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Marocchino arrestato per maltrattamenti, figlio ringrazia i Carabinieri

Un pregiudicato marocchino di 31 anni è stato arrestato dai Carabinieri, per maltrattamenti nei confronti della moglie, un’italiana di 26 anni che ha raccontato di subire violenze davanti ai figli già dal 2012. Alle 14 di ieri la donna ha trovato il coraggio di chiedere aiuto, ha raccontato di essere stata picchiata e segregata in casa con i figli di un anno e mezzo e 8 anni. Una volta arrivati nella loro casa in via Bolla, i militari hanno trovato la giovane sotto choc e con contusioni alle gambe che poi all’ospedale San Carlo sono state giudicate guaribili in 30 giorni. L’uomo, che ha un permesso di soggiorno regolare, è stato arrestato ed è già stata disposta il giudizio per direttissima. Il figlio più grande della coppia ha scritto un biglietto per ringraziare i suoi salvatori: “Carabinieri salvate tutto il mondo, a volte sparando e parlando. Siete dei super eroi fantastici. Ciao!“.

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Piazzale Selinunte, marocchino arrestato per spaccio

Dopo avergli trovato nascosto nella felpa dell’hashish in Piazzale Selinunte, i poliziotti gli hanno perquisito la casa dove hanno scoperto un mini laboratorio per il confezionamento della droga. Un marocchino di 31 anni è stato arrestato la scorsa domenica per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti del commissariato Bonola, nel corso di un controllo del territorio hanno notato l’uomo, già noto per spaccio di droga, che cercava di allontanarsi in piazzale Selinunte. Dopo averlo fermato, i poliziotti l’hanno trovato in possesso di 5 involucri di hashish nascosti all’interno del cappuccio della felpa. Successivamente, all’interno del suo appartamento, gli agenti hanno scoperto numerosi involucri contenenti sostanze stupefacenti pronte per essere confezionate e messe in vendita, oltre a bilancini di precisione e altro materiale per il confezionamento. In totale, sono stati sequestrati 500 grammi di hashish e circa 52 grammi di cocaina.

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Marocchino armato di coltello da in escandescenza in Corvetto

E’ successo mercoledì sera all’angolo tra piazzale Cuoco e viale Molise, dove un marocchino di 38 anni armato con un coltello da cucina lungo 40 centimetri, ha cominciato ad aggirarsi per la strada in mezzo ai passanti. Allertati da alcuni cittadini sono immediatamente intervenuti i militari dell’Arma, ma alla loro vista l’uomo ha dato in escandescenza e ha cominciato ad urlare. I Carabinieri a questo punto hanno estratto il taser che avevano in dotazione, la cui vista ha immediatamente indotto lo straniero a posare a terra il coltello per farsi arrestare. Sull’episodio sono intervenuti Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, secondo cui “Il taser non serve solo per immobilizzare i malfattori, ma anche come deterrente e l’ultima vicenda accaduto in piazzale Cuoco lo dimostra chiaramente” perché, prosegue De Corato “i delinquenti sono portati ad arrendersi senza che il dispositivo venga utilizzato. Evidentemente sanno, o immaginano, cosa significhi ricevere una scossa paralizzante” per poi concludere annunciando “Grazie al via libera ricevuto dal Ministro dell’Interno e al bando che siamo pronti a pubblicare nel 2019, le Polizie locali della Lombardia avranno in dotazione anche questo importante strumento, oltre allo spray al peperoncino“. Anche secondo Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto “Il taser si conferma un ottimo strumento per fermare i tanti delinquenti che gravitano sul nostro territorio”. L’ex forzista quindi conclude auspicando che “il marocchino, che è risultato privo di permesso di soggiorno, verrà espulso dall’Italia: bene così, la nostra città e il nostro paese non hanno bisogno di personaggi del genere. Gli immigrati che delinquono devono essere espulsi senza sconti“.

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Marocchino fermato per violenza sessuale in viale Monte Ceneri

Un 17enne e’ stato arrestato per violenza sessuale e tentata rapina nei confronti di una prostituta di 30 anni, aggredita la scorsa notte in viale Monteceneri. Attorno alle 2.40 una pattuglia del nucleo Radiomobile ha notato il ragazzo, marocchino, mentre strattonava la donna nell’area di sosta di un distributore di benzina. Quando il giovane ha visto i carabinieri ha tentato la fuga ma e’ stato bloccato subito. La vittima, moldava, ha raccontato di essere stata avvicinata con la scusa di accordarsi su una prestazione ma il 17enne l’ha colpita con una testata in faccia, le ha tirato un pugno e infine l’ha costretta a un rapporto stringendole le mani al collo. Dopo circa 15 minuti, al termine della violenza, la donna si e’ allontanata e ha preso il cellulare per chiedere aiuto ma il suo aggressore è tornato indietro per strapparglielo dalle mani. E’ stato in quel momento che i carabinieri li hanno visti e sono intervenuti. Posto in stato di fermo, l’analisi ossea del polso ha confermato l’età del giovane, ma non è stato possibile accertarne l’identità a causa della lunga lista di alias dichiarati nelle varie occasioni in cui è stato fermato.

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