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Comi, altro duro colpo a Forza Italia

Comi, altro duro colpo a Forza Italia. Lara Comi, campionessa di preferenze alle elezioni, è finita ai domiciliari con accuse pesanti. Secondo ilFattoquotidiano: “Nonostante la giovane età, Lara Comi ha mostrato nei fatti una non comune esperienza nel fare ricorso ai diversi, collaudati schemi criminosi volti a fornire una parvenza legale al pagamento di tangenti, alla sottrazione fraudolenta di risorse pubbliche e all’incameramento di finanziamento illeciti”. E’ scritto nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato l’ex europarlamentare di Forza Italia agli arresti domiciliari nel secondo filone dell’inchiesta milanese “Mensa dei poveri” su presunte mazzette e finanziamenti illeciti. Ai domiciliari anche Paolo Orrigoni, titolare della catena Tigros ed ex candidato al Comune di Varese per il centrodestra, mentre in carcere è finito Giuseppe Zingale, ex direttore generale della agenzia per il lavoro Afol”. Parole pesanti per quella che era uno dei nomi forti del partito di Arcore. Il tempo spiegherà poi nel dettaglio il vero peso delle accuse, ma intanto Forza Italia subisce un ennesimo brutto colpo. Ormai sono pochissimi gli eletti del partito di peso. E ancora meno quelli che sembrano poter sperare in un futuro politico: il partito è moribondo, con punti d’appoggio sempre più fragili e assediato da molte forze centrifughe. Giovanni Toti con la sua fuga in avanti aveva già dato una discreta mazzata visto che era arrivato nell’agone politico con il bollino di erede di Berlusconi. Poi si è rivelato un figlio di Crono. Nel frattempo c’è chi è salito sulla barca di Fratelli d’Italia, naviglio non solo in grado di evitare la cannibalizzazione leghista, ma anche di ritagliarsi spazi sempre più alti grazie a una Giorgia Meloni apparentemente lanciatissima verso nuovi successi. Altri come Silvia Sardone sono riusciti invece a mettersi sotto le bandiere leghiste. Ora anche i renziani hanno dichiarato, o meglio ri-dichiarato, quello che tutti sapevano: cioè che c’è un’aspirazione a prendere pezzi di sinistra, ma anche di destra moderata (cioè Forza Italia e ciò che resta del centro). Forza Italia è dunque circondata da tutti i lati e con Comi ha subito un altro duro colpo. Quanto resisterà a questo assedio l’ex partito cardine del centrodestra?

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Contestati finanziamenti illeciti per 70.000 euro a Lara Comi

Al momento la Procura di Milano contesta all’eurodeputata Lara Comi finanziamenti illeciti per un totale di circa 70mila euro, ossia i 31mila euro che avrebbe ricevuto, attraverso la sua società di consulenza, dall’industriale bresciano Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, e i 38mila euro che avrebbe incassato, sempre tramite la sua società, dall’ente Afol Città metropolitana e con l’intermediazione di Gioacchino Caianiello, presunto “burattinaio” del sistema di mazzette, appalti pilotati e finanziamenti emerso dalla maxi indagine della Dda milanese. Tuttavia, da quanto si è appreso, le indagini vanno avanti con accertamenti perché inquirenti e investigatori sospettano che l’europarlamentare possa aver ottenuto altri finanziamenti illeciti con lo stesso schema basato sul pagamento alla sua società Premium Consulting di consulenze fittizie. Al vaglio, ad esempio, anche un versamento di 40mila euro da un altro imprenditore. “Non sono finanziamenti occulti ma compensi per prestazioni professionali svolte da soggetto che ha le competenze“. Lo ha ribadito oggi l’eurodeputato di Forza Italia Lara Comi, indagata per finanziamento illecito ai partiti assieme al presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti nell’ambito dell’inchiesta della Dda milanese che ha alzato il velo su un sistema di corruzione in Lombardia. La dichiarazione di Lara Comi è stata affidata a una nota firmata dal suo difensore, l’avvocato Gian Piero Biancolella. ANSA  

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