Lombardia attuate

Approvato Piano Marshall per la Lombardia

La Giunta regionale ha dato via libera agli interventi previsti nel ‘Piano Marshall‘ per la Lombardia. Un programma strategico, fortemente voluto dal presidente Attilio Fontana, per favorire la ripresa economica dopo l’emergenza Coronavirus che oggi impegna 3,5 miliardi di euro per realizzare opere dal valore complessivo di 5,5 miliardi. “Con questo atto che non esito definire poderoso e per certi aspetti unico, individuiamo – spiega il governatore – una serie di opere pubbliche e interventi da realizzare subito. Molti di essi saranno conclusi nel biennio 2021-22 per dare un tangibile impulso all’economia”. “Un ‘Piano’ – chiarisce il presidente regionale – che riguarda innanzitutto le infrastrutture con una visione eco-sostenibile con investimenti che riguardano la difesa del territorio, l’ambiente, la ricerca, l’agricoltura, ma anche altri ambiti come le politiche sociali, la scuola, la cultura e lo sport. Senza dimenticare, poi, un ‘pacchetto’ specifico per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Un sostegno importante e soprattutto concreto: risorse regionali – aggiunge Fontana – che hanno come obiettivo quello di dare una spinta propulsiva forte e decisa al sistema economico-produttivo della Lombardia per confermarla come la locomotiva trainante dell’intero Paese e una delle Regioni più importanti d’Europa”. Quello varato è un programma ‘a tuttocampo’ che va ad incidere non solo sulle infrastrutture della mobilità (navigabilità, Intermodalità, ferrovie, metrotranvie, ciclovie, ecc. ecc.), attraverso investimenti strategici e fondamentali per una visione ‘green’ e un forte impatto sociale sulla popolazione ma che prevede anche azioni sull’energia alternativa, il dispendio energetico, il rinnovo dei mezzi inquinanti. Guardando, in termini i generali, ai macro-interventi per le infrastrutture, Regione Lombardia ha previsto risorse per 1 miliardo e 900 milioni di euro. Tale somma genererà investimenti complessivi che attiveranno opere per 458 milioni di euro in ambito ferroviario. 234 per il trasporto pubblico e l’intermodalità. 18 milioni per la navigabilità. 2 miliardi e 170 milioni per gli interventi e la manutenzione sulle strade. 115 milioni per la mobilità ciclistica. A questi si aggiungono i circa 900 milioni (di cui 551 milioni della Regione) per gli interventi destinati a Milano-Cortina 2026 fondamentali e decisivi per il raggiungimento dell’obiettivo delle Olimpiadi invernali. Relativamente ai principali interventi di altri settori, da evidenziare, a titolo esemplificativo, le opere per la difesa del suolo (137 milioni di euro). Ci sono incentivi per la rigenerazione urbana (100 milioni) e il recupero dei borghi storici (30 milioni). Risorse per la rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici (10 milioni), sostituzione degli impianti termici obsoleti e delle caldaie inquinanti negli immobili pubblici (13 milioni). Interventi di disinquinamento delle acque e recupero delle sponde dei laghi (35 milioni). Una serie di importanti azioni e interventi per la valorizzazione e lo sviluppo della montagna (100 milioni) Attenzione al sistema irriguo agricolo (13 milioni) e al settore forestale (15 milioni). Previsti contributi anche in ambito dell’edilizia. Per quella scolastica sono in programma azioni mirate a opere riguardanti le strutture (12 milioni di euro), gli impianti e le attrezzatture (5 milioni) e la rimozione dell’amianto (8 milioni). Per ciò che attiene alle politiche sociali programmate azioni di recupero e manutenzione del patrimonio pubblico abitativo per 40 milioni e 3 milioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Oltre 6 milioni di euro saranno destinate all’impiantistica sportiva. Una parte rilevante del ‘Piano’ riguarda, poi, il settore delle ‘Ricerca, Innovazione e Università’, con interventi complessivi che superano i 100 milioni. “Il traguardo che vogliamo raggiungere – sottolineano gli assessori Davide Caparini (Bilancio, Finanze e Semplificazione) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile) – è quello di garantire nuove opportunità al mondo produttivo e di conseguenza ai lavoratori. Abbiamo compiuto un percorso che è partito dal confronto con i ‘Tavoli territoriali’. Per poi passare a quello con il ‘Patto per lo Sviluppo’ e quindi con il Consiglio regionale. Una politica ‘dell’ascolto’ che ci ha portati a individuare le azioni contenute nel ‘Piano’ con grande attenzione verso Comuni ed Enti locali”. “La delibera approvata oggi – conclude l’assessore Massimo Sertori (Enti locali, Piccoli Comuni e Montagna) – fa seguito al primo e importante stanziamento del ‘Piano’ di oltre 400 milioni di euro che Regione Lombardia ha già destinato a Comuni (350 milioni) e Province (50 milioni) durante l’emergenza Covid per azioni urgenti e rapidamente cantierabili. Dimostrando, così, una notevole capacità operativa per dare risposte immediate ai territori”.

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Gallera: Lombardia attuò le linee guida del Ministero già il 22 gennaio

“Le carte non mentono: Regione Lombardia ha dato piena e pronta attuazione alle linee guida del Ministero della Salute del 22 gennaio che avevano per oggetto le modalità di presa in carico dei cittadini al rientro dalla Cina e i loro contatti che presentavano sintomi riferibili al Covid, trasmettendole a tutti i rappresentanti del sistema socio-sanitario il 23 gennaio, con nota .1.2020.0002677. Ogni altra ricostruzione su ritardi e omissioni è priva di fondamento, vergognosa e strumentale“. Lo afferma in una nota l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera. “La segnalazione – spiega Gallera – era stata diffusa ad ASST e ATS, Case di Cura accreditate, direttori di U.O. e di Dipartimento Malattie infettive e laboratori. Le ATS avevano immediatamente informato tutti i Medici di Base e i Pediatri di Libera Scelta. La circolare trasmessa indicava già le procedure di ‘Diagnosi di caso sospetto’, le procedure di ‘Segnalazione alle autorità sanitarie”, stabiliva i laboratori di analisi di riferimento e le prescrizioni per la presa in carico del paziente. “Il 27 gennaio – prosegue Gallera – ovvero quattro giorni dopo, Regione Lombardia diramava una nuova comunicazione indicando anche i 17 reparti di malattie infettive che avrebbero preso in carico i pazienti, distribuiti su tutto il territorio regionale. Tale informativa veniva trasmessa anche al Presidente degli Ordini dei Medici lombardi. Tant’è che pochi giorni dopo, il 20 febbraio, proprio l’Ordine dei Medici di Milano organizzava un convegno specifico su questo argomento, invitando come relatore un rappresentante del Dipartimento di Prevenzione dell’ATS di Milano“. “Le indicazioni venivano approfondite il 7 febbraio successivo – sottolinea Gallera – attraverso una nuova informativa che prevedeva anche norme comportamentali per la gestione dei controlli negli aeroporti, nelle scuole, negli esercizi pubblici e negli istituti penitenziari“. “Prima del caso di Codogno – conclude l’assessore – sono stati eseguiti infatti 100 tamponi a cittadini con i requisiti indicati dalle prescrizioni ministeriali (provenienti dalla Cina, o loro contatti) secondo le procedure stabilite. Le analisi, fino ad allora, avevano sempre dato esito negativo“.  

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