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Fino a 40mila euro a fondo perduto alle aziende turistiche

Fino a 40mila euro a fondo perduto alle aziende turistiche. Dal 31 ottobre 2022 è possibile presentare le domande di contributo per il bando per l’efficientamento energetico, finanziato da Regione Lombardia e gestito da Unioncamere Lombardia, con le Camere di commercio, tra cui la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che va ad integrare il precedente bando promosso dalle Camere di Commercio lombarde sullo stesso tema. Il bando “Efficienza Energetica” è finalizzato a sostenere le micro, piccole e medie imprese lombarde (MPMI), comprese le ditte individuali, che esercitano attività ricettiva alberghiera, non alberghiera e le agenzie di viaggio che, a seguito dell’aumento dei costi dell’energia aggravati anche dalla crisi internazionale in corso, vedono ulteriormente aggravato il contesto economico proprio nella fase di ripresa dalla crisi economica. Obiettivo dell’iniziativa è supportare le MPMI lombarde del settore ricettivo ad effettuare interventi di rinnovamento delle proprie sedi con investimenti che abbiano la finalità del risparmio energetico. Le risorse stanziate ammontano a 2.000.000 di euro. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile. ed entro il limite massimo di 40.000 euro, a fronte di un investimento minimo di 4.000 euro. Vengono riconosciute esclusivamente le spese relative a beni e attrezzature strettamente funzionali all’efficientamento energetico sostenute dal 1° gennaio 2022 al 22 dicembre 2022, per le quali farà fede la data di emissione della fattura. L’assegnazione del contributo avverrà con procedura “a sportello valutativo” a rendicontazione secondo l’ordine cronologico di invio telematico della richiesta, sino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le domande devono essere presentate sul link esclusivamente in modalità telematica con firma digitale dalle ore 11.00 del 31 ottobre 2022 fino alle ore 16.00 del 22 dicembre 2022. I testi completi dei bandi e le istruzioni per compilare le domande sono pubblicati sul sito al link alla sezione Bandi – contributi alle imprese.

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Domani per la prima volta celebrate insieme la Veglia missionaria e la Redditio Symboli

Domani per la prima volta celebrate insieme la Veglia missionaria e la Redditio Symboli. Sabato 22 ottobre in Duomo, alle 20.45, l’Arcivescovo presiederà una celebrazione in cui per la prima volta si uniranno due momenti tradizionali per la Chiesa ambrosiana: la Veglia missionaria e la Redditio Symboli. Mons. Delpini dunque consegnerà il mandato missionario e il Crocifisso a 15 partenti e, nella stessa serata, accoglierà la Regola di vita dalle mani di alcuni giovani ambrosiani. L’unificazione di questi due momenti risponde al desiderio di trasmettere anche alle nuove generazioni il significato profondo che spinge i missionari a testimoniare lo spirito del Vangelo. Nel corso della Veglia – che vedrà la partecipazione e il saluto ufficiale della Diocesi a mons. Paolo Martinelli, già vescovo ausiliare della Chiesa di Milano e dallo scorso maggio Vicario apostolico dell’Arabia Meridionale, – mons. Delpini consegnerà il Crocifisso, simbolo del mandato, a 15 missionari in partenza per diverse aree del mondo.  Tra questi 7 fidei donum diocesani (5 preti e una coppia di laici) che presteranno servizio in Israele, Brasile, Camerun e Repubblica Democratica del Congo. Gli altri missionari (sei uomini e due donne) appartengono a istituti religiosi presenti nel territorio della Diocesi e riceveranno il mandato per il Burkina Faso, la Tunisia, la Guinea Bissau, l’Argentina, il Messico e la Thailandia. Un momento della Veglia sarà dedicato alle testimonianze e, in particolare, a quella di mons. Martinelli che racconterà i primi mesi del suo mandato in Arabia Meridionale. Durante la celebrazione un gruppo di circa 400 giovani ambrosiani, perlopiù 19enni, consegnerà nelle mani dell’Arcivescovo, in occasione della Redditio Symboli, la “Regola di vita”: sono lettere che ognuno di loro ha scritto indicando gli impegni che intende assumersi per crescere in un cammino di fede. Un percorso ispirato anche dall’esempio di chi è inviato a testimoniare la fede in realtà povere e critiche degli altri continenti. «Desideriamo accompagnare le comunità cristiane a comprendere che la missione fa parte del cammino vocazionale di ogni persona – spiega don Maurizio Zago, responsabile della Pastorale missionaria -. E unire la Veglia missionaria al momento della Redditio, nel quale i giovani guardano alla propria vita anche come un servizio alla Chiesa e alla società, ci aiuta a cogliere questo aspetto». «È bello che nella consegna del mandato missionario i giovani possano sentirsi parte di un gesto che è di tutta la Chiesa – aggiunge don Marco Fusi, responsabile diocesano della Pastorale giovanile -; ed è prezioso che possano ammirare e imparare dagli adulti che la fede è una realtà che coinvolge tutta la vita e sulla quale è possibile giocare tutta l’esistenza, anche con il “rischio” di partire verso realtà sconosciute». La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube ChiesadiMilano e sul portale diocesano.

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Salute, Oscar della sanità 2022: Lombardia in cima a classifica con 4 aziende finaliste

Salute, Oscar della sanità 2022: Lombardia in cima a classifica con 4 aziende finaliste. La Lombardia è fra le tre Regioni italiane in cima alla classifica del Lean Healthcare Award 2022, gli Oscar della sanità, con ben quattro aziende sanitarie candidate alla premiazione finale. Gli Oscar della sanità promuovono le migliori innovazioni nel campo della salute e del servizio al cittadino. Tra le 25 sfidanti troviamo l’ASST Nord Milano, la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano, la Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero Brescia e l’Humanitas Research Hospital di Milano. Gli enti sono stati scelti fra 92 aziende pubbliche e private che hanno partecipato alla gara con oltre duecento progetti che gettano lo sguardo oltre le principali frontiere della medicina attuale, proponendo soluzioni d’avanguardia. Per fare degli esempi: la televisita oncologica per evitare inutili spostamenti ai malati gravi, lo studio di un nuovo algoritmo per la pianificazione dei pazienti di oncoematologia, la telemedicina penitenziaria, la realizzazione di una rete aziendale per la chirurgia addominale. Tutto improntato sul metodo ‘Lean’, vale a dire di efficientamento delle risorse esistenti e riduzione degli sprechi. Pochi passaggi ancora per lo sprint finale: il 27 ottobre i finalisti saranno ulteriormente selezionati per poi venire premiati il 10 novembre al Palazzo Esposizioni di Roma. Diverse le tipologie di premi: il Lean Healthcare Award 2022 riguarda i progetti realizzati negli ultimi due anni che hanno già prodotto risultati misurati attraverso KPI di progetto; la Best Lean Idea 2022 valorizza le idee progettuali in fase di realizzazione che non hanno ancora portato a risultati consolidati nel tempo; l’Azienda Lean che racconta il percorso di trasformazione Lean dell’azienda stessa. Sono previste, inoltre, due categorie speciali, fuori concorso, relative alle progettualità: la Value Based Healthcare per i progetti che mirano a massimizzare il rapporto fra l’esito delle cure e la spesa sostenuta complessivamente per generare quel risultato e il Lean per l’Integrazione Sociosanitaria, sezione speciale che raccoglie le esperienze di integrazione già in corso o i progetti legati alle Missioni 5 e 6 del PNRR incluse nell’ambito delle attività svolte dall’Osservatorio per l’integrazione sociosanitaria promosse da Agenas, Federsanità e Anci. Il premio, giunto alla quinta edizione, è organizzato da Fiaso, Federsanità, SIMM, Università di Siena, Telos Management Consulting con il patrocinio di Farmindustria, Confindustria Dispositivi Medici, ANMDO, Ispro, Ing.Ge.San, SIFO, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Regione Toscana, Master LHCM, Aris, Cittadinanzattiva, Cris, Regione Veneto, Regione Emilia Romagna, Regione Sardegna e il supporto decisivo di Bayer, Takeda, Boston Scientific come Platinum sponsor e Janssen e Bd come Gold sponsor.

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Storie di rap in libreria con Piotta e F.T. Sandman a Feltrinelli Duomo

Storie di rap in libreria con Piotta e F.T. Sandman a Feltrinelli Duomo. Il rapper Piotta e lo scrittore F.T. Sandman saranno i protagonisti delle rispettive presentazioni dei volumi “Il primo re(p), alle origini del rap italico” e “Rap criminale. Tupac, Biggie e gli altri martiri del gangsta rap”, entrambe recentemente pubblicati da Il Castello marchio Chinaski Edizioni. “Il primo re(p), alle origini del rap italico” è un diario personale e generazionale, dove attraverso la sua storia umana e artistica, ripercorre la nascita della cultura Hip-Hop in Italia e della sua carriera. Un volume ricco di aneddoti e racconti personali. Dal rapporto con i genitori e il fratello recentemente scomparso, all’amicizia con tanti artisti storici del rap capitolino come Colle der Fomento, Cor Veleno, Flaminio Maphia, Ice One e tanti altri. Dalla nascita di una hit come “Supercafone”, ecco che la sua vita cambia e arriva il successo di massa. Quel pezzo lo cantavano tutti, lo ballavano tutti e tutti ripetevano i celebri scambi di battute del videoclip tra lui e Valerio Mastandrea. In fondo però in pochi hanno capito che “Il nostro era un hip hop intellettuale declinato a greve, per fare colpo e arrivare alla pancia di tutto e tutti”. Una no fiction novel che rivendica la paternità di quel rap italiano, cantato in italiano, che “Per una famiglia media italiana il rap era solo un gioco. Noi ci siamo inventati questa professione in Italia, prima contro le famiglie, poi contro la miopia di molti addetti ai lavori”. Sullo sfondo lo show-biz con cui l’artista non avrà mai un bel rapporto, solo qualche “sveltina” come racconta nel libro. La storia di una sincera amicizia e l’amore per il rap, il music business e la criminalità di strada. Queste le tematiche portanti del libro “Rap criminale. Tupac, Biggie e gli altri martiri del gangsta rap”. Chi ha ucciso Tupac Shakur e Notorius BIG? Che ruolo hanno avuto la polizia, le gang e la discografia? Sono alcune delle domande a cui l’autore prova a dare risposta, a quasi trent’anni dai fatti, ricostruendo minuziosamente le dinamiche e i protagonisti delle vicende. Sandman ha unito i punti consultando le fonti, confrontando le testimonianze e incrociando le informazioni provenienti da decine di libri, interviste, film, articoli e documentari. Ma è andato oltre: nel libro, infatti, è inclusa l’unica intervista italiana esclusiva a Greg Kading, il detective della polizia di Los Angeles che ha coordinato l’ultima indagine conclusa nel 2009. Tra una biografia musicale, un saggio e una crime story, il libro conduce il lettore attraverso un crescendo di sospetti, vendette e provocazioni, che portano poi all’inevitabile conclusione consegnata alla storia. Onore e regolamenti di conti si mescolano alla musica Hip-Hop, alla povertà, al degrado ma anche all’orgoglio culturale afroamericano. Modera l’incontro il giornalista Damir Ivic. martedì 18 ottobre ore 18:30 Feltrinelli Duomo Via Ugo Foscolo, 1/3 – Milano Ingresso libero Infoline 0291947777

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Con la contrattazione sociale del sindacato benefici per quasi 3 milioni di lombardi

Con la contrattazione sociale del sindacato benefici per quasi 3 milioni di lombardi. Fisco, anziani, disabili, famigli e minori i “target” più numerosi. “In un anno, il 2021,i sindacati confederali hanno siglato nella sola Lombardia 334 accordi, il 46% del totale degli accordi firmati a livello nazionale, a testimonianza della bontà del lavoro che gli operatori dei sindacati, FNP CISL in testa, riescono a trasportare ai tavoli di confronto con gli enti territoriali (Regione e Comuni soprattutto). La negoziazione sociale è l’azione di confronto che si prefigge di incidere ed influenzare le politiche pubbliche (soprattutto quelle di welfare). La negoziazione sociale è uno degli assi portanti dell’azione del sindacato, e per FNP, che da sola ne ha firmato 321 in 12 mesi, l’obiettivo è rispondere in una logica universalistica ai bisogni dell’intera popolazione, in modo particolare a quelle fasce più vulnerabili e meno tutelate”. Onesto Recanati, Segretario FNP CISL Lombardia con delega alla negoziazione sociale, traccia così le linee dell’ultimo Rapporto sulla Negoziazione Sociale, che l’Osservatorio dei pensionati Cisl Lombardia, con il lavoro di Pietro Cantoni e Giuseppe Redaelli, ha dato recentemente alle stampe. Dal report emerge che dal 2020 al 2021, dopo la fase acuta dell’emergenza Covid, il numero di accordi in Lombardia è cresciuto di oltre il 60% (erano 208 i patti firmati dal sindacato). In Lombardia, gli accordi relativi alla fiscalità locale sono di gran lunga i più numerosi (323). Seguono quelli sugli anziani over 65enni (237), le famiglie (226), i minori under 18 (191), gli anziani non autosufficienti (186) e le persone con disabilità (177). In Regione Lombardia, l’area di spesa sociale (sulla quale la contrattazione dei sindacati insiste) maggiormente finanziata è stata quella relativa a “famiglia e minori” (che rappresenta il 35,4% della spesa sociale complessiva), con 594,6 milioni €, in aumento rispetto al 2019, seguita dall’area “disabilità” con 330 milioni €, che invece ha registrato una diminuzione pari al 2,6%. Diminuiscono leggermente anche le risorse dedicate ai servizi sociali dell’area “anziani”. La somma destinata alla “compartecipazione sociale” ai servizi sociosanitari (Rsa, Rsd, Cdd, Css, ecc..) è diminuita di 28,8 milioni € rispetto al 2019. Stesso andamento per l’area “immigrazione”. L’area “emarginazione e povertà” è invece quella che ha registrato l’incremento più significativo, passando dal 4% del 2019 al 9,7% del 2020. Infine i “servizi sociali professionali” (Segretariato sociale e Servizio sociale) e i “costi di funzionamento del sistema” (Ufficio di piano, sistemi informativi, ecc..) hanno mantenuto sostanzialmente la stessa spesa rispetto al 2019. Il risultato che ne scaturisce è che la popolazione lombarda beneficiaria dell’azione negoziale nel 2021 è stata pari a 2.767.268, ovvero quasi il 28% del totale. È opportuno evidenziare che negli ultimi due anni, che non sono stati dei più semplici a livello sociale ed economico, il lavoro dei negoziatori territoriali è riuscito a portare benefici all’incirca ad 1/3 dei residenti lombardi. “La contrattazione sociale in Lombardia – dice Il Segretario Generale di FNP CISL Lombardia, Osvaldo Domaneschi – è una esperienza di relazioni sindacali sul territorio che negli anni si è progressivamente estesa, raggiungendo un numero significativo di Comuni e, quindi, manifestando i propri effetti su una ampia platea della popolazione lombarda, nonostante nel corso dell’ultimo biennio si sia confrontata con un contesto particolarmente complesso. Come sindacato, quindi, confermiamo l’interesse e la volontà ad investire sul rilancio di una nuova stagione di contrattazione, migliorando le tutele per le famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori, e promuovendo condizioni di sviluppo economico e sociale sostenibile. La contrattazione sociale andrà migliorata in estensione e qualità e dovrà avere un carattere sempre più continuativo e di co-decisione. Per questo – conclude Domaneschi – anche la FNP CISL deve ripensare le sue priorità, dedicandole mezzi economici, investendo in formazione e in risorse umane qualificate e progettando nelle proprie sedi nuovi servizi e sportelli dedicati alle politiche sanitarie e sociali”. tabelle  

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Dal 21 ottobre chiude la villa Sacro Cuore di Triuggio

Dal 21 ottobre chiude la villa Sacro Cuore di Triuggio. A partire dal prossimo 21 ottobre termina le proprie attività la Villa Sacro Cuore di Triuggio (MB), storica struttura dal 1984 di proprietà della Diocesi di Milano, adibita a centro di spiritualità e sede di convegni, corsi e incontri. È quanto ha stabilito l’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, alla luce dei risultati di un’attenta analisi che ha evidenziato le crescenti criticità nei costi di gestione e manutenzione di una struttura dotata di oltre 150 posti letto, oltre ai servizi, alle parti comuni e agli ampi spazi aperti. In particolare, il necessario e non più procrastinabile adeguamento dell’intera Villa alle normative di sicurezza e ad un urgente ammodernamento avrebbe comportato investimenti per centinaia di migliaia di euro. «Nella decisione – spiega il Vicario episcopale per gli Affari generali e Moderator Curiae, mons. Bruno Marinoni – ha influito anche la consapevolezza che la Diocesi di Milano può contare per le proprie attività pastorali, formative e di spiritualità su altre importanti strutture, come ad esempio il Centro pastorale di Seveso e la Villa Cagnola a Gazzada, che saranno più che sufficienti al fabbisogno. E anche per queste strutture occorre curare con grande attenzione il tema della sostenibilità, tanto più in questa congiuntura come sappiamo molto delicata per tutti». La chiusura della Villa Sacro Cuore non comporterà l’interruzione di rapporti di lavoro, dato che l’ente che attualmente gestisce le attività formative, il Centro Ambrosiano, ricollocherà il proprio personale nelle sue due altre sedi di Seveso e Milano. Nei prossimi mesi la Diocesi valuterà le possibili destinazioni dell’immobile, non escludendo l’ipotesi di una alienazione. «Sono riconoscente e ammirato – dichiara l’Arcivescovo – per i direttori e i loro collaboratori che hanno gestito l’accoglienza e l’animazione di Villa Sacro Cuore in questi anni. Hanno avuto il grande merito di creare uno stile familiare, una condivisione semplice di spazi di preghiera, di silenzio, di festa, nelle cappelle interne, negli angoli del parco caratterizzati da una creatività edificante, negli spazi in cui si allarga lo sguardo e si respira serenità».

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