maggioranza

Dal Consiglio di Stato una lezione di civiltà alla maggioranza di Milano

Fuori i compagni dai nostri cortili. In sintesi questa la sentenza n. 624 del 28 gennaio 2022 del Consiglio di Stato, che boccia una determina della Commissione Paesaggio. Che cosa voleva fare il Comune di Milano? Impedire ad un privato di fare il palazzo, nella facciata come voleva lui. In sostanza, il Comune sosteneva di poter decidere non solo della facciata che dà sulla pubblica via, ma pure quella che dà nel cortile privato. Per utilizzare le parole di commento che appaiono su www.lapostadelsindaco.it: Ha chiarito la Sezione che […], ai fini dell’applicazione della normativa in materia di tutela del paesaggio, non è possibile accedere a una concezione “olistica”, elaborata da scienze diverse da quella giuridica, in virtù della quale la nozione di ambiente risulti inglobata in quella di paesaggio; al contrario, va mantenuta l’autonomia di tale ultima nozione ed il suo nucleo essenziale di carattere estetico, in senso gnoseologico, al quale è inevitabilmente attribuibile un carattere soggettivo (e non oggettivo), dal quale discende l’importanza da attribuire alla fruibilità da parte della popolazione. Ne discende la non predicabilità di lesioni del paesaggio in caso di interventi ai quali difetti il connotato essenziale della percepibilità da parte della collettività indifferenziata dei cittadini. In pratica: fuori i compagni dai nostri cortili, come detto in apertura. Perché, ce lo dobbiamo dire, la tendenza a installarsi in casa nostra è una tentazione costante per loro. Vi ricordate il regolamento sul verde? Quello in cui il consigliere Monguzzi voleva decidere sul tipo di potatura da applicare al solitario pino mugo che avete in cortile? Ecco, il tentativo stavolta coinvolgeva il colore delle facciate interne, il tipo di grondaie e le tegole eventuali. Insomma, l’assemblea di condominio, oltre a quella fastidiosissima coppia del terzo piano e all’inevitabile assenteista del sesto, si sarebbe arricchita di una nuova figura: il commissario del popolo. Il Consiglio di Stato ha, con cortesia e ampia erudizione, spiegato ai compagni di Palazzo Marino che questa non è la Pietroburgo degli anni 30 ed il Comune non ha alcuna competenza in materia estetica dei cortili. Che i Milanesi, pure prima dei commissari del popolo, tenevano in maniera ammirabile pure da soli. E così potranno continuare a fare, al riparo dai soviet ambientalisti del compagno Sala. Costretto, per una volta, a stare fuori dalla nostra vita.

Dal Consiglio di Stato una lezione di civiltà alla maggioranza di Milano Leggi tutto »

Bilancio. De Chirico (FI): maggioranza in ritardo scarica sui Revisori

“Il professor Tasca, in palese difficoltà, ha ancora la voglia e la saccenza di venire nell’aula virtuale di Palazzo Marino a darci lezioni” lo scrive in una nota il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Purtroppo – continua il forzista – per Milano la demagogia del PD, dopo un anno di nessuna proposta per il rilancio dell’economia cittadina, ci ha portato a una situazione di affanno per approvare in tutta fretta un bilancio in cui si sovrastimano le entrate, con il rischio di lasciare in eredità alla prossima giunta un disavanzo negativo insanabile. Addirittura c’è qualche esponente della maggioranza che mette in discussione l’imparzialità del collegio dei revisori. Cose mai viste, ma non ci stupiamo più. Forza Italia, per il bene della città e dei milanesi, ha presentato un centinaio di emendamenti, tutti di buon senso, e per cercare di risolvere le criticità post pandemia di cui né il sindaco Sala né la sua giunta sembrano essersene accorti. Da noi nessuna intenzione di fare ostruzionismo o campagna elettorale, con migliaia di emendamenti propagandistici”. “Se a Tasca pesa così tanto stare a casa seduto comodamente sul suo sofà – conclude De Chirico – mentre a suo dire si perde tempo, gli suggeriamo di dimettersi oggi e di non aspettare l’autunno per togliere il disturbo”.

Bilancio. De Chirico (FI): maggioranza in ritardo scarica sui Revisori Leggi tutto »

Municipio 9, Forza Italia mette all’angolo Forza Italia

Non può piovere per sempre, diceva Eric Draven. Ma sul Municipio 9 pare di sì. L’intervento di ieri sera di Vincenzo Femminino, consigliere municipale di Forza Italia, potrebbe sembrare una cosa da poco, ma solleva per l’ennesima volta il problema della gestione amministrativa del Municipio 9: il consigliere ha parlato della necessità di fare un tagliando all’Amministrazione in carica, perchè “serve un cambio di passo”. Quindi: un presidente di Forza Italia, il sempre più traballante Giuseppe Lardieri, viene messo all’angolo dal suo stesso partito. Forse anche Femminino e i suoi si sono resi conto che oltre al refrain della “terza città della Lombardia” c’è poco altro del governo Lardieri, o forse c’è una manovra politica per ottenere l’incarico di assessore visto che ancora manca un assessore alla Sicurezza? La stampa del suo paese d’origine ci spera da quando il centrodestra ha vinto le elezioni nel municipio 9, ma gli altri non tanto. Ma l’ex ferroviere Lardieri cosa farà? Sembra una piccola cosa, un dettaglio, ma se il tuo stesso partito sottolinea così la tua (carente) gestione, forse Lardieri deve capire di avere un problema serio. Magari quello di non essere all’altezza della terza città di Lombardia, può capitare di affrontare sfide più grandi di noi, ma ora i cittadini hanno un municipio bloccato. Sarà comunque difficile che si dimetta: lo ha minacciato spesso, ma mai fatto, quindi sembra che punti più sulla paura di nuove elezioni dei suoi che su altro.  Ma i suoi problemi non finiscono mai e provengono spesso dal suo stesso partito: proprio un altro pezzo di Forza Italia è uno dei bastoni che stanno bloccando la ruota della macchina amministrativa. Al momento infatti ci sono quattro fuoriusciti dal gruppo di Forza Italia e confluiti nel gruppo misto. Senza una guida non si capisce più quale dei due gruppi parli davvero a nome del partito: Femminino parla a nome di chi? Ha potuto umiliare Lardieri pubblicamente perché lo chiede Forza Italia o è una sua iniziativa? Per il momento non ha risposto alle domande dell’Osservatore. Ma sicuramente la situazione del Municipio 9 è al limite: si litiga, ma non si governa. L’opposizione ha i pop corn in mano da settimane, in attesa che sia la stessa maggioranza a sfiduciare Lardieri. L’ex ferroviere ieri sera aveva la faccia di un pugile suonato, ormai umiliato dalla sua squadra. Chissà perché non smette di farsi prendere a ceffoni dalla sua stessa maggioranza ritirandosi nella dignitosa vita da pensionato che gli spetta. I cittadini della “terza città di Lombardia” ne avrebbero in cambio un Municipio che funziona meglio, lui la pace che merita. In fondo, non può piovere per sempre.  

Municipio 9, Forza Italia mette all’angolo Forza Italia Leggi tutto »