unico ingresso pedonale e ciclabile – ingresso 3 Riviera Est – con misurazione della temperatura e contingentamento degli ingressi. È in fase di valutazione l’estensione dell’apertura della Riviera Ovest; • ad ogni utente viene consegnato un foglio informativo sulla modalità di fruizione; • è consentito passeggiare, fare attività motoria (bici, roller ad esempio) nel rispetto del distanziamento di 2 metri; • non è consentita l’attività ludica e ricreativa, compreso l’uso della spiaggia; • consentito acquistare cibi e bevande da asporto, ma sono vietati assembramenti e pic-nic • è consentito l’uso degli skateboard, dei monopattini elettrici e delle biciclette. Tutti i mezzi devono circolare a velocità moderata (max 10 km/h) e con scrupoloso rispetto di tutti i pedoni, transitare sui percorsi tracciati ed essere parcheggiate nelle apposite rastrelliere; • è consentito passeggiare con l’animale domestico e accedere alle aree cani, rispettando il distanziamento tra le persone di almeno 1 metro. • l’attività di controllo verrà effettuata dal personale di Polizia Metropolitana, CCV Protezione Civile, GEV, FIPSAS, Associazione Giacche Verdi, City angels, Sommozzatori protezione civile, con il supporto e il coordinamento del personale di Idroscalo. Previsto in alcune giornate anche il servizio di Mediolanum soccorso onlus; • sono previsti interventi di sanificazione (almeno due volte al giorno) per le panchine, su cui potranno sostare, distanziate, solo 2 persone, fatti salvi i nuclei famigliari con bambini; • sono aperti i servizi igienici identificati con i n. 3-4-5-6, sanificati almeno due volte al giorno e dotati di disinfettante per mani; • sanificati secondo prescrizioni ministeriali, superfici, spazi all’aperto, arredi;  • non è consentito l’accesso in acqua al pubblico; • le attività delle società sportive, solo quelle individuali, verranno svolte secondo le regole prescritte da ogni Federazione per gli sport professionistici; • è ammessa la pesca da riva nelle zone consentite e con distanziamento di almeno 2 metri per persona; • le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse; • le case dell’acqua così come le fontanelle sono chiuse. Queste modalità potranno subire modifiche in caso di nuove disposizione ministeriali o verificata l’impossibilità di ottenere comportamenti corretti da parte dell’utenza. Attivo un forum con tutti i concessionari commerciali, sportivi e le realtà attive nel Parco per seguire il piano di riapertura e aggiornarlo anche sulla base dei contributi da questi espressi. Approfondimenti: https://idroscalo.org/news/lidroscalo-riapre/ https://idroscalo.org/news/in-diretta-dal-parcoriapriamo/

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Il 7 maggio riaprirà l’Idroscalo

Riaprirà il 7 maggio l’Idroscalo. Si potrà accedere da un unico ingresso pedonale e ciclabile – ingresso 3 Riviera Est – con misurazione della temperatura e contingentamento degli ingressi. L’accesso – viene comunicato – è condizionato al rigoroso rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro ed è vietata ogni forma di assembramento. “L’obiettivo è consentire ai cittadini – ormai chiusi in casa da molti giorni – di trovare sollievo in questo parco pubblico, in massima sicurezza“, ha dichiarato il presidente del cda dell’Istituzione Idroscalo, Marco Francioso, che ha predisposto un processo graduale di riapertura per minimizzare i rischi. Il Parco sarà aperto dalle 7,30 alle 21 in modo tale da spalmare le presenze su una fascia oraria ampia. Sarà consentito sia passeggiare sia fare attività motoria, mentre non è consentita l’attività ludica e ricreativa, compreso l’uso della spiaggia. Sono previsti interventi di sanificazione (almeno due volte al giorno) per le panchine, su cui potranno sostare, distanziate, solo 2 persone, fatti salvi i nuclei famigliari con bambini. Non è consentito l’accesso in acqua e le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse così come le case dell’acqua e le fontanelle.  

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