immigrati

Ruggeri (FDI) Martesana come la Cloaca Maxima e Sala vorrebbe riaprire i navigli

“Da qualche mese a questa parte, molti cittadini segnalano che, i senzatetto extracomunitari accampati sotto i ponti ferroviari che scavalcano il Naviglio Martesana, (non avendo alternative) espletano le loro funzioni fisiologiche nelle acque del canale”. Lo scrive in una nota Otello Ruggeri, Presidente del Circolo Nord Est Milano di Fratelli d’Italia. “Ad aggravare la situazione vi è il fatto che più a ‘valle’ alcuni di loro si facciano anche il bagno. Abitudine comprensibile visto il caldo, che però potrebbe avere gravi conseguenze sulla loro salute visto quanto accade a ‘monte’”. “Conseguenze – continua Ruggeri – che potrebbero interessare anche tutti quei cittadini che lasciano i loro cani bagnarsi in quelle acque probabilmente piene di batteri fecali dannosi sia per gli animali, sia per le persone che potrebbero entrarvi in contatto carezzandone il pelo dei cani o portandoseli in casa insieme alle loro bestiole”. “Paradossale che alla luce di tutto ciò, il Sindaco Sala pensi ancora alla riapertura dei navigli, che furono chiusi, anche per motivi igienici ancora attuali, anzi, ben più gravi di quando a gettarci rifiuti e a farci occasionalmente i loro bisogni c’erano solo i milanesi. Insomma – Conclude Ruggeri – la Martesana assomiglia sempre più allla Cloaca Maxima e il Sindaco, invece di pensare a progetti milionari, farebbe meglio a mandare l’ASL ad analizzarne le acque”.

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Sardone (Lega): in via Meucci immigrati occupano un edificio abbandonato

“Ho svolto un sopralluogo – segnala Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega – insieme al presidente del Municipio 2 Samuele Piscina e al consigliere municipale Alessio Ruggeri nell’enorme edificio abbandonato all’angolo tra Via Meucci e Via De Notaris, in zona Crescenzago. Lo stabile è abbandonato da anni ed è oggetto, da tempo, di occupazioni abusive. Ci sono immigrati di ogni etnia, tra cui molti nordafricani senza documenti. Il Comune di Milano si era impegnato a monitorare la situazione ma gli accessi non sono stati messi in sicurezza. Abbiamo incontrato persone che stanno qui da mesi e mesi dopo essere arrivate con i barconi. L’ossessione per le periferie del Sindaco è un miraggio, come mai non viene a vedere di persona i tanti palazzi occupati in città? Questo degrado è inaccettabile”. “Ci sono giacigli su ogni piano dello stabile, compreso il tetto. Materassi e rifiuti ovunque in uno scenario di squallore infinito. E’ l’ennesimo buco nero di Milano – commenta Samuele Piscina, presidente del Municipio 2 – dove la legge non viene rispettata e il Comune resta come al solito spettatore passivo. La sinistra fa tanta propaganda sull’accoglienza ma poi lascia tantissimi clandestini nelle nostre periferie, tra bivacchi e occupazioni abusive. I cittadini chiedono attenzione da anni e hanno ricevuto solo promesse. Salvaguardare questa area dovrebbe essere una priorità, prima che succeda qualcosa di grave. Le periferie vanno tutelate, non lasciate alla mercé di balordi e immigrati”.

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Via Corelli. De Corato (FdI): immigrati si feriscono per evitare il rimpatrio

“Ieri sera 4 migranti si sono feriti durante una protesta al Centro di permanenza per i rimpatri di via Corelli, tre di loro sono arrivati a lanciarsi dal tetto finendo in ospedale”, lo rende noto il consigliere comunale di FDI a Milano, Riccardo De Corato. “Il fatto che queste persone siano disposte a farsi del male pur di non essere rimpatriate dimostra l’utilità di queste strutture che evitano di lasciare a piede libero centinaia di clandestini. Dal 28 settembre 2020 a febbraio scorso sono state 449 le persone ospitate, delle quali 355 tunisini, presumibilmente tutte rimpatriate. Tuttavia, si tratta di numeri esigui rispetto a quelli che vediamo parlando del fenomeno della clandestinità: secondo i dati Orim e Polis sono 110.000 i clandestini presenti in Lombardia, 47.400 dei quali solo nella Città Metropolitana di Milano. Con questi dati servirebbe un Cpr in ogni provincia!” conclude De Corato.

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Lega: immigrati dormono in un ex carrozzeria nella periferia abbandonata da Sala

“Abbiamo svolto un sopralluogo nell’ex carrozzeria abbandonata di Via Adriano – spiegano Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega e Samuele Piscina, presidente leghista del Municipio 2 – e abbiamo trovato una situazione di estremo degrado. Qui da tempo stazionano alcuni immigrati irregolari tra carcasse d’auto e rifiuti di ogni genere”. “Ci troviamo in un’area accanto a una scuola e alla zona dove sorgerà una nuova scuola media. – continuano i leghisti – Durante il sopralluogo, a cui ha partecipato anche il consigliere municipale della Lega Davide Arbizzoni, abbiamo scoperto uno scenario desolante dove le condizioni igienico sanitarie in cui vivono queste persone sono indecenti. Un gambiano ci ha detto di stare lì da mesi senza che nessuno del Comune sia mai venuto a verificare lo stato dell’area. Nell’ex carrozzeria abbandonata sono diverse le strutture fatiscenti dove hanno dormito e ancora dormono gli immigrati. Questa situazione delinea le politiche della sinistra sull’accoglienza: spingono per l’immigrazione senza freni ma poi abbandonano gli immigrati al loro destino tra una vita di espedienti, degrado e disagio sociale”. “Il quartiere Adriano – concludono – è purtroppo una periferia non considerata, proprio qui accanto ci sono altri edifici di proprietà comunale, abbandonati da anni e che sono, anch’essi, spesso preda di sbandati e anche spacciatori. Il Comune da anni promette una riqualificazione del quartiere ma gli annunci sono stati disattesi e i ritardi sono clamorosi. I cittadini sono esasperati, è pazzesco lasciare queste aree al totale degrado!”.

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Sardone (Lega): in Centrale bisca clandestina di immigrati

“In piazza IV Novembre sembra di essere al casinò di Montecarlo, peccato che qui sia tutto illegale: i tanti immigrati che popolano l’area della stazione Centrale stanno dando vita a una bisca clandestina, giocano a dadi e puntano soldi”, lo denuncia Silvia Sardone, Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega, che si chiede: Finisce nel gioco d’azzardo il pocket money?”. “E menomale che siamo in zona rossa – continua la Leghista – o le regole valgono solo per gli italiani? Il Comune batta un colpo anziché rimanere sempre inerte di fronte all’illegalità degli extracomunitari. Ci sono negozi che stanno fallendo – conclude – milanesi che hanno perso il lavoro causa covid e poi alla luce del sole devono assistere a queste scene?”. 

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Rissa a colpi di coltello sulla 90

Rissa a colpi di coltello sulla 90. A darne notizia l’ex vice Sindaco di Milano ed Assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato: “La misura è colma! Altra notte di follia sulla 90, stavolta al capolinea in Piazzale Lodi”. “Si tratta di una linea già tristemente nota per la sua pericolosità: chiunque ci metta piede sa benissimo di poter incappare in qualche rapina, violenza sessuale, aggressione o rissa all’arma bianca per mano di stranieri. Stanotte, secondo quanto riferito da alcuni dipendenti ATM, verso le 2, un immigrato ha dato di matto, probabilmente dopo un diverbio con un altro straniero a bordo del mezzo, minacciando con un coltello tutti i passeggeri che si sono poi dati alla fuga. La rissa si è spostata sul marciapiedi in piazzale Lodi, dove i due uomini hanno continuato a picchiarsi senza tregua. Per sedare la violenta lite sono dovute intervenire la Polizia locale e quella di Stato, insieme ai soccorritori di Areu che hanno medicato sul posto i due uomini di 53 e 36 anni, un africano ed un romeno. Sempre secondo le testimonianze, uno dei due sembra essere finito in manette. Questa vicenda ricorda tanto quella accaduta sulla 91 lo scorso 7 giugno quando, dopo una rissa cominciata sul mezzo, un marocchino di 29 anni è stato colpito a morte con diversi fendenti all’addome da un 19enne egiziano irregolare con altri complici e abbandonato alla fermata del filobus. Ma non è bastato nemmeno un omicidio per far sì che venissero messi dei presidi fissi di Polizia locale almeno sulle linee più a rischio come questa? I passeggeri ed i dipendenti di Atm non possono continuare a rischiare la propria vita ogni volta che mettono piede su un mezzo del trasporto pubblico milanese. Dobbiamo ringraziare la prontezza dell’autista – conclude De Corato- che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine se il bilancio di questa ennesima rissa non è stato più pesante”.  

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