Incontro a Palazzo Marino Fra Sala e l’ambasciatore britannico Jill Morris

“Questo spirito anglosassone del tempo per riflettere, la decisione, e poi il fare è qualcosa che invidio. Noi troppo spesso simo lì a continuare a mettere in discussione tutto, i tedeschi e gli inglesi non lo fanno, una volta che si è deciso, si va avanti”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante un incontro a Palazzo Marino con l’ambasciatore britannico, Jill Morris. “In certi momenti c’è sì spazio per la libertà e le opinioni, però poi bisogna seguire quello che il tuo Paese decide. Questa è una caratteristica molto anglosassone, molto britannica e molto meno latina, poi noi abbiamo altro, la fantasia e la creatività, la capacità di muoverci in situazioni non prevedibili” ha aggiunto il sindaco, alle prese in questi giorni con il tentativo del Comitato Sì Meazza di mettere in discussione la decisione della Giunta sul nuovo stadio di San Siro. “Anche nei momenti difficili, come i raid tedeschi su Londra, gli inglesi hanno veramente dimostrato uno spirito di corpo” ha osservato Sala secondo il quale “questo passaggio difficile della pandemia e della vaccinazione” ha però dimostrato “quasi in maniera inaspettata quanto anche noi italiano sappiamo essere uniti. I vaccinati a Milano sono il 91%, non so quanti si sarebbero immaginati all’inizio che noi italiani saremmo stati in grado di rispondere con così tanto ordine”. Agli inglesi, ha ribadito, Sala invidia “questa idea di spirito nazionalistico nel senso giusto, di unirsi intorno a una bandiera. Non smetto mai di pensare quanto la democrazia attuale nella quale viviamo dipenda da un inglese, da Winston Churchill, perché se non fosse stato lui a tenere duro in un momento difficile” la Seconda guerra mondiale, ha concluso, avrebbe probabilmente avuto un esito diverso.

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