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Torna la Fiera del Libro del Nord Milano

Torna la Fiera del Libro del Nord Milano. Sono aperte dal 1° settembre le iscrizioni gratuite agli eventi, alle presentazioni e agli appuntamenti di Una Ghirlanda di Libri, seconda edizione della manifestazione ideata e organizzata da Associazione LeGhirlande. Quest’anno anche le Istituzioni comunali e regionali sono al suo fianco a conferma dell’importanza che la manifestazione ha assunto per l’intero territorio del nord Milano. Importanti novità, nuovi progetti, grandi ospiti, appuntamenti culturali legati alla scrittura e alla lettura, cerimonie di premiazione attendono coloro che visiteranno Una Ghirlanda di Libri 2021, la Fiera del libro che per la seconda volta si svolge all’interno delle magnifiche sale di Villa Casati Stampa di Soncino, già sede della San Paolo Edizioni, e di quelle di Villa Ghirlanda Silva. I numeri della seconda edizione confermano l’interesse generale verso una manifestazione che è stata di fatto una vera e propria scommessa: portare su un territorio, spesso trascurato e oscurato dalla grande città, un evento che coinvolga tutti, liberi cittadini, attività produttive, istituzioni e ovviamente i veri protagonisti del libero pensiero, i libri, gli autori e le case editrici indipendenti. I numeri, dicevamo, hanno ampiamente superato le aspettative: 45 espositori, 33 appuntamenti, 42 titoli presentati, 15 importanti ospiti, 5 eventi, 2 concorsi (quello letterario e quello fotografico) e un premio di merito, 2 mostre di cui una dedicata ad Alda Merini nel novantesimo della sua nascita, 19 sponsor e ben 42 sostenitori, 9 media partner, il patrocinio della Regione Lombardia, 4 comuni coinvolti nel sostegno della manifestazione e altri 7 enti coinvolti a vario titolo. Quanto sopra ha permesso alla manifestazione di crescere e oggi garantire visibilità a tutto il territorio di Cinisello Balsamo e dei suoi dintorni, donando un po’ di leggerezza e sollievo, riaffermando, se ce ne fosse bisogno, la centralità della cultura, della lettura e del pensiero nella vita dell’uomo, della sua crescita intellettuale ed emotiva. Un’altra novità di quest’anno è il contributo volontario di alcuni cittadini di Cinisello Balsamo e dell’hinterland che si presteranno ad aiutare l’associazione per la buona riuscita della manifestazione. Accanto a loro, anche l’Associazione degli Alpini di Cinisello Balsamo. A latere tante altre iniziative colorano e completano una due giorni che regaleranno a chiunque venga a Cinisello Balsamo giornate di svago e intrattenimento. Il 26 settembre 2021, infatti si inaugura la diciannovesima edizione di Ville Aperte in Brianza, progetto gestito e coordinato dalla Provincia di Monza e Brianza, al quale aderiscono Villa Ghirlanda Silva e Villa Casati Stampa di Soncino: per l’occasione, le ville si apriranno al pubblico e si mostreranno in tutto il loro splendore. La sera di sabato 25 settembre si svolgerà anche La Notte Bianca di Cinisello Balsamo, serata all’insegna dell’intrattenimento e proposte di svago in tutto il comune, con i negozi aperti fino a mezzanotte. I “Big” a Una Ghirlanda di Libri 2021 Ma torniamo alla Fiera del Libro. I “Big” che partecipano a quest’edizione sapranno regalare momenti di vero approfondimento e riflessione: sabato 25 settembre la giornata è caratterizzata dalla tavola rotonda dal titolo “Il Giallo e il Noir, tra realtà e finzione. Letteratura e crimine”, ideata e condotta da Laura Marinaro, giornalista di cronaca e scrittrice; un fil rouge che collega le grandi storie raccontate e i grandi personaggi dei gialli italiani più noti e rappresentati sul grande e piccolo schermo, alla realtà della cronaca che spesso supera la fantasia. Ecco gli autori e gli esperti che intervengono: Roberta Bruzzone (Psicologa Forense, Criminologa Investigativa ed esperta in Criminalistica applicata all’Analisi della scena del crimine); Fabrizio Carcano (scrittore e giornalista) che con i suoi racconti incentrati su Milano e i suoi misteri ha raggiunto un notevole successo; Gabriella Genisi, autrice di spicco e creatrice del personaggio di Lolita Lobosco, protagonista dei suoi gialli più famosi; Gaetano Savatteri (giornalista e scrittore) il “papà” della serie tv Màkari; Maurizio De Giovanni, autore dei libri da cui sono state tratte le serie tv I Bastardi di Pizzofalcone, Mina Settembre e Il Commissario Ricciardi. Ad approfondire i temi sono stati chiamati, oltre alla Dr.ssa Bruzzone, consulenti e giornalisti di cronaca come Fabio Sanvitale (esperto di cold case e Presidente di Nerocrime), Rosa Teruzzi, giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva, esperta di cronaca nera, membro del cast di Quinta colonna e caporedattrice della trasmissione Quarto grado, e infine Andrea Cotti, sceneggiatore, editor, scrittore di romanzi per ragazzi, autore radiofonico e televisivo che ha adattato crime fiction di successo tra cui la serie de L’ispettore Coliandro. Sempre sabato, dalle 15,30 alle 16,20 nella sala Rossa di Villa Casati Stampa di Soncino, Aldo Colonnello (intellettuale che si occupa soprattutto d’arte) presenta il suo libro “Alda Merini. La Poetessa dei Navigli”, intenso lavoro che tratteggia la complessa figura della poetessa attraverso i ricordi della loro profonda amicizia, seppur breve e tardiva, che diede vita a un sodalizio affettivo e culturale destinato a durare per sempre. Ne scaturisce un ritratto vero, lontano da molti luoghi comuni, un tributo sincero, un atto d’amore verso una delle voci più influenti della letteratura milanese e italiana contemporanea. Il pomeriggio di domenica 26 settembre vede l’alternarsi di altri tre Big della letteratura nostrana: alle 15 Daniele Dallera (direttore del settore sport del Corriere della Sera) intervista Beppe Severgnini, editorialista, autore di ben 18 libri, intellettuale e vicedirettore del Corriere della Sera. Alle 16,30 è la volta di Andrea Vitali che presenta il suo ultimo lavoro “Un bello scherzo”, una nuova avventura per l’ispettore Maccadò. Andrea Vitali, oltre a essere un rinomato scrittore, esercita la professione di medico di base nel suo paese natale, in cui vive con moglie e figlio. Infine, alle 17,30 è la volta di Laura Campanello, giornalista e scrittrice, che presenta “Ricominciare”, in cui accompagna il lettore nel processo della rinascita, nell’avventura di “rimettersi al mondo”, magari più volte nell’arco di un’esistenza, adottando un nuovo e differente approccio. Grazie a riflessioni, storie, domande, consigli pratici ed esercizi, gli permette di capire quali sono i messaggi che la sua anima gli invia quotidianamente e imparerà a non ignorarli, soprattutto quando hanno a che fare con le sue inclinazioni

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Le metro sono in ritardo, rotte e corrotte, ma Sala festeggia

Le metro sono in ritardo, rotte e corrotte, ma Sala festeggia. E se usiamo il plurale non è un caso: su tutte le linee metropolitane negli ultimi anni si sono accumulati problemi di ritardi con lievitazione dei costi, pezzi che cascavano o non funzionavano e brutte storie di corruzione. Nel frattempo tutti festeggiavano l’incredibile successo e funzionalità del trasporto pubblico milanese: sicuramente ne avevano motivo quelli che sono accusati di aver truccato 150 milioni di euro di appalti pubblici dedicati proprio alle metropolitane. Stavano vivendo un sogno, perché a quanto hanno riferito ai magistrati alcuni dei 13 arrestati i consigli su come rubare arrivavano dai dirigenti dell’azienda. Ma quella che ha reso noto il cognome Bellini in realtà è solo una delle brutte storie sulle metropolitane milanesi. Prima c’è stato il caos sul sistema di frenata della linea rossa, la prima di Milano. Per settimane stop improvvisi hanno causato alcune decine di feriti. Un problema all’inizio preso sottogamba, ma alla fine l’azienda di trasporto pubblico milanese si è vista costretta a una campagna di sensibilizzazione sui propri vagoni dove sono comparsi volantini con inviti a reggersi sempre molto bene per evitare i rischi frenata. Ma il mito delle metropolitane non si è fermato nel racconto, mentre si è impantanato nei fatti. Di recente il sindaco di Sesto San Giovanni è tornato sui cantieri aperti per prolungare la Rossa fino alla sua città, ma li ha trovati deserti nonostante le dichiarazioni dell’assessore alla mobilità Marco Granelli. E non è l’unico ritardo. Oggi i giornali celebrano la linea 4, ma le prime stazioni dovevano essere aperte da anni. Addirittura dal 2015. Basta consultare fonti aperte e carte pubbliche per saperlo. Ciononostante ieri il capogruppo Pd in Consiglio comunale Filippo Barberis ha sostenuto che il centrodestra mente dicendo che la nuova linea sia in ritardo. Singolare perché già il fatto che la linea 5 sia in funzione da anni e la 4 no suggerirebbe il contrario. Ma il mito delle metro milanesi è ancora vivo e combatte insieme a noi, come si dice. Inutile sottolineare come tutte le linee siano in ritardo nei loro prolungamenti. La 2 o Verde, la Lilla o 5. Sulla 3 o Gialla possiamo dire che ci sono fermate come Sondrio dove piove dal soffitto a ogni acquazzone. E che ancora si trova traccia dei processi sulle mazzette di quando l’hanno costruita, singolarmente alcuni nomi ricorrono. E anche il nuovo non è un granché. La Lilla tutt’ora stupisce chi comunica ancora con i piccioni perché i vagoni sono automatizzati, ma a tanti è capitato di trovarsi bloccati dentro tra due stazioni, o di dover constatare che nel suo nucleo registra problemi costanti. Le scale mobili di Garibaldi sono perennemente in panne: tutte hanno funzionato solo nei primi mesi. Poi sono rimaste in manutenzione per sempre, ma nel senso che erano chiuse. Sia a Garibaldi che in altre stazioni. Forse un’indagine sui pezzi usati per le riparazioni potrebbe dare buoni frutti perché sono diventate le scale mobili più aggiustate di sempre. Tra l’altro chi le ha costruite è lo stesso finito nei guai per le mazzette della linea 3. La Lilla poi non è mai decollata, semmai si è decotta. I negozi interni sono rimasti per lo più vuoti e l’azienda pian piano è scivolata verso il dissesto economico nonostante alcune interessanti sponsorizzazioni private sulle fermate. Dunque le metro sono in ritardo, rotte e corrotte, ma Sala festeggia. Con il plauso di tutti, o quasi.

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