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4-2 all’Empoli e l’Inter scavalca Milan

Sorpasso Inter: i nerazzurri nell’anticipo della 36/a giornata hanno battuto l’Empoli 4-2 e si sono riportati in testa alla classifica: ora hanno 78 punti, uno un più del Milan che sarà impegnato domenica a Verona. L’Inter scende in campo distratta e viene infilata due volta dai toscani: al 5′ segna l’ex Pinamonti e al 28′ raddoppia Asllani. I nerazzurri attaccano a testa bassa e pareggiano i conti prima dell’intervallo con un’autorete di Romagnoli al 40′ (su cross di Dimarco) e con la rete di Lautaro al 45′. Nella ripresa il sorpasso decisivo con Lautaro al 19′ e Sanchez al 49′. ANSA

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L’Inter vince e torna in testa al campionato

Festa a grande a San Siro, ed è tutta per l’Inter. Davanti a oltre 70mila spettatori i nerazzurri hanno battuto 3-1 la Roma dell’ex Mourinho e si prendono il comando momentaneo della classifica. La squadra di Simone Inzaghi vola a quota 72 punti, scavalcando il Milan chiamato domani a vincere nel posticipo con la Lazio. Ad aprire le marcature Dumfries al 30′ del primo tempo, il raddoppio dell’Inter lo firma Brozovic al 40′. Nella ripresa il tris arriva con Lautaro (7′): la rete dei giallorossi al 40′ con Mkhitaryan. ANSA

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L’Inter batte il Milan e va in finale di coppa

L’Inter domina il Milan e vola in finale di Coppa Italia grazie a un netto 3-0 ma non mancheranno le polemiche per un gol annullato a Bennacer sul 2-0 che avrebbe potuto riaprire la sfida con oltre 25′ ancora da giocare. I nerazzurri tornano così all’ultimo atto di Coppa Italia dopo 11 anni, quando la squadra allora allenata da Leonardo sconfisse il Palermo per 3-1 all’Olimpico conquistando l’ultimo trofeo del ciclo del Triplete. Al quarto tentativo, Simone Inzaghi conquista il suo primo derby di Milano, grazie a una prestazione particolarmente efficace sotto porta e a un Lautaro Martinez in grande spolvero. In casa Milan, invece, pesa proprio la scarsa lucidità in zona gol, anche considerando che le occasioni non sono mancate. A mettere la sfida subito sui binari giusti per i nerazzurri, in una sfida che ha visto San Siro tornare a riempirsi da tutto esaurito per la prima volta dal post lock down (74.508 spettatori con incassi record per la Coppa Italia da 4,15 milioni di euro lordi), ci ha pensato proprio Lautaro Martinez, freddo dopo appena 4′ a battere Maignan con un destro al volo su assist di Darmian. Il gol sblocca subito la gara e accende anche gli animi, in una partita particolarmente ruvida soprattutto nel primo tempo e in cui non sono mancati attimi di nervosismo tra le due squadre, in lotta anche per il campionato. Dopo lo svantaggio, il Milan alza i giri, creando diversi pericoli dalle parti di Handanovic, sempre attento quando chiamato in causa in un paio di occasioni da Leao. La partita svolta, però, a pochi minuti dall’intervallo: Perisic salva in scivolata disperata su Kessie sulla riga di porta, Leao poco dopo calcia addosso ad Handanovic e sul capovolgimento di fronte Correa serve Lautaro, tocco sotto a Maignan in uscita e raddoppio interista. Nella ripresa è ancora l’argentino subito protagonista, trovando la pronta risposta di Maignan su un destro rasoterra a concludere una fuga in solitaria. L’ingresso di Diaz e Messias tuttavia ridà vigore al Milan, che alza la pressione, ma l’Inter, con le unghie e con i denti, tiene. Handanovic, però, capitola su un mancino dal limite di Bennacer, che sembra riaprire la sfida per qualche minuto: quelli cioè che servono all’arbitro Mariani per valutare la posizione di fuorigioco di Kalulu sulla conclusione dell’algerino. Gol annullato, quindi, tra le proteste e le polemiche in campo e sugli spalti. Dall’entusiasmo per essere tornati in gara alla delusione per la rete non concessa, il Milan così si spegne, senza praticamente far correre più pericoli ad Handanovic. Dall’altra parte, invece, l’Inter appena può la chiude: Vidal premia l’inserimento di Brozovic, cross basso per l’accorrente Gosens che, appena entrato, insacca il suo primo gol in nerazzurro per il definitivo 3-0. Una rete che vale, così, per Simone Inzaghi e i suoi il pass per la finale del prossimo 11 maggio allo stadio Olimpico di Roma, dove l’Inter troverà la vincente della sfida tra Juventus e Fiorentina in programma domani. ANSA

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Vincono Inter e Milan. I rossoneri rimangono a + 2

Grazie alla terza vittoria consecutiva l’Inter è passata 3-1 sul campo dello Spezia nell’anticipo della 33ma giornata della serie A, portandosi per due ore in testa alla classifica con 69 punti, superata poi di nuovo in serata da Milan che ha battuto il Genoa 2-0 . I nerazzurri si sono portati sul 2-0 con le reti di Brozovic nel primo tempo e Lautaro Martinez nel secondo. All’88’ Maggiore ha riacceso le speranze dei liguri, ma nel recupero Alexis Sanchez, in contropiede, ha chiuso il match.  Il Milan torna a vincere, risponde punto a punto all’Inter (+2), riconquista la vetta e tiene viva l’appassionante corsa allo scudetto. Contro il Genoa sblocca Leao che dopo 11′ interrompe l’astinenza dal gol dei rossoneri su splendido assist di Kalulu, poi sigilla Messias allo scadere. Una prestazione non entusiasmante quella dei rossoneri ma è una vittoria che pesa tantissimo perché solleva il Milan di un po’ di pressione dopo i pareggi col Bologna e col Torino e perché arriva in una giornata in cui la clamorosa notizia della trattativa tra Elliott e il fondo del Barhain Investcorp rischiava di distrarre o per lo meno minare gli equilibri di squadra. Il Milan raccoglie il massimo con uno sforzo minimo. Nel primo tempo si registra un solo tiro in porta dei rossoneri, quello della conclusione al volo di Leao su gran cross dalla destra di Kalulu, schierato terzino per sostituire Calabria non al meglio per problemi di stomaco e costretto al forfait dell’ultimo minuto. Così si rivede Gabbia, di nuovo titolare dopo più tre mesi, a far coppia con Tomori. Nonostante i problemi di formazione, il Genoa impensierisce il Milan solo sul finale del primo tempo con il tentativo di Galdames e al 93′ quando il solito Maignan compie il miracolo intercettando sulla linea il colpo di testa di Hernani. I rossoblù sono in piena lotta salvezza e non sono squadra in grado di impensierire chi lotta per il titolo. Ma alcuni giocatori rossoneri sono lontani dalla loro migliore condizione. Saelemaekers sbaglia tanto, forse troppo. Kessie, per l’occasione capitano al posto di Calabria, è ancora lontano dall’essere il metronomo del centrocampo rossonero. Giroud che non segna da un mese e mezzo, va vicino al gol al 12′ della ripresa ma spara alto di prima intenzione su cross troppo arretrato di Saelemaekers. Sbatte i pugni a terra, tanta è la voglia di tornare decisivo ma ci dovrà riprovare nel derby di Coppa Italia di martedì perché Pioli lo richiama in panchina per Rebic. Esce anche un deludente Saelemaekers, sostituito da Messias. Sono poche le emozioni pure nella ripresa, il colpo di scena arriva dalla panchina rossonera con Pioli che richiama Gabbia e inserisce Krunic. Kalulu torna centrale con Tomori e il centrocampista si improvvisa terzino. A cinque minuti dalla fine, l’allenatore rossonero cambia ancora dà una chance a Diaz e Ballo-Touré che triangola con Theo Hernandez, bravo a crossare al centro per Messias che trova il raddoppio. Il Milan festeggia sotto la Curva nella festa dei 70 mila tifosi di San Siro. Il popolo rossonero ci crede, Pioli aveva detto che lo si deve fare fino alla fine e martedì c’è da conquistare la finale di Coppa Italia affrontando proprio l’Inter. Il Genoa fermo a 22 punti rischia sempre di più e si fa decisiva la sfida contro il Cagliari della prossima giornata.

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Lo stadio del Milan e dell’Inter a Sesto San Giovanni?

Lo stadio del Milan e dell’Inter a Sesto San Giovanni? Il sindaco dell’ex Stalingrado d’Italia ne è entusiasta e in realtà anche parte della tifoseria non vedrebbe male l’idea. “Da sempre ci siamo resi disponibili ad ospitare lo stadio, anche come volano per valorizzare le aree dismesse più grandi d’Europa – ha subito commentato Di Stefano – Le società di calcio e i tifosi (come si evince anche nei principali forum delle squadre) sanno che Sesto è Città Metropolitana. La scelta di Sesto San Giovanni, accelererebbe (e non di poco) i tempi per la realizzazione del nuovo stadio, considerato che molte aree sono già demolite e bonificate. In 13 minuti esatti da Sesto si arriva in Duomo con la Metropolitana, mentre in 15 minuti si arriva a Linate. A Sesto c’è pragmatismo: rispetto per le squadre, tempi rapidi e realizzazione di uno stadio davvero fruibile da tutti, con il conseguente sviluppo anche della città. Opportunità da non perdere”. L’unico problema per Milano resta quello iniziale: cosa fare a quel punto del Meazza? Perché un’idea vera non c’è mai stata se non quella di bloccarne la demolizione. Ma lo storico stadio milanese potrebbe avere l’occasione di trasformarsi in qualcos’altro: in primis potrebbe dar luogo alla nascita di un’altra squadra di Milano. Perché no? Perché non superare l’eterno dualismo tra Milan e Inter? Oppure la base per rilanciare Milano come capitale di altri sport, visto che grazie al cielo non esiste solo il calcio. Perché no? L’ampiezza c’è e già solo queste due opzioni potrebbero aiutare a trovare i giusti investimenti: basti pensare che si è spesa una miliardata per una piattaforma da un milione di metri quadrati di fianco alla tangenziale dove nessuno vuole andare. Gli sport sono più duraturi di Expo 2015 e portatori di valori ben diversi da quelli delle multinazionali come la Apple.

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Inter Liverpool – Prefetto vieta la vendita di bevande alcoliche

Inter Liverpool – Prefetto vieta la vendita di bevande alcoliche. Mercoledì 16 febbraio presso lo stadio Meazza si disputerà l’incontro di calcio, Inter – Liverpool, valevole per la Champions League 2021/2022.  In occasione della gara, per garantirne il regolare svolgimento, il Prefetto di Milano Renato Saccone ha vietato la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche e superalcoliche, sia in forma fissa che ambulante, nonché la vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro e lattine nella zona di San Siro, in centro città, nelle zone di Corso Sempione, di Corso Como e della Darsena.

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