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Già finita la pace di Draghi

Già finita la pace di Draghi. In questi giorni abbiamo dubitato, ergo siamo stati forse più saggi di chi si entusiasmava per il governo Draghi. L’unico modo in cui tutto può funzionare bene è se si smette di discutere, ma non sarebbe più democrazia. Invece il salvatore della patria, l’ennesimo, rischia di non salvare un tubo perché a Roma si discute di sottosegretari. Renzi essendo furbo lo avrà immaginato e infatti dopo aver ribaltato il tavolo si è tolto dal mazzo. Intanto gli altri si scannano per avere presidenti di commissioni e sottosegretari nel nuovo governissimo della ripresa e resilienza nazionale. Ma è già finita la pace di Draghi: da giorni si discute di caselle e per giorni si continuerà a parlarne. Nel frattempo c’è un mondo fuori da considerare: al vaccino, ma pure ai cittadini, non importa un fico secco se c’è tizio o caio in questa o quella casella perché in teoria chi partecipa al governo è d’accordo sull’essere d’accordo. Dunque perché dovrebbe essere diverso se come sottosegretario c’è uno della Lega o di LeU? In teoria è tutto uguale, dunque perché si perde ancora tempo? Uno dei problemi del governo Conte era la lentezza: continuavano a fare bei discorsi senza concludere le cose. Tanto che aveva buttato sei mesi in chiacchiere invece che prepararsi alla seconda ondata. Ma con Draghi la situazione è esattamente la stessa di prima: si parla. Invece di avere un reale e realistico piano di vaccinazione che corre, abbiamo servi e servetti che corrono tra i palazzi per mettere d’accordo i potenti e potentini. Uno spettacolo disarmante. Ecco allo che il “governo della truffa” si presenta male. Anzi, malissimo.

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Smog. De Corato (FdI): piano aria del comune del tutto inutile

“Il Piano aria del Comune di Milano è inutile! A Sala, come a Pisapia: solo la pioggia può venire in aiuto per combattere lo smog!”, commenta così i dati di Pm10 oltre la soglia rilevati ieri dalle centraline di Arpa a Milano il consigliere comunale di FDI a Milano, Riccardo De Corato. “Questo è del tutto evidente dopo che ieri, nonostante alcune scuole chiuse, le centraline hanno segnato ancora una volta livelli record in città con valori pari a 92 mg/mc in viale Marche, 87 a Città Studi, 100 in via Senato, 77 al Verziere. Bisogna comprendere che la risoluzione del problema smog a Milano può avvenire solo con misure che vedano coinvolti tutti i comuni di fascia e non solo il capoluogo. Monopattini e corsie ciclabili non potranno mai essere risolutive per la questione. “È necessario anche capire che le metropolitane dovranno spostarsi sempre più verso i comuni limitrofi alla città. Tempo fa, avevo proposto, in qualità di consigliere Regionale, che la nuova M4 arrivasse sino a Buccinasco, dove già arriverà come deposito vetture, ma per ora non è stato fatto alcun progetto in questa direzione. Nei giorni scorsi il Sindaco Sala sul problema inquinamento ha detto che dovremo aspettare il 2021 per avere dei risultati. Fino a che Milano viaggerà da sola – conclude De Corato-, pensando di costruirsi una campana di vetro che la isoli dal resto della pianura Padana, come in un film di fantascienza, non ci saranno risultati”.

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ACI, La Russa: colpiti inutilmente gli automobilisti

Di fronte ai provvedimenti che “stanno limitando sempre più” la circolazione dei veicoli a Milano, il presidente di Automobile Club Milano Geronimo La Russa ribadisce che “si sta colpendo prevalentemente il settore della mobilità individuale ovvero, come al solito, gli automobilisti, anche quelli che di tasca propria hanno contribuito a migliorare la qualità dell’aria negli ultimi anni acquistando veicoli più ecologici e meno inquinanti“. “Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sarà a Milano lunedì per incontrare sul tema gli amministratori locali. Mi auguro – sottolinea il presidente – che quello del rappresentante del governo non sia l’ennesimo esercizio intellettuale fine a se stesso. Bisogna infatti porre finalmente le basi di un programma che preveda interventi strutturali nei confronti di tutte le fonti inquinanti. Quindi: meno divieti che si sono rivelati più demagogici che efficaci e più controlli nell’ambito di una pianificazione concreta a 360 gradi“. ANSA  

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