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Voleva comprare orologi e borse di lusso con i soldi del Monopoly

Si è presentato all’appuntamento con una mazzetta di banconote. Tutte false tranne una, la prima. Voleva comprare borse e orologi di lusso, ma quando la venditrice se ne è accorta è scattata la rapina. E, poco dopo, le manette. Un cittadino serbo di 62 anni è stato arrestato dalla polizia in piazzale Cadorna a Milano nel pomeriggio di venerdì 20 ottobre. Tutto è iniziato qualche minuto prima delle 18.30 in un locale all’angolo tra via Carducci e corso Magenta quando una tedesca di 50 anni, la venditrice, ha incontrato l’uomo. I due si erano dati appuntamento attraverso una piattaforma online per finalizzare la compravendita di oggetti di lusso (alcuni orologi Rolex e borse griffate). La donna ha mostrato gli oggetti all’acquirente e quando si è trattato di pagare l’uomo ha dato una mazzetta da 100 euro alla donna. Solo una banconota era autentica: tutte le altre riportavano la scritta “facsimile” e quando la venditrice se ne è accorta si è opposta. Proprio in questo frangente il 62enne ha preso la borsa della donna (trascinandola per terra) ed è scappato. In prima battuta è stato bloccato da un passante che gli ha strappato dalle mani la borsa, contestualmente è stato allertato il 112. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Centro e quando l’uomo è arrivato in piazzale Cadorna è stato fermato dai poliziotti del reparto mobile che stavano sorvegliando la stazione. Per lui sono scattate le manette con l’accusa di rapina.

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La piattaforma “Elio”: la nuova prospettiva di business nel segmento del lusso

La piattaforma “Elio”: la nuova prospettiva di business nel segmento del lusso. Vendita a distanza. ELIO permette ai clienti in tutto il mondo di poter visionare da remoto prodotti di alta qualità tramite gli smartglasses indossati dai commessi dei migliori negozi italiani. Lanciata a Milano meno di un anno fa durante la serata organizzata da Vogue Italia (Vogue for Milano 2019), la piattaforma ELIO si sta affermando sempre più in Italia e nel resto del mondo grazie alla sua grande flessibilità e facilità d’uso. Perfino la proposta economica è assolutamente a favore del punto vendita: si paga una piccola commissione a ELIO solo in caso di vendita dei prodotti offerti, se no non c’è alcun costo per effettuare i collegamenti con i clienti. Questa nuova tecnologia soddisfa le esigenze dei privati e degli esercizi commerciali, ma può anche ottimizzare gli sforzi degli enti pubblici per la promozione e la tutela delle eccellenze Made in Italy. Non si tratta di una piattaforma e-commerce, ma di un ecosistema tecnologico volto a rivoluzionare l’acquisto a distanza, consentendo all’acquirente di decidere dove e come fare shopping in un’esperienza quasi identica a quella in store. Non solo: il sistema di pagamento si attiva contestualmente all’ordine online, nel modo più semplice e sicuro. La logica di Elio è quindi quella di non sostituire il negozio fisico tradizionale, ma anzi di collaborare con esso e dargli un nuovo ruolo all’interno dello shopping online. Il progetto ha da subito ricevuto adesioni sia da boutique di moda, sia da agenzie di personal shoppers. Ma il potenziale di ELIO è molto più ampio, e la piattaforma si sta già dirigendo verso molti altri importanti mercati, come quello immobiliare, alberghiero, food & wine, ecc. L’innovazione portata da Elio nel mondo del commercio è stata oggetto anche di studi universitari nel corso di questo primo anno. Intervista a Filippo Finotti Ci ha colpito favorevolmente l’approfondimento realizzato da Filippo Finotti, neolaureato della IULM, che ha fatto della piattaforma ELIO l’oggetto della sua tesi di laurea. A lui poniamo qualche domanda. Caro Filippo, che cosa ti ha colpito di più nell’innovazione apportata al commercio dalla piattaforma ELIO? L’elemento distintivo di questo servizio è che i commessi o i personal shoppers dispongono di smartglasses grazie ai quali è possibile avere una diretta streaming dell’evento e rendere l’esperienza d’acquisto simile alla realtà. Elio realmente fa da intermediario fra le aziende, i personal shoppers e i consumatori finali. Mi dicevi che, nonostante i progressi che il mondo della vendita online ha effettuato in questi anni, rimanevano ancora delle criticità. Quali? Prima dell’avvento di ELIO i consumatori lamentavano scarsa empatia durante l’acquisto: si trovavano a vivere un’esperienza meno emozionale rispetto a quella con il personale di vendita, non potendo per di più chiarire immediatamente dubbi e incertezze sul prodotto che stavano acquistando. Tutto questo finisce con il creare scarsa soddisfazione nel cliente finale. Da qui è partito il progetto Elio che ha dovuto trovare delle soluzioni innovative, avendo come target il settore del lusso online nel quale questi punti di debolezza diventano cruciali poiché il prezzo dei prodotti e quindi il rischio percepito è molto alto. Su quali studi di mercato si era basato ELIO prima di lanciare la sua piattaforma? Il più importante è certamente lo studio condotto da ALTAGAMMA, che al termine del 2018 aveva delineato alcuni macrotrend nel mercato del lusso: 1) cresce il peso degli acquisti da parte dei consumatori cinesi. Del resto la Cina, al di là dei problemi contingenti di coronavirus, da qui a qualche anno sarà in grado di annoverare le famiglie più ricche al mondo (32% della quota di mercato dei cinesi nell’acquisto di beni di lusso nel 2018 -> 45% nel 2025); 2) si stima che nel 2025 il 25% del valore di mercato sarà rappresentato dall’online (oggi 10%) e che quindi il negozio fisico dovrà rivedere il suo ruolo; 3) vengono individuati due segmenti emergenti: quello dei Millennials e quello della generazione Z che costituiranno da soli il 55% del mercato; 4) all’inverso però anche le culture e le subculture (modest-accepted fashion) avranno un ruolo centrale. Il lusso online dovrà quindi mutare verso nuovi confini e le aziende dovranno essere più agili per rispondere al cambiamento. Quali sono stati i punti salienti della tua tesi? Durante l’analisi di questo particolare caso aziendale mi sono concentrato inizialmente sulla nascita dell’e-commerce e sullo studio delle sue caratteristiche per comprendere quali potenzialità avesse effettivamente il progetto in questione. Inoltre ho approfondito aspetti fondamentali come gli accordi di ELIO con importanti brands internazionali: gli smartglasses utilizzati inizialmente sono i Moverio della EPSON, ma logicamente la piattaforma è aperta a qualsiasi device di qualità. Inoltre per gli altri aspetti tecnologici ELIO ha scelto partner come Ariadne e Bandyer che hanno sviluppato l’intera app e lo streaming basandosi sui servizi offerti da Amazon Web Service, grazie ai quali è possibile ottenere una applicazione serverless, cioè senza il bisogno di acquistare o gestire un server. Questo servizio offre inoltre scalabilità, flessibilità e disponibilità di risorse elevata. Per farvi capire, se improvvisamente l’app dovesse avere un incremento drastico degli utenti sulla piattaforma, Amazon riuscirebbe a fornire tempestivamente più risorse impedendo eventuali crash. Passiamo ora all’essenza del progetto in sé. Cos’è Elio in sintesi, secondo te? Elio è un servizio che supporta la vendita online e che fa da intermediario fra le aziende, i personal shoppers e i consumatori finali. Nello specifico si tratta di una piattaforma grazie alla quale gli utenti che desiderano fare shopping nelle migliori boutique di Milano possono prenotare un appuntamento con il personale del punto vendita e possono anche prenotare l’uso di un personal shopper tra quelli disponibili. L’elemento distintivo di questo servizio è che i commessi o i personal shoppers dispongono di smartglasses grazie ai quali è possibile avere una diretta streaming dell’evento e rendere l’esperienza d’acquisto simile alla realtà. Effettuando un’analisi proprio della piattaforma si può affermare che Elio è costruito come una serverless web app dinamica. L’applicazione funziona attraverso una connessione dati e si collega ad un sistema di back-end che contiene i dati essenziali per il funzionamento

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Arrestati sei ladri specializzati in negozi di lusso (video)

Sei ladri appartenenti a una banda di 7 sono stati arrestati questa mattina a Milano dalla Polizia. Avevano effettuato furti di beni di lusso in negozi di abbigliamento, ottica e telefonia fra la primavera del 2017 e l’estate del 2018. A guidare la banda erano un 66enne italiano e un 44enne cileno mentre gli altri componenti della banda provengono da diversi paesi sudamericani. I furti, secondo le indagini, sono stati almeno 15, per un bottino del valore di oltre 800 mila euro. L’ordinanza di custodia in carcere è stata emessa dal Gip Teresa De Pascale, su richiesta della locale Procura della Repubblica, procuratore aggiunto Laura Pedio e Pm Francesca Crupi. L’accusa per le sei persone arrestate è di associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di furti. Il bottino veniva raccolto in un garage di Buccinasco, nell’hinterland sud del capoluogo lombardo e la modalità in cui avvenivano i furti e il ruolo di ogni componente della banda sono state ricostruite nel corso delle indagini attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali delle autovetture nella disponibilità degli indagati, servizi di osservazione e pedinamento, analisi dei tabulati telefonici e riscontri culminati nell’individuazione del covo. I due capi, definiti dalla polizia come “promotori e organizzatori dell’associazione“, decidevano gli obiettivi, “mettendo a disposizione del gruppo svariate schede telefoniche nonché la loro stessa abilità nel fabbricare e maneggiare chiavi e arnesi per l’apertura degli esercizi commerciali e per inibire i piu’ sofisticati sistemi di antifurto; si occupavano altresi’ di piazzare i beni rubati cercando i ricettatori disposti ad acquistare intere partite di prodotti“. Gli altri componenti della banda partecipavano ai sopralluoghi ed effettuavano materialmente i furti.  

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