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Italiano, marocchino e libico arrestati per spaccio di cocaina

Mercoledì pomeriggio a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato 3 persone, un italiano di 48 anni, un 20enne libico e un marocchino di 39 anni, tutti con precedenti di polizia, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Mecenate, al termine di una mirata attività di polizia giudiziaria volta al contrasto dello spaccio di droga sul proprio territorio di competenza, hanno individuato un appartamento in via Ucelli di Nemi quale probabile luogo di spaccio di stupefacenti. I poliziotti, in abiti civili, hanno atteso il momento favorevole per entrare nell’abitazione dove vi erano i tre uomini e, una volta fatto ingresso, hanno subito notato sul tavolo della cucina un bilancino di precisione per pesare la droga. Gli agenti hanno perquisito i tre uomini trovando il 20enne libico con una dose di cocaina nella tasca dei bermuda. Nell’abitazione, invece, hanno rinvenuto sopra il divano letto un borsello con 75 grammi di cocaina e mille euro e, nella camera da letto, un secondo bilancino di precisione con materiale per il confezionamento, un’altra dose di cocaina e un barattolo contenente della sostanza bianca utilizzata per il taglio della droga.

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Arrestato italiano per terrorismo di matrice islamica

I carabinieri del Ros  hanno arrestato un trentenne italiano, indagato per “istigazione a delinquere aggravata dall’uso del mezzo telematico”. Il giovane è accusato di aver diffuso sui social la propaganda dello Stato Islamico. Aderendo pienamente all’ideologia estremista di matrice salafita, a quanto risulta dalle indagini, si è impegnato nel diffondere il credo delll’autoproclamato Stato Islamico, esaltandone le gesta in chiave apologetica e istigando i propri interlocutori a unirsi alla jihad globale contro i miscredenti. Si è avvalso della rete internet, strumento più efficace per colpire le fasce di popolazione mondiale maggiormente influenzabili, utilizzando i social media (tra gli altri, Facebook e la piattaforma “Sound Cloud”) per condividere immagini e documenti audio/video di esaltazione delle azioni violente del “Daesh”. I fatti contestati, commessi aMilano dal novembre 2015 e tutt’ora in atto, sono aggravati dalle finalità di terrorismo internazionale e dall’utilizzo dello strumento informatico e telematico. La pericolosità dell’indagato è stata avvalorata dal circuito relazionale – sia nazionale, sia internazionale – particolarmente qualificato, composto da una rete di persone dedite alla sistematica propaganda a favore dello Stato Islamico e dell’esaltazione del Jihad mediante la condivisione di post e commenti sui Social. In un’intercettazione del 27 marzo,  avrebbe commentato che l’emergenza Covid “è una cosa di Allah, una cosa positiva” perché “la gente sta impazzendo” e per i non musulmani “tutto l”haram’ adesso è difficile farlo”, ossia sono stati tolti loro i vizi. Emerge dall’inchiesta dei pm Alberto Nobili, Piero Basilone e Leonardo Lesti, che ha portato all’ ordinanza firmata dal gip di Milano Guido Salvini.

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Gambiano e italiano arrestati per spaccio

Nel pomeriggio di mercoledì, in via Natale Battaglia, gli agenti delle volanti hanno notato la vendita, tra due uomini, di sostanza stupefacente. Il venditore è stato trovato in possesso della somma di 30 euro in contanti, corrispettivo ricevuto dall’acquirente, un cittadino indiano di 23 anni, che aveva con sé 7 grammi di marijuana, sanzionato amministrativamente. Il cedente, cittadino gambiano di 21 anni, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Alle ore 17.30 un equipaggio della Polbike è intervenuto in via Benedetto Marcello, dopo che un ragazzo, fermato per un controllo, è scappato gettando una bustina contenente circa 48 grammi di hashish. Bloccato dopo un inseguimento e successiva colluttazione nella quale i due poliziotti hanno ricevuto una prognosi di 10 e 15 giorni, il ragazzo, italiano di 16anni, è stato trovato in possesso di 14,6 grammi di hashish e 45 euro in contanti. Nella sua abitazione è stato trovato un altro bilancino di precisione, 1,16 grammi di hashish e materiale per il confezionamento. Arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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