manutenzione

Buche nelle strade. Centrodestra all’attacco di Sala

Dopo poco meno di una decina di giorni di pioggia le strade di milano sono ridotte come una forma di gruviera. Una situazione la cui responsabilità non può essere certo demandata al clima, visto che a Milano piove da sempre e nonostante questo in passato le strade non si riducevano in queste condizioni. E’ evidente che a dovere essere messe sotto accusa sono la scarsa manutenzione stradale e la pessima qualità dei materiali utilizzati per asfaltare le strade. A Milano “l’unica calamità é la cronica sciatteria con cui la sinistra ignora da anni la manutenzione ordinaria della città, inseguendone poi i numerosi danni con toni emergenziali da catastrofe, che sarebbero invece stati tranquillamente evitati con una corretta cura di strade e tombini” fa  infatti notare il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Marco Bestetti. “Fino ad oggi mi ero astenuto dal denunciare l’indecente condizione delle strade di Milano, perché i cittadini se ne erano già ampiamente accorti da soli – spiega Bestetti – ma la nota diffusa dal Comune é un’indecente presa in giro che merita di essere denunciata nella sua imbarazzante ridicolaggine”. Il meloniano sottolinea quindi “le nostre strade vengono asfaltate male, con materiali scadenti, solo per risparmiare soldi, a discapito della sicurezza dei cittadini. Basta infatti uscire da Milano per rendersi conto che questa indecenza si vede solo da noi”. “Sta piovendo acqua, non meteoriti!” ironizza bestetti, per poi concludere “La Giunta la smetta di addurre scuse patetiche, si vergogni e si metta al lavoro senza piagnucolare. Della loro imbarazzante incapacità ne abbiamo le buche piene” conclude Bestetti”. “Il fallimento dell’amministrazione comunale, anche in materia di manutenzione stradale, é sotto gli occhi di tutti”  denunciano anche i Consiglieri Comunali della Lega Silvia Sardone e Samuele Piscina, chiedendo che “l’Assessore Censi e al Sindaco Sala” diano spiegazioni “sulla malagestione delle strade milanesi”. I due leghisti denunciano inoltre che”MM, società in house che ha già dimostrato a piú riprese di avere molte carenze” nella manutenzione delle strade e chiedendosi “per quale motivo vengano spesi solo 10 milioni contro i 150 milioni in multe che dovrebbero essere destinati per la manutenzione strade e che tipo di asfalto stiano utilizzando visto che si sgretola a vista d’occhio”. “Chiediamo al Comune un Consiglio straordinario sulla gestione delle strade e presenteremo un esposto alla Procura delle Repubblica poiché tutta la città è un vero colabrodo con l’amministrazione immobile”, concludono Sardone e Piscina.

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150 progetti e 500 ponti, quante sono le cose non a norma a Milano?

Da settimane il nostro direttore, Michelangelo Bonessa, si interroga senza ricevere risposta alcuna, su quali siano i 150 progetti che Sala teme possano essere messi sotto la lente d’ingrandimento dalla Procura e sul perché nessuno dall’opposizione gli abbia ancora posto la stessa domanda, che all’orizzonte si profila un’altro interrogativo assai più preoccupante: quali sono i 500 ponti e sottopassaggi sotto e sopra i quali i milanesi farebbero bene a passare con estrema prudenza. La domanda nasce in seguito alla decisione della Procura di Milano di mandare a processo quattro persone con l’accusa di omicidio colposo in seguito a un episodio di quasi tre anni fa. Era l’aprile del 2021 quando, il quarantenne Andrea Elifanti, in procinto di diventare padre, si appoggiò alla balaustra di un ponte sopra il Naviglio Martesana nei pressi di Cassina De’ Pomi e questa cedette causandone la caduta e la morte a causa di un trauma cranico. In seguito alle analisi disposte dai magistrati è risultato che la balaustra richiedeva dei lavori di manutenzione in attesa dei quali il ponte avrebbe dovuto essere chiuso. Cosa mai avvenuta, nonostante fosse stato ispezionato tre volte tra il 2018 e il 2020 senza che fosse segnalata la necessità di effettuare interventi che,  secondo la relazione dell’ingegnere nominato dalla procura, erano facilmente individuabili da un tecnico. Risultato: una giovane vita stroncata prematuramente e due dipendenti dell’Unità Ponti, un responsabile e un funzionario dell’Area tecnica infrastrutture mandati a processo per la sua morte. A preoccupare è che dalle analisi risulterebbe che sono ben 500 i ponti e sottopassi di competenza comunale che richiedono manutenzione e ai milanesi farebbe sicuramente comodo sapere quali sono per adottare tutte le precauzioni del caso quando sono costretti a percorrerli.

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Che fine ha fatto la manutenzione delle case popolari?

Il verde, prima di tutto, è una responsabilità. Se il Comune non se la sente di occuparsene nemmeno nel proprio cortile, letteralmente visto che si parla del suo patrimonio immobiliare in quanto case popolari, allora sarebbe il caso di ripensare la strategia di fondo. Un esempio fotografico ce lo danno le case di via Rizzoli 73-87. Una premessa, sì le foglie cadono d’autunno. E sì, quest’anno l’autunno è arrivato con due mesi di ritardo. Lo sappiamo e sappiamo che pulire tutto è una operazione non istantanea. Tutto chiaro. Il problema è che quello che non vedete sotto quelle foglie giallo oro, sono le foto marrone… fango dello scorso anno. Che, a loro volta, in una mirabile operazione di compostaggio, nascondo foglie, o quel che ne resta, che non hanno mai visto il Covid. Quindi, se gli inquilini si lamentano, non lo fanno per spirito di contraddizione. Ma di sopravvivenza. Iniziare a farlo ora lascia la speranza che prima delle elezioni regionali del 2023 qualcuno le abbia rimosse. Inoltre, da non sottovalutare, gli alberi non vengono minimamente curati. Questo significa avere i rami in casa, nelle macchine e tutto attorno ai pali della luce. Luce che viene pagata 12 mesi all’anno ma goduto solo dopo la caduta delle foglie. Per quanto permesso dai rami, ovviamente. Ci si aspetterebbe che dopo aver preso l’incarico del servizio di verde pubblico dal Comune, MM sarebbe stata almeno in grado di pulire i propri cortili. Le foto dimostrano che così non è. Ma cosa fare quindi? Ci dà un paio di idee Franco Vassallo, che ha seguito le case popolari per cinque anni come Responsabile Casa del Municipio 7. “Non ci sono scorciatoie per fare le cose bene. E MM sapeva fare bene i buchi per terra, non si può pretendere che, dopo essersi improvvisata amministratore di condominio improvvisamente scopra di avere il pollice verde. Quello che servirebbe è una commissione inquilini che possa segnalare questi eventi meteorologici che le grandi menti e gli importanti consulenti strapagati per i propri pareri non possono prevedere: come l’autunno ad esempio. Questa commissione potrebbe utilmente spiegare alla dirigenza, ad esempio, che gli alberi non dovrebbero crescere fino ad arrivarti a casa. Insomma, la commissione inquilini porterebbe il buonsenso dove domina solo una cultura manageriale priva di umanità. E pragmatismo. Oltre, ovviamente, a consentire un monitoraggio dei lavori effettivamente realizzati. Tanto per evitare sprechi. Speriamo di venire ascoltati.”

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Approvate le linee guida per l’affidamento a MM della manutenzione degli edifici scolastici

Approvata in Consiglio Comunale la delibera sulle linee guida per l’affidamento a MM per 25 anni della manutenzione ordinaria degli edifici scolastici in carico al Comune di Milano. Dal gennaio 2020 la gestione della manutenzione ordinaria viene affidata a MM che se ne è occupata tramite ditte appaltatrici. Questa novità ha dato indubbiamente segnali positivi, come l’attivazione di un servizio di CRM (Customer Relationship Management) con l’obiettivo di migliorare progressivamente la programmazione e la realizzazione dei necessari interventi e una maggiore efficienza ed efficacia nel coordinamento degli interventi con il 92% dei lavori evasi a fronte del 66% svolto dai soli appaltatori, con un incremento di interventi mensili e un abbattimento medio dei tempi di attesa. Nello stesso tempo, l’utilizzo dei sistemi informatici ha consentito di accedere con tempestività alle informazioni, favorendo un’analisi della situazione e una migliore gestione delle manutenzioni. E la messa a disposizione di un “Portale Web”, direttamente accessibile da parte delle strutture scolastiche e dei Municipi, ha anche consentito l’informazione diretta sui tempi d’intervento e l’andamento della risoluzione delle segnalazioni, garantendo maggiore trasparenza. L’affidamento dei lavori a imprese terze ha però evidenziato una non piena efficienza. Innanzitutto, per la difficoltà ad affrontare interventi complessi che richiedevano spesso anche in contemporanea l’esecuzione di una pluralità di lavorazioni. Un problema legato anche alla frammentazione nella strutturazione degli appalti pubblici suddivisi e aggiudicati per specifiche tipologie di lavorazioni che ha comportato difficoltà di coordinamento. Per questi motivi si è scelto di affidare il servizio di gestione e di manutenzione degli edifici scolastici a MM per i prossimi 25 anni, a fronte di un corrispettivo economico di 7 milioni e 953 mila euro annui, Iva esclusa. La struttura operativa di MM Spa garantirà complessivamente, per tutti gli anni di convenzione, l’esecuzione di 5.407 interventi manutentivi annuali, il cui numero soddisfa le esigenze manutentive annuali del patrimonio scolastico, stimate in circa 5 mila interventi. La gestione del servizio sarà effettuata attraverso l’acquisizione di idonee risorse umane e strumentali, la previsione di una struttura aziendale dedicata e di presidi articolati per Municipi. “Il nostro obiettivo finale – spiega Paolo Limonta, assessore all’Edilizia Scolastica – è arrivare a programmare sempre più efficacemente gli interventi, passando da un approccio emergenziale ad una gestione pianificata, in modo di non dover rincorrere le necessità. Beneficiare di significative economie di scala e della possibilità di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili ci permetterà di assicurare una sempre maggiore sicurezza nelle scuole. Il tutto, ovviamente, sotto il costante monitoraggio dell’amministrazione comunale”.

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Sardone (Lega): città allagata, da Sala solo tasse e niente manutenzione

“A Milano basta un temporale per paralizzare la circolazione, allucinante! Mentre il sindaco Sala e la sua giunta pensano a incassare quattrini con autovelox killer e Area B, la manutenzione delle strade è praticamente inesistente e questi sono i risultati: vie, piazze e cavalcavia allagati con grossi pericoli per automobilisti, motociclisti e ciclisti. Oggi in diverse zone della città sembrava di essere a Venezia, altro che a Milano… Sotto il cavalcavia Serra, auto, moto e bicicletta hanno purtroppo visto la propria incolumità davvero a rischio; anche la nuova ciclabile folle di via Saint Bon è stata sommersa dall’acqua e di fatto resa impraticabile”. “Ci piacerebbe capire per cosa vengono impiegati i soldi riscossi dalle multe visto che le nostre strade sono piene di buche e di avvallamenti che si trasformano in piscine; ci piacerebbe inoltre sapere che tipo di interventi vengono fatti sui tombini perché è davvero strano che si riempiano così velocemente ogni volta che piove. L’inefficienza e la superficialità della sinistra milanese nel prevenire e nel risolvere le criticità legate al maltempo, già ampiamente dimostrata per la questione Seveso, è davvero disarmante. I milanesi non meritano questi dilettanti allo sbaraglio a (non) amministrare la nostra città”. Lo dichiara Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.  

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Assegnata a MM la manutenzione del reticolo idrico minore

Per i prossimi due anni MM Spa, la partecipata comunale che si occupa del Servizio Idrico Integrato, sarà chiamata a gestire anche la manutenzione dei corsi d’acqua e di tutte le strutture del Reticolo Idrico Minore di Milano. Lo ha deciso la Giunta con l’intento di affidare ad un unico interlocutore le attività che afferiscono al reticolo idrografico di competenza comunale, migliorando così la qualità dei servizi e dei risultati. Il Reticolo Idrico Minore, situato nel territorio comunale, si estende per circa 516 chilometri, di cui 332 sono corsi d’acqua scoperti e circa 184 tombinati. Tra caditoie e bocche di lupo, sono presenti circa 137mila strutture. La manutenzione ordinaria e il pronto intervento su caditoie stradali e pozzi irrigui rappresentano un tassello fondamentale per la salvaguardia idraulica del territorio. Insieme ai grandi interventi in corso lungo il fiume Seveso, la corretta gestione delle infrastrutture cittadine contribuisce al drenaggio delle acque e al contenimento delle piene ed è indispensabile per evitare gravi disagi ai quartieri in occasione di importanti eventi atmosferici. Il cambiamento climatico, infatti, sta cambiando anche le piogge con episodi sempre più intensi che richiedono sistemi adeguati. Nel corso di oltre vent’anni, MM Spa ha acquisito una comprovata competenza e una conoscenza specifica del ciclo dell’acqua e della sua gestione, con un know-how esclusivo sulle caratteristiche del reticolo milanese che deriva proprio dall’essere gestore del Servizio idrico della città.

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