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Il Duomo di Milano: Un capolavoro architettonico nel cuore della città

Il Duomo di Milano: Un capolavoro architettonico nel cuore della città Introduzione: Il Duomo di Milano, conosciuto anche come Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Nascente, è uno dei simboli più riconoscibili della città di Milano, in Italia. Questo maestoso edificio religioso cattolico, situato nel cuore di Milano, incanta visitatori di tutto il mondo con la sua magnifica architettura gotica e la sua imponenza. Considerato uno dei più grandi e complessi edifici sacri del mondo, il Duomo rappresenta un importante centro religioso, storico e culturale per la città di Milano. Storia e Architettura: La storia del Duomo di Milano risale al XIV secolo, quando la costruzione della cattedrale fu avviata sotto il patrocinio di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano. L’edificio fu completato solo nel XIX secolo, dopo quasi cinque secoli di lavori. L’architettura del Duomo è di stile gotico, caratterizzata da imponenti guglie, archi rampanti, vetrate colorate e dettagli decorativi intricati. La facciata principale del Duomo è uno dei suoi elementi più spettacolari. È adornata da una miriade di statue, tra cui la celebre statua dorata della Madonnina, che si erge sul punto più alto della cattedrale. Le statue raffigurano santi, profeti e altre figure bibliche, creando un affascinante spettacolo di sculture. All’interno del Duomo si possono ammirare numerose opere d’arte e reliquie sacre. L’altare maggiore è un capolavoro scolpito in marmo, mentre le vetrate colorate filtra la luce solare, creando un’atmosfera suggestiva. La cattedrale custodisce anche un importante tesoro, che include oggetti liturgici, reliquie e dipinti di valore storico e artistico. La terrazza del Duomo offre una vista panoramica mozzafiato sulla città di Milano. È possibile salire fino alla sommità della cattedrale attraverso una serie di scalinate o utilizzando gli ascensori. Una volta raggiunta la vetta, si può godere di una vista straordinaria dei tetti di Milano, delle Alpi e della campagna circostante. Il Duomo come centro culturale e religioso: Oltre ad essere una maestosa struttura architettonica, il Duomo di Milano svolge un ruolo importante come centro religioso e culturale. La cattedrale ospita regolarmente importanti eventi religiosi, come messe solenni e celebrazioni speciali. È anche un luogo di pellegrinaggio per i fedeli cattolici e attrazione turistica per i visitatori provenienti da tutto il mondo. La piazza del Duomo, che circonda la cattedrale, è un punto di incontro animato per i milanesi e i turisti. Qui si possono trovare caffè, ristoranti, negozi di souvenir e artisti di strada, che contribuiscono a creare un’atmosfera vivace e cosmopolita. La piazza diventa il centro nevralgico di eventi culturali, concerti e manifestazioni che si svolgono durante tutto l’anno, attirando residenti e visitatori di tutte le età. Il Duomo di Milano rappresenta anche un tesoro di storia e cultura. La sua ricca storia è testimone dei cambiamenti e delle trasformazioni che la città ha vissuto nel corso dei secoli. Ogni dettaglio architettonico, ogni scultura e ogni affresco raccontano una storia, offrendo un’immersione nelle ricchezze dell’arte e dell’architettura del passato. La conservazione e il restauro del Duomo sono un impegno costante per la città di Milano. Sono necessari sforzi costanti per preservare l’integrità dell’edificio e garantire che possa essere ammirato e apprezzato dalle future generazioni. L’attenzione ai dettagli e la maestria degli artigiani coinvolti nel restauro sono evidenti nel loro impegno per mantenere l’aspetto originale della cattedrale. In conclusione, il Duomo di Milano è molto più di un semplice edificio religioso. È un capolavoro architettonico che incanta i visitatori con la sua bellezza e grandiosità. Simbolo di Milano, la cattedrale è un’attrazione imperdibile per chiunque visiti la città. La sua storia, la sua architettura e l’atmosfera che la circonda la rendono un luogo unico, in grado di catturare l’immaginazione di chiunque abbia la fortuna di visitarla.

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Un congresso a Varese per fare business tra l’Italia e la Svizzera

Un congresso a Varese per fare business tra l’Italia e la Svizzera. “La stabile organizzazione ed il nuovo accordo bilaterale ITA-CH”. Questo il titolo del congresso aperto a tutti organizzato nel pomeriggio di giovedì 30 marzo 2023, a partire dalle ore 17, presso la Sala Campiotti del Palazzo della Camera di Commercio di Varese in Piazza Monte Grappa 5. Si tratta della settima edizione dell’evento organizzato da Varese Professionisti in collaborazione con lo Studio Giallo & Co. (www.studiogiallo.eu), il patrocinio del Centro Studi Villa Negroni di Vezia e la sponsorizzazione di BCC, Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, fiduciaria Mega SA, Think Srl, Computer Set Srl. Per iscriversi è sufficiente registrarsi online al link https://bit.ly/3JBhOyC . Il programma prevede la registrazione dei partecipanti a partire dalle ore 16.30, la discussione dei relatori tra le 17 e le 20 e infine un light dinner a buffet per favorire l’incontro tra gli imprenditori, i professionisti e il pubblico intervenuto. GLI ARGOMENTI Attraverso la cosiddetta ‘stabile organizzazione’ un’azienda potrà operare in Svizzera, in perfetta armonia con l’Agenzia delle Entrate, senza dovere necessariamente costituire una società o affidarsi a soci e prestanomi esteri. Sarà questo uno degli argomenti trattati al congresso di Varese. Si parlerà inoltre del nuovo accordo bilaterale Italia-Svizzera sui frontalieri, che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2024, di smart working, dopo che dal 1° febbraio 2023 è decaduto l’accordo Italia-Svizzera adottato durante il periodo del Covid, e del “2° pilastro”, detto anche LPP (previdenza professionale di vecchiaia e invalidità). I RELATORI DEL 7° CONGRESSO “SVIZZERA ITALIA 2023” Dopo la registrazione dei partecipanti (dalle ore 16.30), a partire dalle ore 17 il giornalista Matteo Inzaghi modererà gli interventi dell’avvocato tributarista Nicola Fasano e del funzionario del Dipartimento svizzero delle Finanze e dell’Economia dott. Claudio Rusconi, che tratteranno l’argomento ‘stabile organizzazione’. Il dott. Salvatore Giallo, dell’omonimo Studio Commercialista di Varese fondato nel 1990, parlerà del nuovo accordo bilaterale Italia-Svizzera e delle novità relative allo smart working. Al dott. Davide Nuzzi, Fiduciario, il compito di affrontare l’argomento sui frontalieri e gli oneri sociali, mentre il dott. Marco Galletti, commercialista, analizzerà la materia “2° pilastro” sempre relativa a chi ogni giorno si reca in Svizzera per lavoro. Dopo i saluti finali, alle ore 20, i partecipanti potranno incontrarsi in occasione di un light dinner a buffet.

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Fondazione Germani, il 27 febbraio arriva il convegno “Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia sulla NATO”

Fondazione Germani, il 27 febbraio arriva il convegno “Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia sulla NATO”. Il convegno si potrà seguire in presenza oppure in live streaming al link: www.youtube.com/watch?v=iwJpxHClJsc La partecipazione all’evento è gratuita. Per assistere alla conferenza in sala si prega di inviare una email a fondazionegermani@gmail.com indicando nome, cognome e qualifica.  PROGRAMMA DEL CONVEGNO: Introduzione   Luigi Sergio Germani (Direttore, Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici) Disinformazione e propaganda russa in Italia Fabrizio Cicchitto (Presidente, Fondazione “Riformismo e Libertà”)    Propaganda del Cremlino e messaggi intimidatori di aggressione nucleare Giorgio Bertolin (Social Scientist, NATO Strategic Communications Centre of Excellence) La critica di matrice filo-Cremlino alla NATO nell’ecologia mediatica italiana Giovanni Ramunno (Generale dell’Esercito e giornalista, già consigliere militare per la comunicazione del Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea) Propaganda e disinformazione antieuropea in Italia Teresa Coratella (Program Manager, European Council on Foreign Relations, Roma) La strategia russa di penetrazione nelle Forze Armate dei Paesi NATO e dell’Italia: metodologie offensive e strumenti di contrasto.  Roberto Casalone (analista e storico militare) Disinformazione: analisi di un caso di attacco comunicativo Marco Angori (Capo 5° Ufficio “Pubblica Informazione – Relazione Con Media Giornalistici”, Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare) Moderatore: Emanuele Rossi (Formiche.net)        Dal 2013-2014 Mosca ha intensificato sempre di più i propri tentativi di influenzare e indebolire le democrazie occidentali tramite campagne di disinformazione e propaganda, tese a acuire divisioni e instabilità al loro interno e a incoraggiare tensioni tra Stati-membri della NATO e dell’Unione Europea.        Il convegno approfondirà le narrazioni strategiche, diffuse nel nostro paese dalla macchina propagandistica del Cremlino, che mirano a screditare e delegittimare la NATO, nonché le politiche estere e di sicurezza degli Stati Uniti e di altri Stati occidentali.  Narrative che vengono amplificate, in maniera inconsapevole o consapevole, da una galassia di media e influencer italiani.        L’evento, inoltre, affronterà il tema degli sforzi intrapresi dalla Russia finalizzati alla  penetrazione  e al condizionamento delle Forze Armate di paesi NATO e dell’Italia.      La NATO da sempre viene rappresentata dalla dezinformacija sovietica (e oggi russa),  come una minaccia alla pace e alla sicurezza in Europa e nel mondo, come uno strumento adoperato da Washington per controllare i paesi europei e annullare la loro sovranità, oltre che per disgregare la Russia.      Un’altra narrativa filo-Cremlino ricorrente dipinge la politica estera americana come intrinsecamente aggressiva, pericolosa e destabilizzante per la pace mondiale. Una di queste narrazioni afferma che Washington, per conquistare l’egemonia mondiale e prevenire la transizione verso un mondo multipolare, starebbe scientemente aumentando sempre di più la probabilità di una guerra nucleare con la Russia.    Inoltre, la propaganda filo-Cremlino ricorre spesso a messaggi intimidatori di aggressione nucleare al fine di alimentare la paura di una guerra nucleare nell’opinione pubblica dei paesi occidentali. Dal 2014 Mosca sistematicamente minaccia di sferrare attacchi nucleari contro paesi NATO (oltre che nei confronti dell’Ucraina). Questa “propaganda nucleare” russa –  che si è sempre più accentuata dopo l’aggressione all’Ucraina del 24 febbraio 2022 – punta a esercitare  pressione psicologica sui decisori politici e militari occidentali, alimentando la loro paura di una escalation nucleare, allo scopo di indurli a limitare e depotenziare le risposte dell’Occidente all’espansionismo di Mosca.     Il convegno rappresenta il secondo evento di un ciclo di tre conferenze sul tema “Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia”, che si svolge nel periodo gennaio-marzo 2023 presso la Casa dell’Aviatore (scarica il documento esplicativo sul ciclo di conferenze).             Per assistere alla conferenza in presenza si prega di inviare una email a fondazionegermani@gmail.com indicando nome, cognome e qualifica. Ricevi questa email perché iscritto/a alla newsletter dell’Istituto Gino Germani. Per la rimozione dalla mailing list, inviare una email all’indirizzo fondazionegermani@gmail.com

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Alibaba Group e Netcomm rivelano i trend protagonisti del commercio digitale dei prossimi anni

Alibaba Group e Netcomm rivelano i trend protagonisti del commercio digitale dei prossimi anni. La visita ufficiale ed esclusiva in Italia di Alvin Liu, President of B2C Retail di Alibaba Group, è stata l’occasione ideale per ribadire l’impegno dell’azienda a supporto dell’internazionalizzazione e dell’export digitale delle imprese italiane, soprattutto di piccole e medie dimensioni, e del Made in Italy in ambito B2C (tramite i marketplace Tmall e Tmall Global), ma anche B2B (con Alibaba.com). In questa circostanza, nel corso di un incontro strategico con Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – il Consorzio del Commercio Digitale Italiano – Liu ha illustrato i principali trend in ambito digitale ed e-commerce che caratterizzeranno il retail nel 2023 e negli anni a venire e che le aziende devono tenere in considerazione per espandere il proprio business sia in Cina, il mercato con il più alto potenziale a livello globale, che nel mondo. Il marketplace: un partner irrinunciabile Per raggiungere, conquistare e fidelizzare nuovi clienti, è fondamentale affidarsi ai marketplace che stanno guidando l’innovazione dell’eCommerce e dei nuovi modelli di retail. Il principale vantaggio consiste nell’opportunità di raggiungere un ampio pubblico che conosce e acquista già su queste piattaforme, oltre al fatto che sono molto popolari e ben indicizzati. Rappresentano, quindi, un’opportunità enorme per le imprese italiane, in particolare le più piccole, e i prodotti di qualità e di nicchia. Come confermato da recenti dati di Netcomm, le piattaforme di marketplace detengono quote di mercato e un ruolo chiave nell’e-commerce: ad oggi se ne contano più di 100 con oltre un milione di visite al mese, e sono il primo settore per crescita di fatturato in Italia, assumendo un ruolo sempre più centrale nelle scelte dei consumatori, ma anche nelle strategie dei brand. Nello specifico caso del mercato cinese, che attualmente è uno dei più importanti a livello globale, per le aziende italiane diventa una priorità collaborare con partner che conoscono le abitudini e le necessità dei consumatori locali. Alibaba mette a disposizione le proprie piattaforme e soluzioni, oltre alle proprie conoscenze e competenze del settore, per permettere alle imprese di rimanere competitive e prosperare in un mercato dinamico e flessibile. Il programma di formazione annuale Netpreneur Masterclass di Alibaba in collaborazione con Netcomm e ICE, quest’anno alla seconda edizione, è proprio finalizzato a supportare l’imprenditoria digitale del futuro. Sono oltre 1000 i brand italiani che si sono affidati con successo ai marketplace di Alibaba per digitalizzarsi ed esportare in Cina e nel mondo. Il digitale al centro del business È importante che le aziende abbiano consapevolezza dell’importanza di proseguire la trasformazione digitale intrapresa. Il Covid ha profondamente cambiato le abitudini di acquisto dei consumatori in tutto il mondo, ma in particolare in Cina dove erano soliti scoprire nuovi prodotti e tendenze viaggiando. Ora, il canale digitale è la chiave preferenziale che permette loro di accedere e trovare le ultime novità. La pandemia ha impattato anche sui loro gusti e sulle loro necessità: i consumatori cinesi vogliono prodotti nuovi, più varietà e maggiore personalizzazione, oltre a prediligere le categorie salute & benessere e ad amare il design. In quest’ultimo settore, sono le donne a influenzare maggiormente gli acquisti. Alibaba Group, grazie al suo bacino di utenti, conosce bene le abitudini e le tendenze del mercato locale e, attraverso la piattaforma Tmall Global, si impegna a portare le novità di marchi italiani ed internazionali direttamente al consumatore cinese, esplorando sempre nuovi modelli di business che facilitino l’incontro tra aziende e utenti. Oltre l’acquisto: formati di interazione e consumo emergenti Per avere successo in Cina occorre anche saper utilizzare i canali e le modalità di comunicazione locali. I consumatori cinesi sono infatti giovani, mobile-only, iperconnessi ed esperti di digitale: la sfida dei brand per conquistarli consiste nel creare un consumer journey immersivo in grado di favorire l’interazione. Livestreaming, gaming e nuovi tool digitali, tra cui avatar, XR e virtual influencer, sono solo alcuni esempi che rendono l’esperienza dell’utente sulle piattaforme di Alibaba davvero immersiva e personalizzata. Orizzonti promettenti per il turismo dalla Cina L’Italia incuriosisce da sempre i consumatori cinesi, non solo per l’artigianalità e la qualità dei suoi prodotti, ma anche per le sue rinomate mete turistiche e per le destinazioni dello shopping della moda e del lusso. In vista della riapertura dei confini cinesi al turismo internazionale prevista per il prossimo anno, milioni di turisti cinesi arriveranno in Italia per visitare le bellezze del Paese, conoscere e acquistare i prodotti locali. È importante, quindi, fare in modo che possano conoscere e informarsi prima della partenza, e continuare ad accedere alle produzioni del Made in Italy anche al loro rientro in Cina: questo è reso possibile dal canale digitale. La sostenibilità spinge la crescita Dalla logistica “verde” all’utilizzo di packaging sostenibile, fino all’uso di algoritmi per rendere operazioni e processi più efficienti e ad un’ampia proposta di prodotti eco-friendly, la sostenibilità rimane prioritaria per gli attori del commercio online, e in tal senso Alibaba ha anche annunciato, tra le varie iniziative, l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di carbonio di 1,5 gigatoni per il 2035. “Sono orgoglioso di essere tornato in Italia e di aver incontrato brand clienti e partner come Netcomm. Insieme, ci impegniamo a portare il meglio del made in Italy in Cina e nel mondo“, ha dichiarato Alvin Liu, Presidente di Alibaba B2C Retail. “I giovani consumatori cinesi continuano a guardare ai prodotti internazionali, soprattutto italiani, come qualcosa di desiderabile, e grazie al potere del digitale sono a portata di click. Stiamo lavorando con i brand per portare nuove tecnologie come livestreaming, VR, AR e avatar nel settore della vendita al dettaglio, arricchendo l’esperienza dell’e-commerce oltre il semplice acquisto e verso l’intrattenimento e il leisure“. “Per avere successo nell’economia globale, è importante avere un’adeguata strategia digitale e di export insieme a un’analisi affidabile delle reali potenzialità dei propri prodotti. La domanda e il fascino intramontabile del ‘Made in Italy’ rimane molto forte, ma le competenze digitali sono fondamentali per vendere i propri prodotti e servizi dentro e fuori i confini nazionali” ha commentato Rodrigo Cipriani Foresio, General Manager di Alibaba Group Southern Europe. “Il digital export è una delle maggiori opportunità offerte dai canali digitali alle imprese italiane.

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Sanità, Giuliano (Ugl): “Italia di nuovo in emergenza. Affrontarla con coraggio sbloccando risorse per un futuro diverso”

Sanità, Giuliano (Ugl): “Italia di nuovo in emergenza. Affrontarla con coraggio sbloccando risorse per un futuro diverso”. “Quello che sta accadendo con la ripresa di vigore dei contagi dimostra l’assoluta incapacità istituzionale di affrontare un evento che sta nuovamente travolgendo l’Italia. I positivi aumentano esponenzialmente, gli ospedali sono nuovamente sotto pressione e i reparti dedicati al Covid, che speravamo aver consegnato ai libri di storia, aprono nuovamente le porte. Rispetto all’inizio della pandemia nulla è cambiato per quel che riguarda gli operatori sanitari e tutte le parole, i proclami, gli impegni pubblici assunti sembrano volatilizzati. Medici, infermieri, oss e tutte gli altri professionisti impegnati si trovano di nuovo in prima linea. E i numeri oggi come allora sono insufficienti per garantire l’adeguata assistenza ai cittadini. Manca personale. Lo denunciavamo e torniamo a farlo. I turni di lavoro sono oltre il limite dell’umana sopportabilità. Tutte le scellerate scelte del passato ora presentano il conto alla storia. La sanità è stata saccheggiata, svilita, impoverita. E non è certo ora con soluzioni tampone ed estemporanee che si può porre rimedio” denuncia il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano. “La politica è riuscita nell’intento di generare una confusione totale, un assurdo tutti contro tutti chiedendo a un numero, sempre insufficiente, di operatori di affrontare nuovamente un’emergenza assoluta che li costringe troppo spesso a svolgere mansioni non di loro competenza rompendo i fili di lavoro di squadra essenziali in un ambito così complicato. Si cercano soluzioni provvisorie, si annuncia la nascita di categorie dove i confini dei propri ambiti professionali sono labili, indefiniti ma sembrano prospettare solo maggiori carichi di lavoro e responsabilità senza fornire garanzie contrattuali ed economiche. Non basta inserire un “super” per qualificare una professione. Ora siamo di fronte a una ennesima preoccupante situazione che espone gli operatori a nuovi pesantissimi rischi. E nulla in questi lunghissimi mesi, a parte sparare annunci a salve, è stato fatto. Leggere che importanti personaggi politici, penso ad esempio al Governatore del Lazio Zingaretti, invocano oggi la fine della stagione dei tagli nella sanità, tagli, dopo essere stati complici dello sfacelo, genera la stessa rabbia che pervade professionisti e cittadini. Ora c’è di fronte a noi una nuova emergenza e come tale va affrontata con provvedimenti rapidi, snelli che rafforzino, mediante l’immediata assunzione di operatori sanitari con adeguate garanzie contrattuali, la nuova prima linea per affrontare il virus. Ma non può bastare. Bisogna iniziare a pensare a un futuro diverso, sbloccando risorse per personale, medicina del territorio, strutture ospedaliere e assistenziali” conclude Giuliano

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