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Presidio esodati Superbonus, Di Marco (M5S): «Muro di gomma di Regione Lombardia: centrodestra incapace di dare risposte»

Presidio esodati Superbonus, Di Marco (M5S): «Muro di gomma di Regione Lombardia: centrodestra incapace di dare risposte» Nicola Di Marco (M5S): «Ho incontrato una delegazione dei rappresentanti degli esodati del Superbonus per ribadire il nostro sostegno. Queste persone, la cui unica colpa è quella di aver creduto nello Stato, sono state cinicamente abbandonate dal Governo Meloni, che dopo averle mandate sul lastrico, ha avuto la faccia tosta di promettere senza mantenere. Il centrodestra in Lombardia ha fatto peggio: in campagna elettorale ha detto che sarebbe intervenuto, sostenendo di fatto la bontà del nostro progetto di legge per lo sblocco dei crediti incagliati, salvo poi piegarsi alla volontà del governo subito dopo le elezioni. Non solo, lo scorso maggio il Consiglio regionale ha approvato la nostra mozione che impegnava la Giunta ad attivarsi presso il Parlamento, il Governo e la Conferenza Stato-Regioni affinché potesse ripartire al più presto la cessione dei crediti maturati da privati, imprese e tecnici nel 2021, 2022 e 2023. Anche intervenendo tramite le partecipate statali quali Poste italiane e Cassa depositi e prestiti, impegni che nei fatti il centrodestra ha trasformato in lettera morta. Alla difficoltà del vedere i propri crediti bloccati, si sommano quindi le prese in giro di una Giunta regionale che, sulla scorta del governo nazionale e in piena continuità con le peggiori intenzioni del governo Draghi, rifiuta persino di ascoltare le richieste degli esodati del Superbonus, il tutto mentre elargisce in poco più di un anno 1,5 miliardi di euro a Pedemontana. Il M5S Lombardia ha anche chiesto che gli esodati venissero ascoltati in Commissione Attività Produttive ma fino ad oggi non sono stati ancora convocati, ma è logico che chi non è capace di dare risposte si rifiuti persino di ascoltare» così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, Nicola Di Marco, al termine dell’incontro con gli esodati del Superbonus, riuniti in presidio sotto Palazzo Lombardia.

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Il Duomo di Milano: Un capolavoro architettonico nel cuore della città

Il Duomo di Milano: Un capolavoro architettonico nel cuore della città Introduzione: Il Duomo di Milano, conosciuto anche come Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Nascente, è uno dei simboli più riconoscibili della città di Milano, in Italia. Questo maestoso edificio religioso cattolico, situato nel cuore di Milano, incanta visitatori di tutto il mondo con la sua magnifica architettura gotica e la sua imponenza. Considerato uno dei più grandi e complessi edifici sacri del mondo, il Duomo rappresenta un importante centro religioso, storico e culturale per la città di Milano. Storia e Architettura: La storia del Duomo di Milano risale al XIV secolo, quando la costruzione della cattedrale fu avviata sotto il patrocinio di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano. L’edificio fu completato solo nel XIX secolo, dopo quasi cinque secoli di lavori. L’architettura del Duomo è di stile gotico, caratterizzata da imponenti guglie, archi rampanti, vetrate colorate e dettagli decorativi intricati. La facciata principale del Duomo è uno dei suoi elementi più spettacolari. È adornata da una miriade di statue, tra cui la celebre statua dorata della Madonnina, che si erge sul punto più alto della cattedrale. Le statue raffigurano santi, profeti e altre figure bibliche, creando un affascinante spettacolo di sculture. All’interno del Duomo si possono ammirare numerose opere d’arte e reliquie sacre. L’altare maggiore è un capolavoro scolpito in marmo, mentre le vetrate colorate filtra la luce solare, creando un’atmosfera suggestiva. La cattedrale custodisce anche un importante tesoro, che include oggetti liturgici, reliquie e dipinti di valore storico e artistico. La terrazza del Duomo offre una vista panoramica mozzafiato sulla città di Milano. È possibile salire fino alla sommità della cattedrale attraverso una serie di scalinate o utilizzando gli ascensori. Una volta raggiunta la vetta, si può godere di una vista straordinaria dei tetti di Milano, delle Alpi e della campagna circostante. Il Duomo come centro culturale e religioso: Oltre ad essere una maestosa struttura architettonica, il Duomo di Milano svolge un ruolo importante come centro religioso e culturale. La cattedrale ospita regolarmente importanti eventi religiosi, come messe solenni e celebrazioni speciali. È anche un luogo di pellegrinaggio per i fedeli cattolici e attrazione turistica per i visitatori provenienti da tutto il mondo. La piazza del Duomo, che circonda la cattedrale, è un punto di incontro animato per i milanesi e i turisti. Qui si possono trovare caffè, ristoranti, negozi di souvenir e artisti di strada, che contribuiscono a creare un’atmosfera vivace e cosmopolita. La piazza diventa il centro nevralgico di eventi culturali, concerti e manifestazioni che si svolgono durante tutto l’anno, attirando residenti e visitatori di tutte le età. Il Duomo di Milano rappresenta anche un tesoro di storia e cultura. La sua ricca storia è testimone dei cambiamenti e delle trasformazioni che la città ha vissuto nel corso dei secoli. Ogni dettaglio architettonico, ogni scultura e ogni affresco raccontano una storia, offrendo un’immersione nelle ricchezze dell’arte e dell’architettura del passato. La conservazione e il restauro del Duomo sono un impegno costante per la città di Milano. Sono necessari sforzi costanti per preservare l’integrità dell’edificio e garantire che possa essere ammirato e apprezzato dalle future generazioni. L’attenzione ai dettagli e la maestria degli artigiani coinvolti nel restauro sono evidenti nel loro impegno per mantenere l’aspetto originale della cattedrale. In conclusione, il Duomo di Milano è molto più di un semplice edificio religioso. È un capolavoro architettonico che incanta i visitatori con la sua bellezza e grandiosità. Simbolo di Milano, la cattedrale è un’attrazione imperdibile per chiunque visiti la città. La sua storia, la sua architettura e l’atmosfera che la circonda la rendono un luogo unico, in grado di catturare l’immaginazione di chiunque abbia la fortuna di visitarla.

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Sanità, Giuliano (UGL): “Professionisti oltre frontiera ferita profonda per SSN”

“Ciò che sta accadendo in Lombardia, con l’esodo costante di operatori sanitari oltre frontiera in direzione della Svizzera, è un’altra ferita profonda sul corpo della nostra sanità. Non c’è da sorprendersi che tantissimi infermieri, siamo ad una media di 20 al mese, accettino di svolgere la propria professione in terra straniera visto che ad accoglierli ci sono condizioni vantaggiose sotto il profilo economico, al primo incarico si parla di uno stipendio di 3.500 euro, e strutture all’avanguardia per tecnologia e sicurezza. Tutto questo mentre gli organici dei nostri ospedali sono sempre più svuotati di personale con ricadute pesantissime sull’assistenza da erogare ai cittadini” denuncia il segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Chiaro che i riflettori siano puntati sulla Lombardia – prosegue – perché regione limitrofa alla Svizzera ma la grande fuga all’estero coinvolge l’intero SSN. Così oltre al danno siamo di fronte ad una beffa considerando quanto lo Stato investa sulla formazione dei professionisti nei corsi di studio dedicati per vederli poi andare a prestare la loro opera all’estero. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con urgenza per frenare la fuga prima che sia troppo tardi. Occorre, e non solo a causa del fenomeno dei transfrontalieri, adeguare al più presto gli stipendi dei professionisti alla media europea se non si vuole che l’esodo svuoti definitivamente le corsie. Il Ministro Schillaci ha ereditato una situazione catastrofica su cui ha iniziato a mettere mano con provvedimenti utili ma ancora non sufficienti. Per questo chiediamo anche di intervenire con forza introducendo degli specifici incentivi, fiscali e di welfare, atti a rendere maggiormente attrattive le professioni sanitarie. È necessario frenare con urgenza l’emorragia così da consentire a tutti gli italiani di poter usufruire di cure adeguate” conclude Giuliano.

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Wish for a baby, FdI Lombardia: “No al marketing dei figli”

Wish for a baby, FdI Lombardia: “No al marketing dei figli”.  Un chiaro, convinto e deciso NO a “Wish For a Baby”, manifestazione in programma a Milano sabato 20 e domenica 21 maggio. Lo esprime Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale della Lombardia attraverso un’interrogazione proposta dal Consigliere Giacomo Zamperini e sostenuta dal gruppo. La netta contrarietà del gruppo al Pirellone si basa sul chiaro indirizzo della manifestazione, che sovverte la distinzione tra cose e persone, tra la procreazione e la produzione, ma che soprattutto trasforma i bambini alla stregua di una merce e le donne e il loro corpo in una sorta di infrastruttura. Peraltro, la pratica dell’utero in affitto è illegale in Italia, il che rende ancora più decisa l’opposizione di FdI. Siamo di fronte a un evento che non solo stravolge i canoni della natalità e della genitorialità, ma che rischia di diventare una sorta di traffico che coinvolge i nascituri. Inaccettabile in una Nazione come l’Italia, con l’aggravante che tutto ciò avvenga mediante una fiera che utilizza modalità affini al marketing di chiara impronta commerciale, Ma anziché di profumi, abiti od oggetti di vario tipo, tratti esseri umani. «Oggi, giornata internazionale della famiglia, vogliamo rimarcare la nostra opposizione a tutti coloro che vorrebbero legalizzare anche in Italia la pratica aberrante dell’utero in affitto. Invece, sosteniamo e vogliamo dare voce a chi, con chiarezza, contrasta la maternità surrogata, come ad esempio l’associazione ProVita e Famiglia e le molte altre realtà che quotidianamente testimoniano la difesa della vita e che, come noi, portano avanti questa battaglia dettata dal buon senso, al di là dell’appartenenza politica. Per questo, sabato 20 maggio saremo presenti con un gazebo di Fratelli d’Italia in via Mecenate a Milano, per farci portatori di questo no, senza se e senza ma, all’utero in affitto. Non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo rassegnarci alla mercificazione del corpo della donna. I diritti non andrebbero mai confusi con i capricci e, soprattutto, i bambini debbono essere amati e non comprati, come fossero angurie al mercato», così il Consigliere Regionale lecchese Giacomo Zamperini. «Il gruppo di Fratelli d’Italia che presiedo, non può che prendere le distanze da Wish for a Baby. Siamo contrari a pratiche come utero in affitto e maternità surrogata. Siamo di fronte a uno stravolgimento dei canoni della natalità e della genitorialità e a una preoccupante deriva che intende trattare i bambini come merce. Il Governo di Giorgia Meloni, tramite il Ministro Eugenia Roccella, ha espresso parole inequivocabili: già oggi è reato l’utero in affitto e la relativa propaganda, ma non sono mai stati perseguiti. Noi chiediamo che lo siano e che pertanto Milano e l’Italia non diventino una sorta di zona franca», aggiunge il capogruppo di FdI in Regione Lombardia, Christian Garavaglia.

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AICCRE nazionale: Federazioni regionali di AICCRE contestano l’inerzia del Presidente Bonaccini

AICCRE nazionale: Federazioni regionali di AICCRE contestano l’inerzia del Presidente Bonaccini. Le Federazioni regionali AICCRE di Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna si sono autoconvocate oggi a Milano a Palazzo Pirelli, presso la sede della Federazione lombarda, e hanno stilato un ultimatum per il Presidente Bonaccini affinché riconvochi urgentemente un nuovo congresso per ridare funzionalità e prospettiva all’AICCRE, l’Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa. La decisione fa seguito a ben quattro ordinanze del Tribunale di Roma che hanno dato ragione alle stesse Federazioni che chiedevano l’annullamento dell’Assemblea congressuale del marzo 2021. “È inconcepibile che un Presidente di Regione possa deliberatamente ignorare le richieste avanzate dalle Federazioni regionali in rappresentanza dei loro soci che sono Comuni, Comunità montane, Province e le altre regioni -spiegano i vertici regionali intervenuti oggi a Milano-. L’Associazione è di fatto “ingovernata” da anni, e nemmeno le dimissioni del Segretario generale che hanno privato AICCRE della sua funzionalità operativa hanno indotto il Presidente Bonaccini a farsi finalmente carico delle sue responsabilità e a convocare gli organi nazionali dell’Associazione. Preoccupa questa deriva di totale disinteresse e la latitanza del Presidente Bonaccini, che sembra votato più che al rilancio dell’Associazione a trascinarla progressivamente verso il suo disfacimento. Un vero peccato perché AICCRE per sua natura e fini statutari, soprattutto in questo particolare momento storico, potrebbe esercitare invece un ruolo di servizio di straordinaria importanza e utilità a supporto del sistema degli Enti locali”.  

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Chi è Marco Alparone secondo ChatGPT

Chi è Marco Alparone secondo ChatGPT. Caro lettore, oggi voglio parlarvi di Marco Alparone, assessore alla Salute e Benessere della Regione Lombardia. Alparone è un medico specializzato in Anestesia e Rianimazione e ha svolto la sua attività professionale nell’ambito della sanità pubblica per oltre 25 anni. Nel 2018, Alparone è stato nominato assessore alla Salute e Benessere della Regione Lombardia dal presidente Attilio Fontana. In questa veste, Alparone si è dedicato alla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19. Durante la prima ondata dell’epidemia, la Regione Lombardia è stata la zona più colpita d’Italia, con un alto numero di contagi e di decessi. In questo contesto, Alparone ha svolto un ruolo fondamentale nella gestione dell’emergenza sanitaria, coordinando gli sforzi delle autorità regionali e nazionali per affrontare la crisi. Alparone ha anche sostenuto l’importanza di una corretta informazione sulla pandemia, promuovendo la diffusione di notizie e dati accurati sulla situazione sanitaria della Lombardia. Oltre alla gestione dell’emergenza sanitaria, Alparone si è dedicato alla promozione della salute e del benessere della popolazione lombarda. In particolare, ha sostenuto la prevenzione delle malattie croniche, attraverso la promozione di uno stile di vita sano e l’accesso alle cure mediche di qualità. In conclusione, Marco Alparone rappresenta un esempio di competenza e dedizione nel campo della sanità pubblica. La sua esperienza professionale e la sua leadership sono stati fondamentali nella gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19 e nella promozione della salute e del benessere della popolazione lombarda. Cordialmente,

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