incendio

Incendio alla Fondazione Don Gnocchi di via Palazzolo, 18 feriti, uno grave

Un incendio è divampato nella serata di ieri nei locali della Rsa Palazzolo-Fondazione don Gnocchi. Secondo quanto accertato dai Vigili del Fuoco a causarlo è stata una sigaretta dimenticata accesa in una camera. Secondo quanto riferisce il 118, almeno 18 persone sono rimaste coinvolte. Un uomo di 70 anni è rimasto gravemente ustionato ed è ora ricoverato in prognosi riservata  all’ospedale di Niguarda. Un’altra persona è stata trasportata in codice giallo, mentre altre 15 hanno riportato conseguenze non gravi e sono state soccorse in codice verde.

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Appicca incendio nello scalo di via Toffetti, arrestato marocchino

Un trentottenne marocchino è stato arrestato nella serata di ieri, perché accusato di aver appiccato il fuoco all’interno dei locali dello scalo di via Toffetti delle Ferrovie dello Stato. La Polizia Ferroviaria di Milano Lambrate e il personale del Commissariato sono intervenuti sul posto. Un dipendente di un locale commerciale ha indicato agli agenti un cittadino extracomunitario come probabile responsabile dell’azione. L’uomo, immediatamente fermato, ha detto di utilizzare quei locali come proprio dormitorio e di aver appiccato lui l’incendio, senza un motivo. Gli agenti hanno quindi cercato di portare il 38enne, con numerosi precedenti e irregolare sul territorio italiano, nei propri uffici ma l’uomo ha reagito in modo violento e aggressivo, urlando contro i poliziotti e pronunciando frasi nella propria lingua che lasciavano intendere minacce. Dopo averlo bloccato, gli agenti lo hanno arrestato per il reato di incendio e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

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Stadera, la aggredisce e le incendia la casa, arrestato

Le ha bruciato la porta di casa, le ha mandato messaggi minatori e quando è rientrata le ha gettato contro un mix di candeggina e benzina, che lei è riuscita a schivare: per questo un italiano di 64 anni è stato denunciato in stato di libertà con le accuse di incendio doloso, danneggiamento, minaccia aggravata e maltrattamenti in famiglia. La vittima e’ la moglie, un’italiana di 58 anni, da cui si sta separando. La lunga giornata della donna iniziata quando nel pomeriggio i Carabinieri l’hanno chiamata per informarla di aver trovato l’auto che le era stata sottratta dal marito. Mentre lei recuperava la macchina, il suo ex la minacciava via messaggio e tentava di danneggiarle la porta di casa con l’ossigeno della bombola di cui necessita per problemi respiratori. Quando la donna e’ tornata a casa, ha trovato il marito sul pianerottolo, con un coltello e un contenitore pieno di candeggina mista a benzina, che lui le ha lanciato contro. Lei è riuscita a schivarlo e a entrare in casa e lui, a quel punto, ha dato fuoco alla porta prima di darsi alla fuga. Era mezzanotte e mezza. La polizia lo ha trovato 4 ore dopo, in una sala slot di Rozzano. Visti i problemi respiratori e psichiatrici, l’uomo è stato ricoverato in psichiatria all’ospedale San Paolo.

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Via Chiasserini, aperta inchiesta per incendio doloso

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine per individuare le cause dell’incendio di vaste dimensioni che è scoppiato ieri sera, attorno alle 20.30, nella zona nord di Milano, in via Dante Chiasserini. Il maxi rogo, l’ennesimo negli ultimi mesi in Lombardia, ha riguardato un capannone dell’azienda Ipb che si occupa di stoccaggio e smaltimento rifiuti. Il pm di turno Donata Costa ha aperto l’inchiesta ipotizzando il reato di incendio, al momento a carico di ignoti, e l’indagine, condotta dai vigili del fuoco e dalla polizia, dovrà chiarire se si sia trattato di un incendio doloso, come si è ipotizzato già nelle prime ore. Gli inquirenti attendono, comunque, gli atti degli accertamenti compiuti dagli investigatori. Nei giorni scorsi, nell’ambito di un’inchiesta della Dda e dei carabinieri sono state arrestate sei persone per un traffico illecito di rifiuti nel pavese, scoperto dopo che un capannone abbandonato era andato a fuoco.

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Incendio in via Chiasserini, fiamme visibili a chilometri

Il primo a darne notizia è stato il Presidente del Municipio 9 Giuseppe Lardieri, che ha poi tenuti informati i cittadini sull’eveneto attraverso a una diretta Facebook. Si è trattato di un incendio di grosse propozioni, scoppiato domenica sera intorno alle 20.30, in via Chiasserini in Bovisasca. Il rogo, ha interessato un capannone dove erano stoccati rifiuti e plastica, ha causato fiamme altissime e una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza. I numerosi mezzi dei Vigili del Fuoco intervenuti quasi immediatamente, a causa delle alte temperature che si sprigionavano dall’incendio hanno dovuto attendere prima a  di avvicinarsi. Presenti sul posto anche anche i mezzi del 118 che hanno soccorso un 49enne , che non presentava ustioni  ma con un trauma alla testa per cui è stato ricoverato in codice verde all’ospedale Sacco. Mentre si svolgevano le operazioni di spegnimento, le forze dell’ordine hanno rintracciato i proprietari del magazzino per iniziare, appena sarà possibile accedervi, le indagini sulle cause del rogo, per capire se siano accidentali o dolose. Il Presidente Lardieri, a fine serata, con un messaggio scritto sulla sua bacheca Facebook,  ha tranquillizzato i cittadini sull’assenza di gas tossici nell’aria: “In via Chiasserini , quartiere Bovisasca, sono bruciate ecoballe; i primi rilievi dei vdf sono negativi si raccomanda, per precauzione, comunque di tenere le finestre chiuse. Sul posto c’è anche L’Arpa per i rilievi. Solo una persona ricoverata in codice verde“.

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