linate

Anarchici bloccano aereo per impedire un rimpatrio. Falla nella sicurezza di Malpensa

Ieri pomeriggio intorno alle 17 alcuni anarchici del gruppo “No Cpr” sono riusciti ad accedere alla pista di decollo dell’aeroporto di Malpensa per bloccare il volo Air Maroc AT951 in partenza per Casablanca con a bordo un cittadino marocchino destinatario di un provvedimento di rimpatrio. Gli anarchici, dopo avere circondato l’aereo, hanno diffuso un video in cui definivano il cittadino marocchino “un compagno, prelevato dal Cpr di Gradisca d’Isonzo, sedato a forza con massicce dosi di psicofarmaci e portato incatenato a Malpensa”. Immediato, ancorché tardivo, l’intervento degli agenti della Polaria di Malpensa che hanno fermato gli “invasori”  per poi portarli negli uffici della Polizia di Frontiera dove sono stati identificati e trattenuti in attesa gli vengano probabilmente contestate le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Sono in corso accertamenti anche per capire come il gruppo di anarchici sia riuscito ad aggirare i sistemi di sicurezza di Malpensa e ad arrivare sino alla pista, fatto assai grave visto il livello di sicurezza cui dovrebbe essere sottoposta un’area passibile, come tutti gli aeroporti, di attacchi terroristici.

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Aspi, colonnine ricarica Free To X dopo Linate anche a Malpensa

Le colonnine per la ricarica di auto elettriche arrivano anche all’aeroporto di Malpensa dopo essere state già installate a Linate. Prosegue la sinergia tra Free To X società del Gruppo Autostrade per l’Italia, e Sea, società di gestione degli scali di Milano Linate e Malpensa. A distanza di un anno dall’inaugurazione della stazione di ricarica dello scalo di Linate, da questa mattina anche i viaggiatori dello scalo di Malpensa potranno usufruire delle colonnine ultrafast per ricaricare i propri veicoli elettrici. In particolare, la stazione sarà composta da tre colonnine Alpitronic HYC300, ciascuna dotata di due connettori CCS2, con potenza di erogazione fino a 300kW, consentirà di caricare 6 veicoli contemporaneamente in 15\20 minuti, e 1 colonnina EVTEC Cappuccino&Charge dotata di connettori CCS2 e CHAdeMO con potenza di erogazione fino a 64KW, oltre ad una presa Type2 per la ricarica in AC fino a 22kW. I punti di ricarica saranno operativi 24 ore su 24 e accetteranno tutte le forme di pagamento con i principali Mobility Service Provider. Le stazioni di ricarica negli aeroporti di Milano, così come quelle sulla rete di Autostrade per l’Italia, sono alimentate con energia 100% rinnovabile e rappresentano il più alto standard tecnologico in termini di capacità e affidabilità attualmente disponibili. “Nel corso del 2021 – ha ricordato il ceo di Free To X Giorgio Moroni – abbiamo costituito questa società per sviluppare servizi innovativi legati alla mobilità e alla sostenibilità. Uno dei progetti più importanti di Free To X è stata la realizzazione di un network di stazioni di ricarica ad alta potenza con possibilità di ricarica fino a 300kW. Oggi il team eccezionale di Free To X, dopo l’apertura della stazione di Linate un anno fa, ha attivato anche la Superfast Charging Station di Malpensa che rappresenta un ulteriore tassello della partnership con Sea”. “Con l’inaugurazione di una stazione di ricarica super fast anche a Malpensa, Sea conferma il proprio impegno nella lotta ai cambiamenti climatici – dichiara Armando Brunini, ad di Sea Aeroporti di Milano. – Ci impegniamo da oltre dieci anni a migliorare la sostenibilità dei nostri aeroporti e l’introduzione delle colonnine a disposizione delle auto elettriche dei passeggeri, ma anche di tutte le persone che vivono e lavorano nei pressi dell’aeroporto, rappresenta un altro concreto passo in avanti”.

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Dopo anni di trattative stabilizzato un gruppo di lavoratori di Malpensa e Linate

Dopo anni di trattative stabilizzato un gruppo di lavoratori di Malpensa e Linate. Dal primo settembre, dopo anni di attesa, di trattative, di fatiche, finalmente, a scaglioni, un centinaio di lavoratori degli aeroporti di Malpensa e Linate diventerà dipendente a tempo indeterminato di Airport Handling SPA. Un contratto tanto agognato che gli permette di uscire dalla precarietà. UILTEMP LOMBARDIA, che quotidianamente si occupa dei lavoratori “in somministrazione” (una volta detti “interinali”), presenti nel settore pubblico e privato (industria, commercio e servizi), esprime grande soddisfazione per il traguardo che le organizzazioni sindacali della categoria del trasporto aereo di Malpensa hanno raggiunto dando concretezza agli accordi, siglati l’11 maggio 2022, con Airport Handling spa. “Le trattative condotte, soprattutto negli ultimi tre anni proprio durante il difficile periodo della pandemia da Covid, hanno portato i frutti per cui tanto si è lavorato”, sottolinea Paola Rinaldi, la funzionaria UilTemp Lombardia che ha seguito i lavoratori. I lavoratori erano impegnati nei servizi aeroportuali, alcuni da oltre sette anni e sempre da precari (con contratti di somministrazione tramite Agenzia del Lavoro). Negli anni di Covid sono stati chiesti loro grandi sacrifici, in aggiunta ai sacrifici che abitualmente vengono chiesti ai lavoratori temporanei: mansioni faticose, restrizioni di orario. Si tratta di lavoratori che hanno sempre avuto contratti part time e, di conseguenza, anche il maturare dei loro diritti è stato “part time”. Durante i periodi di cassa integrazione, dovuti alla chiusura degli aeroporti o alla drastica riduzione dei voli per Covid, molti di loro hanno pertanto ricevuto un sostegno al reddito commisurato ai loro contratti di quattro ore al giorno. Ciò ha comportato un’ulteriore diminuzione dei loro già bassi redditi. UilTemp Lombardia si è impegnata nella tutela dei loro diritti nei mesi più difficili della pandemia, quando il malcontento aveva reso la situazione esplosiva e grazie alle sinergie positive con il Segretario Provinciale del Trasporto Aereo, Giampaolo Biasi, con il quale è stato possibile instaurare attenzioni anche nelle trattative aziendali e non solo con l’Agenzia per questi lavoratori. Il lavoro svolto dalle Organizzazioni sindacali del Trasporto Aereo ha permesso non solo di far uscire dalla precarietà questo gruppo di lavoratori, ma si tratta di una prima applicazione degli accordi sul ricambio generazionale. I lavoratori quasi non ci speravano più. Ma non si sono mai scoraggiati: anche grazie al prezioso contributo dei Rappresentanti Sindacali, sempre attenti alle dinamiche, non solo aziendali, ma aeroportuali più in generale. Da settembre hanno una prospettiva di più ampio respiro sul loro futuro lavorativo e di carriera. Auguri e congratulazioni a tutti loro

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Linate, Onlit: “Serve una liberalizzazione dei voli non una proroga”

Linate, Onlit: “Serve una liberalizzazione dei voli non una proroga”. Il rischio di interrompere i voli da/per Londra dal 31 ottobre, e trasferendoli negli scali di Malpensa e Orio al Serio, non si correrà più. Il Ministro Enrico Giovannini avrebbe pronto un decreto che prorogherebbe di un anno l’attuale situazione post Brexit regolata da un decreto dell’ex Ministro dei Trasporti Graziano del Rio. Un decreto privo di coraggio, che salva capra e cavoli. Che non avvia quella riforma tanto necessaria per il trasporto aereo del sistema milanese. Il ministro aveva l’occasione di cancellare il decreto Del Rio. Il traffico a Linate è regolato con decreto che ne limita le potenzialità da 20 anni con un tetto al numero di passeggeri/anno, un tetto di 18 movimenti orari e i collegamenti UE limitati alle sole capitali europee. Se aveva un senso 20 anni fa per aiutare la crescita di Malpensa, ora tali limitazioni sembrano un dispetto ai passeggeri di Milano, al suo hinterland e al nord est. Questi devono compiere un lungo viaggio per raggiungere quello che doveva essere un hub, ed invece per la sua inefficienza la sua distanza e con l’Alitalia sempre in crisi non è mai nato. Ci si aspettava un decreto che liberalizzava l’accesso allo scalo per rendere disponibili gli slot che sono prevalentemente in possesso di Alitalia ora di ITA. Non però utilizzati per non avere concorrenti nel city airport più importante d’Italia.

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Linate, Onlit: “Serve una liberalizzazione dei voli non una proroga”

Linate, Onlit: “Serve una liberalizzazione dei voli non una proroga”. Il rischio di interrompere i voli da/per Londra dal 31 ottobre, e trasferendoli negli scali di Malpensa e Orio al Serio, non si correrà più. Il Ministro Enrico Giovannini avrebbe pronto un decreto che prorogherebbe di un anno l’attuale situazione post Brexit regolata da un decreto dell’ex Ministro dei Trasporti Graziano del Rio. Un decreto privo di coraggio, che salva capra e cavoli. Che non avvia quella riforma tanto necessaria per il trasporto aereo del sistema milanese. Il ministro aveva l’occasione di cancellare il decreto Del Rio. Il traffico a Linate è regolato con decreto che ne limita le potenzialità da 20 anni con un tetto al numero di passeggeri/anno, un tetto di 18 movimenti orari e i collegamenti UE limitati alle sole capitali europee. Se aveva un senso 20 anni fa per aiutare la crescita di Malpensa, ora tali limitazioni sembrano un dispetto ai passeggeri di Milano, al suo hinterland e al nord est. Questi devono compiere un lungo viaggio per raggiungere quello che doveva essere un hub, ed invece per la sua inefficienza la sua distanza e con l’Alitalia sempre in crisi non è mai nato. Ci si aspettava un decreto che liberalizzava l’accesso allo scalo per rendere disponibili gli slot che sono prevalentemente in possesso di Alitalia ora di ITA. Non però utilizzati per non avere concorrenti nel city airport più importante d’Italia. 

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Linate, Onlit: “Escluse le compagnie aeree dall’inaugurazione, Sea non inclusiva”

Linate, Onlit: “Escluse le compagnie aeree dall’inaugurazione, Sea non inclusiva”. In una lettera inviata ieri dall’AOC (Airline Operators Committee) e dal Comitato Utenti di Linate al presidente di Sea si legge: “ Le rivolgiamo la presente per esprimerLe il nostro enorme disappunto relativamente alla manifestazione organizzata da SEA in data odierna per presentare all’Illustrissimo Sig. Presidente della Repubblica l‘apertura del nuovo corpo commerciale di Linate”. E ancora:” Disappunto nato dal fatto che i vettori, principali artefici e fruitori dell’espansione commerciale dell’aereoporto, nonché primi sviluppatori, attraverso i corrispettivi contributivi per il mantenimento delle strutture, siano stati coscientemente esclusi da SEA all’inaugurazione di questa importante e nuova struttura aeroportuale”. Va ricordato che per fare questi lavori il Forlanini è stato chiuso al traffico per 3 mesi e tutti i voli sono stati trasferiti a Malpensa con grandi disagi, costringendo i passeggeri a un più lungo tragitto e a tempi d’imbarco di oltre tre ore in partenza (contro una media europea di 2 ore). Le compagnie aeree dovettero traslocare a Malpensa. Non solo, ma anche i costi per recarsi all’aeroporto della brughiera sono stati maggiori. Gli stessi lavori di rifacimento pista e restyling del terminal partenze vennero realizzati 4 anni fa ad Orio al Serio, li però i tempi di chiusura (e i disagi) furono nettamente inferiori. Lo scalo restò chiuso 21 giorni contro i 90 giorni di Linate per un importo di spesa analogo. La decisione di escludere le compagnie aeree dall’inaugurazione assunta dal management, che rappresenta più gli interessi degli azionisti privati (F2i) di minoranza di Sea che quelli dell’azionista di controllo ovvero il Comune di Milano, è una scelta arrogante e per niente inclusiva. Tale esclusione è in contrasto con gli annunci fatti dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha parlato di coinvolgimento dei lavoratori e dell’adozione di obiettivi di sostenibilità e di azzeramento delle emissioni di anidride carbonica per il 2030. I lavori giungono in netto ritardo, visto che lo smistamento bagagli era ancora il superstite di quello rattoppato dopo il disastro aereo dell’ottobre 2011. La scelta di “lasciare a casa” le compagnie aeree è una nuova prova di forza di un management autoreferenziale, seduto su una rendita di posizione garantita dal monopolio aeroportuale. Nello scalo non è in attività nessun autobus elettrico e il restyling ha fatto perdere due dei cinque finger di Linate. Ne restano solo tre. Pochi per un city airport che si rispetti.

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