iva

Carrefour e Auchan frodavano l’Iva

Carrefour e Auchan frodavano l’Iva. E non di poco. Perché la grande distribuzione organizzata alla fine serve soprattutto a raccogliere contanti. E’ una di quelle attività ambite perché ha un flusso di denaro vero giornaliero e costante. I supermercati infatti hanno bilanci ampi e costituiti da soldi veri che passano dalle casse in fondo alla coda, fino a quelle nelle banche. E infatti alcuni non erano felici dell’investimento francese in quel settore con Auchan e Carrefour che comparivano ovunque, perché restano aziende francesi e abbiamo visto che Macron (come i suoi predecessori) tutela e controlla l’andamento delle aziende nazionali. La Francia non si vergogna di avere una certa economia né di sostenerla anche con mezzi politici, mentre sembra sempre che gli italiani si vergognino di averne una e della sua difesa. E’ così poco affine a una borghesia rincoglionita come quella italiana, che pensa a essere simile agli altri invece che la versione migliore di sè stessa. Senza contare del governo dove convergono intelligenze secondarie, più attente alla propria sopravvivenza che a quella nazionale. Il loro atteggiamento da topo sulla barca che affonda è sempre lo stesso: ogni volta che sale di un livello allontanandosi dall’acqua che sale, dimentica la nave che affonda. Fino ai prossimi schizzi. E allora via così: sempre in cerca di un posticino più lontano dall’annegamento mentre sotto si odono grida di chi non ce la fa. E quest’inchiesta della Guardia di Finanza che ha svelato la frode da 260 milioni di euro è il giusto prezzo per chi continua a parlare solo dell’estero come un posto migliore. Dall’estero sono venuti e ci hanno fregato 260 milioni. Soldi che lo Stato non ha avuto e quindi indovina un po’? Li ha dovuti chiedere ai cittadini. Gli stessi che già avevano fatto la spesa nelle catene francesi. Così come le marionette abbiamo ballato di qui e di là pagando per uno spettacolo di cui eravamo attori. Forse è il momento di non pensare all’economia solo quando i giornali impongono di pensare allo spread. Perché ci hanno detto che se saliva era colpa di cittadini che vogliono vivere al di sopra delle proprie possibilità. Intanto le infrastrutture non venivano curate, i ponti in Liguria crollavano, i supermercati evadevano l’Iva, gli acquedotti perdevano acqua. Ma la colpa era di chi voleva cuocere gli spaghetti con il gas acceso. E infatti invece di mettere in piedi politiche sensate per migliorare la vita di tutti i cittadini, spiegano a reti unificate come rendere meno peggio lo schifo di mondo in rovina che ci hanno lasciato. In fondo Carrefour e Auchan frodavano l’Iva, ma qui c’è gente che sta truffando l’intero popolo italiano.

Carrefour e Auchan frodavano l’Iva Leggi tutto »

La splendida solitudine di Lloyds farmacia

La splendida solitudine di Lloyds farmacia. In questi giorni infatti la catena ha annunciato di voler proseguire con il taglio dell’Iva sugli assorbenti. Cioè: un privato spinge lo Stato sulla strada giusta, cioè applicare nei fatti le tantissime parole sulla parità di genere. Perché del tema se ne parla spesso. Si lanciano petizioni, raccolte firme, proposte parlamentari e attacchi personali pesantissimi a chiunque, ma di fatti concreti se ne vedono pochi. E non è un caso: tutto il rumore che si solleva non costa tanti soldi e fa guadagnare posizioni e stipendi ai portabandiera. Invece le azioni concrete costano e rendono tutti più uguali. E forse è proprio per questo che la splendida solitudine di Lloyds farmacia è destinata a rimanere tale. Perché se si togliessero fondi a tutti i think tank, circoli e organizzatori di eventi sulla parità di genere per attuare misure concrete i denari probabilmente ci sarebbero pure. Ma sembra davvero che in Italia si sia perso il senso della realtà. Quantomeno nelle istituzioni. Perché i privati dimostrano di non essere sempre e solo dediti al profitto a tutti i costi: “Confermiamo che parliamo di un bene a pieno titolo definibile come primario, che non aveva alcun senso equiparare alla tassazione di quelli di lusso. ”È il commento di Domenico Laporta, Amministratore Delegato LloydsFarmacia “Come LloydsFarmacia, l’abbiamo ritenuta a suo tempo una scelta doverosa e urgente, perché le scelte inclusive e di eguaglianza ci appartengono, fanno parte della nostra identità e del nostro operare quotidiano. Siamo quindi particolarmente soddisfatti di confermare anche per tutto il 2022 questa iniziativa, con l’auspicio che possa essere un ulteriore segnale, verso un prossimo, nuovo provvedimento nazionale, ancora più coraggioso”. Eccolo dunque il coraggio di chi ha senza dubbio il vantaggio di non dovere gestire la vita di 58 milioni di persone. Ma se può sembrare più semplice per un’azienda, ciò non significa doverlo ignorare. In questi anni sono stati spesi milioni di euro in panchine rosse, strisce pedonali rosa e mille altre iniziative che non migliorano davvero la qualità della vita quotidiana delle donne e compiono passi avanti verso la parità di genere. Noi nel nostro piccolo sosterremo sempre le posizioni dei Laporta, perché la giustizia sociale è qualcosa di veramente importante. E che tocca tutti e tutte.

La splendida solitudine di Lloyds farmacia Leggi tutto »

What do you like about this page?

0 / 400