locali della movida

I residenti dei Navigli vorrebbero meno movida

Meno rumore, ma anche meno movida e un po’ di tranquillità in più. È quello che chiedono gli abitanti dei Navigli, uno dei quartieri più attivi della nightlife milanese. La richiesta segue il varo delle nuove regole che metteranno un freno alle notti brave di Porta Venezia, norme che scatteranno venerdì e che rimarranno in vigore per i prossimi 30 giorni. “Sono oltre vent’anni che il nostro quartiere sta facendo i conti con la malamovida – ha spiegato Gabriella Valassina, esponente del Comitato Navigli -. Tutti i quartieri hanno delle peculiarità, il Lazzaretto non è uguale alla zona attorno alla Darsena. Qui da noi le strade sono tutte pedonali e a volte non ci si muove la sera, c’è un oggettivo problema con l’occupazione del plateatico”. La rappresentante del movimento non ha delle richieste circoscritte da sottoporre a Palazzo Marino, vorrebbe invece istituire un tavolo con gli altri comitati di quartiere in cui affrontare il discorso della movida in città e, soprattutto, le sue ricadute su chi in quei quartieri non trascorre solo qualche ora la sera ma li vive tutto l’anno. “Pretendiamo un regolamento che prenda in considerazione le esigenze della città, ma anche le nostre. Alcuni punti e temi sono uguali per tutti, tra queste il rispetto della soglia massima di Decibel”. Il comitato da anni sta raccogliendo dati relativi al rumore provocato da chi frequenta i locali tra il Naviglio Grande e la Darsena. “Siamo sempre oltre i 50 decibel (il lite massimo imposto dalla legge, ndr), in alcuni casi siamo arrivati anche a toccare quota 85-90. Così non è sostenibile”, ha aggiunto Valassina. A partire da venerdì notte in Porta Venezia sarà disposto il divieto di vendita e somministrazione per asporto di alimenti e bevande di qualsiasi tipo, alcoliche e analcoliche, e di utilizzo dei dehors per qualunque attività dalle ore 01,30 alle ore 06.00 nelle serate di venerdì su sabato e di sabato su domenica e dalle 00.00 alle ore 06.00 nei giorni feriali. Il divieto riguarderà tutte le tipologie di esercizi pubblici, di vicinato, attività artigianali, commerciali e distributori automatici. Inoltre è stato introdotto il divieto di posizionamento delle attività di vendita itinerante dalle ore 18 fino alle 6. Da palazzo Marino, tuttavia, hanno precisato che l’ordinanza in porta Venezia “è una delle tappe di un più ampio percorso avviato lo scorso 30 giugno per la gestione di tutte le aree cittadine interessate dalla movida. Le azioni decise, improntate all’equilibrio, riguardano la stesura di un regolamento per la disciplina delle attività di vendita e somministrazione di alimenti e bevande e l’aggiornamento di quello di Polizia urbana, che saranno presentati al Consiglio comunale all’inizio del 2024”. L’intervento in porta Venezia, inoltre, è stato bollato come “particolarmente critico” ed è stato deciso “anche per rispondere alle sollecitazioni del tavolo per la sicurezza urbana della prefettura”.

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Steward nei locali della movida

Un contributo di 120.000 euro per una migliore gestione delle aree esterne e dei plateatici nelle zone della “movida” cittadina. Con una delibera dei giorni scorsi, la Giunta comunale ha approvato le linee di indirizzo per l’erogazione di contributi da destinare ad associazioni, enti e istituzioni che rappresentano commercianti e proprietari di pubblici servizi. I fondi, da utilizzare nel periodo tra il 7 settembre e il 31 ottobre 2022, dovranno essere spesi per offrire servizi di sicurezza sussidiaria e attività che contrastino gli aspetti negativi del divertimento notturno, favorendo sinergie utili con Polizia locale e con tutte le Forze dell’ordine impegnate nel controllo della città e nel mantenimento dell’ordine pubblico. “Garantire il corretto uso degli spazi cittadini nelle ore serali, il rispetto delle condizioni di vita di tutti e tutte e l’osservanza delle basilari regole della convivenza civile. Con questo spirito – sottolinea l’assessora allo Sviluppo economico Alessia Cappello – l’Amministrazione comunale ha deciso di destinare uno stanziamento a sostegno dei progetti di sicurezza che saranno messi in atto nelle zone più sensibili da parte dei commercianti. Milano vuole essere sempre più accogliente e attrattiva per i giovani, ma tutelando la sicurezza e la vivibilità dei propri quartieri. Questa iniziativa conferma ancora una volta e in modo concreto la nostra volontà di collaborazione con le realtà del territorio, in favore della crescita della città”. La delibera sullo stanziamento dei contributi si pone infatti in continuità con la sperimentazione avviata lo scorso anno con la Prefettura di Milano, con la firma del Protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione per la realizzazione di azioni congiunte a favore dei giovani nell’ambito del divertimento notturno nelle zone della movida per la prevenzione e il contrasto dei comportamenti antisociali. Le iniziative ammesse al sostegno economico dovranno tenere conto della specificità territoriali, del numero di esercizi pubblici presenti nell’area e dei frequentatori. È previsto l’utilizzo di personale specializzato, i cosiddetti steward, anche a rotazione fra gli esercizi commerciali. Il personale deve essere iscritto nel database nazionale delle guardie giurate gestito dalla Prefettura. Le aree d’azione saranno individuate fra le zone della città dove vi sono più assembramenti e problemi di quiete pubblica, sempre in accordo e sinergia con la Polizia locale: Nolo, Isola, corso Como e piazza Gae Aulenti, corso Garibaldi, via Brera, Arco della pace, via Lazzaretto, via Melzo, porta Ticinese, Darsena e navigli. I fondi saranno erogati ai singoli progetti, area per area, attraverso la pubblicazione di un bando.

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